Prix Méditerranée
En 1996 la Fondazione Mediterraneo a créé le Prix Méditerranée (avec ses nombreuses catégories) qui est assigné annuellement à des personnalités du monde politique, culturel et artistique qui ont contribué, avec leurs actions, à réduire les tensions et à entamer un processus de valorisation des différences culturelles et des valeurs partagées dans la zone de la Grande Méditerranée.
Aujourd’hui ce Prix est considéré l’une des plus prestigieuses reconnaissances au niveau mondial. Différents évènements sont associés au Prix Méditerranée : le "Concert Euro-Méditerranéen pour le Dialogue entre les Cultures" et le "Concert de l'Epiphanie" (organisé par le Centre Franciscain de culture “Oltre il Chiostro” et par la “Fondazione Mediterraneo, il est transmis sur Rai Uno et Rai International dans tout le monde le 6 janvier au matin).
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6 octobre 2010
Corrado Beguinot - 2012 Per aver, nel suo lungo percorso, dedicato la propria vita alla ricerca scientifica ed alla sperimentazione progettuale nelle tematiche della pianificazione urbanistica territoriale, sfociate, a livello internazionale, all’ideazione e promozione della città europea interetnica cablata. La remise du Prix |
Alessandro Ortis - 2012 Professionista e uomo che si è dedicato e si dedica, con convinto impegno, nel promuovere istituzioni, organismi ed iniziative di particolare importanza per una sempre più avanzata collaborazione e coesione tra i Paesi del Mediterraneo. La remise du Prix |
SENEN FLORENSA PALAU - 2011 Direttore dell’Istituto Europeo per il Mediterraneo Per aver contribuito, prima come Ambasciatore e poi come Direttore dell’Istituto Europeo per il Mediterraneo di Barcellona, a promuovere i valori del dialogo e della pace nella regione euromediterranea, difendendo le buone pratiche nel Partenariato Euromediterraneo. Per questo motivo la Fondazione Mediterraneo, con l’Accademia del Mediterraneo, ha attribuito a Senen Florensa Palau il Premio Mediterraneo “Delfino d’Argento” 2011. La remise du Prix |
EMANUELE VITTORIO - 2011 Medico Odontoiatra Per la sua azione in favore del bene comune, attraverso il puntuale e rigoroso esercizio della professione di medico-odontoiatra. La remise du Prix |
BAGNO ELENA di GIOVANNI MORRA - 2011 Il Bagno Elena costituisce un simbolo ed un’eccellenza per Napoli, l’Italia e il Mediterraneo. La remise du Prix |
Alla memoria di GUIDO GRIMALDI Per aver contribuito attraverso la diffusione dei collegamenti marittimi e delle “Autostrade del Mare” – nel Mediterraneo e nel Mondo – a promuovere con lungimiranza quel “meticciato di civilta`” che e` alla base dello sviluppo condiviso e della pace. Per questo motivo la Fondazione Mediterraneo, con l’Accademia del Mediterraneo, ha attribuito alla memoria di Guido Grimaldi il Premio Mediterraneo “Delfino d’Argento” 2011. La remise du Prix |
S.E. Mons. ROCCO FAVALE - 2010 Il suo impegno nel promuovere la pace tra i popoli e nel rafforzare la solidarietà nel Cilento sono pilastri fondamentali della sua azione. A Lui il merito di aver consentito la realizzazione dell’opera monumentale “Totem della Pace” accanto alla Cattedrale di Rutino.
La remise du Prix |
Sergio Piazzi - 2010 Il suo impegno e la non comune passione per rafforzare il ruolo dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo (APM) sono unanimemente riconosciuti. Grazie alla sua dedizione è stato possibile armonizzare il ruolo dei Parlamenti dei Paesi mediterranei facendo loro assumere una visione comune condivisa, soprattutto sui valori e i diritti fondamentali della persona umana. La remise du Prix |
alla memoria di Baltasar Porcel - 2010 Scrittore di fama mondiale, giornalista acuto e puntiglioso, Baltasar Porcel nelle sue opere ha raccontato la società d’oggi con precisione ed ironia. Fondatore e direttore dell’Istituto Catalano del Mediterraneo, ha trasformato la sua cultura profondamente mediterranea in un’azione politica grazie alla quale la Catalogna, Barcellona e la Spagna hanno potuto assumere un ruolo di primo piano nel partenariato euromediterraneo. La remise du Prix |
alla memoria di Gennaro Pompilio - 2010 Un uomo che ci ha ricordato che le parole da sole non sono sufficienti. La sua passione per il Vesuvio, quale pioniere del turismo e coordinatore delle Guide del Cratere, sono un insegnamento su come si possa promuovere la pace e il reciproco rispetto con azioni concrete. La remise du Prix |
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alla memoria di Ahmed Jebli - 2009 La storia ha conosciuto più di una persona che, sebbene non abbiano avuto una ribalta mediatica, hanno avuto un ruolo straordinario negli eventi che segnano la vita di uno Stato. La remise du Prix |
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Abdelwahed Radi - 2007 Grande sostenitore della Dichiarazione di Barcellona ed in particolare della necessità di rafforzare i rapporti euro-mediterranei. Difensore della democrazia, egli ha dedicato la sua vita alla creazione di un nuovo umanesimo con lo scopo di trasformare il Mediterraneo, attraverso la promozione del dialogo, in un’area democratica di conoscenza e rispetto reciproci. La remise du Prix |
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alla memoria di Manuel Vazquez Montalban - 2004 Grande scrittore spagnolo, Manuel Vazquez Montalbàn ha raccontato la società d’oggi con l’ironia e l’acume del suo personaggio principale: Pepe Carvalho. Fu tra i primi ad aderire alla Fondazione Laboratorio Mediterraneo ed a lui viene dedicato un riconoscimento che non vuole essere un premio istituzionale ma un grande, affettuoso ricordo da parte della sua famiglia “mediterranea”. La remise du Prix |
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Raffaele La Capria - 2003 Raffaele La Capria ha iniziato negli anni Cinquanta d’un secolo con poca ragione ma con molta ferocia un lungo percorso romanzesco in tre tappe decennali che negli anni Settanta è giunto al suo fine anche se non alla sua meta. Una meta contemporaneamente suggerita pure dai suoi fiori di carta che si aprono agli occhi del lettore come i fiori giapponesi di carta si schiudono all’acqua. Al trittico romanzesco corrisponde un trittico ideale di saggi e riflessioni che illuminano i personaggi, l’autore, un’intera generazione e la città mitica dove la solarità mediterranea fu spenta da un’altra tragedia. L’opera di LA CAPRIA, lunga meditazione dell’occasione mancata dal singolo e dalla storia, è un emblema del Mediterraneo che di mancamento in mancamento costruisce tragicamente il suo presente. E a lui, come coscienza mediterranea e scrittore mediterraneo, è attribuito il “Premio Delfino d’argento” 2003. La remise du Prix |
