Elenco Generale||degli eventi

Si è svolta al Museo della Pace - MAMT il Convegno “Conviene davvero fare Impresa 4.0 ?organizzato da Phantasya Communication.
Sui grandi schermi videowall dei 5 piani del Museo, nel rispetto delle regole Covid 19, vi sono stati collegamenti con vari paesi sul tema dell'impresa e della multimedialità.

Leggi tutto: ...

Grande afflusso di link e contatti sulla piattaforma multimediale del Museo della Pace - MAMT per il centenario dalla nascita di Turi Ferro.
Il presidente Michele Capasso, in collegamento con la Città di Catania, ha ricordato il “grande attore siciliano legato in modo naturale ai grandi autori della sua Sicilia”.
Turi Ferro, di cui il 10 gennaio sono stati i 100 anni dalla nascita e l'11 maggio saranno i venti dalla scomparsa nel 2001, è stato soprattutto pirandelliano in modo esemplare riuscendo a riunire, nella ambiguità propria della poetica del grande drammaturgo, le sue note qualità comiche con quelle alte e drammatiche giocando sui tempi e sulle pause. "Solitamente un attore, durante le pause, fa capire che sta riflettendo su una battuta.
Turi faceva e dava di più, un valore aggiunto - ha testimoniato Andrea Camilleri - inseriva nel suo recitare certe pause assolutamente comiche in un contesto drammatico, apportava ironia, modificando la regia, come ogni attore di razza".
Attore completo appunto, capace di dar vita a personaggi che devono suscitare la risata, come commuovere con le sofferenze, di recitare in italiano come nella lingua siciliana, è stato anche personaggio importante che ha certamente contributo alla costruzione della moderna identità della sua città, Catania, facendo amare gli autori e i testi della tradizione e contemporanei, da Verga a Sciascia, ma soprattutto creando nel 1958 con i migliori attori della regione, Rosina Anselmi, Michele Abbruzzo, Umberto Spadaro, quel centro culturale che è ancora il Teatro Stabile, di cui è stato il simbolo e l'anima per oltre 40 anni. Ed è proprio lo Stabile a promuovere e coordinare le celebrazioni per questo centenario, con spettacoli, mostre, pubblicazioni, per ora fermate dalla pandemia.
La sua bravura faceva sì che apparisse un attore dal talento naturale, d'istinto, mentre era un vero professionista e ogni personaggio gli costava fatica, era frutto di un lavoro impegnativo sempre spronato da domande e dubbi nel destrutturare e poi ricostruire un testo, una parte. Solo allora la parola letteraria trovava la misura della finzione, quella musicalità intrinseca che la faceva corpo, risultando vera, come accade con la vera arte. Nato a Catania negli ultimi giorni del 1920 ma registrato all'anagrafe il 10 gennaio 1921, Salvatore Ferro, detto Turi, comincia a recitare giovanissimo, al teatro Coppola di Catania, nella compagnia filodrammatica, diretta dal padre Guglielmo Ferro e accanto a un altro Guglielmo, suo figlio, che porta il nome del nonno, concluderà la carriera facendogli firmare le regie dei suoi ultimi spettacoli, tra cui una 'Tempesta' di Shakespeare in cui oramai ottantenne era un magico Prospero, spettacolo raccontato in un docufilm di Daniele Gonciaruk 'Turi Ferro - L'ultimo Prospero' che allarga l'indagine a tutta la personalità dell'attore.

Leggi tutto: ...

Grande afflusso di link e contatti sulla piattaforma multimediale del Museo della pace - MAMT per il centenario dalla nascita di Leonardo Sciascia.
Non è enfasi definirlo uno dei più grandi e influenti intellettuali italiani del Novecento. “Probabilmente l’unica figura accostabile a Sciascia, pur nelle evidenti e profondissime differenze per l’impatto sul dibattito culturale e politico e per la straordinaria abilità di interpretare la sua contemporaneità, è quella di Pier Paolo Pasolini” ha affermato il presidente Michele Capasso nella sala dove sono custoditi libri e documenti del grande scrittore.
Non è un caso che proprio Pasolini si accorse del talento di Sciascia fin dal suo esordio nel Dopoguerra, con le Favole della dittatura, in cui dietro il codice stilistico delle favole esopiche già si rivelava una feroce satira politica.
Al di là della passione civile, un tratto che unisce i due grandi autori è la poliedricità: Sciascia è stato scrittore, drammaturgo, saggista, giornalista, insegnante, poeta e anche politico, prima indipendente nelle fila del Partito Comunista (da cui si allontanò perché non condivideva la linea del “compromesso storico”) e poi per il Partito Radicale, di cui condivideva le grandi battaglie garantiste.

Leggi tutto: ...

Questa mattina grande afflusso di visitatori e studenti, in particolare delle scuole elementari e medie, sulle piattafrome multimediali e sui canali social del Museo della PaceMAMT per celebrare il “224° anniversario della nascita della bandiera tricolore”.
Video, immagini e documenti - sin dalla prima presentazione del tricolore a Genova nel 1789 – hanno coinvolto i piccoli visitatori.
Tanti i collegamenti, in particolare con la città di Reggio Emilia per le celebrazioni principali in quella città.

Leggi tutto: ...

Celebrato sulle piattaforme multimediali del Museo della PaceMAMT il 41° anniversario dalla morte di Piersanti Mattarella
In questa occasione sono state proposte pagine dal libro di Giovanni Grasso “Piersanti Mattarella. Da solo contro la mafia” e le immagini del palinsesto che la RAI ha dedicato su tutte le reti e testate.
Per le scuole superiori è stata proposta una scheda del delitto, con le successive indagini e la storia processuale: ma, soprattutto, la figura umana e politica di Piersanti Mattarella con le immagini delle Teche Rai, le interviste rilasciate da lui stesso e alcune fotografie inedite.

