Tutti gli Eventi e le Iniziative || Anno per Anno

Si è svolta al Museo della Pace - MAMT la tavola rotonda “Salvator Dalì e il cinema” organizzato da Phantasya Communication.
Roberto Pantè, direttore artistico e responsabile di Mostre internazionali su Salvator Dalì, ha esposto il rapporto tra il grande artista ed il cinema durante tutta la sua vita.
Sui grandi schermi videowall dei 5 piani del Museo, nel rispetto delle regole Covid 19, vi sono stati collegamenti con vari paesi dedicati a Salvator Dalì.

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“A Te”: è  la carezza dolce mattutina di Papa Francesco quando eleva al Padre l’offerta del Pane e del Vino. Con tono dolce e severo ad un tempo il Papa racchiude in due parole, in solo due vocali ed una consonante, il dolore e le speranze del mondo. A conclusione della celebrazione l’Adorazione al S.S. Sacramento del Santo Padre apre al silenzio adorante le riflessioni più profonde di ciascuno.
Il Museo della Pace - MAMT continua la sua attività da remoto e sulle piattaforme digitali offre tutte le Sante Messe e le Omelie del Santo Padre: per “Non dimenticare” e per comprendere la grandezza e l’umiltà di Papa Francesco.
Da segnalare il Messaggio di Pasqua del Papa indirizzato all’Europa.

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La Fondazione Mediterraneo ed il Museo della PaceMAMT hanno celebrato la “50a Giornata Mondiale della Terra” via web e con numerose iniziative: videoconferenze, collegamenti, chat e – soprattutto – l’invio di 1.000 copie del volume “Questa nostra buona terra” edito nel 2014 dalla Fondazione e scritto da Suor Maria Pia Giudici, scomparsa il 20.02.2020 prorpio il giorno in cui si diffondeva in Italia il coronavirus.
Attraverso video multimediali di grande qualità, dote del Museo patrimonio dell’umanità, è stato possibile compiere un viaggio virtuale attraverso i 5 continenti, dando voce ai popoli che quotidianamente custodiscono la nostra casa comune, vivendo e lottando per la tutela ed il riconoscimento dei diritti di ciascun popolo in ogni angolo della Terra.
In un mondo troppo spesso schiacciato dall’interpretazione europea dell’ambiente e delle sue funzioni, emerge l’impegno di organizzazioni e realtà che, istaurando rapporti positivi con la natura, tutelano i popoli originari che da sempre preservano il polmone della terra. Lottano insieme a chi quotidianamente si impegna a servizio e per promuovere la conservazione, delle foreste amazzoniche o della foresta del Congo.
Prendersi cura di questi popoli significa prendersi cura dell’intero ecosistema, del mondo, della nostra casa comune.
Appare chiara l’interrelazione tra i popoli della terra, l’interdipendenza che ci fa protagonisti di un destino comune, il quale dipende dalle azioni degli uomini e delle donne di ogni angolo del pianeta. Con delicata ferocia, è l’attualità a svelarci il sottile ma costante legame che ci rende tutti parte ed artefici del futuro del nostro pianeta.
Un solo popolo che condivide un solo pianeta.
Il viaggio virtuale del Museo della Pace – MAMT ci permette di ascoltare chi quotidianamente tutela la terra per tutelare ognuno di noi.
Il presidente Michele Capasso ha ripercorso le tappe del suo impegno in favore della terra: all’età di 16 anni, quel 22 aprile del 1970, partecipò alla prima edizione della giornata mondiale. Un impegno che per mezzo secolo lo ha visto diffondere, con ogni mezzo, l’allarme sulle condizioni della nostra casa comune, come testimoniano centiaia di interventi relazioni e pubblicazioni.
Come ricordo per Suor Maria Pia Giudici di seguito la prefazione del presidente Michele Capasso al volume “Questa nostra buona terra”.

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“Il 18 aprile 1990 nacque la redazione napoletana de “La Repubblica”. Il 9 maggio 1990 nacque a Napoli la “Fondazione Mediterraneo”. Trent’anni insieme.
Un’occasione per riconoscere il valore di un’informazione indipendente, libera, responsabile. Un’occasione per raccontare una sfida per il partenariato euromediterraneo quando nessuno parlava o si occupava del Mediterraneo e pochi sostenevano l’urgenza di addivenire agli “Stati Uniti d’Europa”: la Fondazione si adoperò da subito affinché si sviluppasse una sensibilità per un’effettiva integrazione tra le due rive del Nostro Mare”.

