Elenco Generale||degli eventi

La Fondazione Mediterraneo ha rilanciato in altri Paesi del mondo l'"APPELLO PER LA COOPERAZIONE DI TUTTI CONTRO IL COVID 19". In questa occasione il prof. Corrado Perricone ha pubblicato un commento sul vaccino J&J.

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Gli appunti  contenuti nel volume in diffusione sui social da oggi e poi a mezzo stampa, sono un invito a riflettere sul futuro di “Napoli Città Metropolitana”: sulla necessità di riformarne l’assetto istituzionale e di delineare processi di trasformazione ambientali e urbanistici che l’aiutino ad abbandonare posizioni di coda nelle classifiche per qualità della vita. I dati raccolti non sono certo esaurienti: sono i minimi sufficienti a evidenziare vistose anomalie o contraddizioni che spingono a suggerire come abbandonare “l’era dell’ignoranza ingiustificata” e come delineare una idonea riorganizzazione istituzionale e urbanistica. Sempre in forma sintetica documentano come proprio a Napoli - con il Piano Quadro delle Attrezzature (1974/75)- sia stata formulata una prima organica proposta a scala urbana di quanto verrà poi felicemente teorizzato nel 2003 in “Five Minutes City” dando luogo a principi ed a tecniche, prima del tutto sporadiche, che - dal 2017- cominciano a diffondersi un po’dovunque, dal Canada all’Australia e anche in Europa. Nelle pagine finali, primi appunti di queste logiche in alcuni e fra loro molto differenti ambiti del territorio di “Napoli Città Metropolitana.
Volume è stato curato da Civilizzare l’urbano - ETS (con Patrizia Bottaro e Massimo Pica Ciamarra) e di “NA.ME. - Istituto per le trasformazioni di Napoli Città Metropolitana” (con Pasquale Belfiore, Alessandro Castagnaro, Ottorino Celano, Massimo Clemente, Annalola Geirola, Massimo Pica Ciamarra, Riccardo Rosi) con contributi di Valerio Barone (aspetti istituzionali), Michele Capasso, Livio De Santoli (energia e sostenibilità), Paolo Frascani (storia economica), Claudio Troisi (infrastrutture e mobilità) e di Gennaro Russo e Claudio Voto (Italian Institute for the Future / Center for Near Space).
Il video a cura di Michele Capasso (“Fondazione Mediterraneo”)  si titola :“verso Napoli Città Metropolitana” 2021.

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L'antico Egitto torna a rivivere su i grandi videowall e sulla piattaforma multimediale in alta definizione 4K del Museo della Pace - MAMT.
In diretta il 3 aprile alle ore 18 e, successivamente, durante le giornate del 4 e 5 aprile, è stato riproposto il video integrale della "Pharoahs Golden Parade", la maestosa parata che il ministero del Turismo e delle Antichità egiziane ha organizzato per sabato 3 aprile al Cairo.
La Fondazione Mediterraneo ed il Museo della Pace - MAMT in collaborazione con il Museo Egizio di piazza Tahrir e col nuovo Museo Nazionale della Civiltà Egizia (NMEC) a Fustat, hanno proposto in diretta streaming l'evento che ha avuto come protagoniste 22 mummie reali risalenti alla XVII, XVIII, XIX e XX Dinastia dei faraoni.

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La Fondazione Mediterraneo, la Federazione Anna Lindh Italia ed altri organismi ed associazioni aderenti hanno celebrato al Museo della Pace – MAMT con collegamenti webinar in vari Paesi del Mediterraneo la Festa della Donna.
Pur nelle restrizioni dovute al diffondersi del coronavirus, grazie ai sistemi di videoconferenza presenti nei vari piani del museo, è stato possibile collegarsi con vari Paesi euro mediterranei e, in particolare, con quelli aderenti al programma “Kimiyya” lanciato nel 2017 dalla Fondazione Mediterraneo.
Il presidente Capasso ha ringraziato le donne dei vari paesi che hanno collaborato e, in particolare, tutte le donne impegnate in prima linea nella cura dei malati causati dal diffondersi dell’epidemia del coronavirus.

