19 Gennaio 2017
La Fondazione Mediterraneo con l’Ordine degli Architetti di Napoli ha organizzato un incontro di studi sulla Bioarchitettura.
L’occasione i ventidue anni dal primo numero della rivista di Bioarchitettura, nata a Bolzano dall’esigenza di avere “un respiro più profondo, una prospettiva più ampia che guardasse l’uomo senza perdere di vista la natura, i materiali, la psicologia dell’abitare”.
Tematiche di avanguardia nel 1994 sono diventate ai giorni nostri parte integrante della cultura progettuale. Nonostante siamo tutti consapevoli della necessità di un approccio sistemico ed umano al costruire, la tecnica ci ha preso la mano, portandoci talvolta molto lontano dalle intenzioni originarie.
Il numero 100 della rivista è l’occasione per riprendere i fili del giusto edificare migliorando gli strumenti concorsuali, legislativi e coinvolgendo le istituzioni.
19 Gennaio 2017
Nel corso di un incontro con gli architetti della Campania - organizzato dall’Ordine degli Architetti di Napoli e dalla Fondazione Mediterraneo – la Federazione Anna LIndh Italia Onlus ha presentato il progetto “Città interculturale”.
Il prof. Massimo Pica Ciamarra ha illustrato i punti salienti sottolineando l’importanza di questa azione in questo particolare momento storico e grazie alla quale le città potranno produrre luoghi per l’incontro.
17 Gennaio 2017
Lo speciale del TG3 Campania dedicato al Museo della Pace - MAMT.
16 Gennaio 2017
La Fondazione Mediterraneo ha svolto la centesima conferenza internazionale sul tema dell’Islàm, oggi più che mai attuale.
“In oltre 25 anni – ha affermato il presidente Capasso – la Fondazione si è caratterizzata per l’attenzione prestata al tema dell’Islàm, come testimoniano le cento conferenze realizzate: dal Forum del 1997 con oltre 2.000 partecipanti al programma “Mediterraneo, Europa, Islàm: attori in dialogo” coordinato dal prof. John Esposìto. Un’esperienza importante che viene riproposta oggi nel percorso emozionale del Museo della Pace – MAMT dal titolo Un Mare, tre Fedi, dedicato alle tre religioni monoteistiche. Un ringraziamento al Corriere della Sera per aver pubblicato le interviste dei principali partecipanti che consentono oggi di ripercorrere le tappe principali del programma”.
16 Gennaio 2017
Un gruppo di visitatori da Norimberga al Museo: immersi nei percorsi emozionali e nel ricordo di Pino Daniele.
15 Gennaio 2017
La Federazione Anna Lindh Italia Onlus ha partecipato alla Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato: istituita dalla Chiesa cattolica dopo la prima guerra mondiale quando furono migliaia le persone in fuga dai propri paesi richiama oggi la responsabilità dei politici soprattutto sugli oltre 25.000 migranti minorenni sbarcati in Italia nel 2016.
Un tema quello dei flussi migratori considerato l'emergenza umanitaria del secolo e richiamato costantemente da Papa Francesco.
14 Gennaio 2017
Il Presidente palestinese Mahmoud Abbas, noto anche come Abu Mazen, ha inaugurato l’ambasciata dello Stato della Palestina presso la Santa Sede.
Abu Mazen ha incontrato Papa Francesco in Vaticano prima dell’apertura della sede diplomatica in via di Porta Angelica: durante il colloquio gli ha consegnato tra i vari doni una pietra proveniente dal monte Golgota. Il Papa ha invece consegnato al presidente palestinese la medaglia dell’anno giubilare ed una versione in arabo di “Amoris laetitia” e “Laudato sii”.
L’apertura dell’ambasciata palestinese presso la Santa Sede, ha dichiarato Abbas, “è il segno che il Papa ama il popolo palestinese e la pace”.
Lo Stato del Vaticano ha riconosciuto lo Stato della Palestina circa un anno e mezzo fa.
A fine incontro, Abu Mazen ha dichiarato: “Spero che altri stati prendano esempio dalla Santa Sede”.
Soddisfazione ed emozione ha espresso il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso, che ha ricordato l’incontro con il presidente Abu Mazen nella sede della Fondazione durante il quale fu proprio auspicato il rapido riconoscimento della Palestina come “Stato”, partendo proprio dalla Santa Sede.
“Un sogno che si è avverato – ha affermato Capasso – grazie alla “visione” di Papa Francesco”.