Queste le parole di un messaggio inviato dal presidente Michele Capasso ad Ottavio Ragone, responsabile della redazione napoletana de “La Repubblica” anche a nome dei membri della Fondazione, dei rappresentanti delle reti aderenti e dei coordinatori delle sedi nei vari Paesi.
“I due anniversari – si legge nel messaggio -  ricorrono in un momento difficile della storia del mondo, caratterizzato dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia del “corona virus” e da un paradosso: la "cura" di questa "malattia" è esattamente speculare alla stessa nostra vera "malattia sociale". Siamo stati "colpiti" dalla nostra stessa malattia di vivere, che ci ha condotti fin qui: siamo "solidali" se ci isoliamo; è l'amplificazione del deserto che abbiamo generato e costruito.
Trentanni fa lo slogan della Fondazione Mediterraneo era “Tutti insieme per trasformare l’amore per il potere nel potere dell’amore”. Oggi è ancora potentemente attuale - conclude il presidente Capasso - ed esempi come la redazione napoletana de “La Repubblica” sono fondamentali per assicurare al “giornalismo pulito” un ruolo di primo piano nel processo difficile di ricostruzione assegnando alle giovani generazioni il ruolo complesso di cacciatori del positivo e produttori del nostro futuro”.

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Il Museo della PaceMAMT, con le sue piattaforma multimediali, ha ospitato la “Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace” che quest’anno sottolinea la necessità di rimanere attivi nonostante l'attuazione di misure di contenimento in molti paesi al fine di combattere la pandemia di COVID-19. Ci ricorda l'importanza di valori come la solidarietà, la comunità e lo spirito di squadra.
Mentre il coronavirus (COVID-19) continua a colpire sempre più paesi a un ritmo sempre più allarmante, le pratiche di "distanziamento sociale" stanno diventando comuni nel tentativo di arginare la diffusione del virus. Hanno chiuso palestre, impianti sportivi e stadi, piscine pubbliche, studi di danza e campi da gioco in molti paesi del mondo, il che significa che molti di noi non sono più in grado di partecipare attivamente a sport individuali o di gruppo o attività fisiche o di guardare eventi sportivi dal vivo. Queste nuove misure, sebbene necessarie, rappresentano ora sfide significative per l'intera comunità sportiva mondiale.
La “Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace” vuole quest'anno incoraggiarci a rimanere fisicamente attivi nonostante le misure di contenimento. Questa è un'opportunità per ricordarci che non dobbiamo interrompere i contatti con i nostri allenatori, compagni di squadra o istruttori, che possono aiutarci non solo a rimanere in buona forma fisica, ma anche a mantenere legami sociali.
L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) in genere raccomanda 150 minuti di attività fisica moderata o 75 minuti di attività fisica sostenuta a settimana o una combinazione di entrambi. Data l'attuale situazione, l'OMS ha dato alcuni consigli su come farlo anche senza attrezzature e in uno spazio limitato. Ci sono anche una moltitudine di strumenti online gratuiti e accessibili progettati per incoraggiare le persone di tutte le età e le capacità fisiche a rimanere attivi e mobili anche a casa!
"Lo sport ha il potere di cambiare il mondo, unire le persone in un modo quasi unico e creare speranza dove c'era solo la disperazione", ha detto Nelson Mandela. Non è solo un diritto fondamentale, ma anche un potente strumento per rafforzare i legami sociali e promuovere la pace, nonché la solidarietà e il rispetto. Lo sport è anche essenziale per lo sviluppo sostenibile perché ci consente di vivere una vita sana e promuovere il benessere di tutti, a tutte le età, come sottolineato dall'obiettivo 3 di sviluppo sostenibile "Buona salute e benessere" , evidenziato dalle Nazioni Unite durante il mese di aprile.
Tuttavia, lo sport può aiutarci a mantenere una buona salute anche in questo periodo di confinamento. Grazie alle nuove tecnologie, alle nostre abilità individuali uniche e al nostro potere collettivo, possiamo mobilitarci online, usare la nostra creatività per aiutarci e condividere consigli utili per migliorare la nostra salute e il nostro benessere, attraverso lo sport e attività fisica anche dalle nostre case.
Prima, durante e dopo il 6 aprile, Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace, chiediamo a tutti di impegnarsi per rimanere attivi nonostante le varie restrizioni in atto e per mostrare solidarietà durante questo periodo. Una delle cose che apprendiamo di più attraverso lo sport è il gioco di squadra. Ora abbiamo l'opportunità e il dovere di metterlo in pratica su scala globale, facendo la nostra parte per rimanere in salute.
“ Solo insieme potremo fermare la diffusione del COVID-19” ha affermato il presidente Capasso.

