Elenco Generale||degli eventi
27 Marzo 2020
Come affermato da lui stesso all’Angelus del 22 marzo 2020, in questo tempo di emergenza per l’umanità il Santo Padre Francesco ha invitato i cattolici di tutto il mondo a unirsi spiritualmente in preghiera con lui oggi venerdì 27 marzo alle ore 18.00.
La preghiera del Santo Padre è stata seguita in diretta tramite i media e si è conclusa con la Benedizione eucaristica impartita “Urbi et orbi” attraverso i mezzi di comunicazione.
A tutti coloro che si sono uniti spiritualmente a questo momento di preghiera tramite i media è stata concessa l’indulgenza plenaria secondo le condizioni previste dal recente decreto della Penitenzieria Apostolica.
21 Marzo 2020
In occasione della XXVa Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie - promossa da Libera e sostenuta, tra gli altri, dalla Fondazione Mediterraneo - per la prima volta dopo 25 anni non siamo insieme a colorare le piazze d' Italia.
In questi giorni difficili dove è fondamentale restare a casa non abbiamo voluto far mancare il nostro abbraccio ai familiari delle vittime innocenti delle mafie. E la memoria non si ferma come non si ferma il ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie. Il 21 marzo non è mai stata una data fine a se stessa ma sempre la tappa di un impegno che dura 365 giorni all'anno nelle scuole, nelle università, nelle associazioni, nelle parrocchie e dovunque i cittadini vivono quella responsabilità per il bene comune che è il primo antidoto al male delle mafie e della corruzione. Le vittime innocenti delle mafie non vogliono essere solo ricordati.
Vogliono che continuiamo il loro impegno, che realizziamo le loro speranze. Ricordare, riportare al cuore le vite di persone strappate alle loro famiglie, realizzando, nei fatti, un diritto al nome e al ricordo che non ha contenuto “civilistico” ma etico, umano, solidale: valori portanti di una comunità capace di costruire un processo di Memoria.
Per questo è stato deciso di celebrare la Giornata attraverso una campagna social. Attraverso il web e i social, sono state ricordate tutte le vittime innocenti delle mafie, le loro storie, i loro nomi e la nostra vicinanza a tutti i familiari delle vittime innocenti delle mafie.
Durante la XXVa Giornata della Memoria e dell'Impegno, sabato 21 marzo 2020 a partire dalle ore 9, è stato chiesto di realizzare un fiore, scegliere dall'elenco presente sul sito VIVI il nome di una vittima innocente delle mafie, farsi una foto e postarlo sui social.
Così è stato.
12 Marzo 2020
Papa Francesco nell’omelia di questa mattina da Santa Marta ha richiamato il mondo sull’ “ABISSO DELL’INDIFFERENZA”.
Eravamo a Lampedusa l’8 luglio del 2013 quando Papa Francesco allertò il mondo sulla “Globalizzazione dell’indifferenza”, sulla nostra “Incapacità di piangere, di patire con, di condividere il dolore degli altri”.
Questa mattina il Pontefice ha preso spunto dalla pagina del Vangelo che racconta l’episodio di Lazzaro e del ricco: il primo fu accolto da Abramo nel Cielo, il secondo patì negli inferi supplicando Abramo di condurlo “dall’altra parte”. Ma Abramo rispose “tra di noi c’è un abisso”.
Il Papa ha evidenziato il corto circuito esistente tra la testa e il cuore, tra la ragione e l’emozione: noi tutti siamo informati delle miserie e delle tragedie del mondo, dei poveri che sono accanto a noi ma siamo tutti indifferenti, immersi nell’ “ABISSO DELL’INDIFFERENZA”.
In questo modo perdiamo la nostra identità, perduti in un egoismo senza senso affidiamo le nostre valutazioni “permeati solo nella cultura degli aggettivi: il ricco, il potente, il possidente…”.
In questo modo siamo tutti senza nome, insignificanti.
Anni fa, con la Cara Suor Maria Pia Giudici - scomparsa pochi giorni fa - commentavamo proprio questa pagina del Vangelo e le considerazioni erano simili a quelle odierne di Papa Francesco.
