16 Luglio 2015
Si è tenuta presso la caserma “Monte Grappa”, sede del Centro Addestramento di Specializzazione della Guardia di Finanza di Orvieto, la cerimonia conclusiva del 36esimo Corso Antiterrorismo e Pronto Impiego per Ispettori, Sovrintendenti e Finanzieri.
Alla presenza dell’Ispettore per gli Istituti di istruzione della Guardia di Finanza, Gen.C.A. Giorgio Toschi, del colonnello Giorgio Giombetti, comandante del Centro e delle massime autorità cittadine e militari, i neo baschi verdi hanno solennemente indossato il copricapo che ne rappresenta le peculiari funzioni. La cerimonia di ieri ha salutato anche la partenza del colonnello Giombetti che dopo quattro anni di direzione del Centro lascerà nei prossimi giorni la “Monte Grappa” per assumere un importante incarico presso gli uffici di Stato Maggiore del comando generale.
A conclusione della cerimonia del 36° Corso dei Baschi verdi della Guardia di Finanza ad Orvieto, il presidente Michele Capasso con il presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore Càlleri, ha comunicato all’ lspettore per gli istituti di istruzione della guardia di finanza, generale di corpo d’armata Giorgio Toschi, ed al Comandante della Scuola dei Baschi Verdi di Orvieto colonnello Giorgio Giombetti la decisione della giuria del Premio Mediterraneo di attribuire la sezione “Istituzioni 2015” proprio ai Baschi Verdi, per il loro impegno nella difesa dal terrorismo e dagli attentati.
Nel corso dei venti anni di attività del Premio è la terza volta che viene assegnato ad un Corpo Militare Italiano: la “Scuola Militare Nunziatella” (2012), il “Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera” (2014) ed i “Baschi Verdi della Guardia di Finanza” (2015).
15 Luglio 2015
Nella sede dell’Ambasciata d’Italia a San Marino il presidente Michele Capasso ha presentato all’ambasciatore Barbara Bregato il volume sui 25 anni di attività della Fondazione Mediterraneo.
L’iniziativa ha visto la partecipazione del giornalista Paolo Borrometi, del presidente Salvo Calleri e di altre personalità.
L’ambasciatore Bregato ha espresso il proprio apprezzamento per l’importante azione svolta dalla Fondazione nel dialogo euro mediterraneo e nel Processo di Barcellona che proprio in questi giorni compie il ventesimo anniversario.
15 Luglio 2015
Nella sede dell’Ambasciata d’Italia a San Marino si è svolta la presentazione del libro di Gianni Palagonia “L’Aquila e la piovra”: un ritratto crudo e senza remore dell’Albania e dei legami tra le mafie italiane e quella albanese.
L’iniziativa dell’OMCOM - Osservatorio Mediterraneo sulla criminalità organizzata e le mafie – ha visto la partecipazione del giornalista Paolo Borrometi, del presidente Salvo Calleri e del presidente Michele Capasso.
Dopo i slauti dell’Ambasciatore Barbara Bregato - presenti, tra gli altri, il Segretario di Stato alla Cultura Giuseppe Maria Morganti – sono stati analizzati i rapporti tra l’Albania e l’Italia.
Il presidente Capasso ha ripercorso la sua esperienza nei Balcani a partire dal 1964 ed analizzato il ruolo dell’Albania in Europa e nel Mediterraneo.
11 Luglio 2015
“Le nuvole che ieri coprivano il cielo hanno lasciato spazio a un sole accecante. Filtra attraverso le piccole bare che racchiudono i poveri resti identificati nell’ultimo anno, dopo un ventennio di sofferenze indicibili. E’ questa la ferita sanguinante che non dobbiamo mai dimenticare, mai…”.
Queste le parole commosse del presidente Michele Capasso, ritornato nella città per la quale ha dedicato gran parte della propria vita attraverso iniziative di solidarietà e con la creazione della Fondazione Mediterraneo.
Le commemorazioni del ventesimo anniversario del genocidio di Srebrenica si sono svolte al memoriale di Potocari, che ospita i resti degli oltre 8mila musulmani massacrati nel luglio del 1995 dalle forze serbe del generale Ratko Mladic’.
I poliziotti hanno delimitato con nastro plasticato le zone proibite ai curiosi e dirottano le auto dei visitatori verso il giardino antistante, convertito a parcheggio per l'occasione. I giornalisti arrivati da tutto il mondo hanno sistemato i propri veicoli muniti di antenne paraboliche di fronte all'ingresso, mentre sulla strada che da Bratunac porta a Srebrenica - dove a metà strada si colloca il memoriale - si viaggia già a marce ridotte.
Almeno 50mila partecipanti alla cerimonia di oggi. Circa 10mila arrivano dalla cosiddetta Marcia della Pace iniziata martedì nella cittadina di Nezuk, a metà strada tra Tuzla e il fiume Drina che segna la frontiera serbo-bosniaca. In tre giorni, i volontari della "Marš Mira" hanno percorso al contrario quel “tracciato della morte” che nell'estate del 1995 fu intrapreso dai rifugiati musulmani che fuggivano proprio dalle violenze nell'area di Srebrenica.
