BACKSTAGE DAL CILENTO: EMOZIONI SENZA TEMPO

In occasione delle riprese dei video emozionali “CILENTO EMOZIONI SENZA TEMPO” - compresi nel programma “LA CAMPANIA DELLE EMOZIONI” cofinanziato dalla Regione Campania - il presidente Michele Capasso ha rilanciato l’ “APPELLO PER GLI STATI UNITI DEL MONDO”, proposto nel 1990 proprio da Vatolla - il piccolo borgo dove visse a lungo Giambattista Vico - da un’intuizione di Gustavo Rol.
Le riprese hanno coinvolto i siti archeologici di Paestum e Velia, la Certosa di Padula, il Museo diocesano di Vallo della Lucania, le località della costa (Camerota, Ascea, Casalvelino, Acciaroli, Santa Maria di Castellabate, San Marco di Castellabate, Pioppi, Agropoli), i borghi interni e l’Azienda Agricola San Giovanni di Mario ed Ida Corrado.

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AL MUSEO DELLA PACE LA FESTA DEL 25 APRILE

In diretta con le principali località italiane, dai grandi schermi videowall del Museo della Pace - MAMT è stata celebrata la Festa della Liberazione.
I giornalisti presenti - nel rispetto delle regole COVID 19 - hanno visitato la sezione “Memorie” con le immagini inedite delle “Quattro Giornate di Napoli”.
In particolare, nei diari della sezione dedicata a Raffaele Capasso le testimonianze dirette dei protagonisti artefici della liberazione della città: tra tutte quelle del partigiano Gennaro Di Paola, di recente scomparso. Nel messaggio del presidente Nazionale ANPI Gianfranco Pagliarulo si legge:
"Viviamo un difficile inverno per le persone e per la democrazia. Stiamo organizzando un 25 aprile di nuova primavera e di memoria attiva: il Paese si riunirà intorno a quella straordinaria stagione di speranza. Conquistammo democrazia, libertà e giustizia sociale, che non sono mai date una volta per sempre. E non basta difenderle; dobbiamo espanderle ogni giorno, come se ogni giorno fosse il 25 aprile".
Nel messaggio del presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso si legge:
“L’umanità intera si trova di fronte ad una sfida globale. I valori della democrazia, libertà e giustizia sociale possono essere difesi e diffusi solo attraverso la costituzione degli STATI UNITI DEL MONDO: non più eserciti armati di missili ed armi micidiali ma schiere di tecnici dotati di strumenti di ricerca per difenderci dai nemici globali: cambiamenti climatici, distruzione del creato, pandemie e via per un lungo elenco. In un mondo di STATI UNITI TRA LORO verrà naturale la ripartizione dei beni e delle risorse che la natura, nonostante l’incremento della popolazione globale, continua ad offrirci sufficientemente”.

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LA FONDAZIONE MEDITERRANEO LANCIA L’APPELLO PER GLI “STATI UNITI DEL MONDO”

La FONDAZIONE MEDITERRANEO, proprio in questo difficile momento ed al fine di rafforzare lo spirito di pace e collaborazione tra i popoli nel rispetto dei diritti fondamentali espressi nella carta dell’ONU, diffonde l’ “APPELLO PER GLI STATI UNITI DEL MONDO”, con l’obiettivo di riunire uomini e donne, organismi e istituzioni dei vari Paesi per individuare obiettivi percorribili e mezzi efficaci per la difesa del pianeta, il rispetto dei diritti fondamentali della persona umana, la coesistenza di filosofie, fedi e religioni, l’equa ripartizione di beni e risorse, l’unione di scienza e politica per la salvezza dell’umanità.
L’Appello è stato presentato e condiviso in varie città del mondo (Napoli - Marrakech - Tunisi - Washington DC - Tokyo - Pechino - Roma - Torino - Milano - New York  Dubai - Bruxelles - Parigi - Berlino - Stoccolma - Strasburgo - Lisbona - Rabat - Marsiglia - Dublino - Firenze - Palermo) a partire dal 14 aprile 2021 e conclude il suo percorso il 22 aprile 2021, giornata mondiale dedicata alla terra: in questa occasione è stato presentato ai Capi di Stato e di Governo riuniti dal presidente Biden.
La FONDAZIONE MEDITERRANEO - con l’Accademia del Mediterraneo, la Maison des Alliances, la Maison de la Paix, la Maison de la Méditerranée, l’Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità Organizzata e le Mafie (OMCOM)  e la sua rete di organismi e istituzioni dei Paesi del Mediterraneo e del mondo  - sollecita tutte le forze in campo a costituire gli “STATI UNITI DEL MONDO”: soggetto politico e sociale che ha come protagonisti i giovani, produttori del nostro futuro.
La pandemia sta cambiando il mondo ed è in atto una trasformazione epocale che richiede un’analoga trasformazione culturale con un nuovo inizio e nuovi paradigmi: primo fra tutti il rispetto dei diritti fondamentali della persona umana per la creazione di una società in cui tutti i valori possano essere condivisi e dispiegarsi nella loro totalità.
Gli  “STATI UNITI DEL MONDO” sono l’ultimo baluardo per la difesa e la salvezza dell’umanità.

