TOTEM DELLA PACE

Il “Totem della Pace” è un marchio regolarmente depositato secondo le normative vigenti. Pertanto ogni iniziativa posta in essere da soggetti terzi, volta ad utilizzare tale marchio o la dicitura “Totem della Pace”, in qualsivoglia contesto e per qualsiasi finalità, integra a tutti gli effetti la fattispecie della contraffazione di marchio.

Il “Totem della Pace”, opera dello scultore torinese Mario Molinari, è il simbolo degli “Stati Uniti del Mondo” e rappresenta la Pace: fu scelto nel 1997 da 3.000 rappresentanti di 181 Paesi e da allora gli “Stati Uniti del Mondo” con la “Fondazione Mediterraneo” stanno diffondendo questo simbolo universale costituendo la rete delle “Città per la Pace”.
Lo scultore Mario Molinari è stato un artista di chiara fama, sensibile alle tematiche di pace e dialogo tra le culture, com'è testimoniato dalle sue numerose opere e dalla sua vita.
Il progetto culturale del "Totem della Pace" è realizzato nel mondo da Michele Capasso: dedito, dal 1987, alla costruzione del dialogo quale strumento per la mediazione dei conflitti, coniuga la sua esperienza internazionale di programmazione e progettazione sociale e interculturale con quella professionale di architetto e ingegnere.
Molti i Paesi che hanno realizzato l’opera monumentale simbolo della pace e della coesistenza tra popoli diversi. Tra le principali si segnalano:

   

La vela che simboleggia il viaggio, il mare. Questo Nostro Mare che è stato culla della civiltà, teatro di scontri e battaglie tra le genti che lo abitavano ma anche e soprattutto di scambi di merci e di saperi. Un mare celebrato nel mito dove Ulisse si perse, continuando a vagare nella sua disperata ricerca della via del ritorno.La vela che si tinge di rosso, all’alba e al tramonto, alla partenza ed al ritorno nel ritmo, immutabile, dell’Universo.

(M. MOLINARI)

In occasione del “Premio Mediterraneo per la Poesia e l’Innovazione 2015” a lui attribuito, Mana Saeed Al-Otaiba ha ricevuto il “Totem della Pace” di Mario Molinari.
Nell’esprimere ringraziamento ed emozione, Al-Otaiba ha ricevuto Pia e Jacopo Molinari nella sua casa di Marrakech compiacendosi per l’intervento di Pia Molinari sulla sua opera poetica in occasione della cerimonia di assegnazione.
In questa occasione Jacopo Molinari ha fatto dono del volume sull’opera di Mario Molinari.

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Accompagnati dal presidente Michele Capasso gli “Ambasciatori” hanno reso omaggio al “Totem della Pace con l’urna del Migrante Ignoto” nella Stazione Marittima di Napoli.
“Il Totem della Pace è un simbolo universale e Casale di Principe è orgogliosa di poter accogliere nei prossimi mesi un esemplare di quest’opera monumentale dell’artista Molinari: sarà titolata a Don Peppe Diana e dedicata alle vittime di tutte le mafie”.
I ragazzi e le ragazze “Ambasciatori della Rinascita” hanno espresso ciascuno un commento sui migranti vittime nel Mediterraneo e deposto fiori sull’urna del Sacrario.

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Omaggio a Monumento eretto alla Stazione Marittima.

(ANSAmed) - NAPOLI - Otto Capi di stato e di governo renderanno omaggio il 3 ottobre prossimo al Monumento-Sacrario di Napoli, costituito dal "Totem della Pace" con l'urna del "Migrante Ignoto". Lo ha annunciato il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso, che nei giorni scorsi ha accolto a Napoli il Segretario Generale dell'Assemblea Parlamentare del Mediterraneo, Sergio Piazzi, che ha reso omaggio al monumento posto alla Stazione Marittima di Napoli. Il monumento che ricorda le continue tragedie dei migranti nel Mediterraneo ha ricevuto il plauso dei parlamentari di 28 Paesi sulla scelta del luogo "di alto valore simbolico, perché proprio dal piazzale antistante la Stazione Marittima di Napoli sono partiti nel secolo scorso milioni di persone per trovare un futuro migliore". Piazzi ha deposto nell'urna il documento di partecipazione ed Alto Patrocinio a questa iniziativa. La progettazione dell'opera monumentale, informa una nota della Fondazione Mediterraneo, fu presentata nel corso della Sessione Plenaria dell'Assemblea Parlamentare del Mediterraneo svoltasi a Palermo il 29 ottobre 2011, annunciando l'istituzione di una "Giornata dedicata al Migrante Ignoto" che la Camera dei Deputati ha approvato designando il 3 ottobre di ogni anno. Proprio per onorare la memoria di quei migranti il Comitato internazionale della Fondazione Mediterraneo - membro osservatore dell'APM - il 2 luglio 2014, ha deciso di dedicare loro il "Totem della Pace", contenente le reliquie del migrante ignoto.
L'opera dello scultore Molinari è stata realizzata nel piazzale antistante la Stazione Marittima del Porto di Napoli e la Fondazione Mediterraneo l'ha donata al Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera in occasione del 150° anniversario della loro costituzione (1865-2015), in segno di riconoscimento per l'impegno di 11.000 uomini e donne che ogni giorno rischiano la vita per salvare i naufraghi. L'urna con le reliquie proveniente da Lampedusa - realizzata con il legno dei barconi - lo stesso con il quale fu realizzato l'altare sul quale Papa Francesco celebrò messa a Lampedusa - è stata riposta nel "Totem della Pace" dal Comandante della Guardia Costiera di Lampedusa Giuseppe Cannarile, quale atto di fraternità verso tante vittime da parte del personale del Corpo delle Capitanerie di Corpo - Guardia Costiera.

