Elenco Generale||degli eventi

Nonostante il blocco mondiale causato dal “Corona virus” la Fondazione Mediterraneo ed il Museo della PaceMAMT – attraverso i sistemi multimediali, i portali ed i social – hanno celebrato con una vasta comunità la Giornata mondiale dell’Acqua (World Water Day), istituita dalle Nazioni Unite nel 1992.
Il tema dell’edizione 2020 della “Giornata” è il profondo legame tra acqua e cambiamento climatico.
Tra gli interventi di esperti intenazionali si segnalano quelli del presidente Michele Capasso, del prof. Maurizio Iaccarino, del prof. Corrado Perricone e del Vescovo del vallo della Lucania Monsignor Ciro Miniero.

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Al Museo della Pace - MAMT migliaia di collegamenti in streaming per la celebrazione della I giornata nazionale in memoria delle vittime del Corinavirus. Un anno fa infatti, il 18 marzo 2020, l’Italia affrontava uno dei suoi primi giorni più neri: circa 3.000 le vittime del Covid-19 su scala nazionale.
Nel contempo a Bergamo decine di camion dell’Esercito portavano nei forni crematori delle città vicine i feretri dei morti che la città, ormai vicina al collasso, non riusciva più a contenere. Per l’occasione il presidente del Consiglio Mario Draghi sarà a Bergamo e prenderà parte a due eventi: la prima al cimitero monumentale e la seconda all’inaugurazione del Bosco della memoria.
L'iniziativa vuole avere lo scopo di "conservare e di rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa di tale epidemia". La proposta che ha ricevuto il via libera da Montecitorio è riassunta nel testo unificato (A.C. 2451 ed abb., S. 1894) composto da 6 articoli: tra questi vi è appunto l'istituzione, nel 18 marzo, di una Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell'epidemia da coronavirus, la possibilità che lo Stato, le Regioni o gli enti locali, organizzino delle cerimonie, manifestazioni o iniziative, in coordinamento con le associazioni interessate, specialmente rivolte alle giovani generazioni, per favorire il momento del ricordo e che le attività didattiche organizzate dalle istituzioni scolastiche per promuovere la comprensione e l'apprendimento dei temi legati alla diffusione dell'epidemia di coronavirus e all'impegno internazionale per il suo contenimento.

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La “Sala Churchill” del Museo della Pace - MAMT rappresenta una testimonianza unica della storia che richiama visitatori, anche in remoto, da tutto il mondo.
Tra queste mura il grande statista gettò le basi per lo storico discorso sugli “Stati Uniti d’Europa” e tanti visitatori “europeisti” rileggono il testo accanto alla storica scrivania.
Tra oggetti, reperti, video, documenti rari e quant’altro anche le riproduzioni in alta definizione dei principali dipinti di Winston Churchill.
Tra questi l’ultimo di recente venduto all’asta: la veduta di Marrakech realizzata dall'ex premier britannico nel gennaio del 1943, finora parte della collezione d'arte di Angelina Jolie che lo ricevette in regalo nel 2011 dall'ex marito Brad Pitt.
“La torre della moschea della Koutoubia" - la cui immagine in alta definizione è godibile al Museo, insieme ad altri dipinti dello statista come la famosa veduta degli Scavi di Pompei - è stata venduta per 7 milioni di sterline a Londra dalla casa d'aste Christie's.
Il presidente Capasso ripercorre la storia del dipinto:
“Churchill, innamorato del Marrocco, regalò ‘La torre della moschea della Koutoubia’ al presidente statunitense, suo alleato, Franklin D. Roosevelt, durante la Seconda Guerra mondiale. Churchill visitò il Marocco per la prima volta nel 1935 e se ne innamorò per la qualità della luce che vi trovò. L'opera, in cui sono riportate le iniziali W.S.C, fu donata da Churchill a Roosevelt dopo la conferenza di Casablanca del 1943, in cui concordarono la strategia per sconfiggere la Germania nazista, ed alla vigilia del soggiorno napoletano presso il Grand Hotel de Londres. Dopo dieci giorni di vertice, il leader britannico invitò la sua controparte nordamericana ad accompagnarlo a visitare uno dei suoi luoghi preferiti affermando: ‘Non puoi andare fino in Nord Africa senza vedere Marrakech [...]. Devo essere con te quando vedrai il tramonto sulle montagne dell'Atlante’ disse il premier britannico al presidente Usa. Dopo cinque ore di viaggio, i due leader arrivarono nella città marocchina e Roosevelt rimase così affascinato da quel tramonto che il premier non esitò a prolungare la sua permanenza a Marrakech per immortalare la scena e offrirla come souvenir al presidente americano. Sir Winston Churchill aveva iniziato a dipingere scene del Marocco dopo essere stato incoraggiato a visitare il paese dal suo maestro di pittura, Sir John Lavery. Alla sua prima visita nel 1935, sentì che la luce e il paesaggio non avevano rivali, creando circa 45 dipinti del paese.  "La torre della moschea della Koutoubia" si distingue come l'unico dipinto creato tra il 1939 e il 1945. Quando Roosevelt morì il dipinto fu ereditato da suo figlio e da allora passò per le mani di vari proprietari fino al 2011, quando fu acquisito da Brad Pitt”.