“ L’umanità ha bisogno di una scossa – mi disse allora Suor Maria Pia – per assumere una NUOVA POSTURA nella vita: in grado di aprirci la vista ed il cuore ai poveri, ai bisognosi, ai profughi”.
E subito dopo accarezzò alcuni bambini profughi siriani ospitati a San Biagio.
Credo che le difficoltà di questi giorni debbano farci riflettere come la vita possa cambiare in un solo istante e quanto sia indispensabile “cambiare postura”: aiutando i più bisognosi, rispettando la terra che ci accoglie, condividendo le risorse disponibili senza inutili accaparramenti che portano, oggi, il 20% degli abitanti della terra a possedere l’80% delle risorse e dei beni.
L’esperienza di questo periodo storico – unica per moltissimi di noi – deve indurci a rivedere la nostra vita anche nelle piccole azioni quotidiane, per trasformare l’AMORE PER IL POTERE nel POTERE DELL’AMORE.
20 Febbraio 2020
Il presidente Michele Capasso, la direttrice Pia Molinari - unitamente a tutti i membri della Fondazione Mediterraneo, della Federazione Anna Lindh Italia e del Museo della Pace - MAMT - ricordano con AMORE Suor Maria Pia Giudici sottolineando il Suo sostegno al Totem della Pace ed alle attività dei sodalizi, le visite al Museo, gli incontri con i giovani ed i poveri provenienti da vari Paesi, la partecipazione all’incontro “Kimiyya” per i diritti delle donne e tanti altri momenti che hanno caratterizzato l’ultimo decennio lasciando l’impronta indelebile di una Grande Amica.
Il presidente Capasso piange la Madre, la Sorella e l’Amica custodendo nel cuore la sua definizione di “Cacciatore del positivo e di tutto ciò che è Vero, Bello, Buono”.
14 Febbraio 2020
Si è svolta la cerimonia d’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2020 del TAR CAMPANIA.
Per la Fondazione Mediterraneo sono intervenuti Michele Capasso, Claudio Azzolini e Pia Molinari.
30 Gennaio 2020
Il presidente Michele Capasso e Pia Molinari sono intervenuti alla presentazione dell’Associazione “Sempre insieme per l’ambiente” costituita da ex dipendenti e funzionari dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA).
Nel corso del suo intervento il presidente Capasso ha comunicato l’apprezzamento per la costituzione del “Centro internazionale studi ambientali” (avente la sede presso la Fondazione Mediterraneo) ed allertato sui rischi e sulle mancate politiche ambientali a livello regionale, nazionale ed internazionale.
24 Gennaio 2020
La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia hanno sottoscritto tra i primi il “Manifesto di Assisi” e partecipato all’incontro di Assisi nel Salone Papale del Sacro Convento.
Tra gli interventi quelli del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, del ministro dell'Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi e del presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli. Tra i promotori del Manifesto ci sono il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci, il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, il direttore della rivista San Francesco, padre Enzo Fortunato, il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, quello di Confindustria, Vincenzo Boccia, l'amministratore delegato Enel, Francesco Starace, e di Novamont, Catia Bastioli oltre al presidente della Fondazione Mediterraneo, Michele Capasso.
"Questo manifesto, che delinea quindi un prima e un dopo per le politiche ambientali in Italia, non poteva non partire dall'Umbria perché frutto della consapevolezza green che hanno sia Assisi sia questa regione" ha affermato il direttore della sala stampa del Sacro Convento, padre Enzo Fortunato.
L'Umbria, per la presidente Donatella Tesei, "rappresenta una regione dove, affrontando questi concetti, possiamo passare dalle parole ai fatti".
Quello del 24 gennaio ad Assisi è per Realacci un appuntamento sull'ambiente "più forte di quello del Forum economico mondiale di Davos" perché, ha spiegato, "il Manifesto di Assisi è una alleanza nuova e molto italiana che tesse una rete tra economia, cultura e ricerca con il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, culturali del Paese".
