AL MUSEO DELLA PACE RICORDANDO MADRE TERESA, NINO CAPONNETTO E ANGELO VASSALLO

Giornata speciale al Museo della Pace - MAMT il 5 settembre 2020. In questo giorno si celebra Santa Teresa di Calcutta, l’anniversario della nascita del giudice Antonino Caponnetto (5 settembre 1920) e il decimo anniversario dell’uccisione di Angelo Vassallo, il sindaco-pescatore di Acciaroli.
Dopo la Santa Messa e la visita alla Cappella dedicata a Santa Teresa di Calcutta sono stati proiettati 3 video emozionali sui protagonisti di questa giornata.

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CENTO ANNI DALLA NASCITA DI ANTONINO CAPONNETTO, UOMO E GIUDICE CONTRO LE MAFIE

Si sono svolte a Firenze ed a Napoli (sede dell’OMCOM e del Museo della Pace - MAMT) le celebrazioni per il centenario dalla nascita di Nino Caponnetto, Giudice ideatore del suo storico Pool o “Nonno Nino” per le migliaia e migliaia di ragazzi incontrati, fino all’ultimo momento della sua vita, nelle scuole di tutta la nostra smemorata Italia. 
“Ha amato Firenze, ne è stato amato e lo è tutt’ora. Ha amato Palermo, ne è stato amato ma non a sufficienza. Ha scelto di fare il Giudice. Senza dire nulla alla moglie ha sostituito Rocco Chinnici ucciso con metodo libanese da Cosa Nostra. Ha ottenuto come Pretore al primo incarico la prima sentenza della Corte Costituzionale. Ha combattuto in Africa e ne è tornato pieno di incubi e schierato per la pace. Ha parlato ai giovani di tutta Italia. Ha creato il primo pool antimafia mettendoci quattro moschettieri: Falcone, Borsellino, Guarnotta, Di Lello. Ha amato sua moglie Betta per 61 anni fino alla morte. Ha difeso la Costituzione. Ha per primo, nella storia del nostro Paese, fatto condannare in modo definitivo oltre 400 boss mafiosi. Ha pianto per la morte dei suoi ‘figli’ Falcone e Borsellino. Ha detto ‘tutto è finito’, pentendosene subito”.

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UNA TARGA IN RICORDO DI SUOR MARIA PIA GIUDICI

Le “Figlie di Maria Ausiliatrice nel mondo” con la “Fondazione Mediterraneo” ed il “Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise” hanno commemorato Suor Maria Pia Giudici apponendo una targa commemorativa nel Rifugio della Difesa dove negli ultimi 15 anni Suor Maria Pia Giudici con altre Figlie di Maria Ausiliatrice ha soggiornato scrivendo pagine memorabili in difesa della natura e per la salvaguardia dell’ambiente.
Il presidente Capasso, commosso, ha ripercorso le tappe principali dei soggiorni di Suor Maria Pia nel Parco: gli incontri con giovani di vari Paesi, i seminari sul dialogo interreligioso, le Sante Messe all’aperto e tante altre iniziative che hanno reso questi luoghi un punto di riferimento per visitatori provenienti da vari Paesi.
In questa occasione è stato proiettato il film “MARIA PIA GIUDICI, LA GIOIA IN UNA VITA SEMPLICE”, di Michele Capasso.

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IL PRESIDENTE CANNATA IN DIRETTA CON I RAPPRESENTANTI DEI VARI PAESI

Il Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise prof. Giovanni Cannata in diretta video con i rappresentanti dei vari Paesi per le celebrazioni del “Totem della Pace”.

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I PRESIDENTI CAPASSO E CANNATA CON IL DIRETTORE SAMMARONE, CELEBRANO IL DECENNALE DEL TOTEM DELLA PACE

Il Presidente della Fondazione Mediterraneo prof. Michele Capasso, il Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise prof. Giovanni Cannata ed il Direttore del Parco colonnello Luciano Sammarone celebrano il decennale dalla realizzazione dell’opera monumentale “TOTEM DELLA PACE”.

