Elenco Generale||degli eventi

Una delegazione di vari Paesi degli Stati Uniti del Mondo con migliaia di giovani “Alfieri degli Stati Uniti del Mondo” ha partecipato alla XXXVIIa GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU’ in programma a Lisbona dal 2 al 6 agosto 2023.
Il Segretario Generale Michele Capasso ha ricordato l’importanza di questo incontro in questo momento difficile della storia dell’umanità ed il ruolo del Portogallo nel processo di dialogo e pace.
“E’ un momento che vivo con gioia – ha affermato Capasso – per la presenza di tanti amici che hanno condiviso sin dall’inizio il percorso della Fondazione Mediterraneo e degli Stati Uniti del Mondo: dal Rettor Maggiore dei Salesiani Angel Fernandes Artime all’Ambasciatore d’Italia a Lisbona Carlo Formosa, da Don Luigi Ciotti ai presidenti della Repubblica del Portogallo in visita alla sede di Napoli, dai tanti attori impegnati per la carità ai giovani di vari Paesi difensori della TERRA e della PACE”.
“La presenza del Santo Padre è fondamentale, catalizzante – ha concluso il SG Capasso – sin dal  Suo arrivo alla Base Aerea di Figo Maduro a Lisbona, il Santo Padre Francesco è stato accolto dal Presidente della Repubblica del Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa e  due bambini in abito tradizionale gli hanno offerto dei fiori. Da qui una serie infinita di incontri e di appuntamenti che lasceranno un segno nella storia”.

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Gli Stati Uniti del Mondo con la Fondazione Mediterraneo e l’Accademia del Mediterraneo hanno ricordato Padre Paolo Dall’Oglio, membro fondatore, in occasione del decennale dal rapimento avvenuto a Raqqa il 29 luglio 2013.
Fondatore della comunità monastica di Deir Mar Musa, Padre Paolo è testimone instancabile di pace e dialogo tra le diverse confessioni religiose in Siria.
“Sono trascorsi dieci anni dal suo rapimento - ha affermato il Segretario Generale Michele Capasso, caro amico di Padre Paolo - e tanti i ricordi e le azioni che hanno contraddistinto anni di collaborazione per il dialogo e la pace. Mi commuovo ancora oggi ricordando quando per convincere musulmani e cattolici a dialogare in un momento difficile di scontri e controversie, mi travestii da Babbo Natale per stemperare la tensione: Paolo comprese e, con sguardo complice, mi incitò a continuare. Non amava raccontarsi Paolo e quando gli assegnammo il Premio Mediterraneo ci abbracciò forte dicendo che quel riconoscimento era per tutta la comunità monastica e non per lui”.
In questa occasione è stato letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
«Sono trascorsi dieci anni dal rapimento in Siria di padre Paolo Dall’Oglio. Da allora nessuna notizia è stata capace di rinfocolare la speranza della sua sopravvivenza. In questo giorno che rinnova il dolore e, con esso, il ricordo di uomo generoso, che ha donato tutto se stesso alla solidarietà, al dialogo, all’aiuto di chi più è nel bisogno, desidero esprimere i sentimenti più profondi di vicinanza ai familiari e a quanti con loro condividono lo strazio dell’attesa.
Paolo Dall’Oglio, testimone e costruttore di pace, ha fatto sì che la sua fede religiosa non si sia mai espressa come motivo di contrasto. La sua vita è sempre stata una spinta incessante a ricercare la condivisione, l’incontro, la giustizia, l’unità, in nome della persona, di ogni persona, della sua integrità, della sua inviolabile dignità. Ha sfidato pregiudizi e regimi, ha vissuto con i più poveri, ha percorso coraggiosamente i deserti e i territori dei conflitti, dell’odio, della sopraffazione, per portare speranza e umanità.
Per quanto possano apparire inermi, i testimoni di pace sono protagonisti della storia. La memoria della loro presenza e del loro passaggio va tenuta alta, ancor più in una stagione in cui le ferite della guerra insanguinano il Medio Oriente e la nostra Europa». 
Sono stati riproposti video, documenti ed immagini degli incontri con Padre Paolo dal 1998 all’ultimo del 2013.