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Continua l’iniziativa del “Museo virtuale”. Il Museo della PaceMAMT ha ospitato sulle sue piattaforme multimediali la XXXVa Giornata Mondiale della Gioventù 2020”. Video, inni, testimonianze sulla grande kermesse che vedrà dopo Panama i giovani di tutto il mondo riuniti a Lisbona nel 2022.
Sono stati proposti tutti i messaggi dei Papi che si sono succeduti: Papa Giovanni Paolo II, Papa Benedetto XVI° e Papa Francesco.

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In questo momento difficile di pandemia mondiale Papa Francesco non ha voluto far mancare la Sua vicinanza al mondo intero. Con grande intimità e tenerezza ogni mattina da Casa Santa Marta celebra la Santa Messa che viene trasmessa in diretta.
Il Museo della Pace - MAMT, continuando sulle piattaforme digitali la propria attività, ha voluto diffondere e riunire mensilmente tutTe le celebrazioni ed i principali momenti di preghiera del Santo Padre.
Di grande commozione il Padre Nostro, la preghiera in Piazza San Pietro deserta e le tante Omelie.

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La Fondazione Mediterraneo condivide il documento presentato a Papa Francesco da Mons. Vincenzo Paglia - presidente della Pontificia Accademia della Vita - dal tema “Pandemia e fraternità universale – nota sull’emergenza Covid-19”.
L'arcivescovo Vincenzo Paglia ha consegnato a Papa Francesco una copia del testo durante un incontro nel Palazzo Apostolico il 30 marzo.
"Il papa ha confidato in me due delle sue preoccupazioni: come aiutare, adesso, soprattutto i più deboli; per il futuro, come uscire da questa (crisi) rafforzata nella solidarietà ", anche a livello globale", ha affermato l'arcivescovo nella dichiarazione scritta.

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Come affermato da lui stesso all’Angelus del 22 marzo 2020, in questo tempo di emergenza per l’umanità il Santo Padre Francesco ha invitato i cattolici di tutto il mondo a unirsi spiritualmente in preghiera con lui oggi venerdì 27 marzo alle ore 18.00.
La preghiera del Santo Padre è stata seguita in diretta tramite i media e si è conclusa con la Benedizione eucaristica impartita “Urbi et orbi” attraverso i mezzi di comunicazione.
A tutti coloro che si sono uniti spiritualmente a questo momento di preghiera tramite i media è stata concessa l’indulgenza plenaria secondo le condizioni previste dal recente decreto della Penitenzieria Apostolica.

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Nonostante il blocco mondiale causato dal “Corona virus” la Fondazione Mediterraneo ed il Museo della PaceMAMT – attraverso i sistemi multimediali, i portali ed i social – hanno celebrato con una vasta comunità la Giornata mondiale dell’Acqua (World Water Day), istituita dalle Nazioni Unite nel 1992.
Il tema dell’edizione 2020 della “Giornata” è il  profondo legame tra acqua e cambiamento climatico.  L’obiettivo è quello di sensibilizzare Istituzioni mondiali e opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.
I cambiamenti climatici, infatti, aumentano la variabilità del ciclo dell’acqua, causando estremi eventi meteorologici, incidendo sulla qualità dell’acqua, minacciando lo sviluppo sostenibile e la biodiversità in tutto il mondo. Non solo, la sempre crescente domanda di acqua porta ad un conseguente aumento della necessità di trattamenti ad alta intensità energetica; inoltre, alcune misure di mitigazione dei cambiamenti climatici, come l’uso esteso di biocarburanti, possono esacerbare ulteriormente la scarsità d’acqua. Motivo per cui deve essere adottato quanto prima in tutto il mondo un approccio integrato ai cambiamenti climatici e alla gestione delle risorse idriche. Se, infatti, si vuole creare un futuro sostenibile, la gestione delle risorse idriche deve essere esaminata attraverso un obiettivo di resilienza climatica.
Il presidente Michele Capasso ha sottolineato l’importanza di riflettera sulla pandemia del corona virus per ritornare a proteggere e custodire la nostra “Casa comune” e le risorse principali: in primis l’acqua.

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