Unione per il Mediterraneo
L'Unione per il Mediterraneo (in francese Union pour la Méditerranée, in arabo الاتحاد من أجل المتوسط) è un organismo internazionale ispirato al modello dell'Unione Europea, che intende avvicinare i rapporti fra le nazioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo, pur non costituendone una prerogativa. È stata presentata a Parigi il 13 luglio 2008 dal presidente Nicolas Sarkozy, in carica anche come Presidente del Consiglio Europeo. L'Unione è una conseguenza naturale del Processo di Barcellona, che dal 1995 ha intenzione di avvicinare l'Unione Europea alle nazioni mediorientali e africane.
Storia
I primi obiettivi di cooperazione euro-mediterranea vengono specificati il 27 ed il 28 novembre del 1995, quando i quindici paesi membri dell'Unione Europea ed altre nazioni mediterranee prendono parte al Processo di Barcellona, con la volontà comune di realizzare un mercato di libero scambio. Tuttavia l'assassinio del premier israeliano Yitzhak Rabin poche settimane prima aveva cominciato a destabilizzare la situazione mediorientale, sfumando così la possibilità di un'unione mediterranea. Gli attentati dell'11 settembre 2001 e l'inizio della seconda intifada allontanano sempre più gli obiettivi di Barcellona. L'idea viene rilanciata dal presidente francese durante la sua campagna elettorale: è proprio la Francia a riprendere in mano l'accordo, vista la crescente diminuzione di esportazioni nell'Africa settentrionale. Dopo la sua elezione, a Roma il 20 dicembre del 2007 José Zapatero, Nicolas Sarkozy e Romano Prodi - rispettivamente primi ministri spagnolo, francese ed italiano - firmano un accordo che rimette in moto il processo di avvicinamento euro-mediterraneo. Il 13 marzo 2008 il Consiglio Europeo approva ufficialmente il progetto, e cominciano ad essere intrapresi i lavori preliminari; dal luglio dello stesso anno la presidenza di turno dell'Unione Europea spetta al presidente francese, che si adopera per un vertice a Parigi il 13 ed il 14 luglio, istituendo così la nascita dell'Unione per il Mediterraneo. Il vertice ha visto la partecipazione dei primi ministri e dei presidenti delle quarantatre nazioni aderenti, ad eccezione del presidente libico Gheddafi che ha espresso notevoli critiche al progetto, ed ha preferito indicare la Libia come membro osservatore.
Partecipanti
Al momento l'Unione per il Mediterraneo è costituita da un summit biennale che prevede la riunione dei primi ministri delle nazioni aderenti; annualmente invece terranno consiglio i ministri degli esteri delle stesse nazioni. La presidenza sarà affidata a turno a due nazioni, e le riunioni dei primi ministri si terranno in date alternate all'Unione Europea ed in una delle nazioni aderenti. La scelta della sede unitaria è stata prorogata a novembre, ed entro la fine dell'anno saranno operative tutte le strutture logistiche. Inoltre è stato istituito un segretariato generale, con l'incarico di gestire i fondi comuni e di controllare i progetti.
Le nazioni che hanno firmato il documento istitutivo sono quarantatrè: i paesi membri dell'Unione Europea e le nazioni che si affacciano sul Mediterraneo, ad eccezione della Libia che ha preferito costituirsi come osservatore. Fra i partecipanti che in realtà non si affacciano sul mare Mediterraneo, oltre a molte nazioni dell'Unione Europea, è da menzionare la Mauritania. La Macedonia, già candidata formale all'UE e aderente alla carta del processo di Barcellona, potrebbe accedervi successivamente.
Albania
Algeria
Bosnia-Erzegovina
Croazia
Egitto
Giordania
Israele
Libia (osservatore)
Libano
Marocco
Mauritania
Monaco
Palestina
Siria
Tunisia
Turchia
Unione Europea (27 Nazioni)
Obiettivi
Riprendendo gli scopi istitutivi del Processo di Barcellona, l'obiettivo dichiarato è la promozione della cooperazione tra le due sponde del mare interno; le sue priorità sarebbero la risoluzione delle problematiche relative all'immigrazione dai paesi meridionali verso quelli settentrionali, la lotta al terrorismo, il conflitto israelo-palestinese, la tutela del patrimonio ecologico mediterraneo.
In particolare è stata data priorità a sei iniziative concrete: il disinquinamento del Mediterraneo, la costruzione di autostrade marittime e terrestri per migliorare le fluidità del commercio fra le due sponde, il rafforzamento della protezione civile, la creazione di un piano solare comune, lo sviluppo di un'università euromediterranea (già inaugurata a Portorose, in Slovenia), e un'iniziativa di sostegno alle piccole e medie imprese.
Presidenza
La presidenza è affidata ai primi ministri di due nazioni membri. Per i primi due anni è stata garantita alle nazioni meridionali la possibilità di elezione di un presidente; l'opzione cessa nel 2010, in maniera non rinnovabile.
Per il 2008 la presidenza è stata affidata al Presidente francese Nicolas Sarkozy ed al Presidente egiziano Hosni Mubarak.
Bandiera
La bandiera dell'Unione è costituita da due strisce orizzontali: quella superiore è di colore bianco, simbolo del cielo, mentre quella inferiore di colore blu rappresenta il mare.