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Grande afflusso di link e contatti sulla piattaforma multimediale del Museo della Pace - MAMT per il centenario dalla nascita di Giulietta Masina.
100 anni fa a San Giorgio di Piano, a un passo da Bologna, nasceva Giulietta Masina, indimenticabile musa di Federico Fellini che si sarebbe congedata dalle luci di scena il 23 marzo 1994, a pochi mesi dalla scomparsa del marito, il Grande Riminese.
Figlia di un violinista e di una maestra, Giulietta cresce a Roma, ospite di una zia milanese rimasta vedova. Frequenta le scuole in un collegio delle Orsoline dove prende confidenza con il palcoscenico, nelle recite scolastiche e poi al teatro universitario Ateneo. Comincia a lavorare alla radio nel 1942, in coppia con il celebre annunciatore Angelo Zanobini.
I due interpretano le popolari avventure di Cico e Pallina (prima fidanzati e poi sposi novelli) all'interno della rubrica "Il terziglio": a scrivere le scenette è un giovanissimo Federico Fellini. Giulietta lo sposa un anno dopo, il 30 ottobre del '43.
Nel 1945, dopo il drammatico lutto per la perdita del figlio Pier Federico morto appena 11 giorni dopo la nascita, Giulietta si laurea in lettere e torna in teatro in coppia con un giovanissimo Marcello Mastroianni con "Angelica" di Leo Ferrero. Poi sceglie ancora la radio con le nuove "Avventure di Cico e Pallina" e strappa una particina in "Paisà" di Roberto Rossellini.

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Al Museo della Pace - MAMT abbiamo ricordato Suor Maria Pia Giudici nel primo anniversario della salita al cielo. Immagini, poesie, dipinti, libri, interviste e tanto altro ancora sui grandi videowall del Museo hanno raccontato la lunga vita di una religiosa che ha fatto del Vangelo e dell’Amore per Gesù il fondamento della propria esistenza.
Il presidente Michele Capasso, commosso, ha ricordato la lunga affettuosa amicizia con Suor Maria Pia e l’ esempio di una vita semplice nella gioia, ben sintetizzata nel film “MARIA PIA GIUDICI: LA GIOIA IN UNA VITA SEMPLICE”.
Il 21.02.2021 in collegamento con la Casa di Preghiera San Biagio (Subiaco) vi sarà un momento di ricordo collettivo.
In questa occasione sono state ricordate le visite di Suor Maria Pia al Museo ed alla Cappella Don Bosco.