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L’ecatombe annunciata nel Mediterraneo, con oltre 700 morti che si aggiungono ad una lunga lista, è stata oggetto di un Consiglio straordinario - svoltosi in data odierna - della Fondazione Mediterraneo, da 25 anni impegnata in azioni di solidarietà e pace e che ha da sempre allertato sul problema dei migranti e sulla necessità di un coinvolgimento concreto da parte dell’Europa e degli organismi internazionali.
Un’azione illustrata proprio a Lampedusa nel 2013, con una promessa a Papa Francesco: restituire dignità a chi rischia la vita in cerca di libertà e pace.
Lo stesso “Monumento con l’urna del Migrante Ignoto” realizzato a Napoli, va in questa direzione.
I membri della Fondazione hanno lanciato un Appello al Presidente Renzi ed ai leader europei.

Ecco il testo:
“I corpi esanimi in mare davanti ai nostri occhi, devono scuotere le nostre coscienze. Questi 700 morti di oggi (la più grande tragedia per numero) si aggiungono a migliaia di migranti dispersi negli ultimi anni, ai milioni di trasferiti o esiliati in cerca di dignità, pace, libertà: "urbibicidio" e "memoricidio" perpetrati in tante città e villaggi; innumerevoli esistenze di gente semplice mutilate o lacerate per sempre.

La sofferenza umana non deve trovare risposta in "ma... A me che importa?": la globalizzazione dell'indifferenza, la negazione della solidarietà, l'eutanasia della speranza, la morte della fraternità non devono appartenere alla nostra cultura perché uccidono più dei naufragi.
La comunità internazionale deve prendere atto, con matura consapevolezza, dell'esistenza di una nuova nazione: quella dei profughi, dei rifugiati, dei migranti.
Uno stato senza territorio, senza governo, senza regole, ma composto da persone che hanno bisogno di veder tutelata la propria dignità di esseri umani calpestata, annullata, mortificata da guerre e da disperazione.
I protagonisti di questo calvario non sempre hanno nome: sono i tanti Ahmed, Najlaa, Sumaya, Omar, Mohammed, Abdullah, Fatima provenienti da tanti Paesi del Mondo per sfuggire a violenze, attentati, ingiustizie, fame, epidemie, miserie umane...
La brutalità e le barbarie non devono trovare terreno fertile nell'inerzia, nell'incapacità, nelle irresponsabilità.
Davanti a queste tragedie non resta che gridare il nostro amore per i più deboli.
Gettiamo di nuovo una bottiglia nel nostro mare con un comune appello destinato a ciò che resta della nostra coscienza sulle nostre rive e rivolgiamo a Voi, Leaders dell’Europa e del Mondo, un appello accorato: INTERVENITE, anche violando le briglie della “Burocrazia”, affinché sia strutturata un’azione forte, complessa e decisa che dovrebbe nell’immediato prevedere:

  1. La convocazione di un vertice europeo allargato all'Onu per trovare soluzioni immediate per fermare le continue morti che hanno trasformato in un cimitero il Nostro Mare, anche attraverso una legge per l'immigrazione europea basata sui diritti e doveri e sul flusso degli immigrati in Europa e non solo in Italia.
  2. La creazione di campi di accoglienza nei luoghi di transito.
  3. La risoluzione della questione libica con un programma di stabilizzazione del Paese.
  4. La promozione di accordi bilaterali tra i Paesi interessati.

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L’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo (APM) - che riunisce e rappresenta i Parlamenti di 28 Paesi del Bacino Mediterraneo - ha reso omaggio al “Totem della Pace” con l’urna del “Migrante Ignoto”.
Il Segretario Generale dell’APM, Sergio Piazzi, nel corso di una sobria cerimonia, ha deposto nell’urna il documento di partecipazione ed Alto Patrocinio a questa iniziativa che all’unanimità l’Assemblea ha  condiviso.
Il Segretario Generale ha espresso il plauso dei parlamentari di 28 Paesi sulla scelta del luogo “di alto valore simbolico perché proprio dal piazzale antistante la Stazione Marittima di Napoli sono partiti nel secolo scorso milioni di persone per trovare un futuro migliore”.
Particolare apprezzamento è stato rivolto alla Fondazione Mediterraneo ed al Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, per aver deposto l’urna con le reliquie del “Migrante Ignoto” proprio il 21 marzo 2015, giornata dedicata da alcuni anni dall’APM al Mediterraneo.
I 28 fiori rossi che il Segretario Generale Piazzi ha deposto nell’urna – uno per ciascun Paese aderente all’APM – provengono da serre coltivate da migranti e poste su terreni sottratti alla criminalità organizzata.

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