CELEBRATO L'ANNIVERSARIO DEL TOTEM DELLA PACE AD ERBIL

Il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso con Pia Molinari - membro del board della Fondazione - ha celebrato il 9° anniversario del "Totem della Pace" in Kurdistan iracheno, ad Erbil.
"Nove anni fa - ricorda il presidente Capasso - incontrammo ad Erbil il presidente della regione del Kurdistan Iracheno Massoud Barzani, accompagnato da una delegazione di Ministri e dal Capo di Gabinetto Fuad Hussein.
In quell' occasione il presidente Barzani aderì al progetto “Totem della Pace” assicurando l'appoggio del suo paese.
L'opera scultorea di Mario Molinari - Totem della Pace - fu presentata in più eventi svoltisi nell’anniversario del genocidio di Halabja e fu riconosciuta come simbolo per rappresentare i martiri del Kurdistan e, recentemente, quelli cristiani di Mosoul.
Un riconoscimento importante anche in considerazione della recente visita, proprio a Mosoul, di Papa Francesco e del suo richiamo alla pace ed al dialogo interreligioso di cui il "Totem della Pace" è simbolo".

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FESTA DELLA DONNA AL MUSEO DELLA PACE - MAMT

La Fondazione Mediterraneo, la Federazione Anna Lindh Italia ed altri organismi ed associazioni aderenti hanno celebrato al Museo della Pace – MAMT con collegamenti webinar in vari Paesi del Mediterraneo la Festa della Donna.
Pur nelle restrizioni dovute al diffondersi del coronavirus, grazie ai sistemi di videoconferenza presenti nei vari piani del museo, è stato possibile collegarsi con vari Paesi euro mediterranei e, in particolare, con quelli aderenti al programma “Kimiyya” lanciato nel 2017 dalla Fondazione Mediterraneo.
Il presidente Capasso ha ringraziato le donne dei vari paesi che hanno collaborato e, in particolare, tutte le donne impegnate in prima linea nella cura dei malati causati dal diffondersi dell’epidemia del coronavirus.

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LA FONDAZIONE MEDITERRANEO ESPRIME PROFONDO CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DEL DOTT. NABIL AL-SHARIF

Il presidente Michele Capasso, il Consiglio Direttivo, il Comitato internazionale ed i responsabili delle sedi distaccate della Fondazione sono vicini ed esprimono profondo cordoglio a tutta la "Fondazione Anna Lindh" per la scomparsa del direttore esecutivo Nabil Al-Sharif.
La Fondazione Mediterraneo - tra i fondatori della Fondazione Anna Lindh - è vicina a tutti i componenti del segretariato ed ai capofila delle reti nazionali in questo momento di profondo cordoglio.
Un pensiero ed un abbraccio alla famiglia del dott. Nabil Al-Sharif.

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SOUND and MEDICINE

La Fondazione Mediterraneo ha patrocinato il webinar gratuito "SOUND and MEDICINE" coordinato dal dr. Fabio Perricone e dal dr. Marco Lombardi. Il webinar ha avuto lo scopo di:

  1. stimolare ed incoraggiare il senso musicale della persona
  2. fornire elementi di base sull'utilizzo della musica in medicina
  3. supportare la terapia medica convenzionale
  4. riportare testimonianze di applicazioni della musica al alcune branche della medicina

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LO STORICO VIAGGIO DI PAPA FRANCESCO IN IRAQ

Il viaggio del papa in Iraq è stato importante per diverse ragioni, sia politiche sia religiose, ma fra tutte ne spicca una: aver strappato la regione alla rassegnazione dei conflitti e del sangue, del terrorismo e della legge dell’ingerenza del più forte, dell’impotenza della diplomazia e del diritto; tanto più in un momento in cui l’impatto traumatico della pandemia contribuisce a cancellare le altre crisi del mondo contemporaneo. Francesco, invece, non solo ha compiuto un passo storico nel dialogo interreligioso incontrando una delle massime autorità dell’islam sciita, il grande ayatollah Ali al Sistani, ma ha riaffermato i princìpi di parità tra tutte le componenti etniche, sociali e religiose del paese fondati sulla cittadinanza; su questa strada è stato accompagnato dallo stesso Al Sistani il quale in una dichiarazione ha voluto assicurare il proprio impegno affinché “i cittadini cristiani vivano come tutti gli iracheni in pace e sicurezza, con tutti i loro diritti costituzionali”.

