Elenco Generale||degli eventi

Si è svolta la Museo della Pace una cerimonia commemorativa in occasione del ventennale dell'attentato dell'11 settembre 2001 alle Torri gemelle di New York ed ad altri siti.
In collegamento con gli USA sui videowall i momenti significativi della giornata.
Il presidente Capasso ha sottolineato l'importanza del dialogo e della cooperazione per evitare il ripetersi di tali tragedie.
"Gli Stati Uniti del Mondo - ha concluso - sono l'unica soluzione".

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La cerimonia di premiazione si è svolta il 5 settembre alle ore 11:00, durante una manifestazione a Firenze, alla presenza di Giuseppe Antoci e Salvatore Calleri, nel giardino intitolato proprio a “Nonno Nino” come a tutti piace ricordarlo.
I premiati Omcom sono Alessio Ribaudo, Cecilia Sandroni e Gianni Scarpace per l’informazione, Walter Ganapini per l’ambiente e Gerardo Mastrodomenico per la legalità.
Quest’anno tra i premiati c’è stata Cecilia Sandroni (in collegamento da Venezia al Festival del Cinema), unica donna premiata oggi, per il suo impegno nel denunciare la criminalità ambientale attiva nell’area della Val di Cornia e della Toscana. Giornalista Internazionale di cultura e diritti umani, fondatrice della Piattaforma internazionale ItaliensPR e membro della Foreign Press di Roma.
Il 5 settembre è una data significativa in quanto si celebra il 101° anniversario della nascita del magistrato Antonino Caponnetto, simbolo dell’antimafia. Con questo riconoscimento si intende onorare il lavoro incisivo e quotidiano a difesa dell’informazione.

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Accolto dal presidente Michele Capasso, Alessandro Daniele ed altri membri della Fondazione Mediterraneo il prof. Gaetano Manfredi ha visitato parte del Museo della Pace - MAMT e la sezione “Pino Daniele Alive”.
«Questa istituzione è un riferimento per Napoli, l’Italia e l’Europa. Quando si parla di Mediterraneo si pensa subito alla Fondazione con la sua azione ultratrentennale resa possibile grazie ad una rete istituzionale importante alla quale aderii da Rettore dell’Università Federico II. La sezione su  Pino Daniele è straordinaria, provoca un'emozione fortissima rivedere le sue chitarre, i dischi e tanti ricordi personali. Bisogna condividere sempre più la memoria per conservare e valorizzare la nostra anima».
Queste alcune delle considerazioni del prof. Manfredi a conclusione della visita.
Il presidente Michele Capasso – come con gli altri candidati al Comune di Napoli – ha fatto visionare alcune parti del video del trentennale della Fondazione ed ha donato al prof. Manfredi una ristampa del volume “IL VIAGGIO DEL SIGNOR NIENTE” - dedicato al padre Raffaele Capasso che fu sindaco per 40 anni di San Sebastiano al Vesuvio ed artefice della ricostruzione del Paese - e del volume “NAPOLI CITTA’ METROPOLITANA”.

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Il presidente Michele Capasso nel corso di una conferenza stampa ha ricordato il suo discorso in occasione dell’incontro con il presidente Obama nel 2011 quando sottolineò il fallimento sicuro di ogni intervento militare o “imposizione esterna della democrazia” in mancanza di un vero dialogo tra le diverse anime e culture afghane.
Il risultato di oggi è la perdita di risorse ingentissime - sperperate soprattutto per l’acquisto di armi – e la morte inutile di tanti militari e civili di vari paesi.
“Solo con gli STATI UNITI DEL MONDO - conclude Capasso – si potranno evitare tragedie come queste e ristabilire la pace, i diritti umani e la giustizia sociale in tutto il mondo”.

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Il presidente Michele Capasso con Pia Molinari è intervenuto a Roma alla presentazione in anteprima del video del Trentennale della Fondazione Mediterraneo titolato "INSIEME PER LA PACE".
Tanti gli intervenuti ed unanime il riconoscimento per un'azione trentennale fondata sulla concretezza e sui risultati.
"In due ore - ha affermato il presidente Capasso - la sintesi di 30 anni di attività contrassegnati spesso dall'IMPOSSIBILE diventato POSSIBILE.
Questa testimonianza assume maggior significato e valore oggi nel difficile momento che avvolge l'umanità intera".
Il video è stato dedicato a Said Margoul, membro della Fondazione e promotore sin dal 1997 della sede di Marrakech.
In questa occasione sono stati ricordati gli oltre 2.000 eventi realizzati a Roma e nel Lazio e personalità quali Vittorio Nisticò, Paolo Bufalini, Alberto Sordi, Vittorio Gassmann, Federico Fellini, Igor Man e tanti altri che hanno collaborato con la Fondazione.
Tra gli eventi sono stati ricordati gli Appelli, le presentazioni alla Camera dei Deputati, al Senato, a Palazzo Chigi, al Ministero degli Esteri oltre ai Concerti per il dialogo tra le culture svoltisi all’Auditorium “Parco della Musica”.

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Grande entusiasmo tra i ragazzi del GIFFONI FILM FESTIVAL 2021 in visita al Museo della PaceMAMT, patrimonio “emozionale” dell’umanità. Accompagnati dal presidente Michele Capasso e dalle guide – nel pieno rispetto delle regole Covid 19 – hanno visitato i principali percorsi emozionali: da “VOCI DEI MIGRANTI” a “UN MARE TRE FEDI”, dall’”ANTICO EGITTO” ai “PRESEPI”, da “IL MEDITERRANEO DELLE EMOZIONI” a “PINO DANIELE ALIVE”.
Di particolare interesse l’antica Moschea, la Sinagoga, la Sfinge e tutti i video emozionali su “LA CAMPANIA DELLE EMOZIONI”.
Grande entusiasmo per la sezione “PINO DANIELE ALIVE”.
La visita è stata organizzata nell’ambito del progetto “SEDICI MODI DI DIRE CIAO” (2018 - PAN – 02172).

