Elenco Generale||degli eventi

Massimo Milone è stato per la Fondazione Mediterraneo, per gli Stati Uniti del Mondo e per il Museo della Pace un amico caro, un grande giornalista rispettoso delle diversità, che ha sempre riportato con puntualità e trasparenza le tante iniziative per la pace realizzate in 35 anni: bellissimo l'ultimo servizio realizzato per il nostro Museo!
I membri della Fondazione di vari Paesi lo ricordano con stima e affetto e desiderano che gli sia attribuito il titolo di "Ambasciatore degli Stati Uniti del Mondo".
TUTTI NOI RICORDIAMO LA SUA VITA CON UN BATTITO DI MANI !

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Partecipata assemblea nella sede della Fondazione Mediterraneo e degli Stati Uniti del Mondo dal titolo “Dal Meridionalismo storico all’Autonomia differenziata”, organizzata dal Partito del Sud.
Dopo i saluti di Michele Capasso, Presidente della Fondazione Mediterraneo, e l’apertura lavori a cura di Antonio Luongo, Responsabile Città Metropolitana di Napoli del Partito del Sud, sono seguiti gli interventi di Enrico Panini, già Vicesindaco di Napoli, del Senatore Peppe de Cristofaro, di Sinistra Italiana, Valentino Romano, scrittore meridionalista, Giovanni Russo Spena, Giurista democratico, Sergio Marotta, Professore universitario UNISOB, Giacomo De Angelis, della Segreteria Nazionale PCI, Paola Nugnes, per il Coordinamento Metropolitano di Napoli NO Autonomia Differenziata, Franco Bartolomei, Segretario Nazionale Risorgimento Socialista.
L’incontro organizzato in collaborazione con il Fronte Meridionalista la Riscossa del Sud e il Laboratorio del Sud ha visto inoltre la partecipazione dei rappresentanti di queste soggettività, da Nicola Manfredelli, della Carta di Venosa, a Loredana Marino del Laboratorio la Riscossa del Sud a Salvatore Lucchese, del Comitato G. Salvemini. I lavori sono stati conclusi da Natale Cuccurese, presidente del Partito del Sud, che ha dichiarato: “l’Assemblea si è resa necessaria per ricordare che il meridionalismo non è una corrente politica, ma è semplicemente un'attività di ricerca e di analisi storica ed economica sulla Questione Meridionale al fine di risolverla”.

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Continua l’afflusso di visitatori al Museo ed alla sede degli Stati Uniti del Mondo.
Dalla Germania e dall’Iran i complimenti per un’azione unica: per la Terra, per la Pace.

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Trecento studenti di varie scuole della Campania si sono riuniti per due giorni presso la sede centrale degli “Stati Uniti del Mondo” per l’incontro “Italian Model United Nation”, organizzato da United Network Association con il patrocinio degli “Stati Uniti del Mondo” ed in collaborazione con la Fondazione Mediterraneo ed il Museo della pace MAMT.
In questa occasione tutti gli studenti partecipanti e lo staff di UNA sono stati nominati “Alfieri degli Stati Uniti del Mondo”.

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Sull'emittente "Napolitoday" un servizio ed un'intervista al Segretario Generale Michele Capasso sul Museo e sugli Stati Uniti del Mondo.

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Gli “Stati Uniti del Mondo” hanno organizzato e partecipato in varie città dei 5 continenti alla “56° Giornata Mondiale della Pace” portando l’esperienza di 35 anni del programma “Pace è azione”.
In questa occasione il Segretario Generale prof. Michele Capasso ha ricordato le parole di Papa Francesco nel suo messaggio dal titolo: Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace.
“San Paolo esorta costantemente la Comunità a vigilare, cercando il bene, la giustizia e la verità: «Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri» (5,6). È un invito a restare svegli, a non rinchiuderci nella paura, nel dolore o nella rassegnazione, a non cedere alla distrazione, a non scoraggiarci ma ad essere invece come sentinelle capaci di vegliare e di cogliere le prime luci dell’alba, soprattutto nelle ore più buie. Il Covid-19 ci ha fatto piombare nel cuore della notte, destabilizzando la nostra vita ordinaria, mettendo a soqquadro i nostri piani e le nostre abitudini, ribaltando l’apparente tranquillità anche delle società più privilegiate, generando disorientamento e sofferenza, causando la morte di tanti nostri fratelli e sorelle.
… Di certo, avendo toccato con mano la fragilità che contraddistingue la realtà umana e la nostra esistenza personale, possiamo dire che la più grande lezione che il Covid-19 ci lascia in eredità è la consapevolezza che abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri, che il nostro tesoro più grande, seppure anche più fragile, è la fratellanza umana, fondata sulla comune figliolanza divina, e che nessuno può salvarsi da solo. È urgente dunque ricercare e promuovere insieme i valori universali che tracciano il cammino di questa fratellanza umana. Abbiamo anche imparato che la fiducia riposta nel progresso, nella tecnologia e negli effetti della globalizzazione non solo è stata eccessiva, ma si è trasformata in una intossicazione individualistica e idolatrica, compromettendo la garanzia auspicata di giustizia, di concordia e di pace. Nel nostro mondo che corre a 2 velocità, molto spesso i diffusi problemi di squilibri, ingiustizie, povertà ed emarginazioni alimentano malesseri e conflitti, e generano violenze e anche guerre.
… Mentre, da una parte, la pandemia ha fatto emergere tutto questo, abbiamo potuto, dall’altra, fare scoperte positive: un benefico ritorno all’umiltà; un ridimensionamento di certe pretese consumistiche; un senso rinnovato di solidarietà che ci incoraggia a uscire dal nostro egoismo per aprirci alla sofferenza degli altri e ai loro bisogni; nonché un impegno, in certi casi veramente eroico, di tante persone che si sono spese perché tutti potessero superare al meglio il dramma dell’emergenza. Da tale esperienza è derivata più forte la consapevolezza che invita tutti, popoli e nazioni, a rimettere al centro la parola “insieme”. Infatti, è insieme, nella fraternità e nella solidarietà, che costruiamo la pace, garantiamo la giustizia, superiamo gli eventi più dolorosi. Le risposte più efficaci alla pandemia sono state, in effetti, quelle che hanno visto gruppi sociali, istituzioni pubbliche e private, organizzazioni internazionali uniti per rispondere alla sfida, lasciando da parte interessi particolari. Solo la pace che nasce dall’amore fraterno e disinteressato può aiutarci a superare le crisi personali, sociali e mondiali”.