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alla memoria di Federico Bugno - 2003 Federico Bugno è stato un giornalista dalla testa ai piedi: un inviato estero come si deve. Ha scritto per “Il Sole 24 ore”, “Il Mondo”, il “Corriere della Sera”, “Tempo illustrato” e, infine, è stato invitato speciale de “L’Espresso”: il “suo giornale”. Ha prodotto pagine del miglior giornalismo di reportage, di fattura asciutta e vera, comprendendo che, per non essere affogati dalla globalizzazione, occorreva “democratizzarla” prima che essa stessa snaturasse i principi della libertà e della democrazia. E’ stato uno degli “ultimi grandi” capace di volare alto: da Piazza Tien-An Men al Muro di Berlino, a Sarajevo. La “sua” Sarajevo. Abitante di questa città martoriata si concentrò sugli artisti, sui poeti che incontrava tutti i giorni quando usciva evitando i cecchini. Hanno scritto di lui che “scelse le pene di un pittore che non aveva tubetti, di uno scrittore che non trovava più parole, di un musicista le cui note uscivano sorde”. Nessuno, come lui, ha descritto l’assedio di Sarajevo. Con lacrime asciutte. Com’era il suo stile. Il giornalismo di Bugno era all’antica: fatto di letture, di bar, di amici, di liti, di verità; insomma di “vita”. Ma lui era capace soprattutto di urlare, ridere, cantare, piangere. “Davanti ad un quadro di Safet Zec, - scrisse di lui il grande poeta Izet Sarajlic’ – Federico fu vicino alle lacrime. Lui sa e riesce ancora a piangere e costituisce l’unica parte umana rimasta all’umanità. Il cuore, e non la sua professione di giornalista, lo ha portato a Sarajevo”. La remise du Prix |
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alla memoria di Izet Sarajlic' - 2003 Izet Sarajlic' è stato uno dei più grandi poeti del Novecento. Nacque da un’antica famiglia musulmana della Bosnia da cui apprese i valori irrinunciabili dell’amicizia, del rispetto, del dialogo tra le culture e civiltà: i Sarajlic’ furono una famiglia che non sapeva nutrire rancore. Ha trascorso gran parte della sua vita a Sarajevo, rimanendo anche durante l’assedio della città, per quasi quattro anni: la capitale bosniaca ha battuto il triste primato del secolo diventando “Capitale del dolore”. Izet è rimasto laggiù: fino alla fine. Avrebbe potuto lasciare la città, ma non volle. Fu ferito non solo nell’animo. Ha perso due sorelle, il cui affetto gli aveva salvato più volte la vita. “Come farò adesso – diceva – sono abituato ad essere fratello”. E’ stata la “voce di Sarajevo” e non ha cessato mai di scrivere, continuando a chiedersi se servisse a qualcosa, dopo tutto quello che era successo. Non poteva fare altro. La remise du Prix |
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alla memoria di Marcello Gigante - 2002 Nell’epoca di trasformazione che si avvia dopo la seconda guerra mondiale, Marcello Gigante, come a suo tempo il Carducci, ha dato voce al rapporto tra cultura antica e coscienza moderna. Rimeditando il testo erodoteo ha interpretato le linee storiche del mondo classico nel segno del Nomos Basileus, la sovranità della legge. Traduttore di Diogene Laerzio e Direttore delle collane “La Scuola di Platone” e “La scuola di Epicuro”, ha approfondito lo studio della filosofia antica in particolare di Epicureo e Filodemo di Gadara, attraverso lo studio dei papiri ercolanesi. Al rapporto fra antico e moderno sono dedicati i saggi su Leopardi, Settembrini, Quasimodo e la cultura classica fra Otto e Novecento. E’ stato redattore della “Parola del Passato”, direttore degli “Studi di Filologia Classica”, Presidente nazionale dell’Associazione Italiana di Cultura Classica. Le sue pubblicazioni, che superano il numero di 700, hanno sempre apportato scorci e vedute di grande significato. Fra le opere ricordiamo “Le Elleniche di Ossirinco”, “Nomos Basileus”, “Civiltà delle forme letterarie nell’antica Pompei”, “Classico e mediazione”. La remise du Prix |
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alla memoria di Paolo Bufalini - 2002 La storia ha conosciuto più di una personalità che, pur non avendo avuto una ribalta mediatica, ebbero un ruolo straordinario nelle vicende politiche che segnano la vita di uno Stato. Paolo Bufalini fa parte di questa galleria: per il contributo dato negli anni ’30 per la costituzione di uno dei gruppi antifascisti, quello romano, più significativi e attivi anche perché radunò giovani intellettuali che ebbero poi una parte importante nella scena politica e intellettuale del dopoguerra, per il contributo dato alla resistenza degli italiani in Jugoslavia; come animatore, dopo la liberazione, del Movimento Autonomista e Meridionalista, in Sicilia e nel Sud, nella lotta per la riforma agraria e la modernizzazione del Paese; come mente forte e saggia nell’opera di rinnovamento del P.C.I., dell’unità della sinistra, delle convergenze tra tutte le forze democratiche. Temi tutti affrontati con una visione alta della politica, superando sempre i confini classe e di partito, con una visione di statista cavouriano. In questo quadro va collocata l’opera eccezionale compiuta da Bufalini nel delineare una politica estera di distensione, di comprensione delle ragioni dell’altro, di amicizia con e tra i popoli del Mediterraneo; l’intensa attività volta a garantire la pace religiosa, a migliorare i rapporti tra lo Stato Italiano e il Vaticano lavorando al rinnovo del Concordato. E lo fece da laico, convinto che solo la laicità dello Stato e il rispetto della coscienza religiosa di ciascuno e delle comunità possano sconfiggere quei fondamentalismi che hanno insanguinato il mondo da secoli, sino ad oggi. Bufalini fu anche un serio studioso di greco e latino e traduttore attento e acuto di Orazio, dicendo così a noi tutti che l’intreccio tra cultura e politica è vitale e necessario per rendere nobile ed efficace l’impegno pubblico, per rendere migliore il proprio paese e la conoscenza tra i popoli. La remise du Prix |
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6 octobre 2010
Prix Méditerranée "Culture" - 2018 Au cours d'une cérémonie tenue au ministère des Affaires culturelles à Tunis, des jurys internationaux ont été attribués à S.E. Mohamed Zinelabidine - Ministre des Affaires culturelles de la République tunisienne - "Prix Méditerranéenne de la Culture 2018". Tunis, 30 octobre 2018 |
Prix Méditerranée "Culture" - 2018 Le prix à été attribué à Khalid bin Khalifa al Khalifa pour ses efforts concernant la diversité culturelle et le dialogue interreligieux. Naples, 03 mai 2018 |