Sono presenti presidenti, ministri e leader di vari Paesi. Fra gli altri l'ex presidente Usa Bill Clinton, l'ex segretario di Stato Madeleine Albright (commossa mentre abbraccia una donna di Srebrenica), e l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Ue, Federica Mogherini. Per l'Italia è presente la presidente della Camera, Laura Boldrini che afferma il valore indispensabile della riconciliazione. Tutte le delegazioni della regione sono presenti: dalla Slovenia alla Macedonia passando per Croazia e Montenegro.
Il primo ministro serbo Aleksandar Vucic’ dopo la bocciatura della risoluzione Onu sul genocidio di Srebrenica (dovuta al veto posto dalla Russia) ha partecipato alla cerimonia ma è stato cacciato violentemente dalla folla.
Il presidente Capasso ha ripercorso la storia dell’ultimo ventennio e ricordato le tappe fondamentali della Fondazione Mediterraneo per la ex Jugoslavia: dall’Appello del 1994 per salvare Srebrenica alle molteplici iniziative di aiuto.
08 Luglio 2015
Il Museo MAMT ha iniziato i lavori di riqualificazione e rifunzionalizzazione cofinanziati dal POR Campania 2007-2013 (Obiettivo Operativo 1.9. Beni e Siti Culturali). Gli stessi si concluderanno il 30.11.2015.
Dal 01 dicembre 2015 sarà possibile fruire di uno spazio unico nel suo genere.
AMSI, CO-MAI, “UNITI PER UNIRE”, LEGA ARABA E RIDE SI UNISCONO PER LO SVILUPPO DEL DIALOGO E L’AVVICINAMENTO TRA LE DUE SPONDE
04 Luglio 2015
L’unione di energie e di risorse tra i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente diventa strategia per il superamento delle barriere-pregiudizi che acuiscono lo scontro tra religioni e civiltà, favorendo l’aggravarsi di una crisi sociale, oltre che politica ed economica.
Il Prof. Foad Aodi, Presidente della Associazione dei Medici di Origine Straniera (Amsi), della Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e del Movimento “Uniti per Unire”, incontra il 02.07 a Roma S.E. Nassif Youssef Hitti, Ambasciatore della Lega Araba in Italia, il suo Vice Zouheir Zouairi, il Prof. Michele Capasso, Presidente della RIDE - Rete Italiana per il Dialogo Euromediterraneo, ed il Ministro plenipotenziario Enrico Granara, Coordinatore delle Attività Multilaterali per il Mediterraneo ed il Medio Oriente presso il Ministero degli Affari Esteri.
E’ il rafforzamento del lavoro condiviso per lo sviluppo di quei ponti di dialogo tra i popoli che si costruiscono mediante il confronto e la conoscenza.
A seguito della recente adesione di Amsi, Co-mai e “Uniti per Unire” alla RIDE, l’Ambasciatore Nassif Youssef Hitti, il Prof. Foad Aodi ed il Prof. Michele Capasso, individuano in sanità, cultura, arte e sport i punti di lavoro, “quei linguaggi universali che uniscono e non dividono”, come dichiara il Prof. Aodi, nel convincimento di favorire in questo modo lo sviluppo di tendenze sociali spontanee e inclusive. La RIDE, creata nel 2013 per unificare i soggetti italiani più impegnati nel dialogo interculturale euro-mediterraneo attraverso la Fondazione Anna Lindh (quest’ultima operante da Alessandria d’Egitto), abbraccia il lavoro svolto da Amsi, Co-mai e “Uniti per Unire” per ricercare nuovi spazi e imprimere nuova linfa alle attività di dialogo e di incontro tra tutti i soggetti della società civile attorno al Mediterraneo. La RIDE ha il grande vantaggio di contare sulla ventennale esperienza della Fondazione Mediterraneo (FM), fondata a Napoli dall’Arch. Capasso, quale promotore del primo forum della società civile di tutto il Mediterraneo.
La testimonianza più solida di questo impegno ventennale della FM è rappresentato dal nuovo MAMT - Museo Mediterraneo dell’Arte, della Musica e delle Tradizioni. Il MAMT, ospitato nella sede della FM, nel cuore di Napoli, si configura oggi come elemento cardine della collaborazione tra le Associazioni suindicate e la Lega Araba.
All’interno di questo Museo stanziale e multimediale, culture diverse si incontrano in maniera armonica, nel rispetto delle molteplici tradizioni mediterranee, in una appassionante ricerca di sintesi tra le rispettive differenze. Per questa ragione, il MAMT è stato riconosciuto “patrimonio nazionale” dell’UNESCO, definito “museo emozionale” dalla sua direttrice Irina Bokova, a seguito della sua visita.