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Studenti e docenti del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano hanno visitato il Museo della Pace - MAMT nel rispetto delle normative Covid 19.
Accompagnati dal presidente Michele Capasso e dalle guide del Museo hanno espresso stupore ed apprezzamento per uno spazio da loro definito “Luogo di bontà”. A conclusione della visita si sono esibiti suonando brani di Pino Daniele al pianoforte.

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La Fondazione Mediterraneo, nel solco della sua trentennale azione concreta e del progetto degli STATI UNITI DEL MONDO, ha lanciato un accorato appello ai Ministri dell’Ambiente dei Paesi partecipanti al G20 di Napoli affinché si intervenga subito per una drastica inversione di tendenza: “C’è il rischio serio di lasciare il pianeta non più adatto ad ospitare l’uomo - ha affermato il presidente Capasso - ed i nostri figli e nipoti si ritroveranno una terra morente, distrutta da noi stessi. Senza l’intesa per dimezzare le emissioni di CO2 entro il 2030 e senza l’abbandono definitivo  dell’uso del carbone ogni proposta appare inutile.
In questo modo -
prosegue Capasso - l’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura del pianeta entro 1,5° è irraggiungibile perché per rispettare quel limite è assolutamente necessario dimezzare le emissioni di CO2 entro il 2030 per azzerarle entro il 2050: questa irresponsabile decisione avviene proprio nel momento in cui la crisi climatica colpisce con eventi estremi diversi Paesi, dalla Germania al Belgio e poi ancora il Canada, la Cina e via per un lungo elenco. La Fondazione Mediterraneo – conclude il presidente Capasso – sin dal 1989 con la proposta degli STATI UNITI DEL MONDO ha allertato sui pericoli derivanti da un uso scellerato della terra e del creato.
Se i principali Paesi del mondo non convergeranno su impegni seri sarà impossibile impedire conseguenze ancor più catastrofiche”.

In precedenza il presidente Capasso nel corso di una conferenza stampa aveva da un lato apprezzato l'accordo - scaturito dopo  "un negoziato molto lungo e intenso" e annunziato dal ministro italiano per la Transizione ecologica Roberto Cingolani al Palazzo Reale di Napoli insieme a John Kerry, inviato del governo americano - dall’altro manifestato la delusione forte per la  mancanza di ambizione con il blocco sul tema della decarbonizzazione da parte di Paesi "meno ambiziosi" che continuerebbero a rifiutare impegni vincolanti sull'accelerazione indispensabile di questo processo. Puntare al grado e mezzo e la decarbonizzazione entro la decade ha registrato la contrarietà di india e Cina e quindi la discussione è stata rimandata a ottobre quando a Roma si terrà il G20 dei capi di stato e di governo.

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Il Museo della Pace MAMT ha celebrato la “Domenica del mare” con la celebrazione della Santa Messa dedicata ai migranti morti nel mare. In precedenza è stato reso omaggio al “TOTEM DELLAPACE” con l’urna del migrante ignoto nel porto di Napoli.
Ogni anno l’11 luglio è l’occasione per ricordare gli 1,7 milioni di lavoratori dell’industria marittima, ma anche i tanti cappellani e volontari della “Stella Maris” che continuano ad offrire il loro supporto, ad ogni latitudine.
“Il mondo si è fermato, ma le navi non hanno mai smesso di trasportare da un porto all’altro attrezzature mediche e medicinali essenziali per sostenere la lotta contro la diffusione del virus”, ha ricordato il cardinale Peter K.A. Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, nel Messaggio per la Giornata.
La Giornata è nata in Inghilterra nel 1975 per iniziativa dell’Apostolato del Mare, della Mission to Seafarers e della Sailors’ Society, ma ha poi assunto una dimensione internazionale ed ecumenica. In Italia è stata celebrata in modo particolare a Savona, con la Santa Messa trasmessa in diretta su RaiUno e sui grandi videowall del Museo.
Papa Francesco, nell’Angelus dall’Ospedale Gemelli, ha ricordato l’importanza del mare come luogo di solidarietà e d’amore.
In questa occasione la Fondazione Mediterraneo ha inviato una lettera al Ministro per la Transizione Ecologica professore Roberto Cingolani richiedendo l’istituzione di una “Cabina di regia” per una governance integrata dei temi legati al mare e l’elaborazione di strategie mirate per la sua tutela.

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Yemen, la più grave crisi umanitaria dei nostri tempi.
Il Paese è allo stremo e le sofferenze patite dalla popolazione hanno raggiunto livelli mai visti prima. I dati si commentano da soli: 20,7 milioni di persone hanno bisogno di aiuti umanitari per sopravvivere.
Oltre 4 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare la propria casa e sono oggi sfollate all’interno dei confini nazionali.
L’escalation del conflitto ha determinato un aumento vertiginoso dei prezzi del cibo e di altre materie prime. Di conseguenza, il problema principale, in questo momento, è la mancanza di cibo: circa 16 milioni di persone soffrono la fame. In alcune zone del Paese circa un 1 bambino su 4 soffre di malnutrizione acuta.

Ospiti:

  • Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale
  • Marco Rotunno, Senior Cluster Coordination Officer di UNHCR in Yemen

Modera:

  • Laura Iucci, Direttrice raccolta fondi UNHCR Italia

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