Tutti gli Eventi e le Iniziative || Anno per Anno

Da marzo 2020 ad oggi i portali e la piattaforma multimediale del Museo della PaceMAMT ha riunito oltre 300.000 visitatori virtuali che hanno potuto godere degli eventi principali, quali il Premio Mediterraneo e gli Anniversari , i concerti ed i video emozionali in alta definizione: in particolare quelli del programma “LA CAMPANIA DELLE EMOZIONI”.
“Un importante risultato - ha affermato il presidente Capasso – che ha consentito di diffondere il patrimonio emozionale del Museo anche in questo difficile periodo di pandemia”: di particolare importanza gli anniversari celebrati al museo attravero le piattaforme digitali.

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La Fondazione Mediterraneo ha partecipato - in qualità di partner - al “Living LAB Dieta Mediterranea”, svoltosi webinar con i partner ed i funzionari della Regione Campania e di SCABEC.
Il presidente della Fondazione Michele Capasso, anche in qualità di esperto del programma, ha espresso apprezzamento per l’iniziativa e per la qualità delle 8 proposte progettuali.
In questa occasione il presidente Capasso ha proposto di realizzare congiuntamente il video emozionale del Museo della PaceMAMT dedicato a “LA DIETA MEDITERRANEA” e ringraziato il prof. Domenico Nicoletti - presidente del parco nazionale dell’Appennino lucano - per le espressioni di stima e riconoscimento rivolte al trentennale lavoro della Fondazione Mediterraneo.

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In occasione del “Living LAB – Dieta Mediterranea” - svoltosi webinar con i partner ed i funzionari della Regione Campania e di SCABEC – il presidente della Fondazione Michele Capasso ha proposto di realizzare insieme il prossimo video “emozionale” per il Museo della PaceMAMT dedicato, appunto, alla “DIETA MEDITERRANEA”, patrimonio UNESCO.
In questa occasione il presidente Capasso ha ringraziato il prof. Domenico Nicoletti - presidente del parco nazionale dell’Appennino lucano - per le espressioni di stima e riconoscimento rivolte al trentennale lavoro della Fondazione Mediterraneo.

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Dalle ferite della pandemia a nuovo modello di qualità della vita. In occasione della 31° edizione dell’indagine sulle province italiane, Il Sole 24 Ore ha proposto un laboratorio di idee sul rilancio dei territori dopo l’emergenza sanitaria.
“Il futuro delle città oltre la pandemia” è il tema attorno al quale si sono confrontati amministratori pubblici ed esperti di innovazione urbana e politiche sociali. Il filo conduttore del dibattito è stato la nuova agenda di priorità generata dalla crisi Covid-19: salute e cultura, digitalizzazione e big data, mobilità sostenibile e smart working, ripensamento dei centri urbani e servizi di prossimità nei quartieri.
Il presidente Michele Capasso ha partecipato all’evento webinar evidenziando “come un mondo interconnesso imponga gestioni coordinate, visioni unitarie ma rispettose delle diversità. La scienza continua a decifrare sempre nuove forme di legami e di connessioni – fuori, nel Quarto Ambiente – ed anche interne al nostro pianeta. L’avventura umana, quella dell’homo sapiens, è decollata alcune decine di migliaia di anni fa con la cosiddetta «rivoluzione cognitiva» che ha dato avvio a collaborazioni e fenomeni accomunanti. Oggi sappiamo - ha affermato Capasso - che tutti gli esseri viventi hanno profondi legami, sia fra loro, sia con altre forme di vita compresenti. Le piante sono interconnesse, si mandano messaggi e avvertimenti. Così gli uccelli nei loro stormi, i pesci nei loro banchi. La stessa materia nella sua struttura profonda, le stesse forze ed i campi di energia che la sostengono ignorano barriere fra organico e inorganico. Questi legami non sono esclusivi di categorie, sistemi o gruppi: dialogano, condizionano, intrecciano. Alla base della creatività del Sapiens non c’è egocentrismo, ma collaborazione: su questo si giocherà il futuro dell’umanità”.