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LA SALA CHURCHILL DEL MUSEO DELLA PACE: UNA TESTIMONIANZA UNICA DELLA STORIA

La “Sala Churchill” del Museo della Pace - MAMT rappresenta una testimonianza unica della storia che richiama visitatori, anche in remoto, da tutto il mondo.
Tra queste mura il grande statista gettò le basi per lo storico discorso sugli “Stati Uniti d’Europa” e tanti visitatori “europeisti” rileggono il testo accanto alla storica scrivania.
Tra oggetti, reperti, video, documenti rari e quant’altro anche le riproduzioni in alta definizione dei principali dipinti di Winston Churchill.
Tra questi l’ultimo di recente venduto all’asta: la veduta di Marrakech realizzata dall'ex premier britannico nel gennaio del 1943, finora parte della collezione d'arte di Angelina Jolie che lo ricevette in regalo nel 2011 dall'ex marito Brad Pitt.
“La torre della moschea della Koutoubia" - la cui immagine in alta definizione è godibile al Museo, insieme ad altri dipinti dello statista come la famosa veduta degli Scavi di Pompei - è stata venduta per 7 milioni di sterline a Londra dalla casa d'aste Christie's.
Il presidente Capasso ripercorre la storia del dipinto:
“Churchill, innamorato del Marrocco, regalò ‘La torre della moschea della Koutoubia’ al presidente statunitense, suo alleato, Franklin D. Roosevelt, durante la Seconda Guerra mondiale. Churchill visitò il Marocco per la prima volta nel 1935 e se ne innamorò per la qualità della luce che vi trovò. L'opera, in cui sono riportate le iniziali W.S.C, fu donata da Churchill a Roosevelt dopo la conferenza di Casablanca del 1943, in cui concordarono la strategia per sconfiggere la Germania nazista, ed alla vigilia del soggiorno napoletano presso il Grand Hotel de Londres. Dopo dieci giorni di vertice, il leader britannico invitò la sua controparte nordamericana ad accompagnarlo a visitare uno dei suoi luoghi preferiti affermando: ‘Non puoi andare fino in Nord Africa senza vedere Marrakech [...]. Devo essere con te quando vedrai il tramonto sulle montagne dell'Atlante’ disse il premier britannico al presidente Usa. Dopo cinque ore di viaggio, i due leader arrivarono nella città marocchina e Roosevelt rimase così affascinato da quel tramonto che il premier non esitò a prolungare la sua permanenza a Marrakech per immortalare la scena e offrirla come souvenir al presidente americano. Sir Winston Churchill aveva iniziato a dipingere scene del Marocco dopo essere stato incoraggiato a visitare il paese dal suo maestro di pittura, Sir John Lavery. Alla sua prima visita nel 1935, sentì che la luce e il paesaggio non avevano rivali, creando circa 45 dipinti del paese.  "La torre della moschea della Koutoubia" si distingue come l'unico dipinto creato tra il 1939 e il 1945. Quando Roosevelt morì il dipinto fu ereditato da suo figlio e da allora passò per le mani di vari proprietari fino al 2011, quando fu acquisito da Brad Pitt”.

