Elenco Generale||degli eventi

La Fondazione Mediterraneo, nata nel 1990 per promuovere il dialogo e la cooperazione nell’area euromediterranea, è stata la protagonista del partenariato euromediterraneo, quando pochi parlavano o si interessavano alla questione.
In particolare ha partecipato ed organizzato gli eventi di Barcellona 1995 (Conferenza ministeriale e Forum Civile Euromed) che hanno lanciato il partenariato euromediterraneo sotto il nome, appunto, di “Processo di Barcellona”.
Il Primo Forum Civile Euromed si svolse a Barcellona nello stesso luogo e subito dopo la fine della Prima Conferenza ministeriale che diede il via al Processo di Barcellona, noto anche come Partenariato euromediterraneo, ossia la strategia comune europea per la regione mediterranea. Tale processo fu avviato dall'Unione europea, che all'epoca contava 15 stati membri, e da altri 12 stati della regione durante la conferenza di Barcellona che si riunì il 27 novembre e il 28 novembre 1995 presso l’Hotel Juan Carlos I°. Alla conferenza parteciparono come osservatori gli Stati Uniti. Successivamente, dopo l'allargamento dell'Unione europea avvenuto nel 2004, Malta e Cipro che partecipavano al processo come paesi terzi, divennero parte del processo come membri dell'Unione Europea.
Il Primo Forum Civile Euromed fu coorganizzato dalla Fondazione Mediterraneo e dall’Institut Català de la Mediterrània ed a quell’evento parteciparono più di 1.500 rappresentanti dei Paesi euromediterranei.
La Fondazione pubblicò anche gli atti in più lingue e curò le presentazioni dei risultati presso il Parlamento europeo ed altre istituzioni.
Nella della Fondazione Mediterraneo di Napoli -  collegata webinar con Barcellona - sono state ricordate le tappe fondamentali di un’iniziativa che ancora oggi è indispensabile per la pace e lo sviluppo condiviso nella regione.
La Fondazione ha poi organizzato altri Forum Civili Euromed, tra i quali quelli di Napoli del 1997 e 2003.

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La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia hanno partecipato – con propri rappresentanti – alla sesta edizione di  “ROME MED - DIALOGHI MEDITERRANEI”:  l'iniziativa annuale di alto livello promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall'ISPI (Istituto Italiano di Studi di Politica Internazionale) con l'obiettivo di ripensare gli approcci tradizionali al territorio integrando le analisi delle sfide attuali con nuove idee e suggerimenti e per redigere una nuova “agenda positiva”, affrontando sfide condivise sia a livello regionale che internazionale.
L’edizione di quest’anno è stata dedicata essenzialmente agli effetti della pandemia sulla regione mediterranea.
Lanciato nel 2015, MED è diventato rapidamente l'hub globale per dialoghi ad alto livello sul Mediterraneo più ampio, coinvolgendo leader di spicco dei governi, delle imprese, della società civile, dei media e del mondo accademico del Mediterraneo.
Le passate edizioni hanno riunito più di 1.000 leader internazionali, tra cui Capi di Stato e Ministri (tra loro, il Re di Giordania, il Presidente iracheno e libanese, i Ministri degli Affari Esteri di Russia, Iran, Arabia Saudita, Iraq, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti. Segretario di Stato, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati e Inviato per la Siria, nonché Alto Rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza e il primo Vicepresidente della Commissione e molti altri).

L'Istituto italiano di studi politici internazionali (ISPI) è un think tank indipendente e apartitico che fornisce ricerche di punta e opzioni politiche praticabili a funzionari governativi, dirigenti aziendali e al pubblico in generale che desidera comprendere meglio le questioni internazionali. Fondata nel 1934 a Milano, ISPI ha sempre adottato un approccio pragmatico nell'analisi di aree geografiche e temi di particolare interesse per l'Italia e l'Europa. L'ISPI è l'unico Istituto italiano - e tra i pochi in Europa - che combina la ricerca orientata alle politiche con un impegno altrettanto significativo per l'istruzione e la formazione, a convegni e consulenze sulle tendenze internazionali.
In particolare, l'Istituto è il principale forum italiano di dibattito sugli affari internazionali e promuove eventi internazionali tra cui conferenze annuali (come Rome MED), Forum di dialogo bilaterale con Francia, Germania, Svizzera e Russia e incontri a porte chiuse per un pubblico selezionato. In 80 anni ISPI ha costruito una vasta rete di think tank in Europa e nel mondo e dal 2014 è il think tank che rappresenta l'Italia nel Think20 (T20), organo consultivo del G20.