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Il presidente Michele Capasso, i membri del Consiglio direttivo e del Comitato internazionale, i rappresentanti delle sedi distaccate della Fondazione Mediterraneo esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Fiorenzo Alfieri, per oltre 25 anni Assessore del Comune di Torino.
Il presidente Capasso ha ricordato il suo impegno per la creazione della manifestazione "Luci d'artista" a Torino e per aver contribuito alla realizzazione del “Totem della Pace Tricolore” dello scultore Mario Molinari - simbolo universale del dialogo e della cooperazione tra le città e i popoli del Mondo - nella città di Torino in occasione del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia.
Nel 2011 la Fondazione attribuì a Fiorenzo Alfieri la "Medaglia d'onore del Premio Mediterraneo", per il suo impegno nella promozione della cultura e dell'educazione, in particolare tra i giovani.

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Con una serie di eventi webinar - svoltisi nella sede del Museo della Pace - MAMT di Napoli, nella sede della Fondazione Mediterraneo di Roma ed in altre località sedi di membri della “Federazione Anna Lindh Italia onlus” - è stata celebrata la “Giornata mondiale dei diritti umani”.
Lo slogan scelto per l'edizione 2020 è "Recover Better - Stand up for Human Rights" (Riprendersi meglio - Battersi per i diritti umani).
Il focus è stato inevitabilmente incentrato sulla pandemia e sulla necessità di assicurarsi che i diritti umani siano al centro degli sforzi di ripresa.
"Le persone e i loro diritti - ha scritto il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres - devono essere al centro delle risposte e della ripresa. Il 10 dicembre è l'occasione – conclude Guterres - per riaffermare l'importanza dei diritti umani nella ricostruzione del mondo che vogliamo, la necessità di solidarietà globale, nonché la nostra interconnessione e umanità condivisa".
“Occorrono quadri di riferimento universali come la copertura sanitaria per tutti per sconfiggere questa pandemia e tutelarci per il futuro", ha sottolineato il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso a conclusione del suo intervento.
La crisi determinata dalla pandemia da Coronavirus ha incrementato la povertà, aumentato diseguaglianze e discriminazioni, evidenziando lacune nella protezione dei diritti umani. Ecco perché, in occasione di questa Giornata, la Fondazione e la Federazione Anna Lindh Italia onlus  hanno voluto condividere un manifesto programmatico per affrontare le principali criticità emerse con forza in questo 2020:

  • mettere fine a discriminazioni di ogni tipo: la discriminazione strutturale e il razzismo hanno alimentato la crisi. L'uguaglianza e la non discriminazione sono requisiti fondamentali per un mondo post-Covid
  • affrontare le diseguaglianze: è necessario promuovere e proteggere i diritti economici, sociali e culturali per un nuovo contratto sociale
  • incoraggiare la partecipazione e la solidarietà: dagli individui ai governi, dalla società civile e dalle comunità di base al settore privato, tutti hanno un ruolo nella costruzione di un mondo post-Covid migliore per le generazioni presenti e future
  • promuovere lo sviluppo sostenibile: i diritti umani, l'Agenda 2030 e l'accordo di Parigi sono le pietre angolari di una ripresa che non lasci indietro nessuno

La Giornata mondiale dei diritti umani è una celebrazione sovranazionale che si tiene in tutto il mondo il 10 dicembre di tutti gli anni. La data è stata scelta per ricordare la proclamazione da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre 1948.
L'istituzione formale della Giornata è avvenuta durante il 317º meeting globale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 4 dicembre 1950, quando è stata promulgata la risoluzione 423(V) che invitava tutti gli stati membri e tutte le organizzazioni coinvolte ed interessate a celebrare la giornata nella maniera a loro più consona.
La Giornata è uno degli eventi di punta nel calendario del quartier generale delle Nazioni Unite a New York ed è onorata con conferenze di alto profilo politico ed eventi culturali come mostre o concerti riguardanti l'argomento dei diritti umani. Inoltre, in questa giornata vengono tradizionalmente attribuiti i due più importanti riconoscimenti in materia, ovvero il quinquennale premio delle Nazioni Unite per i diritti umani, assegnato a New York, ed il premio Nobel per la pace ad Oslo; oltre a questi premi, molte altre organizzazioni internazionali, non governative, civili ed umanitarie su tutto il pianeta scelgono questa giornata per eventi significativi: tra queste la “Fondazione Mediterraneo” e la “Federazione Anna Lindh Italia onlus”.

