Tutti gli Eventi e le Iniziative || Anno per Anno
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07 Maggio 2017
Tanti i visitatori nella prima domenica di maggio al Museo della Pace – MAMT, molti provenienti da Lecco: ammirati per le emozioni e per la competenza con cui il Museo è condotto.
05 Maggio 2017
Alla vigilia della Festività di San Domenico Savio, la “santità” si ritrova nella pedagogia di Don Bosco che alimenta il Centro di Tirana dei Salesiani diretto da Don Matteo Di Fiore.
I bimbi delle prime classi delle elementari ripetono con gioia “VOGLIAMO VIVERE A COLORI CON IL CUORE DI DON BOSCO”.
Sono loro la speranza dell’Albania, sono loro i cacciatori del positivo ed i costruttori del futuro.
05 Maggio 2017
Nel corso della visita con i ragazzi albanesi nel BUNKART, il luogo dove viene testimoniata la dittatura di Enver Hoxha che ha oscurato l’Albania dal resto del mondo per oltre un quarto di secolo, il presidente Michele Capasso ha lasciato una dedica sul libro degli ospiti ed una lettera in cui ripercorre la storia recente dell’Albania ed in modo particolare il periodo sotto la guida del dittatore morto a 85 anni dopo aver omologato la vita di milioni di albanesi, uccidendo o imprigionando chi si opponeva al suo disegno politico.
“Un vecchio albanese - scrive Capasso – mi dice che dopo 30 anni di appiattimento non sai quello che perdi ed alla fine non ne senti nemmeno la mancanza: l’Albania era come un lago stagnante il cui fetore diventò abitudine di vita, stagnante e piatta come quel lago….”.
Ai piedi della montagna Daiti, nel bunker antiatomico che, insieme ad altri 700.000 (uno ogni 3 albanesi: una vera follia!) doveva proteggere il dittatore e tutti dagli assalti esterni, si respira oggi aria di libertà e di fiducia: quella libertà che giovani di 15-16 anni gridano ad alta voce affinché non si ripetano più periodi bui della storia.
Sono loro quel fiume pulito che inonderà il lago un tempo stagnante con un flusso che giungerà fino al mare: il mare della Libertà!
05 Maggio 2017
Nel corso di una visita al Centro salesiano di Tirana, diretto da Don Matteo Di Fiore, il presidente Michele Capasso ha potuto verificare la concretezza della pedagogia di Don Bosco che in questo luogo trova piena attuazione: dalle elementari alle scuole professionali i salesiani – con Amore, Dedizione e Competenza – accompagnano i bimbi albanesi in n cammino formativo che li condurrà a specializzarsi nel laboratori informatici, in quelli professionali (elettrotecnici, muratori, elettricisti, idraulici, ecc.).
E poi l’oratorio, con circa 1.000 ragazzi che tra attività sportive, danza, studi e giochi ravvivano il quartiere e la strada principale che ormai ha assunto il nome di “DON BOSCO”.
Grazie ed un “Bravo!” a Don Matteo per quest’opera che fa onore ai salesiani e costituisce un esempio per l’Albania.
04 Maggio 2017
In occasione della Biennale dei Giovani artisti il presidente Capasso ha incontrato il Ministro della Cultura d'Albania Mirela Kumbaro Furxhi sottolinenando l'antica amicizia e collaborazione tra la Fondazione Mediterraneo e la Repubblica d'Albania.
Il presidente Capasso ha invitato il Ministro a visitare il Museo della Pace - MAMT in una giornata dedicata alla Biennale e all'Albania.
04 Maggio 2017
Durante il viaggio da Bari a Tirana via Durazzo, il presidente Michele Capasso ed il direttore artistico di “Mediterranea 18 Young Artists Biennale” hanno dialogato, sulla nave e sull’autobus, ripercorrendo la storia della Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo ed esaminato le sfide concrete presenti per sostenere il dialogo e gli scambi tra i giovani.
04 Maggio 2017
Le Reti italiana ed albanese della Fondazione Anna Lindh sono impegnate congiuntamente in iniziative in favore delle donne e dei giovani.
Su questo argomento incontri ed accordi sono stati sottoscritti con il capofila prof. Besnik Mustafaj e con Laura Xhaxhiu dell’associazione “Open Doors Center”.
04 Maggio 2017
Una moltitudine di artisti provenienti da Albania, Austria, Bosnia Erzegovina, Croazia, Cipro, Egitto, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Libano, Malta, Montenegro, Marocco, San Marino, Palestina, Portogallo, Serbia, Slovenia, Turchia e Tunisia sono i protagonisti della 18° edizione della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo titolata “Mediterranea 18 Young Artists Biennale”:un evento internazionale multidisciplinare che si è svolto a Tirana e Durazzo, in Albania, dal 4 al 9 maggio 2017.