12 Gennaio 2017
È stato pubblicato il Bollettino della Fondazione Anna Lindh "Nouvelles du Reseau", in francese e inglese. Due le attività della Rete Italiana poste in evidenza: l'Assemblea Generale del 10.11.2016 e l'incontro dei Giovani di "Intercultura" del 18.11.2016.
08 Gennaio 2017
Molti membri della “Federazione Anna Lindh Italia onlus” si sono impegnati per aiutare i clochard e i senza fissa dimora vittime dell’ondata di freddo eccezionale.
A tutti il ringraziamento per questo impegno sociale in linea con le finalità della Federazione.
LA FONDAZIONE MEDITERRANEO ESPRIME PROFONDO CORDOGLIO PER LA MORTE DI MARIO SOARES, MEMBRO FONDATORE
07 Gennaio 2017
Il presidente Michele Capasso, i membri del Consiglio Direttivo e del Comitato Scientifico Internazionale, i responsabili delle Sezioni Autonome della Fondazione Mediterraneo esprimono profondo cordoglio per la morte di Mario Soares, membro fondatore dell’istituzione nata a Napoli nel 1991.
In particolare il presidente Capasso ricorda l’affettuosa amicizia fraterna con lo statista portoghese sviluppatasi nell’ambito del “socialismo dal volto umano” fondato sul rispetto dei valori della solidarietà e dei diritti della persona umana.
L’attività politica di Mario Soares, morto oggi all’ospedale della Croce Rossa di Lisbona - dov’era nato il 7 dicembre 1924 - a 92 anni, ha segnato il Novecento e oltre. Esiliato dalla dittatura salazarista portoghese, ha lottato non solo per la riconquista della democrazia in patria, avvenuta nel 1974 con la Rivoluzione dei garofani, ma per l’ingresso di Spagna e Portogallo nell’Unione Europea e per il sogno dell’Internazionale socialista a metà degli anni ‘70 quando lui in Portogallo, Craxi in Italia, Mitterrand in Francia, Gonzalez in Spagna e Brandt in Germania avevano creato un asse riformista che poteva portare a un’Europa diversa.
Due volte primo ministro, dal 1976 al 1978 e dal 1983 al 1985, due volte presidente della Repubblica (dieci anni al vertice fra il 1986 e il 1996), ministro degli esteri e ministro senza portafoglio nel primo governo dopo la liberazione, Soares – che era tornato in Portogallo il 28 aprile, tre giorni dopo la fuga dell’ultimo dittatore, Marcelo Caetano - ha guidato la transizione dall’esilio in Francia.
In clandestinità ha fondato il Partito socialista che ha guidato con grande passione. Un rapporto molto complesso Soares lo ha avuto a sinistra con Alvaro Cunhal, il leader del partito comunista. Le due forze popolari e democratiche si sono combattute non solo ideologicamente, ma anche sull’europeismo: mentre Soares propugnava una coalizione di tutte le forze riformiste e anti conservatrici, Cunhal resisteva in una posizione di rivoluzione permanente contraria all’eurocomunismo di Berlinguer e a cedere terreno fra il proletariato. Facevano entrambi parte del primo governo di liberazione, ma non legarono mai completamente.
Soares andò avanti nella sua politica di inclusione, fece di tutto per i trattati europei e nel 1985 lo firmò per entrare nella Ue.
“Era impossibile – disse un giorno nel suo ufficio alla Fundaçao che prende il suo nome, in rua Sao Bento a Lisbona – rimanere fuori; venivamo da anni post-rivoluzione che erano da un punto di vista economico molto difficili, la soluzione di un mercato europeo, di una moneta comune, era l’unica che potesse portarci a uno sviluppo che altrimenti non avremmo avuto”.
L’impegno europeista di Soares si è sviluppato nell’assemblea di Strasburgo, dove ha occupato un seggio fino al 2004. A lui si deve anche la risoluzione di quasi tutte le crisi internazionali del Portogallo, quando le colonie africane e asiatiche ottennero l’indipendenza dalla madre patria. Soares guidò la transizione evitando ulteriori spargimenti di sangue.
Laureato sia in filosofia sia in legge, Soares ha guidato il Collegio Moderno, importante istituzione accademica lisbonese fondata dal padre e ora diretta da sua figlia. In campo accademico ha ricoperto numerosi incarichi in atenei portoghesi e internazionali.