Elenco Generale||degli eventi

Nell’ultimo giorno prima della chiusura dei musei - prevista dal DCPM per domani - e nel pieno rispetto delle regole Covid 19, visitatori del Museo hanno reso omaggio a Gigi Proietti nel giorno dei suoi funerali.
Nei 107 videowall del Museo sono stati proiettati video, immagini e testimonianze sul grande artista romano.
Molte le persone accorse nelle vetrine prospicienti su piazza Municipio dove nei videowall dal 2 novembre c’era l’immagine di Gigi Proietti con la scritta “grazie Gigi”.
Più di 150 persone, distribuite nei vari piani, hanno poi assistito alla diretta dei funerali in tutta l’articolazione (Campidoglio, Villa Borghese, Piazza del Popolo).
“Grande emozione ed apprezzamento per un artista dalla grande umanità” ha affermato il presidente Capasso.

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Studenti di varie università - nel pieno rispetto delle regole covid 19 - coordinati dalla direttrice Pia Balducci, hanno assistito al Museo al 6° Colloquio Internazionale "Il Mondo Arabo: realtà, sfide e prospettive” organizzato a Tunisi dalla Konrad Adenauer Stiftung e dal Forum dell'Accademia politica.
Apprezzamento da parte degli studenti presenti per la qualità degli interventi e per i sistemi tecnologici che, con i grandi schermi videowall da 5 mt. X 3 mt., hanno consentito una partecipazione interattiva di qualità con coinvolgimento dei partecipanti.

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Si è svolta presso il Museo della Pace - MAMT la cerimonia per il 22°anniversario della costituzione dell’”Accademia del Mediterraneo - Maison de la Méditerranée” avvenuta a Napoli il 10 ottobre 1998.
Il presidente Michele Capasso ha sottolineato l’importanza dell’istituzione voluta da 35 Paesi euro mediterranei ed il ruolo fondamentale assunto in questo quarto di secolo per promuovere la pace ed il dialogo nella regione euro mediterranea.

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Si è svolta - nel pieno rispetto delle regole “covid 19” - la riunione del Comitato scientifico “ad hoc” della Fondazione Mediterraneo per la definizione dei video emozionali da inserire sulla piattaforma web “LA CAMPANIA DELLE EMOZIONI”.
Il Comitato, presieduto dai proff. Michele Capasso e Massimo Pica Ciamarra, ha espresso innanzitutto il ringraziamento per il qualificato lavoro “volontario”, svolto da esperti ed uomini e donne di cultura, finalizzato sia alla selezione di immagini dal materiale girato inerente 16 attrattori culturali della Campania (Napoli, Avellino, Benevento, Reggia di Caserta, Salerno, Vesuvio, Pompei, Baia e Cuma,  Costiera amalfitana, Costiera sorrentina,  Capri, Ischia,  Procida,  Certosa di Padula, Paestum ed Ercolano) sia alla selezione di frasi celebri di viaggiatori, poeti, scrittori, ecc. da inserire come sottotitoli nei vari video.
Il presidente Capasso ha riepilogato le motivazioni del progetto, dovute alle richieste della maggioranza dei visitatori e dei turisti del Museo di poter godere dei video emozionali sui 16 attrattori patrimonio dell’umanità UNESCO della Regione Campania - già dote del Museo - non solo negli spazi fisici della sede del Museo a Napoli in via Depretis, 130 ma anche su una piattaforma web “ad hoc”, in modo da renderli fruibili e godibili in tutto il mondo: esigenza ulteriormente rafforzatasi con il dilagare della pandemia del Covid 19.

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Si è svolta al Museo della Pace MAMT il Webinar “Strategie per una comunicazione efficace su Gestione dei rifiuti e Impatti sulla salute” organizzato da Phantasya Communication.

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Nel pomeriggio di sabato 3 ottobre 2020 al Museo della PaceMAMT diretta con Assisi e con papa Francesco per la firma della nuova Enciclica “Fratelli tutti” sulla fraternità e l’amicizia sociale. Il Santo Padre al Sacro Convento ha celebrato la Santa Messa presso la Tomba di San Francesco e, al termine, ha firmato l’Enciclica.
A motivo della situazione sanitaria, è stato desiderio del Santo Padre che la visita si svolgesse in forma privata, senza alcuna partecipazione dei fedeli.
Il presidente Michele Capasso ha sottolineato l’importanza dell’Enciclica proprio in un momento difficile per la storia dell’umanità.

