Elenco Generale||degli eventi

La conferenza è stata orientata ad offrire una piattaforma da cui può essere fondato un approccio integrato per stabilire le priorità circa le sfide che affronta la regione. Inoltre, ha fornito le opportunità di esplorare le future tendenze strategiche e di sviluppare un quadro completo degli eventi a tutti i livelli alla luce del rapido svolgimento degli sviluppi correnti.
La conferenza ha ospitato gli esperti sulle questioni locali, regionali e internazionali, inclusi i funzionari, gli accademici, gli esperti strategici, i rappresentanti dei media ed i diplomatici degli EAU e dell'estero. Si sono confrontati in vista dell'instaurazione dei risultati comuni.
La conferenza è stata una piattaforma ideale per la conduzione di discussioni approfondite nel corso dei suoi cinque dibattiti specialistici.

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Si è svolta a Bruxelles la riunione dei Senior Officials dell'Unione per il Mediterraneo.
In questa occasione il nuovo Direttore Esecutivo della Fondazione Anna Lindh Hatem Atallah è intervenuto e la rappresentanza italiana ha presentato un documento su EXPO 2015.

 

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Decine di migliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione contro il terrorismo, quasi due settimane dopo l’attentato al museo del Bardo nel quale sono morte 22 persone. Al corteo hanno partecipato anche le autorità tunisine e i capi di stato di alcuni paesi stranieri, come il primo ministro italiano Matteo Renzi, il presidente francese François Hollande ed il presidente Abu Mazen.
Proprio con Abu Mazen il presidente Michele Capasso ha ricordato che durante la visita nella sede di Napoli della Fondazione del presidente palestinese, aveva allertato sulla emergenza del terrorismo anche nei paesi arabi, quali la Tunisia, che stanno intraprendendo il difficile cammino della democrazia e della pacifica coesistenza tra diverse culture e civiltà.
Lo slogan ufficiale è "Le monde est Bardo". In contemporanea all'avvio della marcia, il premier Habib Essid ha annunciato che le forze di sicurezza tunisine hanno ucciso il leader del gruppo terrorista cui faceva capo la cellula degli attentatori. Si tratta di Khaled Chaib, conosciuto anche come Lokman Abou Sakher. Lokman era leader del gruppo terrorista locale Ukba Ibn Nafi la cui roccaforte è nelle montagne Chaambi al confine con l'Algeria. Il premier ha speigato che Chaib è stato ucciso ieri sera insieme ad altri 8 miliziani in un raid nella regione di Gafsa.
È stata una giornata particolare a Tunisi. Così come accadde a Parigi dopo gli attacchi terroristici alla redazione di Charlie Hebdo: "La Tunisa non e' sola - ha detto il presidente Renzi - siamo qui per testimoniare la nostra vicinanza a questo Paese. Non la daremo vinta ai terroristi e continueremo a combattere per gli ideali di pace e libertà ovunque".

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Particolare, commosso apprezzamento è stato rivolto dalle madri tunisine ed algerine presenti al Forum  agli sforzi compiuti dalla Fondazione Mediterraneo per restituire dignità ai migranti morti nel mare, in particolare la recente realizzazione a Napoli del “Totem della Pace con l’urna del Migrante Ignoto”.
Il presidente Michele Capasso, da 25 anni impegnato per promuovere la solidarietà e la pace, ha affermato:
Il Totem della Pace con l’urna del Migrante Ignoto realizzato nel porto di Napoli vuol essere concreta testimonianza sia verso le vittime morte nel mare sia verso chi, come il Corpo delle capitanerie di porto – Guardia Costiera, dedica il proprio impegno per salvare vite umane. Il sostegno delle madri tunisine e algerine è la prova che l’azione intrapresa è il dovuto omaggio verso coloro che perdendo la propria vita hanno voluto richiamare l’attenzione del mondo intero sui temi della libertà, della dignità e della pace”.
La morte dei migranti inghiottiti nel Mediterraneo è stato uno dei temi principali del Forum Sociale Mondiale di Tunisi.
Le madri dei ragazzi tunisini scomparsi dopo la rivoluzione del 2011 hanno ancora una volta preso voce per chiedere all'Europa: "Restituiteci i nostri ragazzi". Sono oltre cinquecento le madri tunisine alla ricerca dei propri figli "desaparecidos" durante il loro viaggio verso l'Italia. Il grido delle madri tunisine si è unito all'esperienza delle madri centro americane. A Tunisi c'è anche Marta Sánchez Soler coordinatrice del Movimento Migrante Mesoamericano per porre l'attenzione sui dispersi del mondo e costruire una rete globale tra le madri tunisini e algerine, ed insieme a loro anche le donne di Plaza de Mayo, con il comune denominatore della lotta, della speranza e del grido: vivi li hanno presi, vivi li rivogliamo.
Al Forum di Tunisi, le madri condividono il dolore e lottano contro le istituzioni che cercano di occultare il problema. Nelle foto e in quei volti che le madri stringono tra le mani i morti prendono identità, c'è la volontà di restituire dignità e dare una vesta umana ai numeri: sono questi gli sforzi della società civile europea e tunisina che mettono insieme grazie al Forum. La determinazione è quella di "costruire uno spazio mediterraneo per realizzare un’ ipotesi di Mediterraneo dove primeggiano la dignità, la giustizia sociale e i diritti per tutti".