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“LEADERS SUMMIT ON CLIMATE”. LA FONDAZIONE MEDITERRANEO PRESENTA L'APPELLO PER "GLI STATI UNITI DEL MONDO"

Si è svolta, in concomitanza con la Giornata internazionale della Terra, la due giorni di lavori in videoconferenza del “Leaders Summit on Climate”, convocato dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. All’iniziativa sono stati invitati 38 tra primi ministri e capi di Stato, tra i quali il premier italiano Mario Draghi, oltre che la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen e il presidente del Consiglio d’Europa, Charles Michel.
L’incontro è stato convocato a Washington anche se i leader vi hanno preso parte da remoto a causa della pandemia di Covid-19. Tra i temi discussi la riduzione delle emissioni di gas inquinanti nell’ottica di limitare il riscaldamento medio della temperatura terrestre a non più di 1,5 gradi celsius e i benefici economici e sociali della transizione ecologica.
Ha preso parte all’incontro anche il presidente della Cina, Xi Jinping. Nonostante le tensioni su vari temi Washington e Pechino, le due maggiori economie del mondo e tra i Paesi più inquinanti in assoluto, hanno pubblicato un comunicato congiunto con il quale hanno annunciato un impegno a contrastare il cambiamento climatico “con la serietà e l’urgenza che merita”.
Il presidente USA Biden ha infatti annunciato il taglio del 50-52% di emissioni di gas serra, quello cinese Xi Jinping ha rilanciato l'impegno del suo paese per una "Neutralità carbonica dal 2060".
Il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso, presentando l’Appello per gli Stati Uniti del Mondo, ha dichiarato “Il prossimo decennio sarà decisivo, siamo sull’orlo dell’abisso”.

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51a GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA

La Fondazione Mediterraneo ed il Museo della PaceMAMT hanno celebrato la “51a Giornata Mondiale della Terra” via web e con numerose iniziative: videoconferenze, collegamenti, chat e – soprattutto – l’invio di 1.000 copie del volume “Questa nostra buona terra” edito nel 2014 dalla Fondazione e scritto da Suor Maria Pia Giudici, scomparsa il 20.02.2020 prorpio il giorno in cui si diffondeva in Italia il coronavirus.
Attraverso video multimediali di grande qualità, dote del Museo patrimonio dell’umanità, è stato possibile compiere un viaggio virtuale attraverso i 5 continenti, dando voce ai popoli che quotidianamente custodiscono la nostra casa comune, vivendo e lottando per la tutela ed il riconoscimento dei diritti di ciascun popolo in ogni angolo della Terra.
In un mondo troppo spesso schiacciato dall’interpretazione europea dell’ambiente e delle sue funzioni, emerge l’impegno di organizzazioni e realtà che, istaurando rapporti positivi con la natura, tutelano i popoli originari che da sempre preservano il polmone della terra. Lottano insieme a chi quotidianamente si impegna a servizio e per promuovere la conservazione, delle foreste amazzoniche o della foresta del Congo.
Prendersi cura di questi popoli significa prendersi cura dell’intero ecosistema, del mondo, della nostra casa comune.
Appare chiara l’interrelazione tra i popoli della terra, l’interdipendenza che ci fa protagonisti di un destino comune, il quale dipende dalle azioni degli uomini e delle donne di ogni angolo del pianeta. Con delicata ferocia, è l’attualità a svelarci il sottile ma costante legame che ci rende tutti parte ed artefici del futuro del nostro pianeta.
Un solo popolo che condivide un solo pianeta.
Il viaggio virtuale del Museo della Pace – MAMT ci permette di ascoltare chi quotidianamente tutela la terra per tutelare ognuno di noi.
Il presidente Michele Capasso ha ripercorso le tappe del suo impegno in favore della terra: all’età di 16 anni, quel 22 aprile del 1970, partecipò alla prima edizione della giornata mondiale. Un impegno che per mezzo secolo lo ha visto diffondere, con ogni mezzo, l’allarme sulle condizioni della nostra casa comune, come testimoniano centiaia di interventi relazioni e pubblicazioni.
Come ricordo per Suor Maria Pia Giudici di seguito la prefazione del presidente Michele Capasso al volume “Questa nostra buona terra”.
In questa occasione è stato presentato "L'APPELLO PER GLI STATI UNITI DEL MONDO".