Premio Mediterraneo "Cultura" per la Poesia e l’Innovazione - 2015 Le Prix Méditerranée pour la poésie et l'innovation est décerné au Dr. Mana Saeed Al-Otaiba pour ses efforts consentis en matière de l'alliance des civilisations, l'altérité et la coexistence pacifique entre les différents peuples.">Le Prix Méditerranée pour la poésie et l’innovation est décerné au Dr. Mana Saeed Al-Otaiba pour ses efforts consentis en matière de l’alliance des civilisations, l’altérité et la coexistence pacifique entre les différents peuples. Mana Saeed Al-Otaiba est l’exemple d’une grande tradition, celle de la vraie tradition arabe et méditerranéenne, a ssociant étroitement la passion de la littérature, de la poésie au goût des grands postes stratégiques, alliant étroitement l’art de plaire et l’art d’instruire. Durant son parcours, Dr. Mana Saeed Al-Otaiba a mis tant d’innovation dans l’esprit de ses p oèmes, tant d’enthousiasme dans le ton et les gestes, le regard et le souffle que la progression vite au - delà de l’efficacité même des arguments enchaînés ou des faits cités. Que de jeunes arabes et méditerranéens garderont toujours pour le maître une re connaissance éperdue, pour la maestria avec laquelle il a exercé sa vie poétique toujours ferme et toujours amicale au service de l’humanité. La remise du PrixMarrakech, 12 juin 2015 |
Premio Mediterraneo "Cultura" - 2015 Le Prix Méditerranéen pour la poésie et l’innovation est décerné au Pr Abdul Aziz Saud Al Babtain pour ses efforts consentis en matière de l’alliance des civilisations, l’altérité et la coexistence pacifique entre les différents peuples. Abdul Aziz Saud Al Babtain est l’exemple d’une grande tradition, celle de la vraie tradition arabe et méditerranéenne, associant étroitement la passion de la littérature, de la poésie au goût des grandes missions stratégiques, alliant étroitement l’art de plaire et l’art d’instruire. Durant son parcours, Pr Abdul Aziz Saud Al Babtain a mis tant d’innovation dans l’esprit de ses poèmes ainsi que les poèmes des autres, tant d’enthousiasme dan s le ton et les gestes, le regard et le souffle que la progression vite au -delà de l’efficacité même des arguments enchaînés ou des faits cités. Que de jeunes arabes et méditerranéens garderont toujours pour le maître une reconnaissance éperdue, pour la m aestria avec laquelle il a exercé sa vie poétique toujours ferme et toujours amicale au service de l’humanité. La remise du Prix |
Premio Mediterraneo "Cultura" - 2015 Le Prix Méditerranéen pour la culture est décerné au Pr Khalid H. Al-Malik pour ses efforts consentis en matière de l’alliance des civilisations, l’altérité et la coexistence pacifique entre les différe nts peuples. Khalid H. Al-Malik est l’exemple d’une grande tradition, celle de la vraie tradition arabe, associant étroitement la passion du journalisme, de la vérité au goût des grandes qualités humaines, alliant étroitement l’art de plaire et l’art d’in struire. Durant son parcours, Pr Khalid H. Al-Malik a mis tant d’innovation dans l’esprit du journalisme et de la culture arabe, tant d’enthousiasme dans le ton et les gestes, le regard et le souffle que la progression vite au-delà de l’efficacité même des arguments enchaînés ou des faits cités. Que de générations de penseurs et d’écrivains arabes furent ses disciples et garderont toujours pour le maître une reconnaissance éperdue, pour la maestria avec laquelle il a exercé sa vie toujours ferme et toujour s amicale au service de l’humanité. La remise du Prix |
Premio Mediterraneo di "Cultura" - 2014 Per i meriti acquisiti con i suoi studi sulla storia italiana e mediterranea. Tra i suoi libri: Federico II, un imperatore medievale (1990); I regni del Mediterraneo occidentale dal 1200 al 1500 (1999); La scoperta dell'umanità, incontri atlantici nell'età di Colombo (2010). Nel suo libro 'Il Grande Mare' (edizione inglese “The Great Sea”, 2010), David Abulafia descrive il Mediterraneo come il più dinamico luogo di interazione tra società diverse sulla faccia del pianeta: uno spazio che nella storia della civiltà umana ha svolto un ruolo molto più significativo di qualsiasi altro specchio di mare. La remise du Prix |
Premio Mediterraneo "Cultura" - 2013 Intellettuale e professore in varie università europee, presidente della Lebanese Political Science Association, Antoine Nasri Messarra ha promosso, con le sue molteplici pubblicazioni, la diffusione della cultura come strumento di dialogo e di pace, nel Mediterraneo e nel mondo. La Cerimonia di Assegnazione |
Giovani della "Primavera Araba" - 2012 Questo Premio viene assegnato ai rappresentanti dei giovani che in Siria, Egitto, Tunisia e Libia hanno consentito - con la loro azione e con la loro determinazione, specialmente attraverso l'uso dei nuovi mezzi di comunicazione - di rimuovere i regimi dittatoriali e di intraprendere il difficile cammino della Democrazia e della Libertà. La remise du Prix |
PREMIO MEDITERRANEO “CULTURA” - 2011 Per l’impegno profuso nel dialogo tra Islam e Occidente e per aver promosso, nei suoi libri, il Mondo Arabo in Europa: la storia, la cultura, la politica, l’economia, la geopolitica, l’immaginario, il destino. La remise du Prix |
Roberto Vecchioni - 2011 Per aver diffuso, specialmente nei corsi di "Forme di Poesia e Musica", la cultura mediterranea attraverso l'incrocio misterioso tra la linea orizzontale dello spirito e quella verticale della materia. Il suo "canto poetico" ha il potere di parlare alla parte di noi che si sente più grande delle miserie del mondo. La remise du Prix |
alla memoria di Mario Molinari - 2010 Nato a Coazze nel 1930 diventa direttore della cartiera Sertorio per poi comprendere che la sua vita era nell’Arte. Le sue opere sono presenti in tutto il mondo e mirano a stimolare ironicamente l’anima facendo del colore un’arma, una potenza con la quale abbattere la realtà. Con la sua opera “Totem della Pace” Molinari ha inteso riferirsi alla nostra anima più pura ed infantile affinché si produca uno straordinario “rumore d’amore”. La remise du Prix |
alla memoria di Maurizio Valenzi - 2010 Nato a Tunisi, di origine livornese, inizia l’attività di pittore frequentando l’Accademia di Belle Arti di Tunisi. Nel 1937, a Parigi, incontra diversi protagonisti della nuova cultura francese (Tzara, Eduard, Aragon, Wumser, Bloch). Studia l’opera degli impressionisti e dell’Ecole de Paris. La sua attività artistica riunisce le due rive del Mediterraneo coniugando il “pensiero europeo” con il “respiro mediterraneo”. La remise du Prix |
