Elenco Generale||degli eventi

Palermo dice addio a Rita Borsellino con un lungo applauso al termine dei funerali.
Gremita la chiesa 'Madonna della Provvidenza-Don Orione' che ha ospitato la funzione per la sorella del magistrato ucciso nella strage di via D'Amelio, morta il 15 agosto scorso all'età di 73 anni dopo una lunga malattia. Tanta gente comune, ma anche rappresentanti delle istituzioni e del mondo politico arrivati per l'ultimo saluto.
Accompagnato da un lunghissimo applauso il messaggio che Claudio, figlio di Rita, ha consegnato a tutti coloro che hanno partecipato ai funerali: "Zio Paolo diceva sempre che ognuno di noi deve fare qualcosa, ognuno per quello che può e per quello che sa. Mamma sapeva voler bene e avere rispetto delle persone. Lei ci ha insegnato come si può fare, ognuno quello che può e per quello che sa. Vi chiedo uscendo da qui di prendere lo stesso impegno, ognuno per quello che può e ognuno per quello che sa".
Il presidente Capasso ha affermato: “Rita Borsellino ha saputo trasformare la rabbia in amore per i giovani”.

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“Il mio pensiero va oggi ad Antonio Stanzione, Matteo Bertonati, Gerardo Esposito e Giovanni Battiloro: i 4 giovani di Torre del Greco - città in cui sono nato - morti per il crollo del ponte Morandi di Genova.
Al dolore straziante ed alla vicinanza con la Preghiera alle famiglie deve aggiungersi una riflessione sui disastri che la nostra umanità compie ogni istante, in ogni luogo ed in tutte le discipline.
Solo l'assunzione profonda di una nuova etica basata non sul profitto ma sul quadrinomio COMPETENZA - RESPONSABILITÀ - PASSIONE - SOLIDARIETÀ potrà evitare il ripetersi di queste tragedie ed alimentare nei giovani una nuova speranza in grado di renderli CACCIATORI DEL POSITIVO!”.
Queste le parole commosse del presidente Capasso in occasione dei funerali delle giovani vittime del ponte Morandi provenienti da Torre del Greco.

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Ferragosto di lavoro diluito da una piacevole passeggiata e dall'incontro con l'Ambasciatore Senen Florensa: amico di vecchia data e compagno di tante iniziative per il Mediterraneo.
Ma il cuore é a Genova: città che ha aderito sin dall'inizio alla Fondazione Mediterraneo ed alla quale va ora il nostro sostegno e la nostra solidarietà.

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Dopo anni di impegno alla direzione della “Casa di Preghiera di San Biagio delle FMA” Suor Maria Letizia lascia e rientra al Nord per un altro incarico. Grande festa a Pescasseroli e a San Biagio con la Santa Messa.
Il presidente Michele Capasso e Pia Molinari hanno donato a Suor Maria Letizia una copia del volume “Lo Specchio del Mare Mediterraneo”.

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La Fondazione Mediterraneo ha organizzato una nuova edizione della Summer School sui temi della pace e della coesistenza tra culture.
Momenti significativi gli incontri e le Sante Messe nel rifugio e nella Chiesetta dedicata a Maria Ausiliatrice, sotto la guida di Suor Maria Pia Giudici.

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Il presidente Capasso in occasione del quinto anno dalla scomparsa di Abuna Paolo (Padre Paolo Dall'Oglio) ha ricordato al Museo della Pace - MAMT - con video, foto e documenti - il gesuita "innamorato dell'Islàm e credente in Gesù", come amava definirsi.
Tanti i ricordi e le azioni che hanno contraddistinto anni di collaborazione per il dialogo e la pace.
"Mi commuovo ancora oggi - dice Capasso - quando per convincere musulmani e cattolici a dialogare in un momento difficile di scontri e controversie, mi travestii da Babbo Natale per stemperare la tensione: Paolo comprese e, con sguardo complice, mi incitò a continuare".
Non amava raccontarsi Paolo e quando gli assegnammo il PREMIO EUROMED e MEDITERRANEO ci abbracciò forte dicendo che quel riconoscimento era per tutta la comunità monastica e non per lui.

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La Fondazione sostiene il Festival di Jerash 2018. Musica, danza e arte dalla Giordania, dal mondo arabo e dai cinque continenti sono di scena fino al 4 agosto in Giordania, nel festival di Jerash, sullo sfondo delle rovine dell'antica città romana. Un evento sul quale la Giordania appunta le sue speranze di incrementare le cifre del turismo, in crisi negli ultimi anni.

