Elenco Generale||degli eventi

Luoghi comuni della mafia e investimenti nel mondo delle opere d'arte: sono stati questi i temi affrontati nel XXV Vertice Nazionale Antimafia che si è tenuto sabato 1 dicembre a Firenze e a Bagno a Ripoli. Organizzato dalla Fondazione Antonino Caponnetto, in collaborazione con Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità organizzata e la mafia (OMCOM), Fondazione Mediterraneo, Federazione Anna Lindh Italia onlus, Ordine dei Giornalisti della Toscana e Euromedia, il vertice si conferma ormai un appuntamento consolidato nel panorama della lotta alla mafia e alla criminalità.
Nella mattinata di sabato, dalle 9 alle 12, all'Auditorium CRF di Firenze si è tenuto il corso di formazione per giornalisti dal titolo “Investimenti criminali nelle opere d'arte”: a confrontarsi sono stati Claudio Loiodice, criminologo ed esperto in riciclaggio internazionale, Nicola Candido, colonnello comandante del N.O. Carabinieri T.P:C., Claudio Metzger, storico e consulente, avv. Lavinia Savini, esperta di diritto della proprietà intellettuale e diritto del mercato dell'arte e il senatore Giuseppe Lumia, già presidente della Commissione Parlamentare. Ha moderato il dibattito la giornalista del TG1 Daria Mondini.
Nel pomeriggio, dalle ore 15, a Bagno a Ripoli, si è tenuto il vero e proprio Vertice, incentrato sul tema “Un morto ogni tanto, i luoghi comuni sulla mafia”.
Il Vertice Nazionale antimafia è stato presieduto da Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto, e Victoria Allegra Boga. Ad intervenire sono stati i migliori esponenti che lottano la mafia tra giornalisti investigativi, esponenti delle forze dell'ordine, magistrati, sociologi, esperti di arte, esperti di antiriciclaggio ed i politici. 
Nel pomeriggio sono stati assegnati i premi:

  • Omcom-Sbirro: Gen.le Giuseppe Vadalà, Cap. Davide Colangeli e Sost. Comm. Fabrizio Giacalone;
  • Omcom-Scomodo: Ciro Troiano, Grandangolo Agrigento, Franco Castaldo;
  • Omcom - Creatività: Edoardo Ceragioli
  • Libro anomalo: “Un morto ogni tanto” di Paolo Borrometi, “La mafia é buona” di Paolo Chiariello e Catello Maresca, “Caccia agli invisibili” di Carmine Gatti (idea) e Francesco Romeo.

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Si è riunita a Napoli l’Assemblea dei membri fondatori della “Federazione Anna Lindh Italia onlus”: associazione alla quale aderiscono più di mille membri che operano in Italia per il dialogo e la cooperazione euromediterranea condividendo le finalità della Fondazione Anna Lindh.
L’intera riunione è stata dedicata all’incresciosa situazione creatasi con il capofila designato e non riconosciuto della Rete italiana.
Su questo argomento all’unanimità è stato approvato il documento dell’Assemblea dei soci fondatori del 24.11.2018 con il quale viene  deliberato di intraprendere ogni iniziativa, anche di carattere giudiziario, per ristabilire il rispetto della legalità e della democrazia.

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Si è svolta a Napoli, presso la sede del Museo della Pace - MAMT, la conferenza “EUROPA, MEZZOGIORNO, MEDITERRANEO: L’ORA DELLE SCELTE”: un incontro importante con rappresentanti della politica, delle istituzioni e della società civile per riaffermare i valori dell’Europa e la necessità di adeguare le attuali regole burocratiche per lo sviluppo delle fasce più deboli delle popolazioni e per lo sviluppo delle regioni del sud dell’Europa.
L’evento si è svolto in collaborazione con la “Federazione Anna Lindh Italia”.

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A conclusione dell’Assemblea dei soci fondatori della “Federazione Anna Lindh Italia” Emma Bonino è stata proclamata all’unanimità presidente onorario della “Federazione” che raggruppa più di mille organismi italiani che promuovono il dialogo e la pace con iniziative concrete.
La nomina è stata presentata alla senatrice Bonino dai proff. Massimo Pica Ciamarra e Maurizio Iaccarino, membri del comitato esecutivo.

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Si è svolta presso la Sala Zuccari del Senato della Repubblica l’evento di presentazione del Rapporto Anna Lindh 2018 dal tema Tendenze interculturali e cambiamento sociale nella regione euromediterranea.
Questo evento è stato realizzato in occasione del 15° anniversario della presentazione del “Rapporto del gruppo di Saggi” del presidente Prodi, alla base della nascita della Fondazione Anna Lindh.
La Fondazione Mediterraneo collaborò a quel rapporto con 5 dei suoi membri e con un’edizione speciale.