Una grande manifestazione che attraverso la presenza di oltre 230 artisti provenienti dall’Europa e dal Mediterraneo ha portato al di la dell’Adriatico il senso più profondo e contemporaneo della cultura Mediterranea ed Europea.
A partire dal 1985, anno della sua prima edizione, la Biennale si svolge ogni due anni in una città diversa dell'area Mediterranea e si rivolge a giovani artisti e creativi. BJCEM è una rete internazionale con oltre 60 membri e partner in Europa, Medio Oriente e Africa, il cui supporto rende possibile questo evento garantendo la partecipazione di artisti provenienti dai loro territori.
Lo scopo di questa rete internazionale è creare opportunità per giovani artisti, promuovendo la mobilità, lo scambio, la comprensione reciproca, il dialogo interculturale, la collaborazione e la formazione. L’Associazione sostiene la loro creatività e li mette a contatto con realtà locali e internazionali al fine di aiutarli a crescere personalmente e professionalmente.
Sono stati selezionati 230 artisti visivi, registi, scrittori, attori, musicisti e grafici dai 18 ai 34 anni (nati a partire dal 1 gennaio 1982) nelle sezioni arti visive, arti applicate, cinema, musica, spettacoli, literary creation.
In Italia, in particolare, le sezioni hanno visto il coinvolgimento di diverse realtà locali: per Arti Visive si è incaricato della selezione il Comune di Ferrara; Musica, Cinema e Graphic journalism sono state prese in carico da ARCI nazionale; il Teatro da ARCI Regionale Emilia Romagna; per le Performance il GAI-Giovani Artisti italiani; per Literary Creation ARCI Regionale Puglia.
Gli artisti sono stati invitati a ragionare sul tema generale “HOME”, elaborato dal Direttore Artistico Driant Zeneli, che lo ha articolato nelle quattro sotto tematiche Storia + Conflitto + Sogno + Fallimento = Casa. Un tema particolarmente rilevante in un paese come l’Albania caratterizzata da un passato di isolamento e da una transizione estremamente rapida. Un'area geopolitica in cui storia, conflitto, sogno e fallimento attraversano costantemente la vita quotidiana.
Quello degli artisti è stato, dunque, un viaggio al contrario, fortemente voluto dalla Regione Puglia, a sostegno delle politiche culturali e d’integrazione, in sinergia profonda con il Governo Albanese. È stata una sorta di migrazione di giovani menti creative che sono andati ad abitare una terra in piena rinascita sociale e culturale: da Bari in oltre 120 sono saliti su un traghetto che li ha portati a Durazzo, e a bordo si è svolta una conversazione sul tema “Arte e migrazioni” con lo scultore greco Costas Varotsos, gli albanesi Adrian Paci e Roland Seiko e altri ospiti di fama internazionale, che stanno in questi giorni aderendo all’iniziativa.
All’evento sono state invitate a partecipare anche le scolaresche di Puglia, selezionate attraverso una Call online, proprio sul tema che caratterizza la Mediterranea 18: le migrazioni. Hanno avuto in questo modo l’eccezionale possibilità di salire a bordo anche i ragazzi vincitori, partecipando all’inaugurazione in Albania.
Il Teatro Pubblico Pugliese, a cui la Regione Puglia ha affidato l’organizzazione degli eventi, ha pubblicato (www.teatropubblicopugliese.it) la CALL sul tema generale della 18^ Biennale dei giovani artisti al fine proprio di individuare le 3 classi che hanno partecipato all’iniziativa affianco agli artisti.
Il Segretario Generale degli Stati Uniti del Mondo Michele Capasso, tra i fondatori della Biennale sin dal 1985, ha partecipato agli eventi di Bari e di Tirana ed ha consegnato a tutti gli artisti partecipanti provenienti dai vari Paesi il titolo di “Alfieri degli Stati Uniti del Mondo”: per lo sport, per la pace.
04 Maggio 2017
Il presidente Michele Capasso, tra i fondatori della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, ha presentato il Museo della Pace – MAMT ottenendo apprezzamenti per l’iniziativa unica nel suo genere.
In particolare, l’artista Costas Varotsos, ha dimostrato particolare interesse a rappresentare le opere da lui realizzate nel mondo in ogni momento della vita.
03 Maggio 2017
Il presidente Michele Capasso - nel corso di diversi incontri con esponenti della BJCEM (la Biennale Giovani Artisti) ha ricordato una collaborazione iniziata nel 1985 in occasione della prima edizione di Barcellona, proseguita a Salomicco e consolidatosi nell'edizione di Torino del 1997. A ricordarlo tanti amici: tra tutti Luigi Ractlif e Costa Varotsos.