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Presso la Nuova Aula dei Gruppi della Camera, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, si è  svolto l’incontro promosso dalla Commissione parlamentare Antimafia dal titolo “Il contrasto alle mafie nella dimensione nazionale, regionale e locale”. E’ la prima volta che il Parlamento invita a fare il punto sullo stato della lotta alla criminalità organizzata nelle diverse istituzioni territoriali. Un’esigenza dettata dall’evoluzione dei poteri mafiosi che sta mostrando una incisiva delocalizzazione degli interessi criminali e un’indubbia capacità di radicamento in tutte le regioni d’Italia.
Indirizzi di saluto della Presidente della Camera, Laura Boldrini, e del Presidente del Senato, Piero Grasso. Rosy Bindi, Presidente della Commissione parlamentare Antimafia ha svolto la relazione su “L’azione dei pubblici poteri nel contrasto alle mafie: il ruolo della Commissione parlamentare d’inchiesta. Successivamente, su “L’azione dei governi regionali”, sono intervenuti Stefano Caldoro, Presidente della Regione Campania, e Rosario Crocetta, Presidente della Regione Sicilia. Il tema del “Ruolo dei sindaci” è stato affrontato da Giuseppe Falcomatà e Giuliano Pisapia, rispettivamente “primi cittadini” di Reggio Calabria e Milano.
I lavori sono proseguiti nel pomeriggio, alle 14,30, con l’intervento di don Luigi Ciotti su “Le associazioni interpellano le istituzioni nazionali e locali”. E' seguito un confronto tra la Commissione parlamentare e le Commissioni regionali antimafia. Le conclusioni sono state di Rosy Bindi.
La Fondazione Mediterraneo e la Fondazione Caponnetto – che, insieme hanno costituito l’ “Osservatorio Mediterraneo sulle Criminalità Organizzate e le Mafie” – hanno preso parte al convegno: presenti Salvatore Càlleri, Michele Capasso e Pia Molinari.

 

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Una delegazione della Fondazione Mediterraneo ha partecipato al Forum Mondiale Sociale svoltosi a Tunisi.
Dopo Porto Alegre, il Forum si è aperto al Campus Hached El Manar, dieci giorni dopo l’attentato al Museo del Bardo.
Con il motto “Popoli di tutto il mondo uniti per la libertà, l’uguaglianza, la giustizia sociale e la pace. In solidarietà con il popolo tunisino e tutte le vittime del terrorismo, contro ogni forma di oppressione” più di 70.000 persone hanno partecipato a seminari, convegni, workshop ed eventi culturali diversi, con tematiche connesse all’altermondialismo.
Il Forum si è concluso sabato 28 marzo 2015 con la marcia in solidarietà del popolo palestinese.
La morte dei migranti inghiottiti nel Mediterraneo è stato uno dei temi principali del dibattito.
Le madri dei ragazzi tunisini scomparsi dopo la rivoluzione del 2011 hanno ancora una volta preso voce per chiedere all'Europa: "Restituiteci i nostri ragazzi". Sono oltre cinquecento le madri tunisine alla ricerca dei propri figli "desaparecidos" durante il loro viaggio verso l'Italia. Il grido delle madri tunisine si è unito all'esperienza delle madri centro americane. A Tunisi c'è anche Marta Sánchez Soler coordinatrice del Movimento Migrante Mesoamericano per porre l'attenzione sui dispersi del mondo e costruire una rete globale tra le madri tunisini e algerine, ed insieme a loro anche le donne di Plaza de Mayo, con il comune denominatore della lotta, della speranza e del grido: vivi li hanno presi, vivi li rivogliamo.  Al Forum di Tunisi, le madri condividono il dolore e lottano contro le istituzioni che cercano di occultare il problema. Nelle foto e in quei volti che le madri stringono tra le mani i morti prendono identità, c'è la volontà di restituire dignità e dare una vesta umana ai numeri: sono questo gli sforzi della società civile europea e tunisina mettono insieme grazie al Forum. La determinazione è quella di "costruire uno spazio mediterraneo per realizzare un’ ipotesi di Mediterraneo dove primeggiano la dignità, la giustizia sociale e i diritti per tutti".
Particolare apprezzamento è stato rivolto agli sforzi compiuti dalla Fondazione Mediterraneo per restituire dignità ai migranti morti nel mare, in particolare la recente realizzazione del “Totem della Pace con l’urna del Migrante Ignoto”.