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Nella sede degli “Stati Uniti del Mondo” e della “Fondazione Mediterraneo” si è svolta la consueta semplice cerimonia di scambio degli auguri per in nuovo anno.

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Gli “Stati Uniti del Mondo” hanno promosso in varie città nei 5 continenti la “Giornata internazionale del volontariato”: Il presidente della Commissione “Volontariato e diritti umani” Giuseppe Lumia nel suo messaggio ha affermato:
“Il Volontariato moderno è un’esperienza concreta che segna profondamente la vita. Cura noi stessi da mille mali che spesso ci abbrutiscono: apatia, solitudine, noia, egoismo, indifferenza. Esalta inoltre le belle virtù che, scava scava, tutti abbiamo dentro e che spesso trascuriamo: prossimità, voglia di fare, dono, gratuità, dedizione, altruismo, capacità di “sortire insieme dalle difficoltà. Il Volontariato moderno e organizzato è anche l’esperienza giusta per curare i mali della società che sono purtroppo tantissimi: odio, discriminazioni, violenze, guerre, disuguaglianze, cambiamenti climatici, ma anche disimpegno verso l’altro e verso il contesto sociale e ambientale.
Il Volontariato moderno e organizzato infatti promuove la partecipazione, la condivisione, la progettualità, il fraternariato e il relazionesimo.
Ecco perché il Volontariato moderno e organizzato mette in gioco alti profili democratici e politici  in un modo partecipativo che vuole rimuovere le cause del disagio o dell’emarginazione a cui ci si dedica con passione.
Il mio maestro e fraterno amico, Luciano Tavazza, ha sempre testimoniato: “non eroi, ma cittadini”. Non è poco, soprattutto di questi tempi così travagliati.
Consiglio la lettura di due libri: “La città della gioia”, di Dominique Lapierre, di cui oggi piangiamo la scomparsa, e appunto “Non eroi, ma cittadini”, di Luciano Tavazza.
Ricordo anche il link per sottoscrivere l’appello al Presidente della Repubblica - predisposto dall'associazione Luciano Tavazza, collegata agli “Stati Uniti del Mondo” - per rilanciare il ruolo del volontariato organizzato”.

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Dopo 35 anni di impegno è stata approvata la “COSTITUZIONE DEGLI STATI UNITI DEL MONDO”.
La cerimonia si è svolta presso la sede centrale di Napoli in presenza - anche su piattaforma web - dei membri del Consiglio Direttivo, dei membri del Comitato internazionale, dei membri del Comitato esecutivo, dei rappresentanti degli  Ambasciatori degli Stati Uniti del Mondo, dei Presidenti delle Commissioni permanenti, dei responsabili delle Sezioni autonome, dei rappresentanti della Rete SUM, dei rappresentanti degli Alfieri degli Stati Uniti del Mondo  e dei delegati di 181 Paesi dei 5 continenti aderenti agli Stati Uniti del Mondo.
L’Atto di approvazione della “Costituzione” è stato redatto dal Notaio Ennio De Rosa previo il deposito presso il Tribunale di Napoli delle 3 edizioni ufficiali del documento nelle lingue italiana, inglese e francese.
In questa occasione il Segretario Generale prof. Michele Capasso ha manifestato la grande emozione per un momento storico che vede per la prima volta riassunte in una “Carta costituzionale” i diritti e doveri degli abitanti del mondo per salvaguardare la Terra ed assicurare la Pace.
All’atto di approvazione sono state allegate le prime adesioni e ratifiche, tra queste quelle dei Salesiani di Don Bosco, della Conferenza islamica, delle Figlie di Maria Ausiliatrice, della rete di città Euromedcity, dell’Accademia del Mediterraneo, della rete di Università Almamed, della rete di donne per il dialogo Kimiyya, dell’ Accademia per gli Stati Uniti d’Europa ed altre.
Un opuscolo sintetico sui 35 anni di attività degli Stati Uniti del Mondo è stato allegato al medesimo atto.
Dal 22 novembre 2022, data di conclusione degli adempimenti internazionali, la “Costituzione” è definitivamente approvata e sarà trasmessa in tutto il mondo.

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Nel corso di una cerimonia svoltasi presso la sede di Napoli degli “Stati Uniti del Mondo”, il presidente Michele Capasso ha ricevuto il riconoscimento di Socio onorario della “Fondazione Italiana di Bioarchitettura” presieduta da Wittfrida Mitterer.

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