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La “Sala Churchill” del Museo della Pace - MAMT rappresenta una testimonianza unica della storia che richiama visitatori, anche in remoto, da tutto il mondo.
Tra queste mura il grande statista gettò le basi per lo storico discorso sugli “Stati Uniti d’Europa” e tanti visitatori “europeisti” rileggono il testo accanto alla storica scrivania.
Tra oggetti, reperti, video, documenti rari e quant’altro anche le riproduzioni in alta definizione dei principali dipinti di Winston Churchill.
Tra questi l’ultimo di recente venduto all’asta: la veduta di Marrakech realizzata dall'ex premier britannico nel gennaio del 1943, finora parte della collezione d'arte di Angelina Jolie che lo ricevette in regalo nel 2011 dall'ex marito Brad Pitt.
“La torre della moschea della Koutoubia" - la cui immagine in alta definizione è godibile al Museo, insieme ad altri dipinti dello statista come la famosa veduta degli Scavi di Pompei - è stata venduta per 7 milioni di sterline a Londra dalla casa d'aste Christie's.
Il presidente Capasso ripercorre la storia del dipinto:
“Churchill, innamorato del Marrocco, regalò ‘La torre della moschea della Koutoubia’ al presidente statunitense, suo alleato, Franklin D. Roosevelt, durante la Seconda Guerra mondiale. Churchill visitò il Marocco per la prima volta nel 1935 e se ne innamorò per la qualità della luce che vi trovò. L'opera, in cui sono riportate le iniziali W.S.C, fu donata da Churchill a Roosevelt dopo la conferenza di Casablanca del 1943, in cui concordarono la strategia per sconfiggere la Germania nazista, ed alla vigilia del soggiorno napoletano presso il Grand Hotel de Londres. Dopo dieci giorni di vertice, il leader britannico invitò la sua controparte nordamericana ad accompagnarlo a visitare uno dei suoi luoghi preferiti affermando: ‘Non puoi andare fino in Nord Africa senza vedere Marrakech [...]. Devo essere con te quando vedrai il tramonto sulle montagne dell'Atlante’ disse il premier britannico al presidente Usa. Dopo cinque ore di viaggio, i due leader arrivarono nella città marocchina e Roosevelt rimase così affascinato da quel tramonto che il premier non esitò a prolungare la sua permanenza a Marrakech per immortalare la scena e offrirla come souvenir al presidente americano. Sir Winston Churchill aveva iniziato a dipingere scene del Marocco dopo essere stato incoraggiato a visitare il paese dal suo maestro di pittura, Sir John Lavery. Alla sua prima visita nel 1935, sentì che la luce e il paesaggio non avevano rivali, creando circa 45 dipinti del paese.  "La torre della moschea della Koutoubia" si distingue come l'unico dipinto creato tra il 1939 e il 1945. Quando Roosevelt morì il dipinto fu ereditato da suo figlio e da allora passò per le mani di vari proprietari fino al 2011, quando fu acquisito da Brad Pitt”.

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Come ogni anno il Museo della Pace ha svolto vari eventi con gli studenti delle scuole e vari gruppi di visitatori in occasione della “Giornata della Memoria”. Nella Sala Israele - inaugurata da Shimon Peres - sono stati proiettati vari video, alcuni anche inediti, sulla Shoah e sulla deportazione degli Ebrei nei vari campi di concentramento.
Commozione e partecipazione in particolare guardando le testimonianze di Andra e Tatiana Bucci in occasione della loro visita al Museo della Pace. Commovente la loro storia: figlie di madre ebrea, nel 1944 - quando avevano solo 6 e 4 anni - sono state deportate ad Auschwitz e sono sopravvissute.
Oggi Tatiana vive a Bruxelles, mentre Andra tra gli Stati Uniti e l'Europa. In questa occasione è stato presentato il libro ”Storia di Sergio” di Alessandra Viola, Andra Bucci e Tatiana Bucci: il racconto del loro cugino napoletano morto nei campi di concentramento.

