Elenco Generale||degli eventi

Marilena e Dino in visita al Museo della PaceMAMT dopo la riapertura, nei percorsi dedicati a Pino Daniele, Mario Molinari e Don Peppe Diana: un viaggio tra le emozioni ancora più intense dopo la quarantena.

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Il quindicesimo degli anniversari è dedicato al centenario dalla nascita dell’attore Alberto Sordi.
Diversi gli studenti intervenuti nelle sale multimediali del Museo - con le dovute misure di sicurezza – dove, nella sezione “I Grandi protagonisti della Storia”, sono disponibili video, immagini e documenti del grande attore romano, alcuni donati al Museo della Pace - MAMT.
In questa occasione sono stati commentati alcuni dei  film più significativi, in particolare “La Grande guerra” ed “Il borghese piccolo piccolo”.

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Celebrata al Museo della Pace - MAMT la “Giornata mondiale per l’ambiente”. Alcuni giovani - accolti a distanza di sicurezza e con le procedure e le linee guida sul distanziamento sociale - si sono collegati con giovani in tutto il mondo sulla piattaforma multimediale del Museo per lanciare l’allarme per la difesa della terra e dell’ambiente.
In questa occasione il presidente Capasso ha fatto dono del volume “Questa nostra buona terra” scritto da Maria Pia Giudici, di recente scomparsa.
La Giornata Mondiale dell’Ambiente fu istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 15 dicembre 1972 con la Risoluzione 2994.
La data fu scelta per ricordare la prima Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente tenutasi a Stoccolma dal 5 al 16 giugno del 1972, fu in questa occasione che venne adottata la Dichiarazione di Stoccolma che definì i 26 principi sui diritti e le responsabilità dell’uomo in relazione all’ambiente.
La giornata mondiale dell’ambiente 2020 ha avuto come tema la biodiversità che passa anche dalla mitigazione dei cambiamenti climatici. La 46esima edizione ha come motto “Time for nature” che tradotto letteralmente dice è “il momento per la Natura”. Non possiamo far a meno di proteggere la natura, la sola in grado di purificare l’aria e produrre energia.

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Iniziano una serie di concerti live in streaming dal Museo della PaceMAMT con i più importanti artisti. Ciccio Merolla con i suoni magici delle sue percussioni apre questa serie di eventi con il concerto “SUONI PER LA PACE”.

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Il quattordicesimo degli anniversari è dedicato al ventiseiesimo  anniversario della morte di Massimo Troisi.
La ricorrenza coincide con la riapertura del Museo dopo la quarantena dovuta alla pandemia da covid 19.
Alle 10, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza,  molti visitatori hanno visitato il Museo e, in particolare, la sezione dedicata a “Pino Daniele” dove sono custoditi video inediti del grande musicista e del grande attore, da sempre amici fraterni.
Molti gli studenti si sono poi  collegati sul portale multimediale del museo dove - nella sezione “I Grandi protagonisti della Storia” - sono disponibili video, immagini e documenti su Massimo Troisi.
“L'addio 26 anni fa: era il 4 giugno del 1994”, ricorda il presidente Capasso, amico di Massimo Troisi e di Pino Daniele.
Se uno nasce a San Giorgio a Cremano (alle porte di Napoli ma nel cuore di una periferia disastrata, ancora campagna, non ancora città) e cresce in una casa piccola e sovraffollata (cinque fratelli, due genitori, due nonni e cinque nipoti), o si chiama Massimo Troisi o si rassegna all'anonimato fin dall'infanzia.
“Massimo  decise di far onore al suo nome e di combattere contro un destino difficile, acuito fin dalla giovinezza da dolorose febbri reumatiche che produssero lo scompenso cardiaco alla valvola mitralica che gli sarebbe stato fatale ad appena 41 anni” ricorda Capasso.

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Dal 3 giugno 2020 il “Museo della Pace - MAMT” riapre con le “Emozioni” per una visita in sicurezza. La prenotazione è obbligatoria su fasce orarie telefonando al 340 806 29 08

Il “Museo” ricomincia dalla “Sicurezza”.

Le procedure organizzative  garantiranno la sicurezza dei visitatori come previsto dalle linee guida:

  • la prenotazione sarà esclusivamente digitale;
  • all’ingresso del Museo sarà rilevata la temperatura corporea,indicando come soglia limite per l’ingresso i 37.5°C;
  • all’interno dell’edificio sarà indispensabile indossare dispositivi di protezione individuale (mascherina).
  • nell’itinerario di visitasaranno allestiti pannelli informativi e indicatori per il distanziamento; 
  • in alcuni punti degli ambienti saranno presenti dispenser con gel disinfettante.

Le novità del percorso di visita.

Dal 3 giugno il restyling della “MOSCHEA” e dello spazio dedicato all’ “ANTICO EGITTO”, l’intero piano dedicato a “PINO DANIELE”, lo spazio “PER NON DIMENTICARE” dedicato alle vittime della pandemia ed alla solidarietà, i video “LA CAMPANIA DELLE EMOZIONI” ed altri  “PERCORSI EMOZIONALI”.

Il “Museo” ricomincia dalle “Tue Emozioni”.

Il Museo inizia dai giovani, dal territorio, dagli operatori della cultura.  Ricomincia dagli studenti, dalle scolaresche, dai religiosi e dalle religiose, da tutti quelli impegnati a valorizzare un patrimonio dell’umanità.
Il Museo è rimasto chiuso per quasi tre mesi, ma  si è continuato a trasmettere sulla nostra piattaforma e sul nostro portale i video, i percorsi emozionali, gli anniversari e le nostre collezioni per far conoscere più dettagliatamente l’impegno e l’importanza del Museo.
Le bellezze uniche della Campania, dell’Italia, dell’Europa e del Mediterraneo unitamente alla comune identità hanno viaggiato, sia pure virtualmente, in tutto il  mondo.
La riapertura del 3 giugno offre una proposta di fruizione in assoluta  sicurezza con una accoglienza emozionale. 

