Elenco Generale||degli eventi
23 Febbraio 2020
La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia – in particolare i membri della Puglia – hanno partecipato alla celebrazione della Santa Messa presieduta da Papa Francesco a conclusione degli incontri della Cei “Mediterraneo frontiera di Pace”. Alla celebrazione ha presenziato il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.
Il presidente Capasso si è detto commosso da questa iniziativa che concretizza il sogno di Giorgio La Pira che ha ispirato, proprio 30 anni fa, la nascita della Fondazione Mediterraneo.
20 Febbraio 2020
Il presidente Michele Capasso, la direttrice Pia Molinari - unitamente a tutti i membri della Fondazione Mediterraneo, della Federazione Anna Lindh Italia e del Museo della Pace - MAMT - ricordano con AMORE Suor Maria Pia Giudici sottolineando il Suo sostegno al Totem della Pace ed alle attività dei sodalizi, le visite al Museo, gli incontri con i giovani ed i poveri provenienti da vari Paesi, la partecipazione all’incontro “Kimiyya” per i diritti delle donne e tanti altri momenti che hanno caratterizzato l’ultimo decennio lasciando l’impronta indelebile di una Grande Amica.
Il presidente Capasso piange la Madre, la Sorella e l’Amica custodendo nel cuore la sua definizione di “Cacciatore del positivo e di tutto ciò che è Vero, Bello, Buono”.
12 Febbraio 2020
La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia hanno partecipato al seminario sul tema “STRATEGIE DI SVILUPPO TURISTICO DEL CENTRO STORICO: NAPOLI, FIRENZE E BARCELLONA A CONFRONTO”, sottolineando l’urgente necessità di evitare la distruzione dei centri storici e con essa la memoria degli antichi mestieri e saperi.
12 Febbraio 2020
Il presidente Michele Capasso ha partecipato a Barcellona al via delle celebrazioni per il 25° anniversario del Processo di Barcellona promosso dall’Unione europea e dal Paesi partner mediterranei per un partenariato politico, culturale, scientifico e sociale.
“La Fondazione Mediterraneo è stata ed è protagonista di questo processo – ha affermato il presidente Capasso – avendo realizzato gli eventi e le azioni principali sin dalla nascita nel 1995: dai Forum Civili Euromed alle Conferenze euro mediterranee fino alle ultime iniziative quali il Museo della Pace e del Mediterraneo. Il Processo di Barcellona è stata un’importante opportunità che ci aiuta a riflettere su quanto è stato realizzato ma, soprattutto, sulle sfide che ci attendono nell’immediato futuro”.
06 Febbraio 2020
La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia hanno partecipato al seminario promosso dal dipartimento esteri di DEMA dal titolo “LA RIFORMA DELLA CITTADINANZA TRA IUS SOLI E IUS CULTURAE”.
Dopo gli interventi di Alessandra Sardu, Luigi De Magistris, Sandro Ruotolo ed altri relatori, il presidente Michele Capasso ha sottolineato l’importanza di programmare ed agire riferendosi allo scenario globale del 2050 al fine di proporre soluzioni coerenti con i grandi cambiamenti climatici, demografici e sociali che ci aspettano in un futuro molto prossimo.
31 Gennaio 2020
In occasione della Festa dedicata a San Giovanni Bosco numerose iniziative si sono svolte al Museo della Pace: incontri di giovani, visita ai percorsi emozionali dedicati a Don Bosco, preghiere comuni nella Cappella con le reliquie di Don Bosco e Madre Mazzarello.
In questa occasione è stata officiata una celebrazione della Santa Messa con un momento di preghiera e di riflessione sull’opera di Don Bosco per i giovani.
29 Gennaio 2020
Roberta Santaniello, dirigente della Regione Campania e vicepresidente dell’Assemblea Regionale della Campania del Partito Democratico, ha firmato l’appello della Fondazione Mediterraneo per “LE DONNE ATTRICI DEL DIALOGO” titolato ”KĪMIYYA”.