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In occasione della celebrazione della “54a GIORNATA MONDIALE DELLA PACE” il Santo Padre Francesco ha inviato un messaggio dal tema “LA CULTURA DELLA CURA COME PERCORSO DI PACE”.
Sullo stesso tema si è espresso il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso nel suo messaggio per il nuovo anno.

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La creazione della "Giornata Internazionale del Mediterraneo" è stata annunciata alla fine del 2020 dall'Unione per il Mediterraneo (UpM). Sarà celebrata il 28 novembre di orgni anno, in coincidenza con l'anniversario del Processo di Barcellona, che ha gettato le basi dell'UpM. In questa occasione sono stati proposti 4 logo della giornata che saranno sottoposti alla votazione dei principali attori.
Il presidente Michele Capasso - che con la Fondazione Mediterraneo è stato uno dei protagonsti sin dal 1990 del partenariato euromediterraneo ed uno degli attori principali del Processo di Barcellona - ha espresso il proprio compiacimento per questa decisione, ricordando che la prima proposta fu deliberato al "II FORUM CIVILE EUROMED" svoltosi a Napoli nel dicembre 1997.
Analogamente Capasso ha espresso apprezzamento per i logo proposti, comunicando all'UpM la scelta della Fondazione Mediterraneo e della Federazione Anna Lindh del primo logo raffigurante il ramoscello d'ulivo, ricordando una frase di Braudel che diceva "il Mediterraneo esiste laddove cresce l'ulivo".

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Con una serie di eventi webinar - svoltisi nella sede del Museo della Pace - MAMT di Napoli, nella sede della Fondazione Mediterraneo di Roma ed in altre località sedi di membri della “Federazione Anna Lindh Italia onlus” - è stata celebrata la “Giornata mondiale dei diritti umani”.
Lo slogan scelto per l'edizione 2020 è "Recover Better - Stand up for Human Rights" (Riprendersi meglio - Battersi per i diritti umani).
Il focus è stato inevitabilmente incentrato sulla pandemia e sulla necessità di assicurarsi che i diritti umani siano al centro degli sforzi di ripresa.
"Le persone e i loro diritti - ha scritto il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres - devono essere al centro delle risposte e della ripresa. Il 10 dicembre è l'occasione – conclude Guterres - per riaffermare l'importanza dei diritti umani nella ricostruzione del mondo che vogliamo, la necessità di solidarietà globale, nonché la nostra interconnessione e umanità condivisa".
“Occorrono quadri di riferimento universali come la copertura sanitaria per tutti per sconfiggere questa pandemia e tutelarci per il futuro", ha sottolineato il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso a conclusione del suo intervento.
La crisi determinata dalla pandemia da Coronavirus ha incrementato la povertà, aumentato diseguaglianze e discriminazioni, evidenziando lacune nella protezione dei diritti umani. Ecco perché, in occasione di questa Giornata, la Fondazione e la Federazione Anna Lindh Italia onlus  hanno voluto condividere un manifesto programmatico per affrontare le principali criticità emerse con forza in questo 2020:

  • mettere fine a discriminazioni di ogni tipo: la discriminazione strutturale e il razzismo hanno alimentato la crisi. L'uguaglianza e la non discriminazione sono requisiti fondamentali per un mondo post-Covid
  • affrontare le diseguaglianze: è necessario promuovere e proteggere i diritti economici, sociali e culturali per un nuovo contratto sociale
  • incoraggiare la partecipazione e la solidarietà: dagli individui ai governi, dalla società civile e dalle comunità di base al settore privato, tutti hanno un ruolo nella costruzione di un mondo post-Covid migliore per le generazioni presenti e future
  • promuovere lo sviluppo sostenibile: i diritti umani, l'Agenda 2030 e l'accordo di Parigi sono le pietre angolari di una ripresa che non lasci indietro nessuno

