Elenco Generale||degli eventi

Accompagnati dalla figlia Edith Di Pace, visitatori italiani e stranieri hanno ripercorso le tappe dell’ultracentenario architetto napoletano, membro della Fondazione Mediterraneo.

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Allievi e docenti dell’Istituto Vittorio Veneto di Secondigliano hanno visitato il Museo della PaceMAMT alla vigilia del loro viaggio in Tunisia per progetti di scambio con una scuola di Gabès.
Il presidente Capasso ha illustrato i percorsi principali del Museo e, in particolare, gli spazi dedicati alla Tunisia (Isola di Djerba, ceramiche di Sejnane ed altri).
Apprezzamento ed emozione sono stati espressi dadi docenti e degli allievi a conclusione della visita.

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La Fondazione Mediterraneo, in partnership con accademie, università e vari Paesi del mondo, ha presentato al Museo della Pace - MAMT “LA REPUBBLICA DELLO SPAZIO”: un progetto di lunga portata  finalizzato a proteggere,  custodire, valorizzare e promuovere i patrimoni dell’umanità nelle principali categorie.

Viviamo in un momento difficile della nostra storia – ha affermato il presidente Michele Capasso – in cui la dimensione fluida sembra essere predominante: valori, cambiamenti climatici, arte, creatività, mestieri, memorie collettive e tanto altro sembrano non avere più significato e tutto appare in balia di un ‘onda “anomala” in grado di sconvolgere il mondo portando via tutto.
Per salvare l’immenso patrimonio materiale ed immateriale mondiale è necessario agire “Oltre” ed “Altro”: creando una dimensione reale al di fuori del nostro pianeta, nello Spazio appunto, dove proteggere, custodire, valorizzare e promuovere la parte più significativa dei patrimoni mondiali dell’umanità. Dal patrimonio artistico - a rischio di terremoti, alluvioni ed eventi climatici - alle memorie collettive immateriali, dai documenti più significativi della storia alle poesie, dagli antichi saperi alle nuove tecnologie: un elenco nutrito di cose da custodire  e proteggere, sia a livello immateriale che materiale”
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In occasione delle celebrazioni del trentesimo anniversario della nascita della Fondazione Mediterraneo – in programma per tutto il 2020 – sarà presentato in vari Paesi il progetto esecutivo ed i criteri generali de “La Repubblica dello Spazio”.

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Dopo 8 anni di istruttoria, il prossimo 1 febbraio 2020 sarà ufficializzata alla riunione del Comitato UNESCO la candidatura dell’isola tunisina di Djerba.
É Il patrimonio religioso di Djerba candidato ad essere iscritto nel Patrimonio mondiale dell'Umanità. La richiesta parte proprio dall'Isola tunisina, mediterranea e sahariana al contempo, per portare agli occhi del mondo uno splendido esempio di convivenza di fedi diverse da millenni: musulmana, ebraica e cristiana.

“Djerba è crocevia della storia del Mediterraneo - afferma il presidente Capasso - e su questa isola di 550 chilometri quadrati sono passati davvero tutti, fin dai tempi di Omero: per questo le testimonianze artistiche, culturali e religiose sono parte integrante di questo territorio detentore di un patrimonio unico che rispecchia le diverse fedi: dalla moschea alla chiesa cristiana, fino alla Sinagoga della Ghriba, uno dei principali indicatori di identità degli ebrei di Djerba, una delle comunità ebraiche ancora in vita nel mondo arabo. Ma anche un punto di riferimento per tutto il mondo. L'importanza di questa triplice presenza, in perfetta convivenza e con un rispetto che va avanti da millenni - conclude Capasso -  costituisce un valore emblematico di questa testimonianza che arriva dalla Tunisia, Paese da sempre votato al rispetto delle culture e del pensiero”.

Concetto ribadito al ministro della cultura Mohamed Zine el-Abidine, il quale ha voluto evidenziare la piena collaborazione con la società civile e il mondo accademico per l'iscrizione del Patrimonio di Djerba nell'”Unesco Heritage List”.
In questa occasione nei grandi videowall del Museo sono stai proiettati filmati su Djerba e, in particolare, lo spot per la candidatura UNESCO.

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Settimo anniversario al Museo della Pace - MAMT.Questa mattina grande afflusso di visitatori e studenti, in particolare delle scuole elementari e medie, per celebrare il “223° anniversario della nascita della bandiera tricolore”.
Video, immagini e documenti - sin dalla prima presentazione del tricolore a Genova nel 1789 – hanno coinvolto i piccoli visitatori.
Tanti i collegamenti attraverso i grandi schermi videowall del Museo: in particolare con la città di Reggio Emilia per le celebrazioni principali in quella città, dove nella piazza Prampolini vi è stata le cerimonia dell’alzabandiera e l’esecuzione dell’inno nazionale. Insieme alle autorità civili e militari reggiane il presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha sottolineato  l’importanza ed il valore dei simboli.
La compagnia di formazione interforze, schierata nella  piazza, ha visto i velivoli della scuola di volo Top Gun Fly sorvolare i cieli di Reggio e, con i fumogeni colorati,  comporre il Tricolore.

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Tanti i visitatori del Museo della PaceMAMT che hanno scelto di visitare lo spazio dedicato a Mario Molinari.
Apprezzamento ed emozioni per lo scultore del colore.

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Accolti dal presidente Capasso e dallo staff del Museo della PaceMAMT, visitatori da vari Paesi hanno trascorso la vigilia e la giornata dell’Epifania al Museo  esprimendo apprezzamento per un luogo unico.

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Il sesto degli anniversari è dedicato al centenario dalla nascita dello scrittore napoletano  Michele Prisco.
Molti gli studenti intervenuti nelle sale multimediali del Museo dove - nella sezione “I Grandi protagonisti della Storia” - sono disponibili video, immagini e libri dello scrittore, appositamente donati dalle figlie Annella e Caterina alla biblioteca del Museo della Pace - MAMT.
In questa occasione sono state lette varie pagine dai libri pubblicati di Michele Prisco e le principali testimonianze di amici, scrittori, giornalisti ed intellettuali che lo hanno conosciuto.

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Francia, Spagna, Danimarca, Irlanda, Moldavia, Filippine, Timor Est, Birmania, Portogallo, Russia, Cina, Giappone, Marocco, Tunisia, Egitto: alcuni dei paesi di provenienza degli oltre 2.000 visitatori del Museo della Pace – MAMT durante le feste di Natale.
Mille visitatori solo tra ieri e oggi in occasione del quarto anniversario della morte di Pino Daniele: emozionati nella sezione dedicata al grande musicista scomparso.

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Il terzo degli anniversari è dedicato al centenario dalla nascita di Renato Carosone.
Molti i visitatori, in gran parte napoletani, intervenuti nelle sale multimediali del Museo dove - nella sezione “I Grandi protagonisti della Storia” - sono disponibili video, immagini e documenti del grande musicista napoletano: “Il signore delle note”.
Renato Carosone nasceva 100 anni fa. Cantautore, ma anche compositore, pianista, direttore d’orchestra: tra gli artisti italiani più rappresentativi del Novecento e simbolo della musica partenopea. Insieme a Domenico Modugno, Carosone è l’unico italiano ad aver venduto dischi negli Stati Uniti non incisi in inglese.
È il simbolo della canzone napoletana nel mondo: negli ultimi anni della sua vita fu anche pittore.
Tutto questo, e anche di più, è stato Renato Carosone.

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