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Pescasseroli sempre di più centro culturale ed “orgoglio” degli “Stati Uniti del Mondo” per averne compreso il messaggio sin dal 2010 realizzando l’opera monumentale “Totem della Pace”, simbolo degli Stati Uniti del Mondo.
Nella Sala Consiliare del Comune di Pescasseroli, presenti Sindaci ed autorità della Comunità del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise - molti dei quali “Ambasciatori” ed “Alfieri” degli Stati Uniti del Mondo - il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha inaugurato la diciottesima edizione del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce.
È il compimento di un percorso che si svolge lungo tutto l’anno, in diversi luoghi d’Abruzzo e nelle aule delle scuole, dove studenti e insegnanti leggono ed esprimono il loro giudizio sui libri selezionati, che sono stati poi presentati ai membri della giuria.
Il Premio Croce è un percorso storico – ha affermato il sindaco di Pescasseroli Giuseppe Sipari, introducendo l’incontro – è un vero percorso culturale, itinerante, che ha toccato più città e che ha coinvolto decine di popolazioni studentesche, facendosi ottimo strumento di veicolo della lettura” per i giovani. Dunque non solo un evento celebrativo, ma un incontro che ridia importanza all’attualità del pensiero di Croce e alla sua modernità”.
Pescasseroli è un centro straordinario di vitalità culturale - ha affermato il Segretario Generale Michele Capasso che da oltre 45 anni frequenta la località abbruzzese - “qui la cultura va d’accordo con la natura”.
Tra i premiati la giornalista e scrittrice Titti Marrone - da sempre sostenitrice della Fondazione Mediterraneo e degli Stati Uniti del Mondo – con il libro “Se solo il mio cuore fosse pietra”.
Il Ministro Sangiuliano ha affermato: “Perché Croce? La sua azione culturale è un inno alla libertà delle persone, è un riconoscimento del valore dell’umano, attraverso la cultura che ci rende migliori e rende migliore tutta la nostra la nostra società”.

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Gli Stati Uniti del Mondo e la Fondazione Mediterraneo - impegnati dal 1987 sulle tematiche e problematiche legate ai processi migratori nel “Grande Mediterraneo” - condividono gli obiettivi della “Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni”, svoltasi su iniziativa del Governo italiano presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: presenti i leader di quasi tutti gli Stati della sponda Sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, gli Stati Ue di primo approdo e alcuni partner del Sahel e del Corno d’Africa, i vertici delle Istituzioni europee e delle Istituzioni finanziarie internazionali, per affrontare le emergenze e lanciare una strategia di sviluppo condivisa. Al termine dei lavori si è svolta la conferenza stampa del Presidente Meloni.
Gli obiettivi della Conferenza sono:

  • Avviare un percorso internazionale per attuare misure concrete per la crescita e lo sviluppo del Mediterraneo allargato e l’Africa;
  • Affrontare le cause profonde dei flussi irregolari per sconfiggere l’attività criminale dei trafficanti di esseri umani;
  • Individuare soluzioni a tutela dell’ambiente cogliendo le sfide della diversificazione energetica e del cambiamento climatico.

Si tratta di un’iniziativa di politica estera dove l’Italia esercita il suo ruolo centrale nel Mediterraneo allargato con il fine di dare avvio a un percorso pluriennale, con impegni concreti e verificabili da parte degli Stati partecipanti sui temi dello sviluppo e delle migrazioni.
Un ulteriore passaggio dell’azione diplomatica a tutto campo del Governo Meloni per affrontare le emergenze secondo un approccio integrato che punta a costruire un partenariato tra pari, multidimensionale e di lungo periodo, fondato sulla solidarietà fra le Nazioni, sul rispetto della loro sovranità e sulla condivisione delle responsabilità.
La Conferenza mira a governare il fenomeno migratorio, contrastare il traffico di esseri umani e promuovere lo sviluppo economico secondo un nuovo modello di collaborazione fra Stati, attraverso la pianificazione e la realizzazione congiunta di iniziative e progetti in sei settori principali: agricoltura; energia; infrastrutture; educazione-formazione; sanità; acqua e igiene.  
Il formato comprende i leader di quasi tutti gli Stati della sponda Sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, nonché gli Stati Ue di primo approdo e alcuni partner del Sahel e del Corno d’Africa e i vertici delle Istituzioni europee e delle Istituzioni finanziarie internazionali. Nazioni di origine, di transito, di primo arrivo in Europa e partner come gli Stati del Consiglio di Cooperazione del Golfo.

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Gli Stati Uniti del Mondo con la Fondazione Mediterraneo ha partecipato all’incontro dal tema “Il Volontariato bene prezioso” organizzato da “Padova Capitale Europea del Volontariato”, membro fondatore degli Stati uniti del Mondo.
In questa occasione è stato presentato il testo di modifica al Codice del Terzo Settore, una svolta importante per le associazioni di volontariato che da tempo si trovano a dover affrontare una burocrazia asfissiante. A Padova si è  approfittato di questa occasione per fare il punto sulla strategia di preparazione del disciplinare che servirà per presentare la candidatura di queste organizzazioni a patrimonio dell'umanità, con il sostegno degli “Stati Uniti del Mondo”.
E’ stato inoltre condivisa l'esigenza di costituire una rete di associazioni di volontariato che guardi all'Europa e al mondo e che si basi sull'essere-fare e sull'essere-cambiamento, con un approccio più moderno. Il volontariato moderno deve essere un soggetto di cambiamento e non può più limitarsi a restare a guardare.

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Gli allievi dell’Istituto Comprensivo “ALPI-LEVI” di Scampia, nominati “Alfieri degli Stati Uniti del Mondo”, hanno piantato nel giardino dell’Istituto e del Plesso “Tommaso Campanella - Carlo Acutis” l’“Ulivo della Pace”.
Al grido di “Viva gli Stati Uniti del Mondo” i ragazzi hanno condiviso con i docenti presenti, con il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso e con la Preside Rosalba Rotondo il messaggio degli “Stati Uniti del Mondo”: per la TERRA, per la PACE.