I quattro pilastri
Rome MED si basa su quattro pilastri : prosperità condivisa, sicurezza condivisa, migrazione e società e cultura civile. I dibattiti su questi temi intendono integrare le analisi delle sfide attuali con nuove idee e suggerimenti per aumentare la cooperazione economica, superare le rivalità e i conflitti regionali e garantire che siano messi in moto adeguati incentivi per lo sviluppo sostenibile.

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Con molti collegamenti webinar le donne rappresentanti vari ambiti - politica, cultura, religione, volontariato, istruzione, scienza, ecc. - aderenti al programma KIMIYYA della Fondazione Mediterraneo hanno celebrato al Museo della Pace - MAMT la “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”. Hanno partecipato le donne aderenti alla “Federazione Anna Lindh Italia”.
È stata l’assemblea dell'Onu nel 1999 a scegliere questa data in ricordo del sacrificio delle sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, uccise dagli agenti del dittatore Rafael Leonidas Trujillo in Repubblica Dominicana. Ma qual è la storia delle sorelle Mirabal?
Per scoprirlo, serve tornare indietro al 1960. Il 25 novembre di quell'anno, infatti, tre sorelle furono uccise dagli agenti del dittatore Rafael Leonidas Trujillo, a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana. Dopo essere state fermate per strada mentre si recavano in carcere a far visita ai mariti, furono picchiate con dei bastoni e gettate in un burrone dai loro carnefici, che cercarono di far passare quella brutale violenza per un incidente. All’opinione pubblica fu subito chiaro che le tre donne erano state assassinate. Patria, Minerva e María Teresa Mirabal — questi i loro nomi — erano, infatti, conosciute come attiviste del gruppo clandestino Movimento 14 giugno, inviso al governo. A causa della loro militanza, nel gennaio del 1960, furono anche arrestate e incarcerate per alcuni mesi, come ricorda la pagina dedicata alla loro storia pubblicata sull’Enciclopedia delle donne.

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Papa Francesco ha celebrato nella Basilica di San Pietro la Santa Messa, in occasione della Solennità del Cristo Re dell’Universo. Al termine della celebrazione c’è stato il passaggio dei simboli delle Giornate Mondiali della Gioventù, la Croce e la copia dell’Icona Salus Populi Romani, dalla rappresentanza dei giovani panamensi alla gioventù portoghese, per la Gmg 2023 che si terrà a Lisbona:inizialmente prevista per il 2022 e rimandata per la pandemia.
"Da anni - spiega il dicastero per i Laici, la famiglia e la vita - la Croce e l'Icona Salus Populi Romani accompagnano le preparazioni alle edizioni internazionali della Gmg: la consegna dei simboli ai giovani della diocesi che accoglie la Giornata aveva sempre luogo al termine della celebrazione della Domenica delle Palme presieduta dal Santo Padre in Piazza San Pietro.
Questa tradizione risale al 1984 quando, a conclusione dell'Anno Giubilare della Redenzione, papa Giovanni Paolo II affidò ai giovani la Croce del Giubileo, conosciuta oggi come la Croce delle Gmg, da allora al centro di ogni edizione internazionale delle Giornate. Nel 2003 il Santo Padre ha offerto alla gioventù anche una copia dell'Icona di Maria Salus Populi Romani, che affianca la Croce nei suoi pellegrinaggi per il mondo".
La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia sostengono la Gmg 2023.

