Elenco Generale||degli eventi

La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia Onlus patrocinano il “PREMIO POETICO NAZIONALE” organizzato dall’Associazione Amici di Ron.
La quinta edizione si è svolta a Milano con grande partecipazione.

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Come ogni anno il Museo della Pace ha svolto vari eventi con gli studenti delle scuole e vari gruppi di visitatori in occasione della “Giornata della Memoria”.
Nella Sala Israele - inaugurata da Shimon Peres - sono stati proiettati vari video, alcuni anche inediti, sulla Shoah e sulla deportazione degli Ebrei nei vari campi di concentramento.
Commozione e partecipazione in particolare guardando le testimonianze di Andra e Tatiana Bucci in occasione della loro visita al Museo della Pace. Commovente la loro storia: figlie di madre ebrea, nel 1944 - quando avevano solo 6 e 4 anni - sono state deportate ad Auschwitz e sono sopravvissute.
Oggi Tatiana vive a Bruxelles, mentre Andra tra gli Stati Uniti e l'Europa.
In questa occasione è stato presentato il loro libro ”Noi, bambine ad Auschwitz. La nostra storia di sopravvissute alla Shoah” (edito da Mondadori).

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La XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù si è tenuta a Panama dal 22 al 27 gennaio 2019. Papa Francesco ha ringraziato l'arcivescovo di Panama, José Domingo Ulloa Mendieta, per l’accoglienza e la splendida organizzazione.
Il tema scelto da Papa Francesco trae spunto da un passo del Vangelo di Luca: “Ecco la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola”, vale a dire le parole di Maria all’annuncio dell’Arcangelo Gabriele.
Oltre 700.000 giovani da tutto il mondo hanno assistito alla Messa conclusiva del 27 gennaio 2019: lo stesso giorno in cui si ricorda la “Memoria” della Shoah e lo stesso giorno in cui in un’isola filippina i terroristi islamici hanno ucciso decine di persone in una cattedrale.
Ed è Papa Francesco a sintetizzare il messaggio per i giovani:
“Non domani, ma ora. Voi siete l’ ‘adesso’ di Dio e dovete vivere con la passione dell’amore”.
La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia onlus hanno partecipato a queste giornate portando il trentennale contributo di iniziative in favore dei giovani per aiutarli a diventare “cacciatori del positivo” e “produttori di futuro”.

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La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia hanno aderito alla Marcia della Pace della Comunità di Sant’Egidio: un momento importante per ricordare i tanti luoghi della terra afflitti dalle guerre che producono vittime innocenti.

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La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia plaudono all’impegno della Comunità di Sant’Egidio e di molti membri della Federazione impegnati in azioni di solidarietà: bellissimo questo pranzo per i poveri organizzato nella Chiesa dei Salesiani al Vomero.

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Nuove adesioni alla “Federazione Anna Lindh Italia onlus”: l’associazione IKAIROS, il CIRN (Centro Interuniversitario di Ricerca in Neuroscienze), il Consorzio forestale Alta Valle Susa, l’Associazione Coordinamento Napoletano Donne nella Scienza, l’associazione di promozione sociale “Diversa-Mente Insieme APS”, l'Associazione In.Oltre.
Mille e trentacinque  organismi, associazioni ed istituzioni che producono iniziative concrete per il dialogo e per la pace: una grande ricchezza, un orgoglio per l’Italia.

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Si è riunito a Napoli il Comitato esecutivo della “Federazione Anna Lindh Italia onlus” alla quale aderiscono più di mille membri che operano in Italia per il dialogo e la cooperazione euromediterranea condividendo le finalità della Fondazione Anna Lindh.
L’intera riunione è stata dedicata all’incresciosa situazione creatasi con il capofila designato e non riconosciuto della Rete italiana.
Su questo argomento all’unanimità è stato ratificato il documento dell’Assemblea dei soci fondatori del 24.11.2018 e deliberato di intraprendere ogni iniziativa, anche di carattere giudiziario, per ristabilire il rispetto della legalità e della democrazia.

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La Fondazione Mediterraneo, presente a Marrakech con la sua sede, ha ricordato il 70° anniversario della Dichiarazione Universale ONU dei Diritti dell’Uomo.
Il 10 dicembre 1948, 70 anni fa, a Parigi, l’Assemblea delle Nazioni Unite adottò la Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo come "ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e tutte le Nazioni".
Presente a Marrakech il Segretario Generale dell'ONU Antonio Guterres che, nel corso della conferenza sulla migrazione, l'ha definita un "faro globale per la dignità, l'uguaglianza e il benessere".
"Da oltre sette decenni - ha affermato il Segretario Generalela Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ha ispirato milioni di donne e uomini a rivendicare i loro diritti e contestare le forze di oppressione, sfruttamento, discriminazione e ingiustizia".
L'anniversario è stato commemorato nelle città di tutto il mondo: a Napoli ed in altre città italiane la Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia hanno svolto diverse significative manifestazioni.
Il presidente Capasso ha affermato che “I Diritti ed i Doveri sono due pilastri fondamentali per costruire e mantenere la pace: questi temi saranno al centro del World Peace Forum in programma a Napoli nel 2019”.