Il programma è ideato e realizzato dalla Fondazione Mediterraneo, in collaborazione con 12 Reti nazionali della « Fondazione Anna Lindh » (Albania, Algeria, Bosnia-Erzegovina, Spagna Francia, Italia, Malta, Mauritania, Repubblica Ceca, Lituania, Slovenia, Tunisia) e con le principali istituzioni internazionali (ONU, Parlamento Europeo, Consiglio d’Europa, ecc.).
La DONNA è la principale “promotrice” dei collegamenti tra le società civili: sostenendo la sua formazione, l'istruzione e l'accesso ai nuovi strumenti ed alle nuove tecnologie digitali, sarà possibile facilitare l'attuazione del dialogo interculturale nella regione euro mediterranea e ridurre le migrazioni e le cause dei conflitti.
Il nome KĪMIYYA è stato scelto perché nelle antiche lingue del Mediterraneo (amarico, arabo, greco e altre lingue) significa "abbracciare", "fondere", "riunire insieme", "condividere”, “amalgamare”.
809 le donne prime firmatarie nel mondo fino ad oggi, tra le quali premi Nobel, donne con responsabilità di Governo, donne di cultura e di scienza e via per un lungo elenco al quale da oggi si aggiunge il nome di Roberta Santaniello.
27 Gennaio 2020
Come ogni anno il Museo della Pace ha svolto vari eventi con gli studenti delle scuole e vari gruppi di visitatori in occasione della “Giornata della Memoria”.
Nella Sala Israele - inaugurata da Shimon Peres - sono stati proiettati vari video, alcuni anche inediti, sulla Shoah e sulla deportazione degli Ebrei nei vari campi di concentramento.
Commozione e partecipazione in particolare guardando le testimonianze di Andra e Tatiana Bucci in occasione della loro visita al Museo della Pace. Commovente la loro storia: figlie di madre ebrea, nel 1944 - quando avevano solo 6 e 4 anni - sono state deportate ad Auschwitz e sono sopravvissute.
Oggi Tatiana vive a Bruxelles, mentre Andra tra gli Stati Uniti e l'Europa.
In questa occasione è stato presentato il libro ”Storia di Sergio” di Alessandra Viola, Andra Bucci e Tatiana Bucci: il racconto del loro cugino napoletano morto nei campi di concentramento.
24 Gennaio 2020
La Dr. ssa Filomena Zamboli, Segretario Generale del TAR Campania, ha sottoscritto il Manifesto Kimiyya in difesa delle donne.
24 Gennaio 2020
La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia hanno sottoscritto tra i primi il “Manifesto di Assisi” e partecipato all’incontro di Assisi nel Salone Papale del Sacro Convento.
Tra gli interventi quelli del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, del ministro dell'Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi e del presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli. Tra i promotori del Manifesto ci sono il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci, il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, il direttore della rivista San Francesco, padre Enzo Fortunato, il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, quello di Confindustria, Vincenzo Boccia, l'amministratore delegato Enel, Francesco Starace, e di Novamont, Catia Bastioli oltre al presidente della Fondazione Mediterraneo, Michele Capasso.
"Questo manifesto, che delinea quindi un prima e un dopo per le politiche ambientali in Italia, non poteva non partire dall'Umbria perché frutto della consapevolezza green che hanno sia Assisi sia questa regione" ha affermato il direttore della sala stampa del Sacro Convento, padre Enzo Fortunato.
L'Umbria, per la presidente Donatella Tesei, "rappresenta una regione dove, affrontando questi concetti, possiamo passare dalle parole ai fatti".
Quello del 24 gennaio ad Assisi è per Realacci un appuntamento sull'ambiente "più forte di quello del Forum economico mondiale di Davos" perché, ha spiegato, "il Manifesto di Assisi è una alleanza nuova e molto italiana che tesse una rete tra economia, cultura e ricerca con il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, culturali del Paese".
Il presidente Michele Capasso, in occasione del trentennale della Fondazione Mediterraneo che coincide con la giornata odierna, ha sottolineato l’importanza di passare da un “sistema di misure” ad un “sistema di valori” in cui “è assolutamente indispensabile costruire un'economia e una società più a misura d'uomo in grado di affrontare con coraggio la crisi climatica, grazie ad una nuova alleanza tra istituzioni, mondo economico, politica, società e cultura”.