alla memoria di S.E. Mons. Luigi Padovese - 2010 Nato a Milano nel 1947 entra nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini nel 1965. È professore alla Pontificia Università Antonianum e per sedici anni direttore dell’Istituto di. Per dieci anni svolge il ruolo di visitatore del Collegio Orientale della Congregazione per le Chiese d’Oriente. L’11 ottobre 2004 è nominato Vicario Apostolico dell’Anatolia. Il 3 giugno 2010 viene ucciso a coltellate dal suo autista nella sua abitazione di Iskenderun, città turca sul Mediterraneo. I membri della giuria del “Premio Mediterraneo” riuniti a Goteborg (Svezia) il 6 novembre 2009 e a Napoli il 4 dicembre 2009, hanno attribuito il “Premio Mediterraneo di Cultura” a Mons. Luigi Padovese con la seguente motivazione: “Per aver testimoniato – con tenacia, impegno e generosità – i valori universali del dialogo, della tolleranza e della comprensione reciproca, promuovendo la coesistenza pacifica tra diverse religioni nello scenario globale e, specialmente, nella regione mediorientale. Ha contrapposto la sua vasta cultura alla diffusa ignoranza, spesso, causa di fondamentalismi e integralismi nella ricerca di un futuro di solidarietà e di pace”. Il 5 giugno 2010, alla luce dell’assassinio di Mons. Luigi Padovese, la giuria del “Premio Mediterraneo”, riunitasi in sessione straordinaria a Roma, ha stabilito di riconfermare il riconoscimento “alla memoria”, sottolineando l’importanza dell’opera culturale di dialogo di Mons. Luigi Padovese, quale testimonianza per le future generazioni. La remise du Prix |
Università Telematica Pegaso - 2010 L´Università Telematica Pegaso è un ateneo aperto (Open University) che si avvale di sistemi e metodologie educative moderne ed in grado di rispondere alle diverse esigenze dell´attuale società. Attraverso l’utilizzo di tecnologie informatiche e telematiche d’avanguardia ed un´architettura di sistema in grado di gestire e rendere accessibili all´utente corsi universitari on line di alto livello qualitativo, si pone come punto di forza e di innovazione nella ricerca internazionale e come strumento per promuovere il dialogo tra culture e civiltà. La remise du Prix |
Carmen Romero - 2009 A Carmen Romero, fondatrice del Circulo Mediterraneo, per aver contribuito a coniugare azioni e riflessioni in ambito euromediterraneo promuovendo l'indispensabile integrazione tra politica, cultura e società civile. La remise du Prix |
Studenti di Gaza - 2009 Nella città di Gaza, stretta dalla morsa d'un blocco implacabile, nella penuria delle cose vitali e l'indigenza, tra innumerevoli difficoltà, i ragazzi non cedono allo scoramento e all'abbandono ma ricercano tutto ciò che può illuminare e nutrire la mente. Si educano da sé, si scambiano le informazioni e i mezzi di studio, copiano a mano qualunque lettura edificante o utile che uno di loro possa raggiungere e si sostengono a vicenda in quella ambizione umana che Dante definì “seguire virtute e canoscenza”. Con questo premio vogliamo ricordarli al mondo civile che li ha abbandonati, che ignora le stesse dichiarazioni dell'ONU e nasconde la propria dimissione con il doppio linguaggio messo in evidenza da Joris Luyendijk in “Quasi umani. Immagini del Vicino oriente”, del 2006. La remise du Prix |
Wassyla Tamzali - 2008 Per la sua opera culturale che svolge una funzione di testimonianza della guerra di liberazione algerina nelle dolorose vicende dei suoi protagonisti. Per aver saputo esprimere, con il suo lavoro, le molteplici dimensioni e contraddizioni della riva Sud, vittima protagonista sofferente dell’epoca coloniale e delle impensate derive post-coloniali che attentano alle libertà dell’individuo ed ai suoi diritti, minando i principi di libertà di cui la cultura euromediterranea è fiera protagonista e testimone. Per aver dato voce ai soprusi di cui è vittima la donna in tutte le culture patriarcali e sessiste del Mediterraneo. La remise du Prix |
'Ala Al Aswani - 2007 Ha saputo fare della Monarchia lo strumento di una transizione sicura e fiorente. Con discrezione e fermezza ha sostenuto il difficile reintegro della Spagna nel concerto d’un rinnovato Occidente, di cui è ora parte essenziale, suggerendo nelle diversità delle politiche l’unità del fine e nell’equilibrio delle autonomie e nel rispetto delle differenti culture iberiche la solidarietà di popoli legati nel corso dei secoli attraverso comuni vicende in unione storica. La remise du Prix |
Gerardo Marotta - 2007 Il Premio è attribuito all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e al suo Presidente, nonché fondatore, Gerardo Marotta che da anni svolge un ruolo di costante guida etica e morale, incarnando i valori del confronto, del dialogo e dell’interazione tra le culture. Con l’azione svolta hanno reso Napoli il centro nodale di guida e riferimento della più antica cultura euromediterranea, che promuove l’idea del Mondo e del genere umano nella reciproca appartenenza e che afferma allo stesso tempo i valori dell’individuo e della collettività nella costituzione della “Polis” e del “Bene comune”. La remise du Prix |
Biblioteca Nazionale d'Algeri - 2006 Ha svolto un importante ruolo nell´avvicinamento tra le culture a ricompensa degli sforzi compiuti sul piano nazionale e internazionale a favore della diffusione del libro e della lettura e, conseguentemente, della consacrazione del dialogo tra le culture e le civilizzazioni del Grande Mediterraneo. La remise du Prix |
Mohamed Kabbaj - 2005 Per la grande opera di dialogo spirituale svolta, che permette di ricordarci, sia attraverso i suoi importanti spettacoli, che attraverso i suoi colloqui, il messaggio dell’umanesimo mediterraneo per contribuire ad umanizzare la globalizzazione. La remise du Prix |
Mateja Matevski - 2005 Nato nel 1929, s’è formato negli anni della guerra allo spirito di libertà e di rinascita politica e nazionale da cui prese slancio la rivolta dei popoli che costituirono la Jugoslavia. Dall’inizio della seconda metà del XX sec. la sua opera poetica si è andata svolgendo ininterrotta e ha segnato con voce originale e indelebile lo sviluppo della nuova letteratura macedone imponendosi in tutta la cultura balcanica come riflessione lirica di valore universale espressa in una forma limpida e perfetta. Una testimonianza ancora che le nazioni piccole non sono per questo le nazioni minori ed anche esse con i loro letterati ed artisti sanno dare un apporto significativo alla ricchezza della cultura umana. La remise du Prix |
Kamel Zoheri - 2004 Ha svolto un lavoro encomiabile nella promozione del dialogo e della comunicazione interculturale tra i Paesi del mondo Arabo-Islamico e l’Occidente.