“Trasferiamo nel MAMT una raccolta di emozioni, percezioni e tradizioni che hanno diversa origine e diversa appartenenza, tracciando la mappatura di un’umanità ricca ed in divenire continuo. Proseguiamo in questa sfida arricchiti del contributo di Amsi, Co-mai e “Uniti per Unire”, che accogliamo come neo-membri della RIDE. Speriamo inoltre di stipulare un accordo con l’Ambasciatore della Lega Araba in Italia nell’immediato futuro, per potenziare la nostra partnership conl’ALECSO - Organizzazione Educativa, Culturale e Scientifca della Lega Araba. Il MAMT diviene più ricco e vivo, tanti più sono i Paesi che vi confluiscono”. Dichiara il Prof. Michele Capasso.
02 Luglio 2015
Il 2 luglio 2015, nel corso di un incontro tra il prof. Foad Aodi, Presidente della Associazione dei Medici di Origine Straniera (Amsi), della Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e del Movimento “Uniti per Unire”, S.E. Nassif Youssef Hitti, Ambasciatore della Lega Araba in Italia con il suo Vice Zouheir Zouairi, il Prof. Michele Capasso, Presidente della Fondazione Mediterraneo e della RIDE - Rete Italiana per il Dialogo Euromediterraneo, Pia Molinari responsabile del Museo MAMT ed il Ministro plenipotenziario Enrico Granara, Coordinatore delle Attività Multilaterali per il Mediterraneo ed il Medio Oriente presso il Ministero degli Affari Esteri sono state gettate le basi per una cooperazione tra la Lega degli Stati Arabi ed il Museo MAMT, già attivata con un protocollo sottoscritto tra la medesima Fondazione e l'ALECSO.
E’ il rafforzamento del lavoro condiviso per lo sviluppo di quei ponti di dialogo tra i popoli che si costruiscono mediante il confronto e la conoscenza.
A seguito della recente adesione di Amsi, Co-mai e “Uniti per Unire” alla RIDE, l’Ambasciatore Nassif Youssef Hitti, il Prof. Foad Aodi ed il Prof. Michele Capasso, hanno individuato in sanità, cultura, arte e sport i punti di lavoro, “quei linguaggi universali che uniscono e non dividono”, come dichiara il Prof. Aodi, nel convincimento di favorire in questo modo lo sviluppo di tendenze sociali spontanee e inclusive. La RIDE, creata nel 2013 per unificare i soggetti italiani più impegnati nel dialogo interculturale euro-mediterraneo attraverso la Fondazione Anna Lindh (quest’ultima operante da Alessandria d’Egitto), abbraccia il lavoro svolto da Amsi, Co-mai e “Uniti per Unire” per ricercare nuovi spazi e imprimere nuova linfa alle attività di dialogo e di incontro tra tutti i soggetti della società civile attorno al Mediterraneo. La RIDE ha il grande vantaggio di contare sulla ventennale esperienza della Fondazione Mediterraneo (FM), fondata a Napoli dall’Arch. Capasso, quale promotore del primo forum della società civile di tutto il Mediterraneo.
La testimonianza più solida di questo impegno ventennale della FM è rappresentato dal nuovo MAMT - Museo Mediterraneo dell’Arte, della Musica e delle Tradizioni. Il MAMT, ospitato nella sede della FM, nel cuore di Napoli, si configura oggi come l' elemento cardine della collaborazione tra le Associazioni suindicate e la Lega Araba.
All’interno di questo Museo stanziale e multimediale, culture diverse si incontrano in maniera armonica, nel rispetto delle molteplici tradizioni mediterranee, in una appassionante ricerca di sintesi tra le rispettive differenze. Per questa ragione, il MAMT è stato riconosciuto “patrimonio mondiale” , definito “museo emozionale” dalla sua direttrice Irina Bokova, a seguito della sua visita.
“Trasferiamo nel MAMT una raccolta di emozioni, percezioni e tradizioni che hanno diversa origine e diversa appartenenza, tracciando la mappatura di un’umanità ricca ed in divenire continuo. Proseguiamo in questa sfida arricchiti del contributo di Amsi, Co-mai e “Uniti per Unire”, che accogliamo come neo-membri della RIDE. Confidiamo nel sostegno dell’Ambasciatore della Lega Araba in Italia nell’immediato futuro, per potenziare la nostra partnership con l’ALECSO - Organizzazione Educativa, Culturale e Scientifca della Lega Araba, con cui abbiamo già sottoscritto un apposito protocollo d'intesa. Il MAMT diviene in questo modo più ricco e vivo, tanti più sono i Paesi che vi confluiscono”. Ha dichiarato il Prof. Michele Capasso a conclusione dell'incontro.
29 Giugno 2015
Il Museo MAMT ospiterà un centro dell’EMUNI – Euromediterranean University, che comprende oltre 120 università dei Paesi euromed – dedicato al patrimonio culturale ed alla memoria del Mediterraneo con il coinvolgimento di studenti di vari Paesi. E’ questo l’accordo tra il presidente Michele Capasso ed il presidente dellEMUNI prof. Abdelhamid El-Zoheiry nel corso dell’incontro del 29 giugno a Napoli durante il quale ha visitato il Museo MAMT esprimendo apprezzamento e compiacimento per l’iniziativa.
27 Giugno 2015
19 Giugno 2015
La Fondazione Mediterraneo patrocina questa iniziativa.