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Alberto Varela insieme a Erik Moreno e a parte dell’equipe di “Ayahuasca International Italia” - in tour nel sud d’Italia per informare e condividere il potere di questi strumenti naturali – è stato il protagonista della conferenza svoltasi presso il Museo della Pace - MAMT.
Accolti dal presidente Capasso i relatori hanno sottolineato l’importanza del risveglio della coscienza e dell’apertura del cuore per far emergere il nostro vero Essere.
“Il nuovo mondo delle infinite possibilità, della rinascita, del riconoscere te stesso per ciò che realmente sei.. tutto è dentro di te, e cresce a seconda di come ti relazioni con tutto ciò che  sta fuori di te. Unità, Trasformazione, Cambiamento della percezione, riconoscimento della nostra essenza” ha affermato Varela.
La conferenza si è concentrata sulla rivoluzione che si sta creando in tutto il mondo e sull’uso di strumenti sciamanici ed enteogeni provenienti dalla selva e dal deserto.
E a seguire da venerdì 20 a domenica 22 luglio, ci sarà un Ritiro di Evoluzione Interiore nella casa di Fiuggi. In questo ritiro di due giorni e due notti, si realizzeranno delle meditazioni di Osho, dinamiche integrative di gruppo, danza, canto e musica dal vivo per lo sblocco emozionale. Inoltre Alberto Varela terrà due lezioni di Scuola Cosciente. Uno dei temi di vitale importanza per la trasformazione dell’essere umano è: UN NUOVO MODELLO FAMIGLIARE.
Come liberarci dagli schemi e dalle credenze famigliari che causano tanto danno ai bambini, agli adolescenti e ai giovani? La nostra organizzazione è una famiglia, e al suo interno ci sono molte famiglie di sangue da molti paesi del mondo, tutto coloro che facciamo parte di questa famiglia, che sia un rapporto di sangue o spirituale, stiamo godendo dell’esperienza di comprensione, amore e libertà che possiamo vivere grazie alla fiducia in questo nuovo modello di relazione e comunicazione. L’altro tema della Scuola Cosciente è molto attuale: COME SUPERARE ATTACCAMENTI E DIPENDENZE. Relazioni tossiche, contesti sociali decadenti, e un sistema educativo, culturale e religioso che degrada l’essere umano e lo espone a molteplici disturbi e squilibri.

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Il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso è intervenuto all’iniziativa del Comune di Napoli per il centenario dalla nascita di Nelson Mandela.
Coordinato dall’assessore Alessandra Sardu, hanno partecipato tra gli altri il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e l’ambasciatore della Repubblica sudafricana a Roma Shirish M.Soni.
In questa occasione sono stati sottolineati i valori dell’ugluaglianza e dell’accoglienza alla base della vita e dell’azione di Mandela.

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Una delegazione della Fondazione Mediterraneo ha partecipato alle celebrazioni in occasione del centenario della nascita di Nelson Mandela.
Il presidente Capasso ha ricordato i due incontri con il presidente sudafricano e l’insegnamento indelebile che ha tracciato il senso della vita e dell’azione della Fondazione.
Di particolare importanza il discorso tenuto da Barak Obama: l’ex presidente statunitense al Wanderers Stadium ha lanciato un appello all'uguaglianza, al cambiamento, alla speranza, alla tolleranza, e all'inclusione facendo riferimento proprio ai valori per i quali si è battuto durante tutta la vita il leader sudafricano, invitando il mondo a prendere esempio dal premio Nobel per la Pace scomparso il 5 dicembre del 2013.
Obama si è soffermato sulle diseguaglianze che attanagliano "molti Paesi in via di sviluppo dove le ricchezze finiscono nelle tasche delle stesse persone, rafforzando lo schema delle iniquità e alimentando la corruzione". Un problema che, secondo l’ex presidente, emerge sempre di più anche "negli Stati Uniti e nei Paesi occidentali dov’è cresciuta l'insicurezza economica delle famiglie della classe media, di chi lavora nelle fabbriche, nelle fattorie. E dove gli interessi di milioni di persone vengono ignorate, mentre pochi individui detengono troppi poteri, troppa influenza nei media e nella vita economica".
Al Wanderers Stadium di Johannesburg, l’ex presidente ha invitato i cittadini di tutto il mondo a "credete nei fatti", con un appello al realismo e contro le fake news. "Senza i fatti non c’è alcuna base per la collaborazione. Se io dico che questo è un podio e voi dite che è un elefante sarà difficile per noi collaborare". Tra la folla, arrivata alle prime ore del giorno per ascoltarlo, c’erano anche ospiti illustri tra cui l'ultima moglie di Mandela, l'ex presidente della Liberia Ellen Johnson Sirleaf, l'ex segretario generale dell'Onu, Koffi Annan, e l’ex primo ministro italiano Matteo Renzi.

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