OMCOM – OSSERVATORIO SULLE MAFIE

OMCOM – OSSERVATORIO MEDITERRANEO SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LE MAFIE

La Fondazione Mediterraneo e la Fondazione Antonino Caponnetto hanno costituito l’OMCOM – OSSERVATORIO MEDITERRANEO SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LE MAFIE – che si pone come obiettivi il monitoraggio e l’analisi di quanto succede nei paesi dell’area mediterranea affrontando con una visione geopolitica le problematiche criminali organizzate e mafiose. Compito dell’Omcom è anche quello di formare gli addetti ai lavori per metterli in grado di leggere le infiltrazioni presenti sul territorio e di informare le opinioni pubbliche del mediterraneo sui pericoli che tali infiltrazioni comportano.

Il nostro blog

Il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso partecipa allo spettacolo musicale sul Giudice Antonino Caponnetto.
Il coraggio e l'esempio di un giudice antimafia in parole e musica.

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Si è svolto il 23 novembre 2013 a Firenze presso lo Spedale del Bigallo il 1° Summit del Mediterraneo legato ai problemi della criminalità organizzata. Il Summit è stato aperto dal Presidente del Senato Pietro Grasso. Significativi sono stati gli interventi del Sen. Lumia, del Sen. Giarrusso, di Renato Scalia, del Sen. Diana,  di Claudio  Gherardini, di Claudio Loiodice,  di Roberto Terzo, del Prefetto Cirillo Vice Capo della Polizia di Stato e del Sostituto Procuratore Nazionale Antimafia Giusto Sciacchitano mandato al suo posto dal Procuratore Nazionale Franco Roberti. Madrina dell'iniziativa Nonna Betta Caponnetto.  Ha presieduto l'incontro il Presidente della Fondazione Caponnetto.  Il Summit è stato organizzato dalla Fondazione Caponnetto insieme all'Omcom ed alla Fondazione Mediterraneo. Presente una delegazione di cittadini sammarinesi impegnati contro la mafia giunta insieme a Gianni Ricciardi.

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L'operazione Ellenika oggi ha evidenziato l'esistenza di gruppi narcomafiosi internazionali che collaborano tra loro.
In particolare albanesi, serbi e italiani. Tre livelli: gli albanesi impegnati nella gestione del traffico, i serbi a fare i trasportatori ed infine gli italiani di Pescara per la vendita.
Coinvolta anche la Bosnia. L'eroina proveniva dall'Afghanistan.

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