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Gli “Stati Uniti del Mondo” con le sezioni autonome “Fondazione Mediterraneo” e “Accademia del Mediterraneo” hanno celebrato la “Giornata mondiale del rifugiato” al fine di intensificare gli sforzi per prevenire e risolvere i conflitti e contribuire alla pace e alla sicurezza dei rifugiati.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha scelto di celebrare la “Giornata Mondiale del Rifugiato” il 20 giugno di ogni anno con la Risoluzione 55/76. Il documento è stato approvato il 4 dicembre 2000 in occasione del 50° anniversario della Convenzione del 1951 relativa allo status dei rifugiati.
Gli “Stati Uniti del Mondo” si sono associati con deliberazione n.136 del 16 luglio 2001.
“Ancora in questo anno - ha affermato il Segretario Generale Michele Capasso - i siriani, i cittadini del Sudan, dell’Afghanistan e della Repubblica Democratica del Congo, saranno tra coloro che maggiormente necessiteranno di un programma di reinsediamento”.
Diversi eventi sono stati organizzati in vari Paesi dagli “Stati Uniti del Mondo” nel mondo per celebrare la Giornata.

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Accompagnati dalle prof. Maya Bova e Anna De Mattia, studenti dell’Istituto Comprensivo “Alpi-Levi” di Scampia hanno visitato la sede degli “Stati Uniti del Mondo” e del Museo della Pace, patrimonio dell’umanità.
In questa occasione, il Segretario Generale prof. Michele Capasso ha illustrato le finalità dell’istituzione e nominato tutti i docenti e gli studenti presenti - in virtù di delibera del Comitato internazionale che ha decretato l’adesione dell’I.C. “Alpi-Levi” alla rete SUM - “Alfieri degli Stati Uniti del Mondo”.

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La Fondazione Mediterraneo con gli Stati Uniti del Mondo - rappresentati dal presidente della Commissione Volontariato Giuseppe Lumia e da Giovan Battista Cicchetti Marchegiani presidente del Raggruppamento Operativo Emergenza Colonna Mobile Nazionale Protezione Civile - ETS - hanno effettuato una missione ad Odessa consegnando un'ambulanza e generi di prima necessità.
In questa occasione con il Comune di Odessa é stato concordato di realizzare un centro stabile per la riabilitazione e l’assistenza dei minori vittime del conflitto.
A conclusione della missione il senatore Lumia ed il dott. Cicchetti Marchegiani hanno consegnato nelle mani del presidente della Fondazione Mediterraneo, Michele Capasso, la bandiera ucraina con le firme dei partecipanti.

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L'Università Cadi Ayyad (UCA) di Marrakech è la sede della Fondazione Mediterraneo e degli Stati Uniti del Mondo per la sponda Sud del Mediterraneo.
Nel corso di una cerimonia solenne - svoltasi presso la presidenza dell'UCA alla presenza di una schiera di politici, diplomatici, accademici, ricercatori, esperti e studenti - la targa e la bandiera degli Stati Uniti del Mondo sono state apposte all'ingresso del rettorato dell'UCA, che dal 2000 è sede della Fondazione Mediterraneo, divenuta sezione autonoma degli "Stati Uniti del Mondo" dal 2022.
"La nuova targa all'ingresso della presidenza e la presentazione della bandiera ufficiale degli Stati Uniti del Mondo testimoniano l'impegno della nostra istituzione per la cooperazione internazionale e la promozione della pace nel mondo", ha sottolineato il presidente dell'Università Cadi Ayyad (UCA), Prof. Moulay Lhassan Hbid; affermando che questa cerimonia "segna un passo importante nella nostra collaborazione con la Fondazione Stati Uniti del Mondo", ha indicato che l'UCA "sta compiendo un nuovo passo nella sua collaborazione diventando la sede degli Stati Uniti del Mondo. È una responsabilità che prendiamo molto sul serio e ci impegniamo a lavorare con la Fondazione per promuovere la cooperazione internazionale, l'istruzione, la ricerca e l'innovazione, nell'interesse della pace e del benessere di tutti i popoli del mondo".
Il prof. Hhbid si è detto profondamente onorato e orgoglioso di questo riconoscimento, che "rappresenta un'enorme responsabilità che mi incoraggia a raddoppiare i miei sforzi per contribuire ulteriormente al progresso della nostra università e alla promozione della cooperazione internazionale".
Da parte sua il prof. Michele Capasso, Segretario Generale degli "Stati Uniti del Mondo" e Direttore Generale della Fondazione Mediterraneo, e la dott.ssa Pia Molinari, Presidente del Consiglio Direttivo, hanno sottolineato che si tratta di una giornata "storica", che segna la realizzazione di un sogno coltivato fin dal 1988 a Marrakech, per la creazione di una sede della Fondazione Mediterraneo e degli Stati Uniti del Mondo, che conta 181 Paesi membri e 16.000 istituzioni e organizzazioni della società civile.

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