La Cérémonie d'Attribution |
Suzanne Mubarak - 2003 Ha svolto un ruolo essenziale nella realizzazione del progetto della Bibliotheca Alexandrina: la sua rinascita è un atto di fede alla memoria di un popolo e allo stesso tempo di un patrimonio culturale che appartiene all’umanità intera. La Cérémonie d'Attribution |
S.E. Cardinale Roger Etchegaray - 2001 Seguendo le indicazioni di Papa Giovanni Paolo II, è stato l’autore di un processo di grande sensibilizzazione al dialogo tra le religioni e le culture, non soltanto attraverso una liturgia attenta alla storia delle culture e ai segni del tempo, ma anche attraverso un uso sapiente ed intelligente delle nuove tecnologie di comunicazione e d’informazione. La Cérémonie d'Attribution |
République de Malte - 2000 La République de Malte représente un exemple unique en Méditerranée. L’histoire et la culture des îles maltaises se sont croisées avec celles de l’Europe et de la Méditerranée au fil des siècles, dès la préhistoire, lorsque l’archipel faisait partie d’un large territoire qui s’étendait de l’Afrique du Nord à l’Europe. A Xaghra ont été élevés des monuments mégalithiques considérés les plus anciens du monde : les temples de Ggantilia , qui ont été bâtis vers l’an 300 av. J-C, avant les pyramides égyptiennes. Par la suite Malte a été gouvernée par différents peuples parmi lesquels les Phéniciens, les Carthaginois, les Romains, les Arabes : un croisement de savoirs, religions, traditions et destins qui font de cette île au centre de la Méditerranée un patrimoine inestimable de culture. Cependant ce sont les Chevaliers de l’Ordre de Jérusalem qui ont laissé une empreinte décisive, en chassant les Turcs de Soliman le Magnifique et en transformant cette île dans un véritable gisement de culture. Aujourd’hui la République de Malte a entrepris le chemin vers l’Europe. Parmi les auteurs de ce processus le Prof. Guido de Marco. Pendant longtemps Ministre des Affaires Etrangères et aujourd’hui Président de la République, il a su incarner les trois « Forces » méditerranéennes, en oeuvrant avec l’expérience de l’homme politique, de l’homme de culture et de l’économie. Cette vision globale permet aujourd’hui à la République de Malte, guidée par le Président de Marco, de jouer un rôle important dans le partenariat culturel, social et économique entre l’Union Européenne et les Pays qui s’ouvrent sur la Méditerranée : une fonction vitale pour l’avenir de la Région et pour la protection de son ancienne culture dans une époque où tout le monde connaît les risques d’aplatissement découlant du processus de mondialisation. La Cérémonie d'Attribution |
S.M. Hussein Bin Talal - 1999 Au cours des 46 années de son Règne, Sa Majesté le Roi Hussein bin Talal a travaillé inlassablement pour la réalisation d’une paix durable et pour le développement de la compréhension et du respect réciproque entre les peuples de la Jordanie et du Moyen Orient. Pour achever cette oeuvre, il s’est consacré avec zèle à la réalisation d’un modèle de tolérance culturelle et de compréhension en Jordanie, ainsi que à la liberté d’expression artistique et d’échange entre les différentes cultures et croyances . Il a encouragé les artistes et les intellectuels jouissant d’une renommée nationale et internationale à cultiver et à professer librement leur culture et leur créativité. A travers des festivals culturels à caractère local et international , expositions, colloques, bourses d’études et programmes de formation, le Gouvernement et les organisations privées ont été toujours encouragés à soutenir la libre expression de la culture, de l’art et de la littérature traditionnelle et contemporaine, dans toutes leurs formes, ainsi qu’à établir et maintenir des liens entre les communautés locales et des artistes de renommée nationale et internationale pour un libre échange d’idées et d’expressions culturelles qui pourront un jour représenter les fondements d’un monde de paix et de coopération pour les générations futures. Sa Majesté le Roi Hussein est l’artisan d’une ‘culture de la paix ‘ dans le Monde arabe : pour ces motifs la Fondazione Laboratorio Mediterraneo, avec l’Académie de la Méditerranée, a décerné le Prix de la Méditerranée pour la Culture à Sa Majesté le Roi Hussein bin Talal. La Cérémonie d'Attribution |
S.M. Juan Carlos I - 1998 Juan Carlos I a su transformer la Monarchie en instrument d’une transition sûre et florissante. La Cérémonie d'Attribution |
6 octobre 2010
Vincent Dieutre -2013 Vincent Dieutre ha vissuto a New York e a Roma prima di dedicarsi al cinema. Autore di numerosi scritti sul legame tra il cinema e l'arte contemporanea, insegna al dipartimento di cinema dell'Università di Parigi VII. Da cineasta esplora il «confine tra documentari e auto-fiction». La Fondazione Mediterraneo gli attribuisce questo riconoscimento per aver creato un sistema poetico personale e umanista, capace di reinventare la scrittura di sé nella solitudine, nella separazione e nel ripiegamento, sopperendo in questo modo al bisogno umano di essere percepiti dall'Altro per sentirsi vivi. Il cinema di Dieutre è prima di tutto parola, una parola che riempie e personalizza anonime stanze di un hotel come intere città.La remise du Pirx Naples, 05 octobre 2013 |
DEDA (ASPETTANDO MAMMA/WAITING FOR MUM) - 2013 miglior cortometraggio della regista Nana Ekvtimishvili (GE) 2011 Nell'ambito del Trieste Film Festival, con cui la Fondazione Mediterraneo collabora dal 1995, è stato assegnato il Premio Mediterraneo Cinema 2013 al miglior cortometraggio in concorso. Il vincitore è "Deda, Apettando Mamma" di Nana Ekvtimishvili (GE) 2011 La remise du PrixTrieste, 26 gennaio 2013 |
APELE TAC, SILENT RIVER - 2012 Dans le cadre du Trieste Film Festival, avec lequel la Fondazione Mediterraneo collabore depuis 1995, a été assigné le Prix Méditerranée Cinéma 2012 au meilleur court-métrage en concours. Le gagnant est "Apele tac, silent river", Anca Miruna Lăzărescu, (DE/RO), 2011. La remise du Prix |
DER KLEINE NAZI (THE LITTLE NAZI) - 2011 The young German director explores the themes related to the need for dialogue among different cultures and the difficult and controversial relation between individual and power. As every year, the Wölkel family celebrates Christmas with grandmother. But this year something unexpected and shocking takes place: grandmother wants to recall the nazi Christmas of her young age. It is not a big problem, indeed, but it happens that just today they are waiting for a guest from Israel. La remise du Prix |
VARIÁCIÓK (VARIAZIONI) - 2010 The award has been assigned to “Variációk” where the young Hungarian director explores sexual relationships, provokes understanding of reality, shows awareness of visual style and talent for a precise cinema language. She shows compassion for her characters without any sentimentalism. La remise du Prix |
Laura Morante - 2009 Versatile and professional actress. She worked with young and famous directors in many Mediterranean Countries: from Italy to France to the Iberian Peninsula, crossing all kinds of movies, from thriller to comedy, always with outstanding results thanks to her personality and her innate artistic gift. La remise du Prix |
Ferzan Ozpetek - 2007 For his contribution to the spreading of values of dialogue in the Great Mediterranean, giving a decisive impulse to cultural and social interaction in the Euro-Mediterranean area.