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LA FONDAZIONE RILANCIA IN TUTTO IL MONDO L' "APPELLO PER LA COOPERAZIONE DI TUTTI CONTRO IL COVID 19"

La Fondazione Mediterraneo ha rilanciato in altri Paesi del mondo l'"APPELLO PER LA COOPERAZIONE DI TUTTI CONTRO IL COVID 19". In questa occasione il prof. Corrado Perricone ha pubblicato un commento sul vaccino J&J.

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ADDIO AL PRINCIPE FILIPPO: CELEBRATI A WINDSOR I FUNERALI. DAL MUSEO DELLA PACE - MAMT LA DIRETTA DELL'EVENTO.

Il presidente Michele Capasso ed altri membri della Fondazione Mediterraneo, nel rispetto delle distanze di sicurezza anti-COVID, hanno assistito dai grandi schermi del Museo della Pace - MAMT alla diretta dei funerali.
Il Regno Unito ha detto addio al principe Filippo duca di Edimburgo, morto quasi centenario venerdì 9 aprile 2021, dopo 73 anni di vita al fianco della Regina Elisabetta.
I funerali si sono svolti in forma privata nella cappella di San Giorgio, a Windsor: una cerimonia intima ma solenne, nel rispetto delle restrizioni Covid e dei voleri del defunto. Una trentina di presenti e posti separati per i due figli di Carlo e DianaWilliam e Harry. Nessuno in divisa militare, distanziamento e mascherina al volto.
In chiesa la Regina nel banco da sola, davanti al feretro. Nella cripta reale in cui è stato sepolto il principe Filippo, nella cappella di St. George, ci sono i resti di 24 altri reali, compresi tre re d'Inghilterra, cioè Giorgio III e i suoi figli Giorgio IV e William IV. Tuttavia è improbabile che questa sia la sepoltura permanente per Filippo. Dopo la morte della regina Elisabetta IIa, tutti e due verranno sepolti nel “Royal Burial Ground”, cimitero usato dalla famiglia reale britannica, che si trova nella tenuta di Frogmore, vicino al castello di Windsor.
A chiusura le note del richiamo al servizio dei marinai della Royal Navy britannica hanno suggellato la conclusione dei funerali del principe Filippo.
Nella cappella di San Giorgio è risuonata anche la cornamusa di un militare dei reparti d'onore scozzesi in kilt, a testimonianza dell'amore per la Scozia - e per la residenza estiva di Balmoral - che  accomunava il duca di Edimburgo e la Regina.
Il presidente Michele Capasso ha formulato alla casa reale inglese le condoglianze della Fondazione e delle sue reti che da oltre 30 anni hanno instaurato rapporti di cooperazione con il Regno Unito.

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CONFERENZA ANNUALE EUROMESCO 2021

La Conferenza annuale EuroMeSCo 2021 "Definire la nuova agenda per il Mediterraneo in movimento - Modellare le relazioni Euromed post-Covid" si è svolta online il 15 aprile alle 10:30 (ora di Bruxelles) ed ha riunito centinaia di partecipanti in tutto il Mediterraneo: tra questi la Fondazione Mediterraneo, membro fondatore della Rete EuroMeSCo.
Con questo evento si intende contribuire attivamente alla riflessione sull'elaborazione della nuova agenda per il Mediterraneo, poche settimane dopo la pubblicazione della comunicazione congiunta dell'UE sul rinnovato partenariato con il vicinato meridionale.
Il direttore generale ad interim della DG NEAR, Maciej Popowski, ha presentato la sua comunicazione, dopo di che si è svolto un dibattito sui  principali argomenti:

  • Sviluppo umano e buon governo.
  • Resilienza, prosperità e transizione digitale.
  • Migrazione e mobilità.
  • Transizione verde.

