FEDERAZIONE ANNA LINDH ITALIA

 

La Federazione Anna Lindh Italia, senza scopo di  lucro, condivide le finalità della Fondazione Anna Lindh  creata nel 2004 dalla Commissione europea congiuntamente ai 42 paesi euromediterranei. 
L’obiettivo della Federazione è promuovere, sostenere ed attuare l’interazione culturale e sociale tra l’Italia e i paesi euromediterranei in vari campi d’azione tra i quali: arte, architettura, archeologia, ambiente, artigianato, giovani, donne, diritti umani, migranti, mestieri d’arte, occupazione, formazione, educazione, infanzia, sport, dialogo interreligioso, legalità, musica, cultura del cibo, empowerment, tradizione, turismo, solidarietà sociale, scambi economici e culturali, mestieri d’arte.
In particolare la Federazione intende attuare iniziative in favore dei giovani finalizzate specialmente a restituire loro speranza e fiducia attraverso la promozione del “vero”, del “bello” e del “buono”.

Anche quest’anno, senza eventi in presenza causa Covid 19, la Fondazione con le sue reti ha organizzato dal Museo della Pace - MAMT dirette con varie istituzioni per ricordare le vittime del terrorismo e delle stragi, aprendo la piattaforma web ai percorsi emozionali dedicati al Museo nella sezione “Memorie”.
Il presidente Michele Capasso ha ricordato il 43° anniversario dell'assassinio di Aldo Moro, un giorno che dal 2007 coincide appunto con la “Giornata della Memoria delle Vittime del Terrorismo e delle Stragi”.
“La tragedia di fronte alla quale si è risvegliato il Paese la mattina del ritrovamento del corpo senza vita di Aldo Moro, all'interno di una Renault 4 rossa parcheggiata in Via Caetani a Roma, resterà indelebile nella storia d’Italia” afferma il presidente Capasso, parlando a giovani studenti collegati via web.
Tra le commemorazioni proposte sulle piattaforme multimediali del Museo, quella del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha deposto una corona di fiori sotto la lapide di Aldo Moro, a via Caetani.
E poi ancora le commemorazioni al Senato con gli interventi dei presidenti Casellati e Fico.

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Nel corso di un incontro con il Vescovo di Vallo della Lucania SER Monsignor Ciro Miniero, il presidente Michele Capasso ha riproposto dal Cilento il “TOTEM DELLA PACE” dello scultore Mario Molinari, dichiarato “simbolo” degli STATI UNITI DEL MONDO.
Il Vescovo Miniero ha condiviso l’alto valore del simbolo, ha ricordato il pieno sostegno del suo predecessore SER Mons. Giuseppe Rocco Favale (nel 2010, per il Totem della Pace a Rutino) e ringraziato per aver scelto nuovamente il Cilento come regione di “ripartenza” del “Totem della Pace” quale simbolo degli “STATI UNITI DEL MONDO”, nati nel 1990 da un’intuizione di Gustavo Rol.

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La FONDAZIONE MEDITERRANEO, proprio in questo difficile momento ed al fine di rafforzare lo spirito di pace e collaborazione tra i popoli nel rispetto dei diritti fondamentali espressi nella carta dell’ONU, diffonde l’ “APPELLO PER GLI STATI UNITI DEL MONDO”, con l’obiettivo di riunire uomini e donne, organismi e istituzioni dei vari Paesi per individuare obiettivi percorribili e mezzi efficaci per la difesa del pianeta, il rispetto dei diritti fondamentali della persona umana, la coesistenza di filosofie, fedi e religioni, l’equa ripartizione di beni e risorse, l’unione di scienza e politica per la salvezza dell’umanità.
L’Appello è stato presentato e condiviso in varie città del mondo (Napoli - Marrakech - Tunisi - Washington DC - Tokyo - Pechino - Roma - Torino - Milano - New York  Dubai - Bruxelles - Parigi - Berlino - Stoccolma - Strasburgo - Lisbona - Rabat - Marsiglia - Dublino - Firenze - Palermo) a partire dal 14 aprile 2021 e conclude il suo percorso il 22 aprile 2021, giornata mondiale dedicata alla terra: in questa occasione è stato presentato ai Capi di Stato e di Governo riuniti dal presidente Biden.
La FONDAZIONE MEDITERRANEO - con l’Accademia del Mediterraneo, la Maison des Alliances, la Maison de la Paix, la Maison de la Méditerranée, l’Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità Organizzata e le Mafie (OMCOM)  e la sua rete di organismi e istituzioni dei Paesi del Mediterraneo e del mondo  - sollecita tutte le forze in campo a costituire gli “STATI UNITI DEL MONDO”: soggetto politico e sociale che ha come protagonisti i giovani, produttori del nostro futuro.
La pandemia sta cambiando il mondo ed è in atto una trasformazione epocale che richiede un’analoga trasformazione culturale con un nuovo inizio e nuovi paradigmi: primo fra tutti il rispetto dei diritti fondamentali della persona umana per la creazione di una società in cui tutti i valori possano essere condivisi e dispiegarsi nella loro totalità.
Gli  “STATI UNITI DEL MONDO” sono l’ultimo baluardo per la difesa e la salvezza dell’umanità.

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Gli appunti  contenuti nel volume in diffusione sui social da oggi e poi a mezzo stampa, sono un invito a riflettere sul futuro di “Napoli Città Metropolitana”: sulla necessità di riformarne l’assetto istituzionale e di delineare processi di trasformazione ambientali e urbanistici che l’aiutino ad abbandonare posizioni di coda nelle classifiche per qualità della vita. I dati raccolti non sono certo esaurienti: sono i minimi sufficienti a evidenziare vistose anomalie o contraddizioni che spingono a suggerire come abbandonare “l’era dell’ignoranza ingiustificata” e come delineare una idonea riorganizzazione istituzionale e urbanistica. Sempre in forma sintetica documentano come proprio a Napoli - con il Piano Quadro delle Attrezzature (1974/75)- sia stata formulata una prima organica proposta a scala urbana di quanto verrà poi felicemente teorizzato nel 2003 in “Five Minutes City” dando luogo a principi ed a tecniche, prima del tutto sporadiche, che - dal 2017- cominciano a diffondersi un po’dovunque, dal Canada all’Australia e anche in Europa. Nelle pagine finali, primi appunti di queste logiche in alcuni e fra loro molto differenti ambiti del territorio di “Napoli Città Metropolitana.
Volume è stato curato da Civilizzare l’urbano - ETS (con Patrizia Bottaro e Massimo Pica Ciamarra) e di “NA.ME. - Istituto per le trasformazioni di Napoli Città Metropolitana” (con Pasquale Belfiore, Alessandro Castagnaro, Ottorino Celano, Massimo Clemente, Annalola Geirola, Massimo Pica Ciamarra, Riccardo Rosi) con contributi di Valerio Barone (aspetti istituzionali), Michele Capasso, Livio De Santoli (energia e sostenibilità), Paolo Frascani (storia economica), Claudio Troisi (infrastrutture e mobilità) e di Gennaro Russo e Claudio Voto (Italian Institute for the Future / Center for Near Space).
Il video a cura di Michele Capasso (“Fondazione Mediterraneo”)  si titola :“verso Napoli Città Metropolitana” 2021.

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