2021

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il Presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, hanno firmato il “Trattato per una cooperazione bilaterale rafforzata” al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e delle delegazioni italiana e francese. Al termine della cerimonia il Presidente Draghi e il Presidente Macron hanno rilasciato dichiarazioni congiunte alla stampa a Villa Madama.
Il presidente Michele Capasso ha sottolineato come questo trattato sia un primo passo significativo verso gli Stati Uniti del Mondo. Rispondendo ai giornalisti così si è espresso:
“Solitamente  dei trattati si occupano i diplomatici e spesso sono stilati come se fossero l’uno la fotocopia dell’altro. Il Trattato Italia-Francia, invece, è da conoscere perché peculiare, supera l’interesse della diplomazia e riguarda tutti. Coinvolge in sostanza l’interesse generale dei due Paesi e, in generale, dell’Europa. Paese. Il “Trattato del Quirinale” può incidere sulla storia dei rapporti tra Italia e Francia e sullo stesso futuro dell’Europa. Italia e Francia, due Paesi così vicini ma spesso anche molto lontani. Con questo “Trattato” si imbocca la strada dell’integrazione nei settori più importanti della vita di un Paese: dalla sicurezza all’innovazione tecnologica, dalla giustizia all’economia, dall’istruzione allo sviluppo sociale e sostenibile, anche in un settore delicatissimo come quello dell’agricoltura, in cui Italia e Francia si sono trovati spesso in competizione. Ma il valore aggiunto è che questo Trattato non è chiuso, cioè “bilaterale”, come si dice nel gergo diplomatico. È invece aperto all’Europa e proteso, attenzione, non alla difesa dell’attuale assetto Intergovernativo, cioè Confederale, ma alla costituzione di un’Europa finalmente Federale, quella che i giovani sognano, quella di cui abbiamo bisogno, quella che le sfide drammatiche della globalizzazione nel tempo della pandemia ci richiedono: gli “Stati Uniti d’Europa” e gli “Stati Uniti del Mondo”.