La remise du Prix |
Yasmine Kassari - 2005 Her film work “L’Enfant endormi” shows the lives of women left alone by their partners and their daily work in the cornfields to nourish their children and the old people of the village. These women are freed and emancipated from the authoritative male figures, they can choose and evaluate their lives affairs in a context that often represents them as the victims of millenary traditions, but that has started a process of cultural renewal. La remise du Prix |
Pino Tordiglione - 2003 The film work of the Venice Screenings “The Stolen Christmas”, by Pino Tordiglione expresses in the originality, ingenuousness and simplicity of the cinematographic language, the Mediterranean culture and art emphasising, in its contents, the human values.
La remise du Prix |
6 octobre 2010
Ornella Vanoni - 2018 Naples, 14 mai 2018 |
Pino Daniele - 2014 Il Mediterraneo non è solo un viaggio attraverso la geografia, la storia, le religioni, le tradizioni, le guerre, le culture, il destino… La remise du Prix |
alla memoria di Lucio Dalla - 2013 La sua espressione artistica si è caratterizzata specialmente sul “Mare”: quel Mediterraneo sul quale tante volte ha navigato, traendo ispirazione per le sue composizioni più belle ed universali. La mediterraneità di Lucio Dalla traspare e si consolida in un mix di suoni, grida, sussurri, soffi musicali, versi, smorfie, gorgheggi ed emozioni che toccano nel profondo lasciando segni indelebili anche in coloro che parlano altre lingue e che provengono da culture, fedi e tradizioni diverse. La Cerimonia di Assegnazione |
Antonio Borrelli - 2012 Scultore di astratte forme imponenti o designer di piccoli, raffinati gioielli dai mobili meccanismi ad incastro, Antonio Borrelli ha costruito la sua poetica nell’accezione del “saper fare”, in modo tale che mai l’ispirazione o la sensibilità prendessero il sopravvento sull’abilità. Il suo passare dalle megastrutture monumentali alle microstrutture dell’oggetto d’uso o del gioiello è una particolarità unica nell’arte del secolo passato, il Novecento. Per quanto sia per sua natura sfuggente come tutte le definizioni, il termine di artista micromega può descrivere la ragion d’essere e il travagliato percorso di Antonio Borrelli, che si è posto il problema di una compiutezza formale oltre le modalità di impiego dell’arte plastica e dell’oggetto ornamentale. La remise du Prix |
Giuseppe Antonello Leone - 2012 La sua espressione artistica si è evoluta tra i due estremi del racconto figurativo, trasfigurato da un personale surrealismo tragico e l’amore dei recuperi, attraversati da una potente ironia verso il consumismo postindustriale. Il tutto è sempre governato da una forte capacità di trasfigurazione delle forme e da una incomparabile maestria tecnica. Con le sue opere costituisce un esempio dell’Arte Mediterranea. Tra le principali si ricordano: le formelle in bronzo della Via Crucis nella Chiesa di S. Pietro in Camerellis di Salerno, il ciclo dei mosaici della Chiesa del Seminario di Sessa Aurunca, il mosaico della Chiesa di S.Antonio di Corleto Perticara, l’affresco nella Chiesa Madre di Spinoso, le vetrate della Cattedrale di Benevento, tre dipinti nella Chiesa di Sant’Anna a Potenza, l’affresco nella Rocca dei Rettori a Benevento, i pannelli in bronzo per la porta centrale del Duomo di Messina.La remise du Prix |
Associazione Italiana "Amici del Presepio" - 2011 Per aver promosso in tutto il mondo l’arte presepiale e per aver valorizzato il lavoro incessante di tutti gli artigiani che trasmettono antichi saperi legati al presepio, che rispecchiano il tratto distintivo di una comunità e di un’epoca, rappresentando il grande mistero della nascita di Gesù. La remise du Prix |
Roberto De Simone - 2010 Ha dato un contributo esemplare alla storia dell’arte lirica e delle arti dello spettacolo specialmente in qualità di direttore del Teatro San Carlo di Napoli. Egli si è posto come primo obiettivo il recupero e la riproposta del patrimonio culturale, teatrale e musicale della tradizione popolare campana sia orale che scritta. Il repertorio popolare non viene riproposto in maniera arbitraria, ma poggiato su sistemi colti come per esempio la scrittura e l’elaborazione metrica. La remise du Prix |
Pino Cacozza - 2009 Per aver dato espressione alla coscienza collettiva del popolo arbëreshe. Nella sua ampia produzione di poesia e canzoni fa rivivere con invenzione e gusto di leggenda le memorie latenti d'una comunità che si è socialmente e politicamente fusa nella nazione italiana senza perdere la propria tradizione storica e linguistica. Preferendo al teatro le piazze, nelle sue recite piega il verso e la musica all'esaltazione di tutto un popolo, ne rinnova le radici, rafforza il sentimento unitario e trascina l'uditorio nel giro fraterno della danza corale con cui chiude sempre lo spettacolo. La remise du Prix |
Richard Galliano - 2008 Per la sua grande originalità con cui ha saputo sintetizzare diverse esperienze musicali in una nuova chiave interpretativa, fatta di improvvisazione e di tradizione mediterranea, consentendo alla fisarmonica di assurgere al ruolo di protagonista nello scenario jazzistico contemporaneo. La remise du Prix |
Yusuf Islam - 2007 Per la sua straordinaria capacità di dare voce a sentimenti di fratellanza universale e di dialogo interreligioso attraverso i linguaggi della musica popolare: note e parole che sanno veicolare non solo emozioni profonde, ma anche valori condivisibili da tutti gli uomini di buona volontà, al di là di ogni barriera socioculturale o ideologica. La remise du Prix |
Rino Volpe - 2006 La ricerca artistica è per Rino Volpe la ricerca di se stesso. Con il padre Pietro e la moglie Maria Sofia apre la Galleria “Il Diagramma 32” a Napoli: punto di riferimento culturale della città fino agli anni ’90. Il suo interesse si rivolge particolarmente ai segni ed alle scritture che, nei suoi “Soprappensieri” lo inducono ad inserire citazioni tratte da filosofi e poeti che celebrano, come “I numeri e l’alfabeto”, la mediterraneità con la propria sostanza dell’ “essere” ma, specialmente, con quella dell’ “esistere”. La sua opera è punto di riferimento dell’arte moderna e, nonostante la babele dei linguaggi, non si stanca di inventarne ogni giorno nuovi perché, come afferma Orsini “l’arte fa sempre dire alle cose quel di più che le rende segni”. La remise du Prix |
Cheb Khaled - 2006 Per aver contribuito, con la sua arte, a diffondere l’importanza del dialogo tra le culture, testimoniando come la musica costituisca un linguaggio che avvicina genti e paesi alimentando sinergie e scambi che costituiscono la base per lo sviluppo condiviso e per la pace. La remise du Prix |
Dee Dee Bridgewater - 2006 Per essere riuscita a combinare il suo stile vocale con i ritmi africani e mediterranei. La consapevolezza della potenza della musica nel promuovere il dialogo e i sentimenti più profondi le ha consentito di aiutare molta gente che ha riconquistato nuova voglia di vivere attraverso le sue canzoni intrise di una notevole “mediterraneità”. Ha sempre sentito come sua responsabilità chiedere che effetto ha la musica che la gente ascolta, producendo un’azione corale di positività. La remise du Prix |
Giuseppe Ferrigno - 2005 Il Premio “Mediterraneo Arte e Creatività" intende riconoscere l’opera di Giuseppe Ferrigno nel diffondere e difendere la preziosa arte presepiale napoletana.