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É stato un onore per la Fondazione Mediterraneo e per la Federazione Anna LIndh Italia (che raggruppa più di mille organismi impegnati nel dialogo e nella solidarietà) partecipare a “The Economy of Francesco”: l'incontro con i giovani economisti voluto dal Santo Padre, che si è svolto dal 19 al 21 novembre 2020.
Vista l'emergenza sanitaria nel mondo causata dal Covid-19, il comitato organizzatore ha deciso di celebrare l'evento internazionale interamente in modalità online, con dirette e collegamenti streaming con tutti gli iscritti e i relatori.
Papa Francesco ha inviato un importante videomessaggio.
Il presidente della Fondazione Michele Capasso ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa e la conferma di due concetti su cui è nata la Fondazione Mediterraneo trent’anni fa, nel 1990: “trasformare l’Amore per il potere nel Potere dell’Amore ed agire con generosità attraverso la solidarietà”.
Il successivo incontro, in presenza, si terrà sempre ad Assisi ed è previsto in autunno 2021, quando le condizioni sanitarie permetteranno di assicurare la partecipazione di tutti.
L’organizzazione dell’evento The Economy of Francesco 2020 in versione online ha consentito a tutti i giovani iscritti di partecipare all'incontro nelle medesime condizioni, di condividere l'esperienza vissuta, il lavoro, le proposte, e le riflessioni maturate in questi mesi nei 12 villaggi.
Il Comitato è al lavoro per realizzare un  seguito innovativo, partecipativo e globale che conservi gli elementi peculiari di “The Economy of Francesco” (lavori di gruppo, sessioni plenarie e parallele con i keynote speakers, spiritualità francescana, spettacoli artistici, mostre) arricchendolo con le opportunità e i linguaggi che la modalità digitale dell'evento offre.
“The Economy of Francesco” è un movimento di giovani con volti, personalità, idee che si muove e vive in tutto il mondo per una economia più giusta, inclusiva e sostenibile e per dare un’anima all’economia di domani. Il mondo ha bisogno della creatività e dell'amore dei partecipanti che come artigiani e produttori di futuro stanno tessendo l'Economia di Francesco.
Nel videomessaggio il Papa ha sottolineato che l’incontro “Economy of Francesco” non è un punto di arrivo “ma la spinta iniziale di un processo” che siamo invitati a vivere “come vocazione, come cultura e come patto”.

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Nell'ambito di una collaborazione tra l'UNESCO e il Museo, l'UNESCO ha lanciato nel novembre 2019 una serie di Master Class per studenti delle scuole secondarie.
Progettati come spazi di dialogo, mirano a responsabilizzare i giovani rafforzandone la comprensione e la capacità di combattere la discriminazione, l'intolleranza e le crescenti disuguaglianze, nonché a promuovere un impatto duraturo coinvolgendo i giovani a diventare agenti di cambiamento proattivo e formatori all'interno delle proprie scuole e comunità.
Questa edizione speciale della Master Class dell'UNESCO contro il razzismo e la discriminazione è organizzata nell'ambito della “Giornata mondiale della filosofia” ed invita i giovani studenti delle scuole superiori a mettere in discussione i pregiudizi e gli stereotipi sociali che portano al razzismo e alla discriminazione attraverso uno studio critico sulla costruzione dell' "altro".
L'analisi del razzismo come oggetto filosofico porterà questi studenti a sezionare il concetto di "razza", a decostruire le loro idee preconcette e ad adottare strategie antirazziste innovative che potranno poi mettere in atto nelle loro istituzioni e comunità.
In tal modo, questa Master Class sottolineerà il valore duraturo della filosofia per lo sviluppo del pensiero umano per ogni individuo e ogni cultura e consentirà di costruire una società più rispettosa e tollerante attraverso l'esercizio collettivo del pensiero ragionato e informato.

Programma:

  • Introduzione della Master Class della Sig.ra Anna Maria Majlöf, Responsabile della Sezione Inclusione e Diritti dell'UNESCO
  • Presentazioni interattive e discussioni con gli studenti:
    • Sig. Arnaud Demanche, umorista
    • Insegnante. Carole Reynaud-Paligot, storica, sociologa, Università Panthéon-Sorbonne
    • Insegnante. Lazare Ki-Zerbo, filosofo
    • Insegnante. Rose Boswell, Direttore esecutivo delle arti, Nelson Mandela Metropolitan University
    • Sig. Sanele Xaba, attivista e fondatore del programma di sensibilizzazione Rolled Sleeves
    • Moderatore: Sig.ra Arleen Pimentel, Delegazione Permanente della Repubblica Dominicana presso l'UNESCO
  • Sessione di dialogo per l'assunzione di impegni che verranno attuati nelle scuole e nelle comunità (interventi della Fondazione Mediterraneo e della Federazione Anna Lindh Italia)
  • Commenti finali
  • Intermezzi musicali della signora Paloma Fayet

Obiettivi della Master Class:

  • Consentire ai giovani, attraverso questo forum di apprendimento tra pari, di rafforzare la loro comprensione e capacità di combattere il razzismo e le disuguaglianze;
  • Far luce su ciò che è alla base dei pregiudizi razziali e della discriminazione e per capire come e perché si diffondono su Internet, all'esterno e nei media, nello spazio pubblico e in tutte le sfere della vita;
  • Coinvolgere i giovani a diventare agenti proattivi del cambiamento e formatori all'interno delle proprie scuole, famiglie e comunità per un impatto duraturo;
  • Incoraggiare i responsabili politici, a livello globale, nazionale e locale, i leader della comunità e gli insegnanti a continuare i loro sforzi collettivi nella lotta contro il razzismo e la discriminazione.

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Dopo alcuni mesi di lavoro - nonostante i blocchi per il “covid 19 – la Fondazione Mediterraneo ha completato il portale “LA CAMPANIA DELLE EMOZIONI”.
Nove video da 2 a 100 minuti che raccontano, con immagini in alta definizione 4K , le bellezze della Campania.
Il presidente Capasso ha ringraziato Rosanna Rinaldi , i volontari ed i membri del Comitato scientifico che hanno reso possibile quello che da molti viene definito un capolavoro.
Proprio oggi in cui la Campania è rappresentata ai livelli più bassi, poterla raccontare attraverso le bellezze uniche di 16 attrattori patrimonio UNESCO rappresenta un fatto importante.
L’iniziativa è stata sostenuta con un cofinanziamento di euro 10.000,00 dalla UOD 1 “Biblioteche e Musei” della Regione Campania.

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Da venerdì 30 ottobre a domenica 10 gennaio 2021 torna a Torino la rassegna “Luci d’Artista”, che giunge quest'anno alla XXIIIa edizione.
Tra le opere realizzate sin dalla prima edizione  vi è “Concerto di parole” dello scultore torinese Mario Molinari; da allora, nel 1998, gigantesche sculture realizzate in polistirolo espanso e verniciate a vivaci colori illuminati da potenti fari sembravano voler irrompere nel buio della notte: massicce d’aspetto, ma in realtà leggere, erano composte da cilindri, parallelepipedi e altre figure solide. Da quella prima edizione di Luci d’Artista l’opera si trovava in piazza e via Madama Cristina e le sculture furono collocate in parte sulle tettoie del mercato coperto e in parte (gli elementi cosiddetti "omini") appese a mezz’aria per un tratto di via Madama Cristina, da corso Vittorio Emanuele II a corso Marconi.
In questa edizione vi è un’importante novità costituita dalla nuova collocazione di Concerto di parole di Mario Molinari in prossimità dell'Ospedale Regina Margherita (piazza Polonia, all’altezza dell’uscita del sottopasso di corso Spezia, nella Circoscrizione 8).
Continua la magia dello “scultore del colore”.

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In occasione del 6° Colloquio internazionale sul tema “Il Mondo arabo e l’Europa” – svoltosi a Tunisi il 22 e 23 ottobre 2020 – il presidente Michele Capasso ha presentato il video su Lampedusa dal titolo “VOCI DEI MIGRANTI”.
Apprezzamento da parte dei partecipanti che hanno riconosciuto l’impegno trentennnale della Fondazione Mediterraneo in favore dei migranti.
In questa occasione il presidente Michele Capasso ha sottolineato il ruolo di Lampedusa, affermato anche con l’assegnazione del Premio Mediterraneo istituzioni 2020.

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I partecipanti al 6° Colloquio internazionale sul tema “Il Mondo arabo e l’Europa” - riuniti a Tunisi - hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto dalla Fondazione Mediterraneo e celebrato il 30° anniversario dalla sua costituzione.
Il prof. Mohamed Elaziz ben Achour - già direttore generale dell’ALECSO e ministro della cultura della Tunisia - ha ricordato l’impegno della Fondazione in favore del dialogo e della pace che si è tradotto in un’azione costante di “fraternità”, grazie all’impegno ed all’azione costante del presidente Michele Capasso.
Il presidente Capasso e la dr.ssa Pia Molinari, collegati webinar, hanno ringraziato i partecipanti che hanno visto il video “IL MONDO ARABO E L’EUROPA: I MIGRANTI” realizzato per questa occasione dalla Fondazione Mediterraneo.

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