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Nel rispetto delle regole Covid-19, giovani e  migranti – a piccoli gruppi ed a turno – si sono riuniti nei 5 piani del Museo della Pace per celebrare la 106a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, voluta dalla Chiesa dal 1914. È sempre stata un’occasione per dimostrare la preoccupazione per le diverse categorie di persone vulnerabili in movimento, per pregare per le sfide e aumentare la consapevolezza sulle opportunità offerte dalla migrazione.
Papa Francesco ha scelto quest’anno il tema “Come Gesù Cristo, costretti a fuggire”, e si è concentrato sulla pastorale degli sfollati interni (IDP).
Il presidente Michele Capasso ha ricordato l’impegno trentennale della Fondazione Mediterraneo e suo personale in favore dei migranti, sintetizzato nel percorso emozionale del Museo dal titolo “Voci dei Migranti”.
“Il numero degli sfollati interni - è stato sottolineato - è aumentato a tal punto non solo da poter essere quello di una intera popolazione, ma anche così tanto da raggiungere il livello più alto di sempre. Gli sfollati interni sono 50 milioni, ma il loro destino, agli occhi del mondo, è ancor più nascosto di quello di qualsiasi altro rifugiato, e questo perché restano dentro i confini nazionali, seppur vittime di conflitti, violenze, disastri ambientali e, oggi, anche della pandemia di Covid-19. I Paesi in cui si contano i più alti numeri di sfollati sono gli stessi che negli ultimi anni sono i più conosciuti per le loro infinite guerre: Yemen, Siria, Libia e Iraq”.
In risposta alla sua esperienza a Lampedusa e Lesbo, Papa Francesco ha costituito  la Sezione Migranti e Rifugiati: un piccolo e dinamico reparto vaticano diretto personalmente da Lui, credendo necessari sforzi ed attenzioni particolari per garantire che chi è costretto a fuggire non sia chiuso fuori o lasciato indietro.
“Da questa situazione potremo uscire solo insieme, come umanità intera”, sottolinea sempre in ogni occasione il Papa.
La pandemia del COVID-19 ha reso senza alcun dubbio la situazione dei migranti, dei rifugiati, degli sfollati e delle vittime della tratta di esseri umani ancora più difficile. Già vulnerabili prima del diffondersi del virus, si trovano ora a patire nuove sofferenze e ulteriori ingiustizie, che pregiudicano i loro diritti, la loro sicurezza e la loro salute.

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In occasione della Festività dedicata a Padre Pio , nel pieno rispetto delle regole per il contenimento del covid 19, gruppi limitati di visitatori e fedeli del Santo sono affluiti al Museo della Pace – MAMT per visitare i percorsi emozionali al piano terra ed al quinto piano con la Cappella dedicata al Santo amato da tutti.
La sera del 22 settembre 2020 collegamento con San Giovanni Rotondo per la veglia e la celebrazione dell’eucarestia alle ore 2,10 della notte: la stessa in cui San Pio salì al cielo.

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Il ventesimo degli anniversari è dedicato al centenario dalla nascita di Salvo D’Acquisto. Il presidente ha ricordato il vicebrigadiere che sacrificò la sua vita per gli altri. Nei 5 piani del Museo – nel pieno rispetto delle regole per il Covid – sono stati proiettati filmati, inediti e testimonianze.
Questo evento, afferma il presidente Capasso, vuole rendere omaggio ad una figura encomiabile che fa onore all’Arma dei Carabinieri ed all’Italia.
In questa occasione il presidente Capasso ha annunciato che nei prossimi mesi l’intero edificio del Museo sarà dedicato a “L’Arma dei Carabinieri, nei secoli fedele”.
Il 23 settembre 1943 - annunciano i video del Museo - il vice brigadiere Salvo D’Acquisto, insignito della medaglia d’oro al valor militare alla memoria, sacrificò la sua vita per salvare quella di 22 persone innocenti.
Il giorno precedente – 77 anni fa – l’esplosione di alcune casse di munizioni uccise un soldato tedesco e ne ferì due. Le casse erano depositate  in una caserma abbandonata della Guardia Di Finanza, nella località torre di Palidoro e poco lontano da Torrimpietra, luogo dove sorgeva la stazione Carabinieri comandata da Salvo D’Acquisto.
Nonostante si fosse trattato di un incidente, l’evento fu ritenuto dalle milizie tedesche uno spregiudicato attentato organizzato dagli italiani. D’acquisto provò a persuaderli che si era trattato di un incidente ma l’ufficiale nazista non diede peso alle sue spiegazioni.
Ordinò di rastrellare 22 persone a caso tra le abitazioni del piccolo paese della provincia romana e le fece condurre nei pressi della Torre di Palidoro.
Furono tutte interrogate sommariamente ma la loro versione non fu ascoltata. Salvo D’Acquisto, vista la brutta piega presa dagli eventi, decise di rivolgersi a un ufficiale nazista e offrì la propria vita in cambio del rilascio dei 22 ostaggi, già costretti a scavarsi da soli la fossa.
Erano le 17:15 quando il Feldwevel Hansel Feiten diede l’ordine fatale. Prima di morire sotto i proiettili tedeschi, D’Acquisto gridò “Viva l’Italia!”
Oggi, dopo 77 anni dal suo gesto eroico ed in occasione del 100° anniversario della sua nascita, i Carabinieri hanno commemorato il suo sacrificio.
A Napoli il comandante interregionale “Ogaden” generale di corpo d’armata Adolfo Fischione, insieme al comandante della legione carabinieri Stefanizzi e ad altri ufficiali dell’Arma hanno reso omaggio alla tomba di Salvo D’Acquisto nella Basilica di Santa Chiara per poi deporre una corona d’alloro al monumento di Piazza Salvo D’Acquisto, in presenza del prefetto Valentini.

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Tra le celebrazioni in occasione del trentennale della morte di Raffaele Capasso - sindaco della ricostruzione di San Sebastiano al Vesuvio dal 1954 al 1990 - l’omaggio di parenti, amici ed amministratori alla tomba sita nella cappella di famiglia del cimitero di San Sebastiano.
Il sindaco Salvatore Sannino ha reso omaggio al “Maestro” che ha tracciato la via del buon amministrare il Paese.
Presenti i figli di Raffaele Capasso Michele e Pino, il nipote Michele con la moglie Cecilia, amministratori ed amici del sindaco prematuramente scomparso.
Numerosi i messaggi pervenuti e quelli presenti sulla pagina FB appositamente dedicata a questa occasione.

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