L’AMBASCIATORE DELL’AFGHANISTAN ZEKRIYA SOSTIENE L’OPERA DI MARIO MOLINARI

L’Ambasciatore d’Afghanistan in Italia Khaled Ahmad Zekriya, accolto dal presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso, ha visitato il Museo della PaceMAMT e, in particolare, la sezione dedicata a “Molinari scultore del colore”.
Particolare emozione dinanzi al Totem della Pace: l’opera monumentale di Mario Molinari simbolo degli Stati Uniti del mondo.

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LA FONDAZIONE CELEBRA IN VARIE CITTÀ LA “GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE”

La Fondazione Mediterraneo – con la Federazione Anna Lindh Italia, il programma Kimiyya ed il Museo della Pace – MAMT – ha celebrato a Napoli ed in altre città euromediterranee la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne: una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999.
“L'Assemblea generale delle Nazioni Unite - ha ricordato il presidente Capasso alle numerose donne presenti al Museo della Pace - ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne.
La data della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne segna anche l'inizio dei "16 giorni di attivismo contro la violenza di genere" che precedono la Giornata mondiale dei diritti umani il 10 dicembre di ogni anno, promossi nel 1991 dal Center for Women's Global Leadership (CWGL) e sostenuti dalle Nazioni Unite, per sottolineare che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani. Questo periodo - ha affermato il presidente Capasso - comprende una serie di altre date significative, tra cui il 29 novembre, il Women Human Rights Defenders Day (WHRD), il 1º dicembre, la Giornata mondiale contro l'AIDS e il 6 dicembre, anniversario del massacro del Politecnico di Montreal, quando 14 studentesse di ingegneria furono uccise da un venticinquenne che affermò di voler combattere il femminismo".
In molti paesi, come l'Italia, il colore esibito in questa giornata è il rosso e uno degli oggetti simbolo è rappresentato da scarpe rosse da donna, allineate nelle piazze o in luoghi pubblici, a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio. L'idea è nata da un'installazione dell'artista messicana Elina ChauvetZapatos Rojos, realizzata nel 2009 in una piazza di Ciudad Juarez, e ispirata all'omicidio della sorella per mano del marito e alle centinaia di donne rapite, stuprate e assassinate in questa città di frontiera nel nord del Messico, nodo del mercato della droga e degli esseri umani. L'installazione è stata replicata successivamente in moltissimi paesi del mondo, fra cui Argentina, Stati Uniti, Norvegia, Ecuador, Canada, Spagna e Italia. La campagna in Italia viene in particolar modo portata avanti dal Centro antiviolenza e dalle Associazioni di donne impegnate nell'ambito della Violenza contro le donne.
Ed è astato proprio il rosso ad accogliere i numerosi visitatori  -nel rispetto delle regole anti Covid 19 – giunti al Museo. Grande commozione nella Sala Marrakech dove sulle pareti vi sono le impronte in bianco di donne violate le cui storie sono visibili sugli schermi videowall del Museo.

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AMPLIATA LA SEGNALETICA BRAILLE DEL MUSEO

Con il cofinanziamento della Regione Campania il Museo della Pace - MAMT amplia la segnaletica braille diventando uno dei siti museali all’avanguardia: 56 nuove targhe installate oltre alla grande targa dedicata agli Stati Uniti del Mondo arricchiscono da oggi i percorsi emozionali per i non vedenti.
Tra i primi visitatori un gruppo di tunisini con alcuni non vedenti che si sono complimentati per la qualità del linguaggio braille.

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INAUGURAZIONE CON OTELLO PER IL TEATRO SAN CARLO IN PRESENZA DEL PRESIDENTE MATTARELLA

Grande emozione al Teatro San Carlo completo in ogni ordine di posti.
Inno di Mameli, pubblico in piedi. E cinque minuti di applausi. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella viene accolto al San Carlo per la prima dell'Otello di Verdi, regia di Mario Martone.  A ricevere il Capo dello Stato all'ingresso del teatro il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il prefetto Claudio Palomba ed il sovrintendente del Massimo partenopeo, Stephane Lissner.
C'è un esercito occidentale in Medio Oriente, si vedono militari che scalpitano per fare carriera. Una scena decisamente diversa dall'esecuzione originale alla Scala, il 5 febbraio 1887. il trionfo prevedibile, già allora. "Perché musica e dramma si intrecciano e si stringono in indissolubili nodi", la sintesi senza tempo dell'opera. "Esultate",  "Innaffia l'ugola". e il duetto d'amore nel primo atto, "Credo in un dio crudel" e "Sì pel ciel marmoreo io giuro", ma anche "Dio mi potevi scagliar", la "Canzone del salice" e "Niun mi tema" ne sanciscono la fama. Con cantanti d'eccezione.
Jonas Kaufmann è il "moro" senza la faccia colorata di nero ("Non potrei  più e nemmeno vorrei più farlo", dice Martone). Il divo interpreta Otello con Yusif Eyvazov.
Ospite d'onore il presidente Sergio Mattarella. Gli stringe la mano e lo accompagna all'interno il  sindaco Manfredi, che guarda già oltre: "Per ora ci accontentiamo di una notte, ma Napoli deve essere capitale sempre". D'accordo il governatore De Luca. Nel palco reale, il presidente della Camera Roberto Fico, il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi, il sottosegretario Enzo Amendola.
In platea la star è Toni Servillo, l'attore saluta l'ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset: a Parigi è atteso il 7 dicembre per presentare il film candidato agli Oscar di Paolo Sorrentino. Habitué  i magistrati Federico Cafiero de Raho e Giovanni Melillo, arriva pure l'amministratore delegato Rai Carlo Fuertes. In balconata siedono invece cento studenti universitari e dei Conservatori, grazie ai sostenitori di Concerto d’imprese. E gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli impegnati come stagisti della nuova piattaforma “On” per un progetto di formazione sui mestieri digitali.
Lancio di rose quando cala il sipario ed  applausi all'uscita del Capo dello Stato.