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La Fondazione Mediterraneo con la sua sede di Marrakech ha partecipato alla Conferenza ONU sulle migrazioni in qualità di osservatore internazionale.
All’appuntamento mancavano meno di 30 Paesi (e tra questi l’Italia). Il risultato è stato dunque soddisfacente.
Sono 164 i Governi del mondo che lunedì 10 dicembre, a Marrakech, hanno approvato il Global compact per l’immigrazione, il documento promosso dalle Nazioni Unite che prevede la condivisione di alcune linee guida generali sulle politiche migratorie.
Un “patto” per condividere dei principi, quindi non vincolante.
Domenica sera, davanti ad una platea gremita di giornalisti, il rappresentante speciale dell’Onu per la migrazione, Louise Arbour, lo ha subito sottolineato: questo accordo non è vincolante ed è finalizzato ad una maggiore cooperazione tra Stati in materia di migrazione. Ma su di un punto l’ex alto magistrato canadese è stata ferma. «Non è una conferenza negoziale o consultiva. Domani (lunedì 10 dicembre) si firma ciò che si è deciso lo scorso luglio. È una riaffermazione di impegni presi in precedenza».
Un grande plauso va al Paese ospitante, il Marocco, che ha profuso ogni sforzo perché la cornice della Conferenza fosse all’altezza della situazione. Ad accogliere migliaia di delegati è un grande spazio dove filari di palme e cactus portano a capannoni moderni simili a grandi tende.
Sullo sfondo la catena innevata dell’Atlante.
Ma l’assenza dell’Italia, il solo Paese che si affaccia sul Mediterraneo a non essere qui, non è passata inosservata.
Il Global compact per una migrazione sicura, ordinata e regolare (o semplicemente Global Compact per l’immigrazione) è un documento promosso dall’Onu che prevede la condivisione di alcune linee guida generali sulle politiche migratorie. L’obiettivo è dare una risposta coordinata e globale al fenomeno. Questo documento, insistono anche qui a Marrakech i rappresentanti dell’Onu, si basa sul riconoscimento della necessità di un “approccio cooperativo per ottimizzare i benefici complessivi della migrazione, affrontando i rischi e le sfide per gli individui e le comunità nei paesi di origine, transito e destinazione”.
Il patto punta a realizzare 23 obiettivi in tema di immigrazione. Una sorta di approccio multilaterale a 360 gradi in cui sono impegnati tutti gli attori coinvolti. Si parte dalla raccolta dei dati come base per le politiche da implementare. Ma viene dato peso anche al contrasto dei fattori negativi e strutturali che impediscono alle persone di costruire e mantenere mezzi di sostentamento nei paesi di origine. Il patto, inoltre, intende ridurre i rischi e le vulnerabilità che gli individui affrontano nelle diverse fasi della migrazione (incluso la lotta al traffico di esseri umani). Le linee guida individuate nel documento sono la centralità delle persone, la cooperazione internazionale, ma anche il rispetto della sovranità di ogni Stato ed il rispetto delle norme internazionali.
L’Italia ha partecipato a tutte le fasi del negoziato nel corso degli ultimi due anni. Ma il 27 novembre il ministro dell’interno italiano Matteo Salvini ha dichiarato di essere contrario al Global compact, perché metterebbe sullo stesso piano «i migranti cosiddetti economici e i rifugiati politici», mentre altri esponenti della Lega hanno sostenuto le posizioni del ministro affermando che il documento implica un rischio di «immigrazione incontrollata. Impossibile per gli stati limitare i flussi migratori».
Per questo il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha rimandato al parlamento l’esame del piano sostenendo che Roma potrebbe accettare l’accordo in un secondo momento, dopo l’esame dell’aula: l’Italia quindi non ha partecipato al vertice di Marrakech e per ora non aderirà al Global compact sull’immigrazione.

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Si è svolta presso il Museo della PaceMAMT la conferenza “EMOZIONI IN ERA DIGITALE” organizzata dal CIRN (Centro Interuniversitario di Ricerca in Neuroscienze) in collaborazione con l’Università Vanvitelli della Campania, l’Università Federico II di Napoli, il Coordinamento Napoletano Donne della Scienza, il Conservatorio di Musica Giuseppe Martucci di Salerno, la Federazione Anna Lindh Italia e la Fondazione Mediterraneo.
Dopo gli indirizzi di saluto di Marina Melone e Michele Capasso sono intervenuti: Carla Perrone Capano, Dario Grossi, Enrico Cheli, Umberto Di Porzio, Donatella Caramia, Imma Battista, Rosanna Cianniello, Mariano Oliva, Simone Sampaolo.

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