Tutti gli Eventi e le Iniziative || Anno per Anno
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01 Dicembre 2021
Molteplici e significativi gli eventi organizzati dalla rete "EUROMESCO", della quale fa parte la Fondazione Mediterraneo.
28 Novembre 2021
La Fondazione Mediterraneo – protagonista del partenariato euromediterraneo nato con il processo di Barcellona il 28 novembre 1995 – ha celebrato in vari Paesi - in Italia a Napoli e a Roma – la giornata del Mediterraneo.
La Giornata del Mediterraneo (in inglese: Mediterranean Day) si celebra il 28 novembre con l'obiettivo di promuovere una comune identità mediterranea, favorendo scambi interculturali e abbracciando le diversità della regione. Tale ricorrenza è stata istituita anche per offrire maggiore visibilità agli sforzi quotidiani delle organizzazioni e dei cittadini volti a rafforzare la cooperazione e l'integrazione nella regione Euro-mediterranea.
La Giornata del Mediterraneo ha luogo nell'anniversario del Processo di Barcellona tenutosi nel 1995, il quale ha segnato l'inizio di un impegno condiviso da parte dei paesi euromediterranei per trasformare la regione in uno spazio comune di pace, stabilità, progresso socio-economico e dialogo tra i popoli, portando anche all'istituzione dell'Unione per il Mediterraneo (UpM) nel 2008. La Giornata del Mediterraneo si celebra nei paesi del bacino del Mediterraneo, compresi gli Stati membri dell'Unione europea.
26 Novembre 2021
L’Ambasciatore d’Afghanistan in Italia Khaled Ahmad Zekriya, accolto dal presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso, ha visitato il Museo della Pace – MAMT esprimendo grande apprezzamento per un’iniziativa unica nel suo genere.
L’ambasciatore Zekriya ha ringraziato il presidente Capasso e la Fondazione Mediterraneo per la costante azione di dialogo e pace e per gli aiuti alle popolazioni afghane anche in questo difficile momento.
26 Novembre 2021
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il Presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, hanno firmato il “Trattato per una cooperazione bilaterale rafforzata” al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e delle delegazioni italiana e francese. Al termine della cerimonia il Presidente Draghi e il Presidente Macron hanno rilasciato dichiarazioni congiunte alla stampa a Villa Madama.
Il presidente Michele Capasso ha sottolineato come questo trattato sia un primo passo significativo verso gli Stati Uniti del Mondo. Rispondendo ai giornalisti così si è espresso:
“Solitamente dei trattati si occupano i diplomatici e spesso sono stilati come se fossero l’uno la fotocopia dell’altro. Il Trattato Italia-Francia, invece, è da conoscere perché peculiare, supera l’interesse della diplomazia e riguarda tutti. Coinvolge in sostanza l’interesse generale dei due Paesi e, in generale, dell’Europa. Paese. Il “Trattato del Quirinale” può incidere sulla storia dei rapporti tra Italia e Francia e sullo stesso futuro dell’Europa. Italia e Francia, due Paesi così vicini ma spesso anche molto lontani. Con questo “Trattato” si imbocca la strada dell’integrazione nei settori più importanti della vita di un Paese: dalla sicurezza all’innovazione tecnologica, dalla giustizia all’economia, dall’istruzione allo sviluppo sociale e sostenibile, anche in un settore delicatissimo come quello dell’agricoltura, in cui Italia e Francia si sono trovati spesso in competizione. Ma il valore aggiunto è che questo Trattato non è chiuso, cioè “bilaterale”, come si dice nel gergo diplomatico. È invece aperto all’Europa e proteso, attenzione, non alla difesa dell’attuale assetto Intergovernativo, cioè Confederale, ma alla costituzione di un’Europa finalmente Federale, quella che i giovani sognano, quella di cui abbiamo bisogno, quella che le sfide drammatiche della globalizzazione nel tempo della pandemia ci richiedono: gli “Stati Uniti d’Europa” e gli “Stati Uniti del Mondo”.
26 Novembre 2021
Si è svolto presso la sede della Fondazione Mediterraneo e del Museo della Pace l’incontro internazionale sul tema “A VENT’ANNI DALL’11 SETTEMBRE L’AFGHANISTAN TRA REGIME CHANGE E TRASFORMAZIONI DEL SISTEMA INTERNAZIONALE”. Sono intervenuti, tra gli altri, l’Ambasciatore d’Afghanistan in Italia Khaled Ahmad Zekriya, il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso, Roberto Paura dell’Italian Institute for the future.
In questa occasione sono stati analizzati i vari problemi che attanagliano l’Afghanistan e le possibili soluzioni.
Il presidente Michele Capasso ha ricordato le tante iniziative della Fondazione sin dal 1990 in favore dell’Afghanistan e la necessità di pervenire agli STATI UNITI DEL MONDO per riportare il caso Afghanistan nella dovuta attenzione.
L’ambasciatore Zekriya ha ringraziato il presidente Capasso e la Fondazione Mediterraneo per la costante azione di dialogo e pace e per gli aiuti alle popolazioni afghane anche in questo difficile momento.
26 Novembre 2021
L’Ambasciatore d’Afghanistan in Italia Khaled Ahmad Zekriya, dopo la presentazione del presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso, ha aderito al progetto degli STATI UNITI DEL MONDO che la Fondazione Mediterraneo – da un’intuizione di Gustavo Rol – sta portando aventi con l’adesione di tanti Paesi.