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CONFERENZA SULLA LIBIA

La Fondazione Mediterraneo osservatore alla Conferenza di Parigi sulla Libia. È indispensabile ripristinare il dialogo e la democrazia in Libia per la pace nel Mediterraneo.

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ANITA FLORIO IN VISITA AL MUSEO DELLA PACE - MAMT

La dottoressa Anita Florio - dirigente della Regione Campania dell’Unità operativa “Promozione e valorizzazione Musei e Biblioteche” - ha visitato nuovamente il Museo e la sua Biblioteca, accompagnata dal marito, dalla sorella e dal cognato.
In questa occasione è stato espresso apprezzamento per la continua evoluzione del Museo e per la realizzazione dei percorsi dedicati agli ipovedenti con l’installazione di targhe braille e planimetrie tattili.

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COP 26 - UN CLIMATE CHANGE CONFERENCE UK 2021. LA FONDAZIONE MEDITERRANEO E LA FEDERAZIONE ANNA LINDH ITALIA PRESENTI ALL’EVENTO

La Fondazione Mediterraneo e la Federazione Anna Lindh Italia hanno partecipato in più sessioni alla COP 26 di Glasgow condividendo le preoccupazioni per la mancanza di un’azione incisiva condivisa indispensabile per arginare i cambiamenti climatici e consentire la sopravvivenza dell’uomo sulla terra.
Il presidente Capasso ha condiviso le preoccupazioni esposte da Barak Obama e da altri relatori riproponendo, ancora una volta, il progetto degli STATI UNITI DEL MONDO. “Solo se si identifica uno spazio politico ed istituzionale unitario - anche cambiando il solo nome all’ONU – sarà possibile affrontare insieme le grandi sfide che ci attendono.
L’assenza della Cina e della Russia è grave ed in tal senso vanno assunte iniziative comuni tra l’Unione europea e gli altri partner mondiali. Non è possibile intraprendere alcuna azione seria se chi è responsabile della metà degli inquinamenti non partecipa e non aderisce”, ha affermato il presidente Capasso.

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RIUNIONE CONGIUNTA DEL COMITATO INTERNAZIONALE E DEL CONSIGLIO DEGLI AMBASCIATORI DEGLI STATI UNITI DEL MONDO

Si è svolta - parte in presenza e parte in collegamento “zoom” - la decima riunione congiunta del Comitato internazionale e del Consiglio degli Ambasciatori degli Stati Uniti del Mondo.
Tra gli argomenti all’Ordine del giorno:

  1. L’avvenuta designazione della sede degli STATI UNITI DEL MONDO.
  2. La programmazione dell’assemblea costituente degli STATI UNITI DEL MONDO.
  3. Le irrisolte problematiche per la sede istituzionale del “Palazzo Pierce”.

Sul  punto 1 il presidente Ahmed Jebli sottolinea la soddisfazione, dopo quasi trent’anni, di essere pervenuti alla ratifica degli STATI UNITI DEL MONDO e annuncia la scelta della sede del “Palazzo Pierce”, auspicando il coinvolgimento del Governo italiano per l’assegnazione in tempi brevi dell’intero edificio dell’ex “Grand Hotel de Londres” in modo da consentire le rappresentanze dei Paesi aderenti.
Sul punto 2 il presidente Capasso annuncia l’organizzazione dell’Assemblea costituente degli STATI UNITI DEL MONDO per la fine di maggio, in attesa della conferma della data da parte del Segretario generale dell’ONU e di altri rappresentanti quali il Presidente USA.
Sul punto 3 il presidente Ben Achour sottolinea l’urgenza ormai indifferibile di definire le pendenze relative alla sede di Napoli del Museo della Pace - MAMT e delle istituzioni internazionali (cui si aggiungono gli STATI UNITI DEL MONDO) e riguardante l’assegnazione di nuovi spazi, l’utilizzo esclusivo della scala d’accesso per motivi di sicurezza ed integrità delle funzioni, l’adeguamento temporale delle concessioni ai 99 anni deliberati dalla Regione Campania considerato che la condizione fondamentale posta dai 43 Paesi aderenti fu quella di avere una sede istituzionale in proprietà o per lungo periodo considerati gli investimenti da operare e l’alta rappresentatività istituzionale. Il presidente Ben Achour con gli ambasciatori presenti hanno ricordato l’Appello inviato nell’ottobre 2019 ancora senza esito e la necessità - pur in questo periodo difficile - di un incontro risolutivo con il presidente del Consiglio Draghi.
I partecipanti ringraziano il Senatore Pierferdinando Casini per il sostegno al progetto "STATI UNITI DEL MONDO".

