Elenco Generale||degli eventi

Come ogni anno il Museo della Pace ha svolto vari eventi con gli studenti delle scuole e vari gruppi di visitatori in occasione della “Giornata della Memoria”.
Nella Sala Israele - inaugurata da Shimon Peres - sono stati proiettati vari video, alcuni anche inediti, sulla Shoah e sulla deportazione degli Ebrei nei vari campi di concentramento.
Commozione e partecipazione in particolare guardando le testimonianze di Andra e Tatiana Bucci in occasione della loro visita al Museo della Pace. Commovente la loro storia: figlie di madre ebrea, nel 1944 - quando avevano solo 6 e 4 anni - sono state deportate ad Auschwitz e sono sopravvissute.
Oggi Tatiana vive a Bruxelles, mentre Andra tra gli Stati Uniti e l'Europa.
In questa occasione è stato presentato il libro ”Storia di Sergio” di Alessandra Viola, Andra Bucci e Tatiana Bucci: il racconto del loro cugino napoletano morto nei campi di concentramento.

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Il decimo  degli anniversari è dedicato al centesimo anniversario dalla nascita di Chiara Lubich.
Molti gli intellettuali ed i religiosi intervenuti nelle sale multimediali del Museo dove - nella sezione “I Grandi protagonisti della Storia” - sono disponibili video, immagini e documenti su Chiara: una donna che con mitezza e rigore ha diffuso il Vangelo ed il dialogo interreligioso.
In questa occasione sono stati proiettati immagini, film, interviste e letto pagine significative scritte da Chiara Lubich.

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Il nono  degli anniversari è dedicato al centesimo anniversario dalla nascita di Federico Fellini.
Molti gli artisti e gli attori intervenuti nelle sale multimediali del Museo dove - nella sezione “I Grandi protagonisti della Storia” - sono disponibili video, immagini e documenti sul grande regista.
In questa occasione sono stati proiettati immagini, film, interviste e commenti provenienti da ogni parte del mondo in occasione del centenario. Nei 5 piani del Museo sono stati riproposti i film più significativi del grande regista.

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L’ottavo degli anniversari è dedicato al ventesimo anniversario dalla morte di Bettino Craxi.
Molti i politici intervenuti nelle sale multimediali del Museo dove - nella sezione “I Grandi protagonisti della Storia” - sono disponibili video, immagini e documenti sullo statista italiano.
In questa occasione sono state lette pagine del recente libro di Bettino Craxi “Parigi - Hammamet” e pagine dei libri di Claudio Martelli “L’antipatico” e di Marcello Sorgi “Presunto colpevole”.
Nei 5 piani del Museo sono stati riproposti nei grandi videowall le interviste e tutto il materiale video su Bettino Craxi.
Nel pomeriggio dibattito sul recente film di Gianni Amelio “Hammamet”.
Il presidente Michele Capasso ha ricordato l’amicizia tra Bettino Craxi ed il padre Raffaele e le frequentazioni in giovane età a casa di Pietro Nenni, oltre alle visite a San Sebastiano al Vesuvio ed i funerali del 2000 in Tunisia”. 
Il tutto riportato nel libro “Nostro Mare Nostro” di Michele Capasso.