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Il ventiduesimo degli anniversari è dedicato al centesimo anniversario dalla nascita di Carlo Azeglio Ciampi.
Molti gli studenti collegatisi sul portale multimediale del museo dove - nella sezione “I Grandi protagonisti della Storia” - sono disponibili video, immagini e documenti sul Presidente della Repubblica tanto caro agli italiani.
Il presidente Michele Capasso ha ricordato l’amicizia tra il presidente Ciampi e Predrag Matvejevic’ - cofondatore della Fondazione Mediterraneo - ed il sostegno dato all’istituzione sin dall’inizio del suo mandato presidenziale.
Il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica Antonio Maccanico ha sempre portato personalmente il messaggio ed il sostegno del Presidente Ciampi alle inziative più significative della Fondazione.
ll presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato Carlo Azeglio Ciampi affermando: “La Repubblica italiana, nel giorno del centenario della sua nascita, rende omaggio alla sua figura di cittadino che ha posto le sue competenze, i suoi ideali, la sua passione, al servizio della democrazia e della Costituzione, meritando stima e riconoscenza. La coesione e l’unità del Paese, la spinta all’unione dell’Europa, sono state le direttrici permanenti della sua azione, in ogni ruolo ricoperto, nei passaggi più delicati e anche nei momenti di maggiore difficoltà che ha dovuto affrontare. Lo ha animato la profonda fiducia nei valori della civiltà del nostro Paese e nella sua capacità di saper assumere le decisioni più lungimiranti, superando le sfide più impegnative. La determinazione di Ciampi nel voler associare l’Italia al gruppo di testa che volle la nascita dell’euro contribuisce, ancora oggi, al capitale di credibilità di cui la Repubblica gode a livello internazionale”, ha concluso il Capo dello Stato.
A cento anni dalla nascita la Rai lo ha ricordato e lo ha celebrato con un palinsesto dedicato su tutte reti e testate radio, tv e web: eventi trasmessi sui videowall esterni del Museo della PaceMAMT e che hanno coinvolto i passanti e tutti quelli collegati webinar.
Un ricordo che si unisce ad altre iniziative come il francobollo emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico e diffuso da Poste Italiane, un convegno a Livorno, e il docu-film “Ciampi. Bella la mi' Livorno” firmato da Marco Guelfi e coprodotto da Rai Teche.

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Si è svolto al Museo della Pace - MAMT il Workshop “La città Cardioprotetta” Amiitalia srl organizzato da Phantasya Communication.
Sui grandi schermi videowall dei 5 piani del Museo, nel rispetto delle regole Covid 19, vi sono stati collegamenti con vari paesi sul tema medicale.