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G20: "PERSONE, PIANETA E PROSPERITÀ", IL SUMMIT ALL'EUR. IL SOGNO DEGLI STATI UNITI DEL MONDO

“Una grande occasione ostacolata dalla burocrazia e dagli interessi specifici di grandi Paesi quali la Cina e la Russia: occorre realizzare gli STATI UNITI DEL MONDO”.
Così si è espresso il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso presente a Roma a conclusione dei lavori del G20.
Un grande tavolo ovale, incorniciato dalle bandiere dei Paesi protagonisti con l'aggiunta di quella dell'Unione europea. Tutto intorno, i fondali con le immagini dei paesaggi italiani e lo slogan del summit 'People, planet, prosperity'. Mario Draghi ha accolto i leader mondiali nella sala allestita all'interno della Nuvola in cui si svolgono i lavori del vertice dei Grandi.
"Cari colleghi, è un grande piacere accogliervi qui a Roma per questo G20 e vedervi qui dopo le difficoltà degli ultimi anni", ha esordito il premier aprendo la prima sessione di lavori. Draghi ha preso posto per primo, dopo la 'photo opportunity', al grande 'desk' di lavoro che è arredato con un grande prato al centro e 'circondato' dalle postazioni per le delegazioni e gli staff dei leader.
Il premier, in particolare, ha potuto contare sulla presenza (alle sue spalle) dei ministri più direttamente coinvolti sui dossier del summit: il ministro dell'Economia Daniele Franco e quello degli Esteri Luigi Di Maio. Intorno al grande tavolo ogni capo di Stato e di governo ha il suo posto assegnato. Tra i tanti, Angela Merkel può contare sul premier indiano Modi come 'compagno di banco'.
Il vertice romano si articola principalmente intorno alle discussioni sui temi che la presidenza italiana riassume nelle “tre P”: persone, pianeta e prosperità. Al centro del primo ambito, gli effetti che la pandemia da Covid-19 ha avuto sugli equilibri economici e sociali del mondo. L’obiettivo è quello di ridurre le disuguaglianze globali rese ancora più evidenti dalla la crisi sanitaria, cercando vie per tutelare le fasce di popolazione più vulnerabili - donne, giovani e lavoratori precari - lavorando su temi come l’accesso all’istruzione e le disparità di opportunità e condizioni di vita nei diversi Paesi del mondo. Centrale il tema dei vaccini contro il coronavirus, con Paesi che hanno ormai raggiunto alte soglie di popolazione già immunizzata e vaste aree del mondo dove invece solo poche fasce sono state vaccinate.

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7° COLLOQUIO INTERNAZIONALE. LA MONDIALIZZAZIONE DOPO LA PANDEMIA E LE SFIDE DEGLI STATI: BILANCI E PROSPETTIVE

Il Forum dell'Accademia Politica (Tunisia), la Fondazione Mediterraneo (Italia) e la Konrad Adenauer Stiftung (Germania) hanno organizzato la Conferenza internazionale sul tema “LA MONDIALIZZAZIONE DOPO LA PANDEMIA E LE SFIDE DEGLI STATI: BILANCI E PROSPETTIVE”.
La Conferenza si è articolata in sei sessioni di lavoro svoltesi durante due giornate di lavoro.
Hanno partecipato politici e scienziati di vari Paesi e l’evento - con le sue raccomandazioni -  costituisce un riferimento per il momento attuale.
In questa occasione è stato presentato, con gli ambasciatori ed i rappresentanti di vari Paesi, il simbolo degli STATI UNITI DEL MONDO adottato dalla maggioranza dei Paesi per condividere le conoscenze, combattere le ineguaglianze, contrastare il cambiamento climatico e le pandemie. Tra le varie sessioni di lavoro “Globalizzazione e democrazia finanziaria: il ruolo delle banche nel post pandemia”con la partecipazione – tra gli altri – del presidente della Banca di Credito Cooperativo Amedeo Manzo, del presidente dell’Unione Industriali di Napoli, Maurizio Manfellotto, del senatore Giuseppe Lumia e tanti altri.
La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha inviato un messaggio di felicitazioni alla Fondazione Mediterraneo a testimonianza dell’importanza dell’evento internazionale.

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