GLI STATI UNITI DEL MONDO

La FONDAZIONE MEDITERRANEO, sin dalla sua nascita nel 1990 subito dopo la caduta del Muro di Berlino, ha assunto fra i suoi obiettivi principali la costituzione degli “STATI UNITI DEL MONDO”: da un’intuizione di Gustavo Rol.
Le attività svolte negli ultimi tre decenni dalla Fondazione - in particolare nell’area del “Grande Mediterraneo” - testimoniano un’azione costante e concreta che proprio in questo difficile momento di guerra e pandemia risulta essere come àncora  di salvezza al fine di rafforzare lo spirito di pace e collaborazione tra i Popoli.
Le adesioni di  uomini e donne, organismi e istituzioni di vari Paesi contribuiscono a sostenere l’iniziativa istituzionale percorrendo con azioni concrete obiettivi e mezzi efficaci per la difesa del pianeta, il rispetto dei diritti fondamentali della persona umana, la coesistenza di filosofie, fedi e religioni, l’equa ripartizione di beni e risorse, l’unione di scienza e politica per la salvezza dell’umanità e contro ogni guerra.

 

Gli Stati Uniti del Mondo con la Fondazione Mediterraneo e l’Accademia del Mediterraneo hanno ricordato Padre Paolo Dall’Oglio, membro fondatore, in occasione del decennale dal rapimento avvenuto a Raqqa il 29 luglio 2013.
Fondatore della comunità monastica di Deir Mar Musa, Padre Paolo è testimone instancabile di pace e dialogo tra le diverse confessioni religiose in Siria.
“Sono trascorsi dieci anni dal suo rapimento - ha affermato il Segretario Generale Michele Capasso, caro amico di Padre Paolo - e tanti i ricordi e le azioni che hanno contraddistinto anni di collaborazione per il dialogo e la pace. Mi commuovo ancora oggi ricordando quando per convincere musulmani e cattolici a dialogare in un momento difficile di scontri e controversie, mi travestii da Babbo Natale per stemperare la tensione: Paolo comprese e, con sguardo complice, mi incitò a continuare. Non amava raccontarsi Paolo e quando gli assegnammo il Premio Mediterraneo ci abbracciò forte dicendo che quel riconoscimento era per tutta la comunità monastica e non per lui”.
In questa occasione è stato letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
«Sono trascorsi dieci anni dal rapimento in Siria di padre Paolo Dall’Oglio. Da allora nessuna notizia è stata capace di rinfocolare la speranza della sua sopravvivenza. In questo giorno che rinnova il dolore e, con esso, il ricordo di uomo generoso, che ha donato tutto se stesso alla solidarietà, al dialogo, all’aiuto di chi più è nel bisogno, desidero esprimere i sentimenti più profondi di vicinanza ai familiari e a quanti con loro condividono lo strazio dell’attesa.
Paolo Dall’Oglio, testimone e costruttore di pace, ha fatto sì che la sua fede religiosa non si sia mai espressa come motivo di contrasto. La sua vita è sempre stata una spinta incessante a ricercare la condivisione, l’incontro, la giustizia, l’unità, in nome della persona, di ogni persona, della sua integrità, della sua inviolabile dignità. Ha sfidato pregiudizi e regimi, ha vissuto con i più poveri, ha percorso coraggiosamente i deserti e i territori dei conflitti, dell’odio, della sopraffazione, per portare speranza e umanità.
Per quanto possano apparire inermi, i testimoni di pace sono protagonisti della storia. La memoria della loro presenza e del loro passaggio va tenuta alta, ancor più in una stagione in cui le ferite della guerra insanguinano il Medio Oriente e la nostra Europa». 
Sono stati riproposti video, documenti ed immagini degli incontri con Padre Paolo dal 1998 all’ultimo del 2013.

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Pescasseroli sempre di più centro culturale ed “orgoglio” degli “Stati Uniti del Mondo” per averne compreso il messaggio sin dal 2010 realizzando l’opera monumentale “Totem della Pace”, simbolo degli Stati Uniti del Mondo.
Nella Sala Consiliare del Comune di Pescasseroli, presenti Sindaci ed autorità della Comunità del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise - molti dei quali “Ambasciatori” ed “Alfieri” degli Stati Uniti del Mondo - il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha inaugurato la diciottesima edizione del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce.
È il compimento di un percorso che si svolge lungo tutto l’anno, in diversi luoghi d’Abruzzo e nelle aule delle scuole, dove studenti e insegnanti leggono ed esprimono il loro giudizio sui libri selezionati, che sono stati poi presentati ai membri della giuria.
Il Premio Croce è un percorso storico – ha affermato il sindaco di Pescasseroli Giuseppe Sipari, introducendo l’incontro – è un vero percorso culturale, itinerante, che ha toccato più città e che ha coinvolto decine di popolazioni studentesche, facendosi ottimo strumento di veicolo della lettura” per i giovani. Dunque non solo un evento celebrativo, ma un incontro che ridia importanza all’attualità del pensiero di Croce e alla sua modernità”.
Pescasseroli è un centro straordinario di vitalità culturale - ha affermato il Segretario Generale Michele Capasso che da oltre 45 anni frequenta la località abbruzzese - “qui la cultura va d’accordo con la natura”.
Tra i premiati la giornalista e scrittrice Titti Marrone - da sempre sostenitrice della Fondazione Mediterraneo e degli Stati Uniti del Mondo – con il libro “Se solo il mio cuore fosse pietra”.
Il Ministro Sangiuliano ha affermato: “Perché Croce? La sua azione culturale è un inno alla libertà delle persone, è un riconoscimento del valore dell’umano, attraverso la cultura che ci rende migliori e rende migliore tutta la nostra la nostra società”.

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