26 Novembre 2021
L’Ambasciatore d’Afghanistan in Italia Khaled Ahmad Zekriya, accolto dal presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso, ha visitato il Museo della Pace – MAMT e, in particolare, la sezione dedicata a “Molinari scultore del colore”.
Particolare emozione dinanzi al Totem della Pace: l’opera monumentale di Mario Molinari simbolo degli Stati Uniti del mondo.
25 Novembre 2021
La Fondazione Mediterraneo – con la Federazione Anna Lindh Italia, il programma Kimiyya ed il Museo della Pace – MAMT – ha celebrato a Napoli ed in altre città euromediterranee la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne: una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999.
“L'Assemblea generale delle Nazioni Unite - ha ricordato il presidente Capasso alle numerose donne presenti al Museo della Pace - ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne.
La data della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne segna anche l'inizio dei "16 giorni di attivismo contro la violenza di genere" che precedono la Giornata mondiale dei diritti umani il 10 dicembre di ogni anno, promossi nel 1991 dal Center for Women's Global Leadership (CWGL) e sostenuti dalle Nazioni Unite, per sottolineare che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani. Questo periodo - ha affermato il presidente Capasso - comprende una serie di altre date significative, tra cui il 29 novembre, il Women Human Rights Defenders Day (WHRD), il 1º dicembre, la Giornata mondiale contro l'AIDS e il 6 dicembre, anniversario del massacro del Politecnico di Montreal, quando 14 studentesse di ingegneria furono uccise da un venticinquenne che affermò di voler combattere il femminismo".
In molti paesi, come l'Italia, il colore esibito in questa giornata è il rosso e uno degli oggetti simbolo è rappresentato da scarpe rosse da donna, allineate nelle piazze o in luoghi pubblici, a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio. L'idea è nata da un'installazione dell'artista messicana Elina Chauvet, Zapatos Rojos, realizzata nel 2009 in una piazza di Ciudad Juarez, e ispirata all'omicidio della sorella per mano del marito e alle centinaia di donne rapite, stuprate e assassinate in questa città di frontiera nel nord del Messico, nodo del mercato della droga e degli esseri umani. L'installazione è stata replicata successivamente in moltissimi paesi del mondo, fra cui Argentina, Stati Uniti, Norvegia, Ecuador, Canada, Spagna e Italia. La campagna in Italia viene in particolar modo portata avanti dal Centro antiviolenza e dalle Associazioni di donne impegnate nell'ambito della Violenza contro le donne.
Ed è astato proprio il rosso ad accogliere i numerosi visitatori -nel rispetto delle regole anti Covid 19 – giunti al Museo. Grande commozione nella Sala Marrakech dove sulle pareti vi sono le impronte in bianco di donne violate le cui storie sono visibili sugli schermi videowall del Museo.
25 Novembre 2021
Con il cofinanziamento della Regione Campania il Museo della Pace - MAMT amplia la segnaletica braille diventando uno dei siti museali all’avanguardia: 56 nuove targhe installate oltre alla grande targa dedicata agli Stati Uniti del Mondo arricchiscono da oggi i percorsi emozionali per i non vedenti.
Tra i primi visitatori un gruppo di tunisini con alcuni non vedenti che si sono complimentati per la qualità del linguaggio braille.
21 Novembre 2021
Grande emozione al Teatro San Carlo completo in ogni ordine di posti.
Inno di Mameli, pubblico in piedi. E cinque minuti di applausi. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella viene accolto al San Carlo per la prima dell'Otello di Verdi, regia di Mario Martone. A ricevere il Capo dello Stato all'ingresso del teatro il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il prefetto Claudio Palomba ed il sovrintendente del Massimo partenopeo, Stephane Lissner.
C'è un esercito occidentale in Medio Oriente, si vedono militari che scalpitano per fare carriera. Una scena decisamente diversa dall'esecuzione originale alla Scala, il 5 febbraio 1887. il trionfo prevedibile, già allora. "Perché musica e dramma si intrecciano e si stringono in indissolubili nodi", la sintesi senza tempo dell'opera. "Esultate", "Innaffia l'ugola". e il duetto d'amore nel primo atto, "Credo in un dio crudel" e "Sì pel ciel marmoreo io giuro", ma anche "Dio mi potevi scagliar", la "Canzone del salice" e "Niun mi tema" ne sanciscono la fama. Con cantanti d'eccezione.
Jonas Kaufmann è il "moro" senza la faccia colorata di nero ("Non potrei più e nemmeno vorrei più farlo", dice Martone). Il divo interpreta Otello con Yusif Eyvazov.
Ospite d'onore il presidente Sergio Mattarella. Gli stringe la mano e lo accompagna all'interno il sindaco Manfredi, che guarda già oltre: "Per ora ci accontentiamo di una notte, ma Napoli deve essere capitale sempre". D'accordo il governatore De Luca. Nel palco reale, il presidente della Camera Roberto Fico, il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi, il sottosegretario Enzo Amendola.
In platea la star è Toni Servillo, l'attore saluta l'ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset: a Parigi è atteso il 7 dicembre per presentare il film candidato agli Oscar di Paolo Sorrentino. Habitué i magistrati Federico Cafiero de Raho e Giovanni Melillo, arriva pure l'amministratore delegato Rai Carlo Fuertes. In balconata siedono invece cento studenti universitari e dei Conservatori, grazie ai sostenitori di Concerto d’imprese. E gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli impegnati come stagisti della nuova piattaforma “On” per un progetto di formazione sui mestieri digitali.
Lancio di rose quando cala il sipario ed applausi all'uscita del Capo dello Stato.
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