GLI STATI UNITI DEL MONDO

La FONDAZIONE MEDITERRANEO, sin dalla sua nascita nel 1990 subito dopo la caduta del Muro di Berlino, ha assunto fra i suoi obiettivi principali la costituzione degli “STATI UNITI DEL MONDO”: da un’intuizione di Gustavo Rol.
Le attività svolte negli ultimi tre decenni dalla Fondazione - in particolare nell’area del “Grande Mediterraneo” - testimoniano un’azione costante e concreta che proprio in questo difficile momento di guerra e pandemia risulta essere come àncora  di salvezza al fine di rafforzare lo spirito di pace e collaborazione tra i Popoli.
Le adesioni di  uomini e donne, organismi e istituzioni di vari Paesi contribuiscono a sostenere l’iniziativa istituzionale percorrendo con azioni concrete obiettivi e mezzi efficaci per la difesa del pianeta, il rispetto dei diritti fondamentali della persona umana, la coesistenza di filosofie, fedi e religioni, l’equa ripartizione di beni e risorse, l’unione di scienza e politica per la salvezza dell’umanità e contro ogni guerra.

 

La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia hanno partecipato in più sessioni alla COP 26 di Glasgow condividendo le preoccupazioni per la mancanza di un’azione incisiva condivisa indispensabile per arginare i cambiamenti climatici e consentire la sopravvivenza dell’uomo sulla terra.
Il presidente Capasso ha condiviso le preoccupazioni esposte da Barak Obama e da altri relatori riproponendo, ancora una volta, il progetto degli STATI UNITI DEL MONDO. “Solo se si identifica uno spazio politico ed istituzionale unitario - anche cambiando il solo nome all’ONU – sarà possibile affrontare insieme le grandi sfide che ci attendono.
L’assenza della Cina e della Russia è grave ed in tal senso vanno assunte iniziative comuni tra l’Unione europea e gli altri partner mondiali. Non è possibile intraprendere alcuna azione seria se chi è responsabile della metà degli inquinamenti non partecipa e non aderisce”, ha affermato il presidente Capasso.

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L’Ambasciatore della Repubblica del Kirghizistan in Italia S.E. Taalay Bazarbaev aderisce, in nome del Suo Paese, agli STATI UNITI DEL MONDO.
In presenza di altri Ambasciatori e rappresentanti dei vari Paesi è intervenuto alla cerimonia di ratificazione del TOTEM DELLA PACE quale simbolo degli STATI UNITI DEL MONDO. Commozione quando le note degli altoparlanti hanno riprodotto, insieme agli inni degli altri Paesi, quello del Kirghizistan che nella prima parte recita:
“Le bianche pareti rocciose e le steppe sono l’anima del nostro popolo.
I nostri padri hanno vissuto sulle montagne dell’Alatau ed hanno sempre protetto la loro Patria.
Procedi Popolo Kirghiso sulla strada della liberta!”

Presente alla cerimonia una folta delegazione di cittadini kirghisi.
A conclusione l’ambasciatore così si è espresso:
“Ringrazio per affettuosa accoglienza in questo Museo della Pace dietro il quale c'è non solo il patrimonio della città di Napoli ma di tutto il mondo.
Oggi è una giornata storica perché il TOTEM DELLA PACE dello scultore Mario Molinari diventa il Simbolo degli Stati Uniti del Mondo. È una bella iniziativa d'Italia che io sostengo e con me il mio Paese, il
Kirghizistan. Questa iniziativa porterà risultati positivi. Voglio congratularmi con la direzione del museo e augurare felicità e successo. Grazie molte”.

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