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ANNIVERSARI AL MUSEO: 100 ANNI DALLA NASCITA DI GIULIETTA MASINA

Grande afflusso di link e contatti sulla piattaforma multimediale del Museo della Pace - MAMT per il centenario dalla nascita di Giulietta Masina.
100 anni fa a San Giorgio di Piano, a un passo da Bologna, nasceva Giulietta Masina, indimenticabile musa di Federico Fellini che si sarebbe congedata dalle luci di scena il 23 marzo 1994, a pochi mesi dalla scomparsa del marito, il Grande Riminese.
Figlia di un violinista e di una maestra, Giulietta cresce a Roma, ospite di una zia milanese rimasta vedova. Frequenta le scuole in un collegio delle Orsoline dove prende confidenza con il palcoscenico, nelle recite scolastiche e poi al teatro universitario Ateneo. Comincia a lavorare alla radio nel 1942, in coppia con il celebre annunciatore Angelo Zanobini.
I due interpretano le popolari avventure di Cico e Pallina (prima fidanzati e poi sposi novelli) all'interno della rubrica "Il terziglio": a scrivere le scenette è un giovanissimo Federico Fellini. Giulietta lo sposa un anno dopo, il 30 ottobre del '43.
Nel 1945, dopo il drammatico lutto per la perdita del figlio Pier Federico morto appena 11 giorni dopo la nascita, Giulietta si laurea in lettere e torna in teatro in coppia con un giovanissimo Marcello Mastroianni con "Angelica" di Leo Ferrero. Poi sceglie ancora la radio con le nuove "Avventure di Cico e Pallina" e strappa una particina in "Paisà" di Roberto Rossellini.

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LA FONDAZIONE MEDITERRANEO E' IN LUTTO PER LA MORTE DELL'AMBASCIATORE LUCA ATTANASIO

Il presidente Michele Capasso, i membri del Consiglio Direttivo e del Comitato Scientifico Internazionale, i responsabili delle Sezioni Autonome della Fondazione Mediterraneo esprimono profondo cordoglio per la morte dell'Ambasciatore Italiano Luca Attanasio e del militare dell'Arma dei Carabinieri.
I due stavano viaggiando a bordo di una autovettura in un convoglio della MONUSCO, la missione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo.

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FACCIAMO MEMORIA: IL PRIMO ANNIVERSARIO DELLA SALITA AL CIELO DI SUOR MARIA PIA GIUDICI

In collegamento da Napoli con la Casa di Preghiera di San Biagio (Subiaco) vi è stato un momento di ricordo dal titolo “Facciamo Memoria” in occasione del primo anniversario della salita al cielo di Suor Maria Pia Giudici.
Collegati da vari Paesi del mondo i “Sanbiagini” hanno ricordato la loro esperienza con Suor Maria Pia tracciando il percorso di una vita lunga e particolare, dedita a Gesù ed al Vangelo.
Immagini, poesie, dipinti, libri, interviste e tanto altro ancora hanno dettagliato il percorso di una religiosa che è stato di esempio per tanti.
Il presidente Michele Capasso, commosso, ha ricordato la lunga affettuosa amicizia con Suor Maria Pia e l’esempio di una vita semplice nella gioia, ben sintetizzata nel film “MARIA PIA GIUDICI: LA GIOIA IN UNA VITA SEMPLICE”.
In questa occasione sono state ricordate le visite di Suor Maria Pia al Museo ed alla Cappella Don Bosco.

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ANNIVERSARI AL MUSEO: IL PRIMO ANNIVERSARIO DELLA SALITA AL CIELO DI SUOR MARIA PIA GIUDICI

Al Museo della Pace - MAMT abbiamo ricordato Suor Maria Pia Giudici nel primo anniversario della salita al cielo. Immagini, poesie, dipinti, libri, interviste e tanto altro ancora sui grandi videowall del Museo hanno raccontato la lunga vita di una religiosa che ha fatto del Vangelo e dell’Amore per Gesù il fondamento della propria esistenza.
Il presidente Michele Capasso, commosso, ha ricordato la lunga affettuosa amicizia con Suor Maria Pia e l’ esempio di una vita semplice nella gioia, ben sintetizzata nel film “MARIA PIA GIUDICI: LA GIOIA IN UNA VITA SEMPLICE”.
Il 21.02.2021 in collegamento con la Casa di Preghiera San Biagio (Subiaco) vi sarà un momento di ricordo collettivo.
In questa occasione sono state ricordate le visite di Suor Maria Pia al Museo ed alla Cappella Don Bosco.

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