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MED 2018 è la quarta edizione dell'iniziativa annuale di alto livello, co-organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall'Istituto Italiano di Studi Politici Internazionali (ISPI). Questo evento ha lo scopo di trasformare Roma in un hub globale per dialoghi di alto livello sul Mediterraneo più ampio, al fine di ripensare gli approcci tradizionali e redigere un nuovo "programma positivo".
Il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso ha sottolineato l’importanza degli incontri ed il ruolo che la Fondazione ha avuto sin dal 1989 quando “poco si parlava di Mediterraneo”.
In particolare, ha ricordato l’importanza del “Forum Civili Euromed” e, specialmente, di quello di Napoli del quale ricorre tra pochi giorni il ventennale. In quell’occasione 3.000 partecipanti di 36 Paesi sottolinearono l’importanza del dialogo e della coesistenza quali pilastri fondamentali per la cooperazione e la pace.
All’evento hanno partecipato numerosi membri della “Federazione Anna Lindh Italia”.

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La “Federazione Anna Lindh Italia onlus” ha presentato al Senato il programma di iniziative per celebrare i 15 anni dalla nascita della Rete italiana della Fondazione Anna Lindh della quale la “Federazione” rappresenta la maggioranza dei membri e, tra questi, quasi tutti i fondatori della Rete nel 2004.

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Proprio nel momento in cui si acuiscono le tensioni tra Israele e Palestina, nella sede della Fondazione Mediterraneo e del Museo della Pace, una rappresentanza di poeti provenienti da Israele - Nurit Cederbonn, Sara Aronovitch Karpanos, Rahven Shabbat, Michal Doron, Hain Sefti, Tal Bello e Balfour Makak – su sollecitazione del presidente Michele Capasso e della direttrice Pia Molinari compongono una poesia comune dal titolo “Lo spirito della pace”.
Un momento emozionante che si rinnova dinanzi al Totem della Pace di Molinari quando i poeti leggono con emozione la poesia composta in inglese ed ebraico.
A conclusione hanno dedicato alla Fondazione i libri con i loro poemi.

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Al Museo della Pace - MAMT una rappresentanza di poeti provenienti da Israele - Nurit Cederbonn, Sara Aronovitch Karpanos, Rahven Shabbat, Michal Doron, Hain Sefti, Tal Bello e Balfour Makak - con declamazioni in lingua ebraica hanno cantato la pace.
Molti i poeti presenti, in maggioranza campani, per ribaltare la mediocrità di questa fase del nostro tempo nelle relazioni umane, con la diffusa incapacità di affrontare le nuove sfide multietniche e di una progettualità di coesione a cui siamo chiamati.
“Il canto e la poesia - ha affermato il presidente Capasso - costituiscono uno strumento fondamentale per promuovere e sostenere la pace”.

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Al Museo della Pace - MAMT si è svolto un reading poetico internazionale che ha visto protagonisti una rappresentanza di poeti provenienti da Israele: Nurit Cederbonn, Sara Aronovitch Karpanos, Rahven Shabbat, Michal Doron, Hain Sefti, Tal Bello, Balfour Makak
Con declamazioni di versi in lingua ebraica hanno inneggiato alla pace.
In apertura è giunto un messaggio augurale del Sindaco Luigi de Magistris, volto a  sottolineare il valore dell’iniziativa e la vocazione al dialogo della Città di Napoli, “cerniera dei Popoli del Mediterraneo.”
Michele Capasso, Presidente della Fondazione Mediterraneo, ha lanciato un accorato appello ai poeti presenti, in maggioranza campani, per ribaltare la mediocrità di questa fase del nostro tempo nelle relazioni umane, con la diffusa incapacità di affrontare le nuove sfide multietniche e di una progettualità di coesione a cui siamo chiamati.
Maria Pia Molinari, Direttrice del Museo della Pace, ha proposto una relazione sul connubio tra arte e pace, intendendo la poesia un elemento fondante e irrinunciabile nella gioia del vivere.
A seguire è intervenuto l’avvocato Domenico Ciruzzi, Presidente della Fondazione Premio Napoli, presentando alla platea l’importanza di condivisione e creazione di cultura come base di ogni processo di pace. Emblematico il richiamo al cinismo nella riflessione di Kafka, che precedette la Grande Guerra: “La Germania ha dichiarato guerra alla Russia. Nel pomeriggio corso di nuoto.”
L’evento è stato caratterizzato da una forte presenza di poeti partenopei, che hanno saputo arricchire di contenuti la celebrazione di Poeti per la Pace, anche in relazione al centenario della conclusione della Prima Guerra Mondiale, con “versi liberi e sciolti”, declamati da Edoardo Elisei, direttore artistico di “Poeti per la Pace”.

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