Il presidente Michele Capasso, in occasione del trentennale della Fondazione Mediterraneo che coincide con la giornata odierna, ha sottolineato l’importanza di passare da un “sistema di misure” ad un “sistema di valori” in cui “è assolutamente indispensabile costruire un'economia e una società più a misura d'uomo in grado di affrontare con coraggio la crisi climatica, grazie ad una nuova alleanza tra istituzioni, mondo economico, politica, società e cultura”.
15 Gennaio 2020
La Fondazione Mediterraneo – che dal 2002 ha una sua sede nella città di Marrakech – sostiene la città ocra designata Capitale africana della cultura 2020: una vetrina per l'Africa urbana di oggi, per promuovere la diversità delle espressioni culturali africane.
Nel 2020, Marrakech, questa città millenaria due volte elencata come patrimonio universale dell’UNESCO, prima attraverso la sua medina dal 1985, ma anche la piazza Jamaa Lafna come patrimonio immateriale nel 2001, porterà i colori della cultura africana.
Destinazione turistica famosa in tutto il mondo, Marrakech ha un importante valore turistico-culturale capace di ospitare eventi internazionali di assoluto rilievo.
Il capitale umano della città e l’abitudine al multiculturalismo consentono a Marrakech di lanciare un'edizione pilota di capitali africane della cultura, attraverso la creazione del comitato organizzatore di Marrakech 2020.
Le capitali africane della cultura, che saranno lanciate per la prima volta, si considera un evento importante, ancorato e pilotato in Africa e diffuso a livello internazionale. È un'iniziativa che coordina e valorizza le competenze, il know-how e le abilità nel continente e nella diaspora che compongono l'Africa di oggi e modellano il mondo di domani.
Il Museo della Pace – MAMT ospiterà i momenti più significativi durante tutto l’anno 2020.
11 Gennaio 2020
Il presidente Michele Capasso ed i membri del comitato internazionale della Fondazione Mediterraneo esprimono il proprio cordoglio per la morte del Sultano dell’Oman Qaboos bin Said al Said.
Il presidente Capasso, dopo aver ricordato i rapporti di amicizia con il sultanato e la collaborazione in numerose iniziative di pace e cooperazione, ha tracciato il profilo del Sultano Qaboos spentosi a 79 anni dopo una lunga malattia e dopo esser rimasto in carica per mezzo secolo.
“Il più longevo leader arabo sarà ricordato come un abile mediatore nei conflitti regionali - ha sottolineato il presidente Capasso - molto amato in patria anche se accentrava su di sé tutti i poteri di un paese cardine tra mondo arabo e subcontinente indiano. Auguriamo al suo successore, il 65enne cugino Haytham ben Tareq, buon lavoro. Abbiamo apprezzato – conclude il presidente Capasso – come nel suo discorso di insediamento il nuovo Sultano abbia assicurato che intende governare nel segno della continuità, rispettando il principio della non-interferenza negli affari dei paesi vicini”.
Il presidente Capasso ha ricordato la visita del Sultano Qaboos a Napoli e quella di vari ministri dell’Oman alla sede della Fondazione.
06 Gennaio 2020
La Fondazione Mediterraneo ha partecipato alla “Conferenza internazionale su e-educazione, e-business, e-management ed e-learning” organizzata dall’IRES e finalizzata a presentare le ricerche in corso in quell'area.
“L'obiettivo della conferenza - ha commentato il presidente Michele Capasso - è che scienziati, studiosi, ingegneri e studenti delle università di tutto il mondo e dell'industria presentino attività di ricerca in corso e quindi promuovano le relazioni di ricerca tra università e industria. Questa conferenza offre ai delegati l'opportunità di scambiare nuove idee ed esperienze applicative faccia a faccia, stabilire relazioni commerciali o di ricerca e trovare partner globali per future collaborazioni”.
La conferenza è organizzata dall'Institute of Research Engineers and Scientists (IRES) ed ha offerto ad un gran numero di partecipanti la possibilità di ascoltare relatori ed esperti provenienti da vari Paesi.
Precedentemente l'IRES aveva tenuto conferenze a Londra, Singapore, Kuala Lumpur, Penang, Jakarta, Bali, Batam, Bangkok, Pattaya, Phuket, Manila, Hong Kong, Cina, Johannesburg, Phnom Penh, Abu Dhabi e Dubai.