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La Fondazione Mediterraneo, nata nel 1990 per promuovere il dialogo e la cooperazione nell’area euromediterranea, è stata la protagonista del partenariato euromediterraneo, quando pochi parlavano o si interessavano alla questione.
In particolare ha partecipato ed organizzato gli eventi di Barcellona 1995 (Conferenza ministeriale e Forum Civile Euromed) che hanno lanciato il partenariato euromediterraneo sotto il nome, appunto, di “Processo di Barcellona”.
Il Primo Forum Civile Euromed si svolse a Barcellona nello stesso luogo e subito dopo la fine della Prima Conferenza ministeriale che diede il via al Processo di Barcellona, noto anche come Partenariato euromediterraneo, ossia la strategia comune europea per la regione mediterranea. Tale processo fu avviato dall'Unione europea, che all'epoca contava 15 stati membri, e da altri 12 stati della regione durante la conferenza di Barcellona che si riunì il 27 novembre e il 28 novembre 1995 presso l’Hotel Juan Carlos I°. Alla conferenza parteciparono come osservatori gli Stati Uniti. Successivamente, dopo l'allargamento dell'Unione europea avvenuto nel 2004, Malta e Cipro che partecipavano al processo come paesi terzi, divennero parte del processo come membri dell'Unione Europea.
Il Primo Forum Civile Euromed fu coorganizzato dalla Fondazione Mediterraneo e dall’Institut Català de la Mediterrània ed a quell’evento parteciparono più di 1.500 rappresentanti dei Paesi euromediterranei.
La Fondazione pubblicò anche gli atti in più lingue e curò le presentazioni dei risultati presso il Parlamento europeo ed altre istituzioni.
Nella della Fondazione Mediterraneo di Napoli -  collegata webinar con Barcellona - sono state ricordate le tappe fondamentali di un’iniziativa che ancora oggi è indispensabile per la pace e lo sviluppo condiviso nella regione.
La Fondazione ha poi organizzato altri Forum Civili Euromed, tra i quali quelli di Napoli del 1997 e 2003.

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La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia hanno partecipato – con propri rappresentanti – alla sesta edizione di  “ROME MED - DIALOGHI MEDITERRANEI”:  l'iniziativa annuale di alto livello promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall'ISPI (Istituto Italiano di Studi di Politica Internazionale) con l'obiettivo di ripensare gli approcci tradizionali al territorio integrando le analisi delle sfide attuali con nuove idee e suggerimenti e per redigere una nuova “agenda positiva”, affrontando sfide condivise sia a livello regionale che internazionale.
L’edizione di quest’anno è stata dedicata essenzialmente agli effetti della pandemia sulla regione mediterranea.
Lanciato nel 2015, MED è diventato rapidamente l'hub globale per dialoghi ad alto livello sul Mediterraneo più ampio, coinvolgendo leader di spicco dei governi, delle imprese, della società civile, dei media e del mondo accademico del Mediterraneo.
Le passate edizioni hanno riunito più di 1.000 leader internazionali, tra cui Capi di Stato e Ministri (tra loro, il Re di Giordania, il Presidente iracheno e libanese, i Ministri degli Affari Esteri di Russia, Iran, Arabia Saudita, Iraq, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti. Segretario di Stato, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati e Inviato per la Siria, nonché Alto Rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza e il primo Vicepresidente della Commissione e molti altri).

L'Istituto italiano di studi politici internazionali (ISPI) è un think tank indipendente e apartitico che fornisce ricerche di punta e opzioni politiche praticabili a funzionari governativi, dirigenti aziendali e al pubblico in generale che desidera comprendere meglio le questioni internazionali. Fondata nel 1934 a Milano, ISPI ha sempre adottato un approccio pragmatico nell'analisi di aree geografiche e temi di particolare interesse per l'Italia e l'Europa. L'ISPI è l'unico Istituto italiano - e tra i pochi in Europa - che combina la ricerca orientata alle politiche con un impegno altrettanto significativo per l'istruzione e la formazione, a convegni e consulenze sulle tendenze internazionali.
In particolare, l'Istituto è il principale forum italiano di dibattito sugli affari internazionali e promuove eventi internazionali tra cui conferenze annuali (come Rome MED), Forum di dialogo bilaterale con Francia, Germania, Svizzera e Russia e incontri a porte chiuse per un pubblico selezionato. In 80 anni ISPI ha costruito una vasta rete di think tank in Europa e nel mondo e dal 2014 è il think tank che rappresenta l'Italia nel Think20 (T20), organo consultivo del G20.

I quattro pilastri
Rome MED si basa su quattro pilastri : prosperità condivisa, sicurezza condivisa, migrazione e società e cultura civile. I dibattiti su questi temi intendono integrare le analisi delle sfide attuali con nuove idee e suggerimenti per aumentare la cooperazione economica, superare le rivalità e i conflitti regionali e garantire che siano messi in moto adeguati incentivi per lo sviluppo sostenibile.

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