La remise du Prix |
Teatro di San Carlo - 2003-2004 Pour sa contribution exemplaire à l’histoire de l’art lyrique et des arts du spectacle depuis sa fondation en l’an 1737 (41 ans avant « La Scala », 51 ans avant « La Fenice ») par Charles de Bourbon. Pour sa promotion de la production musicale et lyrique italienne en accueillant les grands compositeurs (Piccinni, Paisiello, Cimarosa, Rossini, Donizetti, Verdi) les chefs prestigieux (Giuseppe Sinopoli, Claudio Abbado, Riccardo Muti) et les interprètes de grande réputation (Tebaldi, Caruso) de la Péninsule. Pour son ouverture sur la musique et l’art lyrique européens en accueillant des compositeurs maïeurs (Haydn et Strauss) des chefs de grand talent (Boehm, Cluytens, Rostropovitch) et des interprètes réputés (Berganza, Carreras, Sutherland) de toute l’Europe ainsi que des chefs prestigieux du monde entier : Lorin Maazel, Colin Davis, Muyng Wung Chyng, Solti, Prêtre, etc. Le Théâtre San Carlo a ajouté une dimension méditerranéenne à son bilan prestigieux en assurant l’exécution plénière, conforme aux vœux de son compositeur, de l’Hymne méditerranéen avec le chœur dépendant de sa direction. Pour saluer cet apport artistique et musical à la grande œuvre du dialogue entre les cultures dans notre mer commune, comme facteur de paix et de développement solidaire entre ses peuples, nous vous présentons, M. Gioachino Lanza Tomasi, ce « Prix Méditerranée pour les Arts » en témoignage de reconnaissance et d’amicale considération. La remise du Prix |
Carla Guido - 2003 Per aver assolutizzato, con la sua interpretazione dirompente e catartica, il dramma dell’universo femminile subalterno e vittima della violenza di una storia scritta dal sangue. La remise du Prix |
Moni Ovadia - 2002 La ricerca di novità nella vita, nel costume e nel pensiero, che è stata la forza dinamica dell’Occidente dal suo primo costituirsi, si è accelerata freneticamente nella “modernità”. Sulle società che hanno continuato con stretto rigore le loro tradizioni nei concetti e nel costume come nei modi dell’ordine sociale e perfino nelle forme dell’arte, della letteratura e della lingua, la “modernità” porta con il suo impatto una turbolenza che, a differenza di invasioni e di guerre improvvisamente sconvolgitrici ma rapide a calmarsi, difficilmente si acquieta poiché la “modernità” si confronta violentemente con convinzioni e abitudini, stravolge economie stabilite, impone la rottura di quel tessuto in cui ciascuno è racchiuso ma sicuro, bloccato ma stabile, proscioglie l’individuo e lo spinge verso prospettive lanciate sul nulla. Rottura profonda, impreparata e imprevista, generatrice di speranze che disattende, portatrice di un messaggio illeggibile. In tutto il mondo non Occidentale, particolarmente in quello Islamico che non vi ritrova neppure le promesse della filosofia greca onde l’Occidente s’è nutrito e che lo stesso Islam gli aveva in parte restituito con la sua falsafa, le conseguenze dell’impatto sono travolgenti, suscitano opposizioni che si abbarbicano rigidamente al passato. In tanta preclusione e violenza difficile è il compito di chi cerca di aprire una comprensione reciproca e instaurare un dialogo. A questo compito Moni Ovadia ha dedicato, con lo slancio e la passione dell´arte, un´opera assidua di ricerca e di invenzione che ha fatto rivivere in maniera originale canti arabi e sefarditi del XIII e XIV secolo, rievocando le comune radici di quelle culture che oggi sono assunte a motivo di affrontamento da popoli i quali invece non possono avere la loro rinascita se non in una nuova collaborazione e armonia.. La remise du Prix |
Noa e Nabil - 2001 In un momento delicato per le relazioni tra il popolo palestinese e quello israeliano, Noa e Nabil, due tra i musicisti mediorientali più noti, israeliana lei e palestinese lui, hanno scelto di esibirsi insieme testimoniando la necessità del dialogo per la risoluzione dei conflitti. Noa e Nabil sono fortemente legati da un’azione comune che si traduce nei progetti musicali dei due gruppi e che nascono dalla voglia dell’incontro. La musica dei Radiodervish (dal pensiero “dar” “wish”: “visitatori di potere”) nasce dalla volontà di Nabil di coniugare la sonorità della melodia con le radici della tradizione araba. Il ritmo – linguaggio universale – è al centro della musica di Noa, figlia di Israele cresciuta nel Bronx, mentre la formazione jazz della musicista è il sottofondo su cui poggiano le sue canzoni. L’impegno di Noa e Nabil per la pace è l’obiettivo primo della loro arte, costantemente perseguito da entrambi e riconosciuto dai rispettivi popoli. La storia recente ha bruscamente posto Israele e la Palestina al centro dell’attenzione internazionale. Le rispettive popolazioni stanno pagando un prezzo elevatissimo in termini di vite umane ed il processo di pace appare, giorno dopo giorno, sempre più lontano. Per questo motivo diventa indispensabile ogni azione tesa a promuovere il dialogo e la cooperazione tra i due popoli: in tale processo l’azione comune svolta tra Noa e Nabil assume un valore importante e significativo. Per questi motivi, la Fondazione Laboratorio Mediterraneo e l’Accademia del Mediterraneo conferiscono a Noa e Nabil il Premio Mediterraneo Arte e Creatività 2001, quale riconoscimento per aver voluto e saputo utilizzare il linguaggio universale della musica quale strumento di pace. La remise du Prix |
6 octobre 2010
MASSIMO PICA CIAMARRA - Édition Spéciale 2018 Le prix a été attribué à Massimo Pica Ciamarra, pour la tension utopique qui ses projets et constructions théoriques manifeste, pour l'engagement à affirmer une relation étroite entre l'expression formelle et le comportement humain, pour la généreuse contribution à une vision systémique dans les processus de transformation des milieux de vie. Naples, 03 mai 2018 |
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alla memoria di OSCAR NIEMEYER - 2014 Ribeiro de Almeida Niemeyer Soares Filho, noto come Oscar Niemeyer (Rio de Janeiro, 15 dicembre 1907 – Rio de Janeiro, 5 dicembre 2012) è un architetto brasiliano, tra i più noti e importanti a livello internazionale del XX secolo. La remise du Prix |
