OMCOM – OSSERVATORIO SULLE MAFIE

OMCOM – OSSERVATORIO MEDITERRANEO SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LE MAFIE

La Fondazione Mediterraneo e la Fondazione Antonino Caponnetto hanno costituito l’OMCOM – OSSERVATORIO MEDITERRANEO SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LE MAFIE – che si pone come obiettivi il monitoraggio e l’analisi di quanto succede nei paesi dell’area mediterranea affrontando con una visione geopolitica le problematiche criminali organizzate e mafiose. Compito dell’Omcom è anche quello di formare gli addetti ai lavori per metterli in grado di leggere le infiltrazioni presenti sul territorio e di informare le opinioni pubbliche del mediterraneo sui pericoli che tali infiltrazioni comportano.

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Nella sede dell’Ambasciata d’Italia a San Marino si è svolta la presentazione del libro di Gianni Palagonia “L’Aquila e la piovra”: un ritratto crudo e senza remore dell’Albania e dei legami tra le  mafie italiane e quella albanese.
L’iniziativa dell’OMCOM - Osservatorio Mediterraneo sulla criminalità organizzata e le mafie – ha visto la partecipazione del giornalista Paolo Borrometi, del presidente Salvo Calleri e del presidente Michele Capasso.
Dopo i slauti dell’Ambasciatore Barbara Bregato - presenti, tra gli altri, il Segretario di Stato alla Cultura Giuseppe Maria Morganti – sono stati analizzati i rapporti tra l’Albania e l’Italia.
Il presidente Capasso ha ripercorso la sua esperienza nei Balcani a partire dal 1964 ed analizzato il ruolo dell’Albania in Europa e nel Mediterraneo.

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L’OMCOM – Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità e le Mafie – costituito dalla Fondazione Caponnetto e dalla Fondazione Mediterraneo ha celebrato a Napoli e Firenze la giornata della legalità.
Elisabetta Caponnetto, vedova di Nino, ha ricordato che la mafia si combatte con la cultura della legalità e con il coraggio.
Il presidenti Michele Capasso e Salvatore Calleri hanno proposto al Museo MAMT di dedicare le sale principali alle vittime di tutte le mafie.
Per ricordare il XXIII anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio 40mila studenti di tutto il Paese e un centinaio provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti, si sono uniti nel ricordo di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, moglie di Falcone, e degli uomini delle loro scorte Rocco Dicillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano.
Grazie alla collaborazione della Rai, Palermo si è collegata con 6 piazze italiane (Milano, Gattalico, Firenze, Napoli, Rosario e Corleone).
Ancora una volta Palermo centro e fulcro vitale di legalità e la celebrazione dell’anniversario diventa occasione di crescita e di formazione per gli studenti.
"Le immagini dell'attentato di Capaci resteranno per sempre impresse nei nostri occhi, come nel primo momento, così come quelle, altrettanto sconvolgenti, di via D'Amelio". Lo ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Palermo, in occasione del XXIII anniversario delle stragi di Capaci e di Via d'Amelio.
"Mafia può essere battuta e la elimineremo"
"Noi siamo qui, anzitutto, per dire che la mafia può essere sconfitta. Siamo qui per rinnovare una promessa: batteremo la mafia, la elimineremo dal corpo sociale perché è incompatibile con la libertà e l'umana convivenza". Ha concluso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella,arrivato nell'aula Bunker dell'Ucciardone a Palermo, per la cerimonia dell'anniversario della Strage di Capaci. "Presidente... Presidente". E' l'urlo di un gruppo di ragazzi che lo ha accolto. Mattarella si è fermato per fare delle foto con dei bambini che gli hanno consegnato dei disegni.

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Il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso ed il presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore Càlleri sono intervenuti – in rappresentanza dell’Omcom – al tavolo tecnico sull’utilizzo dei beni sequestrati e confiscati.
Tra gli intervenuti il presidente della commissione bilancio della Camera Francesco Boccia, il prefetto direttore dell’Agenzia Nazionale Umberto Postiglione, il questore di Napoli Guido Marino ed il giudice Catello Maresca.

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