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Oggi al Museo della Pace - MAMT è stato celebrato il 96° anniversario della nascita di Raffaele Capasso ed il 68° anniversario della nascita di Massimo Troisi. Nati nello stesso giorno a distanza di 28 anni. Sorrideva Raffaele quando nel 1984 incontrò per la prima volta Massimo e gli disse: "Noi nati il 19 febbraio siamo testardi ma siamo nati per dare agli altri il nostro contributo".
Un filo rosso unisce questi due personaggi "speciali" nati alle falde del Vesuvio in due Paesi confinanti (San Sebastiano al Vesuvio e San Giorgio a Cremano): un pessimismo realista e, al tempo stesso, la testardaggine di raggiungere la mèta, ad ogni costo.
Lo ha fatto Raffaele Capasso dedicando la sua vita per ricostruire il paese distrutto, fino al giorno della sua morte.
Lo ha fatto Massimo Troisi recitando nel capolavoro "Il Postino" fino a pochi giorni prima di morire, pur consapevole della debolezza del suo cuore malato.
Questi anniversari coincidono con l'insediamento del presidente Draghi che ha concluso ieri il suo discorso al Parlamento italiano affermando che "L'unità non è un'opzione ma un dovere di tutti".
Raffaele Capasso coniò il motto "Solo tutti uniti canteremo": dove il "cantare insieme" significava impegnarsi per combattere le avversità della vita e della natura realizzando un'opera difficile di ricostruzione, trasformando quello che appariva "impossibile" in "possibile".
Massimo Troisi diceva spesso che il suo successo non era "individuale" ma dovuto ad una "squadra unita" che lo sosteneva da sempre.
E' importante, specialmente per le nuove generazioni, non dimenticare questi esempi indispensabili per costruire un futuro migliore nonostante il momento difficile che l'umanità sta attraversando.

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Si è svolto l’Atelier internazionale sulla Dieta mediterranea con la presentazione del partenariato. Moderati da Carmela Cotrone sono intervenuti:

  • Fondazione Mediterraneo [Capofila] - Michele Capasso
  • Sistema Cilento SCpA - Aniello Onorati
  • Associazione BioDistretto Cilento - Emilio Buonomo
  • Associazione LivingLab MDnet – Maria Rosaria Nese/Luca Coppola
  • Associazione Futuridea - Carmine Nardone

Presentazione della proposta MESA Progetto di gestione del Palazzo dei Principi Capano Centro Studi Internazionale Dieta Mediterranea ‘Angelo Vassallo’ a cura di Maria Rosaria Nese. Suggerimenti del Comitato Scientifico:

  • Filipe Themudo Barata
  • Salvatore Basile
  • Pilar Bonet
  • Maria Grazia Caso
  • Annamaria Colao
  • Giuseppe Gramigna
  • Domenico Nicoletti
  • Valeria Pezza 18:15-18:50

A conclusione dell’atelier vi è stata la discussione sulle prospettive e opportunità per una strategia comune.

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Docenti della UIL Scuola provenienti da varie parti d’Italia – nel rispetto dei distanziamenti e delle regole Covid – hanno visitato la “Sala Churchill” del Museo rileggendo il testo che lo statista britannico scrisse sugli “Stati Uniti d’Europa”.
“Un atto simbolico significativo - hanno affermato - necessario proprio in questo momento per rafforzare le tracce minime di un’Europa Unita e solidale che stanno lasciando un segno distintivo in questo momento difficile della storia dell’umanità”.
I docenti hanno ricordato la visita al Museo ed alla “Sala Churchill” del 31 maggio 2018 visionando nell’archivio dei  visitatori le foto ed i documenti di quella giornata.
A conclusione della visita il presidente Capasso ha fatto dono ai visitatori dell’opuscolo sulla “Sala Churchill” contenente documenti ed immagini sulla storia e sull’autenticità del sito in cui lo statista britannico soggiornò nei mesi di agosto ed ottobre del 1944.

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Visitatori provenienti da varie parti d’Italia hanno visitato – nel pieno rispetto delle regole COVID e con i dovuti distanziamenti - il Museo e, in particolare, i percorsi dedicati ai migranti esprimendo emozione per un luogo unico e straordinario.

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In occasione della Festa dedicata a San Giovanni Bosco numerose iniziative si sono svolte al Museo della Pace: incontri di giovani, visita ai percorsi emozionali dedicati a Don Bosco, preghiere comuni nella Cappella con le reliquie di Don Bosco e Madre Mazzarello.
In questa occasione è stata officiata una celebrazione della Santa Messa con un momento di preghiera e di riflessione sull’opera di Don Bosco per i giovani.

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