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Michel Capasso e Pia Molinari sono intervenuti alla cerimonia di apertura del festival del corto giovanile "Youfilmaker".
In questa occasione vi è stato un affettuoso incontro con Matilda Raffa Cuomo che ha ringraziato la Fondazione per la solidarietà espressa per la morte del consorte Mario Cuomo.

Papa Francesco ha iniziato la sua visita pastorale a Napoli dalla periferia di Scampia, incontrando la popolazione e le diverse categorie sociali.
Le sue parole hanno scosso i presenti:

Voi appartenete a un popolo dalla lunga storia - ha affermato il Santo Padre - attraversata da vicende complesse e drammatiche. La vita a Napoli non è mai stata facile, però non è mai stata triste! È questa la vostra grande risorsa: la gioia, l’allegria. Il cammino quotidiano in questa città, con le sue difficoltà e i suoi disagi e talvolta le sue dure prove, produce una cultura di vita che aiuta sempre a rialzarsi dopo ogni caduta, e a fare in modo che il male non abbia mai l’ultima parola. Questa è una sfida bella: non lasciare mai che il male abbia l’ultima parola. È la speranza, lo sapete bene, questo grande patrimonio, questa “leva dell’anima”, tanto preziosa, ma anche esposta ad assalti e ruberie.

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Alle ore 7, il Santo Padre Francesco è partito in elicottero dall’eliporto vaticano per la Visita Pastorale a Pompei e Napoli.
Al Suo arrivo, poco prima delle ore 8, nell’Area Meeting del Santuario di Pompei, è stato accolto da S.E. Mons. Tommaso Caputo, Arcivescovo di Pompei e Delegato Pontificio per il Santuario, e dal Sindaco della Città, Sig. Nando Uliano.
Raggiunto in auto il Santuario e accolto dal Rettore Mons. Pasquale Mocerino, il Santo Padre ha recitato la “Piccola Supplica” davanti all’immagine della Beata Vergine Maria del Santo Rosario.
Prima di ritornare all’elicottero per trasferirsi a Napoli, il Papa ha salutato dal sagrato i fedeli presenti sulla piazza del Santuario, e che avevano vegliato in preghiera tutta la notte. Queste le parole del Papa:

Grazie tante! Grazie tante, per questa calorosa accoglienza. Abbiamo pregato la Madonna, perché ci benedica tutti: voi, me, e tutto il mondo. Abbiamo bisogno della Madonna, perché ci custodisca. E pregate per me, non dimenticatevi. Adesso vi invito a recitare tutti insieme un’Ave Maria alla Madonna e poi vi darò la Benedizione.

 

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Il Santo Padre ha concelebrato la Santa Messa nella Piazza del Plebiscito gremita di fedeli, dopo aver attraversato l’intera città con la papa mobile, tra due ali di folla, proveniente da Scampia.
Il Santo Padre Francesco ha presieduto la Concelebrazione Eucaristica per i fedeli della diocesi di Napoli.
Al suo arrivo, ha salutato i Vescovi concelebranti e i rappresentanti di altre Chiese presenti a Napoli.
Al termine della Santa Messa, l’Arcivescovo di Napoli, Card. Crescenzio Sepe, ha rivolto al Papa un indirizzo di saluto.

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