Leggi tutto: ...

Olanda, Lussemburgo, Francia, Spagna, Danimarca, Irlanda, Moldavia, Filippine, Timor Est, Birmania, Portogallo, Russia, Cina, Giappone, Marocco, Tunisia, Egitto: alcuni dei paesi di provenienza degli oltre 50.000 visitatori del Museo della Pace – MAMT collegati in streaming sulle piattaforme del Museo della Pace – MAMT durante le feste di Natale.
Diecimila  visitatori solo tra ieri e oggi in occasione del sesto anniversario della morte di Pino Daniele: emozionati dai video della sezione dedicata al grande musicista scomparso.

Leggi tutto: ...

Grande afflusso di link e contatti sulla piattaforma multimediale del Museo della Pace - MAMT per il centenario dalla nascita di Regina Bianchi.
Nell’intervallo tra il primo e il secondo spettacolo della compagnia teatrale di papà Raffaele e di mamma Maria, in un camerino di un teatro di Lecce, il 1° gennaio 1921 nasceva Regina Bianchi, probabilmente la Filumena Marturano per eccellenza del teatro eduardiano insieme con la cinematografica Sophia Loren. Figlia d’arte, anzi del palcoscenico, sul quale sale a soli otto giorni, nel ruolo di una...neonata. Circostanza che poi le farà dire: «a tutte le età, ho sempre lavorato». Ha raccontato lei stessa, tanti anni dopo, a Fiamma Satta come andarono le cose: era stata messa a dormire in un baule, svuotato dai costumi e trasformato in una comoda e sicura culla. Quel giorno il trovarobe dimenticò di procurare un pupazzo che avrebbe avuto in scena la funzione di lattante. E così il padre di Regina ebbe l’idea di utilizzare la sua piccola.
Fino a 16 anni Regina lavora nella compagnia di Italo Bianchi, nome d’arte del padre, con il suo cognome anagrafico, D’Antigny, poi capisce che «quella non era una forma di teatro che mi potesse dare un binario, un inquadramento, per un altro tipo di teatro che io, invece, intendevo fare». E così, lascia la compagnia paterna. Dopo aver lavorato per un anno nella compagnia di Mimì Maggio, il papà di Dante, Rosa, Virgilio e Pupella, l’intraprendente Regina nell’estate del 1938 si presenta a casa di Raffaele Viviani «con le treccine e i calzini bianchi arrotolati» e chiede di entrare a far parte della compagnia. Accontentata, riceve il suo primo applauso a scena aperta, nell’unica scena recitata; Viviani medesimo, con un gesto affettuoso, la riporta davanti al pubblico per questa prima ovazione. Nel 1940 Italo Bianchi riceve una telefonata da Eduardo De Filippo: «Ho bisogno che mi mandi Regina». La giovane attrice inizia quindi a lavorare per i De Filippo, ma sono anni difficili, divisa com’è tra il palcoscenico e le due bambine nate dalla relazione con il compagno, il regista Goffredo Alessandrini, già marito di Anna Magnani, conosciuto nel 1939 in occasione del suo primo film: Il ponte di vetro.

Leggi tutto: ...

Da marzo 2020 ad oggi i portali e la piattaforma multimediale del Museo della PaceMAMT ha riunito oltre 300.000 visitatori virtuali che hanno potuto godere degli eventi principali, quali il Premio Mediterraneo e gli Anniversari , i concerti ed i video emozionali in alta definizione: in particolare quelli del programma “LA CAMPANIA DELLE EMOZIONI”.
“Un importante risultato - ha affermato il presidente Capasso – che ha consentito di diffondere il patrimonio emozionale del Museo anche in questo difficile periodo di pandemia”: di particolare importanza gli anniversari celebrati al museo attravero le piattaforme digitali.

Leggi tutto: ...

La Fondazione Mediterraneo ha partecipato - in qualità di partner - al “Living LAB Dieta Mediterranea”, svoltosi webinar con i partner ed i funzionari della Regione Campania e di SCABEC.
Il presidente della Fondazione Michele Capasso, anche in qualità di esperto del programma, ha espresso apprezzamento per l’iniziativa e per la qualità delle 8 proposte progettuali.
In questa occasione il presidente Capasso ha proposto di realizzare congiuntamente il video emozionale del Museo della PaceMAMT dedicato a “LA DIETA MEDITERRANEA” e ringraziato il prof. Domenico Nicoletti - presidente del parco nazionale dell’Appennino lucano - per le espressioni di stima e riconoscimento rivolte al trentennale lavoro della Fondazione Mediterraneo.

Leggi tutto: ...

In occasione del “Living LAB – Dieta Mediterranea” - svoltosi webinar con i partner ed i funzionari della Regione Campania e di SCABEC – il presidente della Fondazione Michele Capasso ha proposto di realizzare insieme il prossimo video “emozionale” per il Museo della PaceMAMT dedicato, appunto, alla “DIETA MEDITERRANEA”, patrimonio UNESCO.
In questa occasione il presidente Capasso ha ringraziato il prof. Domenico Nicoletti - presidente del parco nazionale dell’Appennino lucano - per le espressioni di stima e riconoscimento rivolte al trentennale lavoro della Fondazione Mediterraneo.

Leggi tutto: ...