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CELEBRAZIONI DEL DECENNALE DEL “TOTEM DELLA PACE” DI MARIO MOLINARI

Si sono svolte in contemporanea a Pescasseroli, Rabat ed altre città le celebrazioni in occasione del decennale dalla realizzazione - nell’anno 2010 - dell’opera monumentale “Totem della Pace” a Gaeta, Rutino, San Sebastiano al Vesuvio, Pescasseroli, Roma (Ministero degli Affari Esteri), Roma (Presidenza del Consiglio dei Ministri), Rabat (Parlamento del Marocco).
A Pescasseroli il Presidente della Fondazione Mediterraneo prof. Michele Capasso, il Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise prof. Giovanni Cannata ed il Direttore del Parco colonnello Luciano Sammarone hanno celebrato il decennale sottolineando l’importanza del Totem della Pace quale simbolo della salvaguardia dell’ambiente.
In questa occasione il presidente Cannata si è collegato in diretta con le altre città ed ha annunciato le prossime celebrazioni per il centesimo anniversario dalla costituzione del Parco (2022-2023) auspicando un coinvolgimento dei principali parchi del Mediterraneo per un’incontro comune finalizzato allo scambio di esperienze di buona pratica e ad attività di coordinamento.
Il presidente Capasso ha proposto in questa occasione di ospitare per il 2022-2023 una mostra presso il Museo della Pace - MAMT di Napoli dedicata al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise in occasione del centenario, nell’ambito del programma “Italia da scoprire”.

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LA FONDAZIONE MEDITERRANEO ESPRIME PROFONDO CORDOGLIO PER LA MORTE DI ARRIGO LEVI

Il presidente Michele Capasso, i membri del Consiglio Direttivo e del Comitato Scientifico Internazionale, i responsabili delle Sezioni Autonome della Fondazione Mediterraneo esprimono profondo cordoglio per la morte di Arrigo Levi, tra i membri fondatore dell’istituzione nata a Napoli nel 1990. In particolare il presidente Capasso ricorda l’affettuosa amicizia fraterna con il grande giornalista:
“Arrigo sta affrontando un nuovo viaggio lasciando in tutti noi un grande vuoto. E’ stato soprattutto un amico affettuoso ed un costruttore del dialogo interculturale ed interreligioso. Trent’anni fa ha aderito con entusiasmo alla Fondazione Mediterraneo - continua Capasso - apportando contributi di grande significato ed importanza. Da Consigliere al Quirinale, come non ricordare i suoi brevi messaggi sempre affettuosi e sinceri dopo avergli inviato  i miei appunti in occasione delle visite del Presidente della Repubblica Ciampi nei Paesi mediterranei, dove la nostra Fondazione ed io in primis operavamo. Memorabili gli incontri di Arrigo con Predrag (Matvejevic’): due “agnostici” diversi. Arrigo si definiva un “non credente che ha fede nell’Uomo”, mentre Predrag nel nulla.
Quando costituimmo nel 1990 la Fondazione – subito dopo la caduta del Muro di Berlino – Arrigo era consapevole (e convinse tutti noi su questo argomento) che “erano scomparsi gli equilibri fondati sulla paura reciproca tra i due blocchi”: spesso ci allertava su  “una possibile guerra atomica capace di distruggere il Pianeta”. Per questo fortemente credeva nel dialogo tra i credenti e non , in sostanza con gli umanisti: ripeteva spesso “io non credo in Dio, ma so che la parola di Dio ha cambiato l’uomo!”.
Molti erano i suoi racconti della sua vita. Come quando nel  1999 accettò l’invito di partecipare all’incontro in San Giovanni in Laterano per il dialogo interreligioso e con ironia disse: “credo di essere il primo ebreo, dopo San Pietro a parlare in questo luogo”.

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LA FONDAZIONE PARTECIPA AL CONCERTO DI BOLLANI SUL LAGO DI CAMPOTOSTO

“Una serata indimenticabile, sulle note di ‘Piano Solo’, è stato il concerto di Stefano Bollani sulle acque del Lago di Campotosto per l'edizione 2020 del Festival Abruzzo dal Vivo”. Questo il commento del presidente Capasso a conclusione del concerto.
È il grande evento che la Regione Abruzzo ha voluto per creare, ancora una volta, un vero e proprio focus sui territori colpiti dagli eventi sismici del 2016 e 2017 che vede riuniti i 23 comuni del cratere con capofila il Comune di Crognaleto per un progetto importante e sicuramente unico per il prestigio dell'artista e la cornice magica del lago.
Sabato 22 agosto alle 18,00, seduto sul prato, di fronte al lago, il pubblico si è lasciato trascinare dalle note di Stefano Bollani nel suo “Piano Solo”. L'artista si è esibito su di una piattaforma galleggiante sulle acque del Lago di Campotosto. Il concerto ha accompagnato la trasformazione del cielo e del paesaggio fino al tramonto, un’emozione unica di colori e suoni tra natura e musica.
Il grande concerto di Stefano Bollani per Abruzzo dal Vivo ha segnato il punto di ripartenza di un anno durissimo per le comunità ancora segnate dal sisma, che grazie alla loro tenacia non hanno mai rinunciato a valorizzare e promuovere il loro territorio, un vero e proprio tesoro fatto di luoghi e tradizioni.
La Regione, anche grazie all'impegno dei sindaci che hanno voluto organizzare un evento di rilievo nonostante le problematiche legate alla diffusione del Coronavirus, ritiene questa manifestazione un primo passo per contribuire alla rinascita di un intero territorio oltre che alla valorizzazione di un contesto ambientale e naturalistico a dir poco fantastico.
Sabato 22  i Comuni del cratere si sono tutti riuniti in un luogo simbolo del sisma in Abruzzo, a significare l'unione svincolata dalle casacche e la voglia di ripartire da questi meravigliosi territori, ricchi di storia e tradizioni esposte per l'occasione in un grande percorso espositivo di prodotti tipici. Sono stati 23 gli stand allestiti nell'area dedicata, uno per ciascun Comune (Crognaleto, Teramo, Barete, Cagnano Amiterno, Campli, Campotosto, Capitignano, Castelli, Castel Castagna, Civitella del Tronto, Colledara, Cortino, Isola del Gran Sasso, Fano Adriano, Farindola, Montereale, Montorio al Vomano, Pietracamela, Pizzoli, Rocca Santa Maria, Torricella Sicura, Tossicia, Valle Castellana), in cui è stato possibile per il pubblico fermarsi e acquistare prodotti eno-gastronomici e di artigianato locale. Un'occasione unica di ripercorrere tanti territori ognuno con le sue peculiarità e le proprie virtù.