Questo evento darà il via a una serie di eventi nazionali che si terranno nei prossimi mesi in alcuni paesi del vicinato meridionale: offriranno una piattaforma per ulteriori discussioni sulle questioni pertinenti della comunicazione e coinvolgeranno gruppi misti di rappresentanti di gruppi di riflessione, istituzioni accademiche, organizzazioni della società civile e rappresentanti della comunità imprenditoriale, nonché funzionari dell'UE.
Nella sede della Fondazione Mediterraneo di Napoli, attraverso i grandi schermi videowall, membri della Fondazione ed esperti internazionali hanno partecipato all’evento.
In questa occasione il presidente Michele Capasso ha riproposto l’APPELLO PER GLI STATI UNITI DEL MONDO.

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ITALIA-USA: L’AMBASCIATA ITALIANA CELEBRA 160 ANNI RELAZIONI DIPLOMATICHE. LA FONDAZIONE MEDITERRANEO PRESENTE ALL’EVENTO.

La Fondazione Mediterraneo è stata invitata ed ha partecipato all’evento commemorativo per il 160° anniversario delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America, organizzato dall'Ambasciata d'Italia a Washington DC, il Centro Europa del Consiglio Atlantico e l'ISPI- Istituto italiano di Studi Politici Internazionali, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.
Le celebrazioni, in modo virtuale, si sono svolte tra l'Italia e gli Stati Uniti martedì 13 aprile 2021, alle ore 9:00 (ET), 15:00 (CEST). L'evento è stato caratterizzato da discussioni sul partenariato USA - Italia e opportunità di futura cooperazione in campo politico, economico e scientifico. La celebrazione è stata seguita da un'esclusiva performance virtuale della “National Symphony Orchestra” al John F. Kennedy Center for the Performing Arts, con il maestro Gianandrea Noseda, direttore italiano di fama mondiale.
Con l'entrata in carica delle amministrazioni di Joe Biden e Mario Draghi, questo anniversario è un momento cruciale nel partenariato USA-Italia e nella più ampia alleanza transatlantica.
Gli Stati Uniti e l'Italia possono sfruttare i loro forti legami storici per promuovere la cooperazione internazionale su sfide globali come il soccorso Covid-19 e la ripresa economica, tra le altre questioni.
L'evento è stato trasmesso su YouTube, Twitter e Facebook.
Nella stessa giornata la Fondazione Mediterraneo ha presentato l’"APPELLO PER GLI STATI UNITI DEL MONDO".

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« VERSO NAPOLI CITTÀ METROPOLITANA »

Gli appunti  contenuti nel volume in diffusione sui social da oggi e poi a mezzo stampa, sono un invito a riflettere sul futuro di “Napoli Città Metropolitana”: sulla necessità di riformarne l’assetto istituzionale e di delineare processi di trasformazione ambientali e urbanistici che l’aiutino ad abbandonare posizioni di coda nelle classifiche per qualità della vita. I dati raccolti non sono certo esaurienti: sono i minimi sufficienti a evidenziare vistose anomalie o contraddizioni che spingono a suggerire come abbandonare “l’era dell’ignoranza ingiustificata” e come delineare una idonea riorganizzazione istituzionale e urbanistica. Sempre in forma sintetica documentano come proprio a Napoli - con il Piano Quadro delle Attrezzature (1974/75)- sia stata formulata una prima organica proposta a scala urbana di quanto verrà poi felicemente teorizzato nel 2003 in “Five Minutes City” dando luogo a principi ed a tecniche, prima del tutto sporadiche, che - dal 2017- cominciano a diffondersi un po’dovunque, dal Canada all’Australia e anche in Europa. Nelle pagine finali, primi appunti di queste logiche in alcuni e fra loro molto differenti ambiti del territorio di “Napoli Città Metropolitana.
Volume è stato curato da Civilizzare l’urbano - ETS (con Patrizia Bottaro e Massimo Pica Ciamarra) e di “NA.ME. - Istituto per le trasformazioni di Napoli Città Metropolitana” (con Pasquale Belfiore, Alessandro Castagnaro, Ottorino Celano, Massimo Clemente, Annalola Geirola, Massimo Pica Ciamarra, Riccardo Rosi) con contributi di Valerio Barone (aspetti istituzionali), Michele Capasso, Livio De Santoli (energia e sostenibilità), Paolo Frascani (storia economica), Claudio Troisi (infrastrutture e mobilità) e di Gennaro Russo e Claudio Voto (Italian Institute for the Future / Center for Near Space).
Il video a cura di Michele Capasso (“Fondazione Mediterraneo”)  si titola :“verso Napoli Città Metropolitana” 2021.

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