FEDERAZIONE ANNA LINDH ITALIA

 

La Federazione Anna Lindh Italia, senza scopo di  lucro, condivide le finalità della Fondazione Anna Lindh  creata nel 2004 dalla Commissione europea congiuntamente ai 42 paesi euromediterranei. 
L’obiettivo della Federazione è promuovere, sostenere ed attuare l’interazione culturale e sociale tra l’Italia e i paesi euromediterranei in vari campi d’azione tra i quali: arte, architettura, archeologia, ambiente, artigianato, giovani, donne, diritti umani, migranti, mestieri d’arte, occupazione, formazione, educazione, infanzia, sport, dialogo interreligioso, legalità, musica, cultura del cibo, empowerment, tradizione, turismo, solidarietà sociale, scambi economici e culturali, mestieri d’arte.
In particolare la Federazione intende attuare iniziative in favore dei giovani finalizzate specialmente a restituire loro speranza e fiducia attraverso la promozione del “vero”, del “bello” e del “buono”.

Il ventesimo degli anniversari è dedicato al centenario dalla nascita di Salvo D’Acquisto. Il presidente ha ricordato il vicebrigadiere che sacrificò la sua vita per gli altri. Nei 5 piani del Museo – nel pieno rispetto delle regole per il Covid – sono stati proiettati filmati, inediti e testimonianze.
Questo evento, afferma il presidente Capasso, vuole rendere omaggio ad una figura encomiabile che fa onore all’Arma dei Carabinieri ed all’Italia.
In questa occasione il presidente Capasso ha annunciato che nei prossimi mesi l’intero edificio del Museo sarà dedicato a “L’Arma dei Carabinieri, nei secoli fedele”.
Il 23 settembre 1943 - annunciano i video del Museo - il vice brigadiere Salvo D’Acquisto, insignito della medaglia d’oro al valor militare alla memoria, sacrificò la sua vita per salvare quella di 22 persone innocenti. Il giorno precedente – 77 anni fa – l’esplosione di alcune casse di munizioni uccise un soldato tedesco e ne ferì due. Le casse erano depositate  in una caserma abbandonata della Guardia Di Finanza, nella località torre di Palidoro e poco lontano da Torrimpietra, luogo dove sorgeva la stazione Carabinieri comandata da Salvo D’Acquisto.
Nonostante si fosse trattato di un incidente, l’evento fu ritenuto dalle milizie tedesche uno spregiudicato attentato organizzato dagli italiani. D’acquisto provò a persuaderli che si era trattato di un incidente ma l’ufficiale nazista non diede peso alle sue spiegazioni.
Ordinò di rastrellare 22 persone a caso tra le abitazioni del piccolo paese della provincia romana e le fece condurre nei pressi della Torre di Palidoro.
Furono tutte interrogate sommariamente ma la loro versione non fu ascoltata. Salvo D’Acquisto, vista la brutta piega presa dagli eventi, decise di rivolgersi a un ufficiale nazista e offrì la propria vita in cambio del rilascio dei 22 ostaggi, già costretti a scavarsi da soli la fossa.
Erano le 17:15 quando il Feldwevel Hansel Feiten diede l’ordine fatale. Prima di morire sotto i proiettili tedeschi, D’Acquisto gridò “Viva l’Italia!”
Oggi, dopo 77 anni dal suo gesto eroico ed in occasione del 100° anniversario della sua nascita, i Carabinieri hanno commemorato il suo sacrificio.
A Napoli il comandante interregionale “Ogaden” generale di corpo d’armata Adolfo Fischione, insieme al comandante della legione carabinieri Stefanizzi e ad altri ufficiali dell’Arma hanno reso omaggio alla tomba di Salvo D’Acquisto nella Basilica di Santa Chiara per poi deporre una corona d’alloro al monumento di Piazza Salvo D’Acquisto, in presenza del prefetto Valentini.

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Si sono svolte a Firenze ed a Napoli (sede dell’OMCOM e del Museo della Pace - MAMT) le celebrazioni per il centenario dalla nascita di Nino Caponnetto, Giudice ideatore del suo storico Pool o “Nonno Nino” per le migliaia e migliaia di ragazzi incontrati, fino all’ultimo momento della sua vita, nelle scuole di tutta la nostra smemorata Italia. 
“Ha amato Firenze, ne è stato amato e lo è tutt’ora. Ha amato Palermo, ne è stato amato ma non a sufficienza. Ha scelto di fare il Giudice. Senza dire nulla alla moglie ha sostituito Rocco Chinnici ucciso con metodo libanese da Cosa Nostra. Ha ottenuto come Pretore al primo incarico la prima sentenza della Corte Costituzionale. Ha combattuto in Africa e ne è tornato pieno di incubi e schierato per la pace. Ha parlato ai giovani di tutta Italia. Ha creato il primo pool antimafia mettendoci quattro moschettieri: Falcone, Borsellino, Guarnotta, Di Lello. Ha amato sua moglie Betta per 61 anni fino alla morte. Ha difeso la Costituzione. Ha per primo, nella storia del nostro Paese, fatto condannare in modo definitivo oltre 400 boss mafiosi. Ha pianto per la morte dei suoi ‘figli’ Falcone e Borsellino. Ha detto ‘tutto è finito’, pentendosene subito”.

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Giornata speciale al Museo della Pace - MAMT il 5 settembre 2020. In questo giorno si celebra Santa Teresa di Calcutta, l’anniversario della nascita del giudice Antonino Caponnetto (5 settembre 1920) e il decimo anniversario dell’uccisione di Angelo Vassallo, il sindaco-pescatore di Acciaroli.
Dopo la Santa Messa e la visita alla Cappella dedicata a Santa Teresa di Calcutta sono stati proiettati 3 video emozionali sui protagonisti di questa giornata.

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