Vi aspettiamo !

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Il centesimo degli anniversari è dedicato al trentesimo anniversario dalla nascita di San Giovanni Palo II.
La ricorrenza coincide con la riapertura parziale del Museo dopo la quarantena dovuta alla pandemia da covid 19.
Alle 7, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza, alcuni fedeli e visitatori hanno seguito in diretta in alta definizione sui grandi schermi la Santa Messa celebrata da Papa Francesco dall’altare posto sulla tomba di San Giovanni Paolo II.
Nell’omelia il Papa ha ricordato tre delle qualità di Giovanni Paolo II: la preghiera, la vicinanza e la giustizia-misericordia.
Molti gli studenti collegatisi sul portale multimediale del museo dove - nella sezione “I Grandi protagonisti della Storia” - sono disponibili video, immagini e documenti su San Giovanni Paolo II.
La Cappella a lui dedicata nel Museo  raccoglie reperti, testimonianze, interviste e curiosità.
In questa occasione sono riproposti le interviste e tutto il materiale video sul Papa tanto amato.
Il presidente Michele Capasso ha ricordato l’amicizia tra il presidente Pertini e Papa Giovanni Paolo II come pure gli incontri avuti all’inizio dell’attività della Fondazione.
Disponibili anche alcune lettere inviate al Papa dai membri della Fondazione e, in particolare, dal compianto presidente del comitato internazionale Predrag Matvejevic’.

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Si è svolta al Museo della Pace - MAMT la tavola rotonda “Salvator Dalì e il cinema” organizzato da Phantasya Communication.
Roberto Pantè, direttore artistico e responsabile di Mostre internazionali su Salvator Dalì, ha esposto il rapporto tra il grande artista ed il cinema durante tutta la sua vita.
Sui grandi schermi videowall dei 5 piani del Museo, nel rispetto delle regole Covid 19, vi sono stati collegamenti con vari paesi dedicati a Salvator Dalì.

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“A Te”: è  la carezza dolce mattutina di Papa Francesco quando eleva al Padre l’offerta del Pane e del Vino. Con tono dolce e severo ad un tempo il Papa racchiude in due parole, in solo due vocali ed una consonante, il dolore e le speranze del mondo. A conclusione della celebrazione l’Adorazione al S.S. Sacramento del Santo Padre apre al silenzio adorante le riflessioni più profonde di ciascuno.
Il Museo della Pace - MAMT continua la sua attività da remoto e sulle piattaforme digitali offre tutte le Sante Messe e le Omelie del Santo Padre: per “Non dimenticare” e per comprendere la grandezza e l’umiltà di Papa Francesco.
Da segnalare il Messaggio di Pasqua del Papa indirizzato all’Europa.

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La Fondazione Mediterraneo ed il Museo della PaceMAMT hanno celebrato la “50a Giornata Mondiale della Terra” via web e con numerose iniziative: videoconferenze, collegamenti, chat e – soprattutto – l’invio di 1.000 copie del volume “Questa nostra buona terra” edito nel 2014 dalla Fondazione e scritto da Suor Maria Pia Giudici, scomparsa il 20.02.2020 prorpio il giorno in cui si diffondeva in Italia il coronavirus.
Attraverso video multimediali di grande qualità, dote del Museo patrimonio dell’umanità, è stato possibile compiere un viaggio virtuale attraverso i 5 continenti, dando voce ai popoli che quotidianamente custodiscono la nostra casa comune, vivendo e lottando per la tutela ed il riconoscimento dei diritti di ciascun popolo in ogni angolo della Terra.
In un mondo troppo spesso schiacciato dall’interpretazione europea dell’ambiente e delle sue funzioni, emerge l’impegno di organizzazioni e realtà che, istaurando rapporti positivi con la natura, tutelano i popoli originari che da sempre preservano il polmone della terra. Lottano insieme a chi quotidianamente si impegna a servizio e per promuovere la conservazione, delle foreste amazzoniche o della foresta del Congo.
Prendersi cura di questi popoli significa prendersi cura dell’intero ecosistema, del mondo, della nostra casa comune.
Appare chiara l’interrelazione tra i popoli della terra, l’interdipendenza che ci fa protagonisti di un destino comune, il quale dipende dalle azioni degli uomini e delle donne di ogni angolo del pianeta. Con delicata ferocia, è l’attualità a svelarci il sottile ma costante legame che ci rende tutti parte ed artefici del futuro del nostro pianeta.
Un solo popolo che condivide un solo pianeta.
Il viaggio virtuale del Museo della Pace – MAMT ci permette di ascoltare chi quotidianamente tutela la terra per tutelare ognuno di noi.
Il presidente Michele Capasso ha ripercorso le tappe del suo impegno in favore della terra: all’età di 16 anni, quel 22 aprile del 1970, partecipò alla prima edizione della giornata mondiale. Un impegno che per mezzo secolo lo ha visto diffondere, con ogni mezzo, l’allarme sulle condizioni della nostra casa comune, come testimoniano centiaia di interventi relazioni e pubblicazioni.
Come ricordo per Suor Maria Pia Giudici di seguito la prefazione del presidente Michele Capasso al volume “Questa nostra buona terra”.

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