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FILIPPO CANNATA - 2013 Per aver svolto, con professionalità ed incisività, un’azione significativa nell’ambito dell’architettura e del suo rapporto con la luce. La remise du Prix |
VITTORIO DI PACE - 2012 A 105 anni di età Vittorio di Pace continua, instancabile, il "mestiere" di architetto sognando la Città interetnica: progetto al quale ha dedicato gran parte della sua lunga vita. La remise du Prix |
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ZAHA HADID - 2011 Irachena di nascita, londinese di adozione, Zaha Hadid sta lentamente ma inesorabilmente punteggiando il paesaggio mondiale con le sue creazioni architettoniche. Un estro e una raffinatezza visionaria che in Italia ha trovato una terra fertile per le sue creazioni, dalla Stazione di Napoli Afragola per l’alta velocità ferroviaria al nuovo progetto per un Museo del Mediterraneo a Reggio Calabria, o per quello del Museo di Arte nuragica di Cagliari. Fino al suo rivoluzionario e avveniristico Museo delle arti del XXI secolo di Roma. Zaha Hadid è punto di riferimento nel Grande Mediterraneo su come l’Architettura possa costituirsi come strumento di pace e di dialogo. La remise du Prix |
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ALVARO SIZA - 2009 Per aver svolto, con professionalità ed incisività, un’azione significativa nell’ambito dell’architettura e del suo rapporto con il capitale sociale ed umano delle città. Le sue opere sono intrise di “mediterraneità” e coniugano la cultura dell’architettura con il rigore e la tecnica nel rispetto della memoria dei luoghi, della fruizione e dei bisogni degli individui. La remise du Prix |
FABRIZIO CARÒLA - 2005 Un architetto che con il suo ingegno ha saputo creare strutture basate sul sapere di antiche tradizioni della scienza delle costruzioni realizzando architetture di vita allo stesso tempo primitive e complesse, tese tra memoria arcaica e futuro, dove la elementarità delle tecniche è versatilità nelle procedure, semplicità e rigore nell’uso dei materiali. La remise du Prix |
6 octobre 2010
MUSTAPHA BAKKOURY - 2018 Naples, 03 mai 2018 |
TOM FOX - 2013 L’ambientalista americano Tom Fox, il “guru” che ha trasformato il water front di New York, ha ricevuto dalle mani del presidente Capasso e del sindaco di Napoli De Magistris il “Premio Mediterraneo 2013 per l’ambiente”.
La remise du Prix |
Greenpeace International - 2012 Per l'impegno profuso favorendo una rivoluzione energetica che aiuti ad affrontare i cambiamenti climatici, difendendo i nostri oceani, proteggendo le ultime foreste primarie al mondo ( con gli animali, le piante e le popolazioni che da esse dipendono), lavorando per il disarmo e per la pace affrontando le cause dei conflitti e chiedendo l'eliminazione di tutte le armi nucleari, creando un futuro libero da sostanze tossiche e promuovendo l'agricoltura sostenibile. La remise du Prix |
REGIONAL ENVIRONMENTAL CENTER - 2011 UNGHERIA Per l’impegno profuso – attraverso 16 bureaux in Paesi euromediterranei – nella gestione e utilizzazione sostenibile delle risorse naturali e l’implementazione dei partenariati tra attori locali per uno sviluppo eco-sostenibile della regione. La remise du Prix |
PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, LAZIO E MOLISE - 2010 In occasione di EUROPARC 2010 – l’evento che ha riunito a Pescasseroli i rappresentanti dei Parchi dei Paesi europei – e dell’inaugurazione del TOTEM DELLA PACE, è stato attribuito al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise il "Premio Mediterraneo 'Angelo Vassallo' per l'Ambiente e il Co-Sviluppo", per la sua azione in difesa dell’ambiente e della natura. La remise du Prix |
FOLCO QUILICI - 2009 Per la sua dedizione alla salvaguardia dell'ambiente e alla promozione del co-sviluppo e per la sua alta opera di divulgazione della cultura del mare. Un esempio per la nuove generazioni e uno strumento didattico-educativo da trasmettere a tutti i paesi rivieraschi del Mediterraneo affinché si diffonda l'amore per il mare e per la tutela del suo habitat. La remise du Prix |
6 octobre 2010
ENI - 2013 Impresa integrata nell’energia, impegnata a crescere nell’attività di ricerca, produzione, trasporto, trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale, ha una storia radicata nel Mediterraneo. La remise du Prix |
MedReg - 2012 Organismo associativo ed istituzionale che è fortemente impegnato nella promozione della cooperazione tra le Autorità Nazionali di Regolazione dell'Energia del Mediterraneo, contribuendo così a sostenere efficacemente i processi di integrazione energetica, economica e sociale tra i Paesi del Bacino e dei Continenti cui appartengono. La remise du Prix |
Stefania Prestigiacomo - 2010 Per la sua azione in favore della tutela dell’Ambiente e del Territorio non solo italiano, ma del Mediterraneo. Con il suo corrispettivo francese si sono impegnati ad istituire un’area marina protetta al largo delle Bocche di Bonifacio. La remise du Prix
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6 octobre 2010
Madri Israeliane e Palestinesi - 2014 ISRAELE - PALESTINA Questo premio, proposto da monsignor Fouad Twal, Patriarca Latino di Gerusalemme, è concesso alle madri israeliane e palestinesi che hanno perso uno o più membri della loro famiglia a causa della guerra in corso e non cercano vendetta, che intendono impegnarsi per la pace e un futuro migliore. La Cerimonia di AssegnazioneNapoli, 29 ottobre 2014 |
Organisation Nationale de l'Enfance Tunisienne - 2013 TUNISIA Fondata il 21 maggio 1948 l’Organisation Nationale de l’Enfance Tunisienne ha consentito a migliaia di ragazzi tunisini, specialmente appartenenti a famiglie povere, di beneficiare di sostegno e di attività ricreative durante tutto l’anno.
La Cerimonia di Assegnazione
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S.A.R. la Princesse Lalla Meryem - 2011 S.A.R. la Prencesse Lalla Meryem est la première à recevoir cette nouvelle section du Prix Méditerranée, instituée en 2010 et titulée à la memoire de Rita Allamprese, co-fondateur de la Fondazione Mediterraneo.
La remise du Prix Rabat, 8 décembre 2011
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