PREMI MEDITERRANEO

Nel 1996 la Fondazione Mediterraneo ha istituito il Premio Mediterraneo (con le sue molteplici categorie) che annualmente viene assegnato a personalità del mondo politico, culturale e artistico che hanno contribuito, con la loro azione, a ridurre le tensioni e ad avviare un processo di valorizzazione delle differenze culturali e dei valori condivisi nell'area del Grande Mediterraneo.

Oggi questo Premio è considerato uno dei più prestigiosi riconoscimenti a livello mondiale.

Al Premio Mediterraneo sono associati vari eventi, quali il "Concerto Euro-Mediterraneo per il Dialogo tra le Culture" e il "Concerto dell'Epifania" (organizzato dal Centro francescano di cultura "Oltre il Chiostro" e dalla "Fondazione Mediterraneo": questo evento viene trasmesso da Rai Uno e Rai International in tutto il mondo la mattina del 6 gennaio di ogni anno.

 

Nel corso della XVE edizione del Concerto dell’Epifania, tenutosi presso il Teatro Mediterraneo di Napoli il 4 gennaio, la Fondazione Mediterraneo ha consegnato all'Associazione Italiana "Amici del Presepio" il Premio Mediterraneo Arte e Creatività 2011

Il rappresentante dell'Associazione ha espresso il proprio riconoscimento per questo Premio e la sua personale ammirazione per l’attività svolta in questi anni dalla Fondazione a favore dell'arte. Il Premio è stato consegnato dal Presidente Michele Capasso.

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In occasione della XVIII edizione di Galassia Gutenberg la Fondazione Mediterraneo ha assegnato i seguenti "Premi Mediterranei del Libro":

- All’opera La fine e’ il mio inizio, dello scrittore italiano Tiziano Terzani (Longanesi editore), in quanto autentico vademecum sulla via della reciproca comprensione tra i popoli e le culture.
- All’opera La casa delle onde, dello scrittore italiano Giuseppe Conte (Longanesi editore) per aver rievocato la poesia e gli ideali del grande poeta Shelley.
- A Galassia Gutenberg per aver contribuito con la sezione “Mediterranea” a promuovere le culture e le identità dei Paesi del Grande Mediterraneo.

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Con una solenne cerimonia svoltasi nel centro Fieristico del Cairo sono stati attribuiti, in presenza dei membri della Giuria internazionale e dei rappresentanti istituzionali, i Premi Mediterraneo del Libro.

Nato quale emanazione del "Premio Mediterraneo", ha l´obiettivo di premiare la traduzione, l´edizione, la promozione, la diffusione e la divulgazione di opere contribuendo ad una migliore conoscenza "dell´Altro", tenendo conto della diversità e della vitalità della forma letteraria, delle ricerche e dei dibattiti contemporanei nelle due rive. In questo modo si potranno favorire gli scambi ed aprire i dibattiti ad un più ampio pubblico mediterraneo.

Animato dalla volontà di rendere possibile il dialogo tra le lingue, le culture ed il pensiero delle due Rive, e, più in generale, il dialogo sui valori universali, il Premio ha come principio fondamentale la promozione dell´interazione culturale. Ponendosi come vero ponte tra le due rive, il Premio permette al lettore arabofono di leggere nella sua lingua opere di riferimento del pensiero della riva Nord e rende accessibile al lettore europeo un lato spesso non conosciuto della letteratura e del pensiero contemporaneo della riva Sud, essenzialmente quello arabo.

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Il film "L´Enfant endormì" della co-produzione belga-marocchina, diretto dalla regista marocchina Yasmine Kassari, è il vincitore della sezione "Europa, Mediterraneo" della settima edizione del Napolifilmfestival

Al film di Kassari è andato il Premio Mediterraneo Cinema 2005: la giuria, composta dal regista belga Frederic Fonteyne, dal regista e critico spagnolo Javier Rioyo, dalla regista italiana Antonietta De Lillo, dal critico americano Nick Vivarelli e dallo sceneggiatore svedese Peter Birro, ha assegnato il premio al lavoro cinematografico di Yasmine Kassari selezionandolo tra i dieci film che hanno partecipato alla speciale sezione dedicata alle produzioni provenienti dall´area euromediterranea. 

Il film - prodotto nel 2004 e già presentato nella sezione Orizzonti alla 61esima Mostra del Cinema di Venezia - è ambientato in una zona predesertica del Marocco. Narra la storia di Zeinab, una giovane donna incinta che vede partire il marito come clandestino all´indomani delle loro nozze. Nella speranza di vederlo ritornare presto, la donna compie un antico rito delle comunità rurali marocchine: addormentare il feto per ritardarne la nascita. La lunga attesa sarà, però, un pretesto per seguire le vicende di donne sole, abbandonate dai propri consorti, dedite a monotone giornate di lavoro su campi di grano per sfamare prole ed anziani. Donne, però, che libere dall´imponente figura maschile, si permettono di valutare e di decidere della propria vita, in un contesto che seppure le raffigura quali vittime delle millenarie tradizioni, ha, da poco, cominciato un importante processo di demifisticazione culturale.

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