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“La mia libertà equivale alla mia vita”.
“Questa la scritta su una semplice tomba dipinta di bianco, rivolta verso l’Italia, a ricordo di un grande statista: Bettino Craxi”.
Con queste parole il presidente Michele Capasso ha reso omaggio allo statista ed al socialista che ha condiviso un lungo periodo con il padre Raffaele, tra i fondatori del Partito Socialista, amico di Pertini e di Nenni.
Il presidente Capasso ha visitato Hammamet qualche giorno prima per essere presente al Museo della Pace - MAMT dove si è svolta una cerimonia con un momento di dibattito sul film di Gianni Amelio “Hammamet”.
Ed in questa giornata, il 19 gennaio 2020, tantissima gente, quasi 1000 persone, gli accenti di tutta Italia, la voglia di non sentirsi reduci ma parte della storia. Qualche lacrima di signore con gli occhiali scuri.
Alle 10,30 la commemorazione di Bettino Craxi, nel giorno esatto della sua morte 20 anni fa, si è svolta al cimitero cattolico di Hammamet, in Tunisia, una lingua di sabbia davanti alle tombe dei musulmani ovviamente in uno spazio molto più grande. Arriva la vedova Anna Moncini Craxi, scortata dai figli. Stefania è abbracciata a Benedetto, il figlio di Bobo, il nipote che porta il nome del nonno anche se nessuno lo chiama Bettino, un segno di riconciliazione tra i fratelli che vivono il dolore e questa lunga ferita mai sanata in due modi diversi.
Non ci sono discorsi politici, solo tanti dirigenti o militanti del vecchio Psi, come Ugo Intini, o del nuovo, come il senatore Riccardo Nencini e il segretario Enzo Maraio, e qualche parlamentare di Forza Italia, che lasciano i garofani sulla tomba bianca, ripitturata di fresco, del leader socialista. Una sola voce si alza dal gruppo silenzioso: è quella di un baritono amico che intona l'Ave Maria di Schubert. Claudio Martelli arriva con un leggero ritardo e questo fa sorridere i vecchi socialisti perché era così anche allora, quando tutto sembrava ruotare intorno a un garofano rosso. Ora quel fiore è su una lapide candida, sul rilievo di un libro aperto come si vedeva nell'antico simbolo del socialismo italiano. C'è un sole magnifico e il rumore del mare, il “Nostro Mare Nostro”: diviso da noi e non tra noi!
"Sono venuti in mille, come quelli di Garibaldi. La testimonianza che Craxi é vivo, al contrario dei tanti morti che pretendono di discutere sui suoi errori prima ancora che sui loro", ha detto la figlia Stefania. Mentre la moglie Anna ha aggiunto: "Sono molto commossa, la fiducia di questi amici e compagni è più grande di quanto pensassi, sono passati 20 anni e Bettino è ancora nei cuori di tanti".
"Il Pd e la Lega assenti qui ad Hammamet? Molti italiani fanno a meno sia del Pd che della Lega e forse anche noi socialisti possiamo fare a meno di entrambi", ha affermato invece il figlio Bobo. Che ha aggiunto: "C'è una duplice lettura, siamo obbligati al ricordo e alla memoria, ma anche obbligati a ricordare che fu vittima di una persecuzione senza pari, come disse il presidente della Repubblica 10 anni fa".

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In occasione del concerto al Museo della Pace - MAMT, il gruppo “Guappecarto” ha visitato il Museo esprimendo apprezzamento per un luogo unico e per la qualità acustica della sala musica.

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In occasione del concerto al Museo della PaceMAMT, il gruppo musicale parigino “Guappecarto” ha visitato la sezione dedicata a Molinari scultore del colore.
Grande apprezzamento per l’opera e per la casa museo dello scultore torinese con una dedica speciale per Jacopo Molinari.

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In occasione del concerto dei “Guappecarto” al Museo della Pace – svoltosi in collaborazione con il caffè Kimbo - gli ospiti accolti tutti gratuitamente e, soprattutto, il gruppo “Guappecarto” hanno potuto apprezzare le qualità del caffè Kimbo.

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Grande successo di pubblico per il concerto dei GUAPPECARTO al Museo della Pace - MAMT dal titolo “Sambol Italian Tour”.
Il famoso gruppo italo-parigino si è esibito nei pezzi principali ed in alcuni storici, coinvolgendo emozionalmente gli invitati.
Come per tutti gli eventi del museo l’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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Jean Jacques Ficat, accompagnato dalla moglie Françoise e da altri amici, ha visitato il Museo della PaceMAMT esprimendo compiacimento ed apprezzamento per questo luogo significativo ed unico.

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