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LA FONDAZIONE PARTECIPA ALLE CELEBRAZIONI DI IGNAZIO SILONE

Il presidente della Fondazione Mediterraneo è intervenuto all’inaugurazione delle celebrazioni di Ignazio Silone ed allo “Stendino letterario siloniano”.
Attraverso Via delle Botteghe, dove c’è la casa natale dello scrittore, da poco restaurata e prossima all’inaugurazione, ancora attraverso Via del Carmine dove si trova il Museo intitolato a Silone e poi giù verso la scalinata, il percorso è giugno alle Fonti Vecchie, località che accoglie la tomba di Silone.
Strada facendo è stato possibile leggere gli articoli che la stampa nazionale e mondiale pubblicò in occasione della sua morte e che furono raccolti da Antonio Gasbarrini – curatore – insieme ad Annibale Gentile nel volume “Silone tra l’Abruzzo e il Mondo”.
Ad arricchire la serata, una serie di altri eventi che hanno animato il paese per la gioia dei visitatori: Tamara Macera e Pietro Angelone, in Piazza dell’Orologio, sono stati impegnati in una serie di letture con accompagnamento musicale; il CAI Valle del Giovenco, alle 18:45 ha  condotto gli ospiti a compiere un’escursione siloniana;  non ci si è dimenticati dei bambini che sono stati coinvolti alle ore 21:00 nella rassegna “Mi leggi una storia” che, attraverso una serie di attività, ha sollecitato l’approccio alla letteratura e al teatro. Ancora poi le visite Museo e la stesura di un racconto collettivo attraverso “la valigia delle idee”. Sabato 22 agosto il programma si è presentato ancor più ricco e interessante dal punto di vista culturale e artistico; alle ore 10:00 un “live di pittura” ispirato alle splendide quanto dolorose storie intessute nei romanzi di Silone mentre alle ore 16:30 un altro live, questa volta a tema musicale siloniano, ha allietato il pomeriggio presso il Chiostro del Teatro S. Francesco; alle ore 18:00 il clou della manifestazione: presso la tomba dello scrittore, alcuni rappresentanti della Croce Rossa Italiana, della Protezione Civile e del P.T.A. di Pescina hanno letto – rigorosamente senza microfono, in quanto espressa volontà dello scrittore – alcune pagine dei romanzi di Silone. Alle ore 21:15 presso il Rifugio Silone, l’Associazione culturale Il Laboratorio ha presentato un monologo, con accompagnamento musicale, a cura di Lino Iiulianella che ha recitato  “A forza di essere vento”.
Conclude il presidente Capasso: “Commovente la struggente ballata di Fabrizio De Andrè: complimenti alla città di Pescina che, unitamente ai responsabili del Centro Studi, ha profuso impegno per onorare la ricorrenza della morte dell’illustre concittadino; non si abbassano le luci e  non cala il sipario sulla sua grandezza di scrittore che ha saputo, come pochi altri, puntare e vincere sulla  parola essenziale ed è riuscito a rendere universale il vissuto e l’umano locale”.

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LA FONDAZIONE SOSTIENE IL RECUPERO DEL PATRIMONIO CULTURALE DEL LIBANO DANNEGGIATO DALL’ESPLOSIONE

La Fondazione Mediterraneo ha intrapreso iniziative per il recupero del patrimonio culturale del Libano gravemente danneggiato dall’esplosione nel porto di Beirut.
Il presidente Capasso ha iniziato un inventario per comprendere le urgenze cui destinare gli interventi.

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