La Giornata mondiale dei diritti umani è una celebrazione sovranazionale che si tiene in tutto il mondo il 10 dicembre di tutti gli anni. La data è stata scelta per ricordare la proclamazione da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre 1948.
L'istituzione formale della Giornata è avvenuta durante il 317º meeting globale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 4 dicembre 1950, quando è stata promulgata la risoluzione 423(V) che invitava tutti gli stati membri e tutte le organizzazioni coinvolte ed interessate a celebrare la giornata nella maniera a loro più consona.
La Giornata è uno degli eventi di punta nel calendario del quartier generale delle Nazioni Unite a New York ed è onorata con conferenze di alto profilo politico ed eventi culturali come mostre o concerti riguardanti l'argomento dei diritti umani. Inoltre, in questa giornata vengono tradizionalmente attribuiti i due più importanti riconoscimenti in materia, ovvero il quinquennale premio delle Nazioni Unite per i diritti umani, assegnato a New York, ed il premio Nobel per la pace ad Oslo; oltre a questi premi, molte altre organizzazioni internazionali, non governative, civili ed umanitarie su tutto il pianeta scelgono questa giornata per eventi significativi: tra queste la “Fondazione Mediterraneo” e la “Federazione Anna Lindh Italia onlus”.

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Il ventiduesimo degli anniversari è dedicato al centesimo anniversario dalla nascita di Carlo Azeglio Ciampi.
Molti gli studenti collegatisi sul portale multimediale del museo dove - nella sezione “I Grandi protagonisti della Storia” - sono disponibili video, immagini e documenti sul Presidente della Repubblica tanto caro agli italiani.
Il presidente Michele Capasso ha ricordato l’amicizia tra il presidente Ciampi e Predrag Matvejevic’ - cofondatore della Fondazione Mediterraneo - ed il sostegno dato all’istituzione sin dall’inizio del suo mandato presidenziale.
Il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica Antonio Maccanico ha sempre portato personalmente il messaggio ed il sostegno del Presidente Ciampi alle inziative più significative della Fondazione.
ll presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato Carlo Azeglio Ciampi affermando: “La Repubblica italiana, nel giorno del centenario della sua nascita, rende omaggio alla sua figura di cittadino che ha posto le sue competenze, i suoi ideali, la sua passione, al servizio della democrazia e della Costituzione, meritando stima e riconoscenza. La coesione e l’unità del Paese, la spinta all’unione dell’Europa, sono state le direttrici permanenti della sua azione, in ogni ruolo ricoperto, nei passaggi più delicati e anche nei momenti di maggiore difficoltà che ha dovuto affrontare. Lo ha animato la profonda fiducia nei valori della civiltà del nostro Paese e nella sua capacità di saper assumere le decisioni più lungimiranti, superando le sfide più impegnative. La determinazione di Ciampi nel voler associare l’Italia al gruppo di testa che volle la nascita dell’euro contribuisce, ancora oggi, al capitale di credibilità di cui la Repubblica gode a livello internazionale”, ha concluso il Capo dello Stato.
A cento anni dalla nascita la Rai lo ha ricordato e lo ha celebrato con un palinsesto dedicato su tutte reti e testate radio, tv e web: eventi trasmessi sui videowall esterni del Museo della PaceMAMT e che hanno coinvolto i passanti e tutti quelli collegati webinar.
Un ricordo che si unisce ad altre iniziative come il francobollo emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico e diffuso da Poste Italiane, un convegno a Livorno, e il docu-film “Ciampi. Bella la mi' Livorno” firmato da Marco Guelfi e coprodotto da Rai Teche.

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