Tutti gli Eventi e le Iniziative || Anno per Anno

In occasione della Giornata mondiale per la Pace, il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso ha lanciato - come un ennesima bottiglia nel mare - un accorato appello per la pace in Siria e per i bambini di Aleppo, riproponendo il testo diffuso nel settembre 2013 in occasione del Forum Civile Euromed di Bruxelles: tristemente ancora oggi attuale!
In particolare per i bambini di Aleppo, città martire, il presidente Capasso ha sottolineato il caos persistente nel paese ed il circolo vizioso che lacera le speranze di dialogo e di pace, auspicando un risveglio delle coscienze per porre fine ad un vero e proprio genocidio.

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Ezio Reddìti, accompagnato dalla moglie Claudia, ha donato al Museo della PaceMAMT un presepe molto particolare; si titola “Il Presepe a spirale Terra – Cielo”.
È ricavato dal tronco di un albero e, con un lavoro certosino, si sviluppo su una spirale sulla cui sommità si trova la Natività.
Un impegno straordinario, un vero e proprio capolavoro per i visitatori del Museo.
Grazie a Ezio e Claudia Reddìti!

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In occasione del Santo Natale la Fondazione Mediterraneo ha pubblicato il libriccino di Suor Maria Pia Giudici titolato “SANTA MARIA DEL QUOTIDIANO”: acquerelli e riflessioni che Suor Maria Pia ha realizzato per ricordare l’umiltà della Madonna.

Nel suo testo si legge:

Questi miei umili tentativi di evocarti nei colori, desidero dedicarli a SANTA MARIA DEL QUOTIDIANO, perché è un titolo che mi sembra risponda a un aspetto importante del tuo essere Vergine Sposa e Madre.
Ti hanno dedicato chiese cappelle statue, perfino cattedrali. Ti hanno chiamata Santa Maria delle Rose, Santa Maria del Frassino, Madonna dei Bisognosi, Santa Maria della Rupe, Santa Maria delle Tre fontane, Santa Maria del Pozzo. Si tratta di un repertorio ricco e significativo.
Io qui desidero evocare la Tua grandezza semplice, la tua vita luminosa ma non abbagliante. Ecco il titolo: SANTA MARIA DEL QUOTIDIANO.
Perché Tu sei pienamente donna, hai vissuto il quotidiano al femminile di quei tempi, in cui la donna non teneva conferenze né lezioni in aule universitarie.
Con ciò non ho affatto voluto alludere a un primato della “casalinga” e non auspico il ritorno ai tempi in cui ”Berta filava”.
Ho conosciuto splendide donne con trasparenza d’anima e capacità intellettive superiori su cattedre universitarie come Maria Sticco, ho letto con ammirazione la vita di Maria Curie, grande scienziata dedita alla ricerca come il marito.
Qui, timidamente ma con affetto, ho voluto che fosse il colore nelle tonalità bianco azzurre a “cantare di Te”, o Madre, l’essenzialità del femminile: una grandezza umile che, proprio nella vita di ogni giorno si rivela con la piena adesione a Dio, a quel suo Mistero che ti fu rivelato dall’Arcangelo nel giorno dell’Annunciazione.
Sì, nello scorrere di tutti i tuoi giorni, hai collaborato col tuo Signore e Figlio amatissimo alla salvezza del mondo: quel mondo che non è salvato dai grandi gesti sbalorditivi ma da un amore che diventa servizio soprattutto nel quotidiano”.

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La “Federazione Anna Lindh Italia Onlus” ha aderito alla giornata in cui l’Unicef chiede a tutti di raccontare la situazione dei bambini siriani ed ai cittadini, a pochi giorni dal Natale, di ritrovarsi nei luoghi pubblici o nelle loro case con una coperta simbolica per dire basta alla guerra in Siria.
Molti membri della Federazione – presenti a Roma, Napoli, Firenze, Palermo, Milano e Torino - hanno ricordato l’impegno per la Siria da parte di molti membri della Federazione (primi fra tutti i Salesiani) con appelli e iniziative di solidarietà concreta (accoglienza dei profughi in Italia ed aiuti concreti per i bambini di Aleppo).

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La Fondazione Mediterraneo aderisce alla giornata in cui l’Unicef chiede a tutti di raccontare la situazione dei bambini siriani ed ai cittadini, a pochi giorni dal Natale, di ritrovarsi nei luoghi pubblici o nelle loro case con una coperta simbolica per dire basta alla guerra in Siria.
Il presidente Michele Capasso – presente a Roma e a Napoli – ha ricordato l’impegno della Fondazione per la Siria già dal 2009 con appelli e iniziative di solidarietà concreta (aiuto ai profughi ed ai bambini di Aleppo).

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Il presidente prof. arch. Michele Capasso è intervenuto al seminario organizzato dall’Ordine degli Architetti di Napoli e dalla Fondazione omonima sul tema “Periferie urbane: una sfida possibile”.
Con una relazione dal tema “La città interculturale e gli spazi di relazione” il presidente Capasso ha affrontato le tematiche legate alla crisi delle città ed alla necessità di pensare a nuovi modelli che vedano le relazioni tra le diverse culture al centro dei processi di trasformazione delle città e delle periferie.
Il seminario - moderato dal giornalista Marco de Marco – ha visto, tra gli altri, gli interventi di Pio Crispino, Gennaro Polichetti, Carmine Piscopo, Antonio Coppola, Francesco Scardaccione, Micheleangelo Russo, Rosario Pavia, Marilù Faraone Mennella, Luca Zevi e Maurizio Di Stefano.

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Strage di Berlino. Un’altra strage. Un’altra capitale europea. Un’altra iniziativa terrorista. A Berlino si è colpita ancora una volta la vita nei suoi momenti più belli e significativi, che caratterizzano l’identità di un Paese. Il 14 luglio a Nizza, adesso Berlino. Sì, quella piazzetta è famosissima nel mondo per il mercatino di Natale.
Ho un ricordo vivo di quando anni fa mi trovavo proprio lì, durante una visita a Berlino dei ristoratori italiani che si ribellavano al pizzo imposto da mafiosi.
Oggi come ieri le famiglie si affollano per le bancarelle. I regalini, i personaggi del presepe, gli oggetti dell’artigianato! Bambini, persone innamorate, giovani pieni di energia, anziani saggi, turisti di tutto il mondo. Molti italiani che vivono e studiano nella capitale tedesca. La classifica vita! Una serata a Berlino!
Il Camion irrompe e spazza via tutto. Non frena, uccide, ferisce, getta nello strazio e nel dolore un intero Paese, il mondo, l’Europa. Già l’Europa! Non mi stanco di ripeterlo. La sola via nazionale alla sicurezza antiterrorismo è doverosa ma non basta. Si pensava che solo la Francia avesse un suo sistema impreparato e superato. Forse, ma la Germania? In sostanza, la sicurezza nazionale non è sufficiente nella prevenzione degli attacchi dei terroristi di Daesh.
È necessario, più che mai, fare il passaggio alla costruzione di un vero ed operativo spazio comune europeo antiterrorismo e antimafia … . E’ una strada difficile da intraprendere. Storie e interessi nazionale resistono in tutti i modi. Ma così è uno stillicidio che mette in pericolo tutte le “provinciali” capitali europee.
Noi italiani stavolta spingiamo dal lato giusto. Siamo il Paese meglio organizzato, ma sappiamo anche che il salto di qualità lo si può fare solo a livello Europeo con una intelligence, una polizia specializzata e una procura altrettanto comune.
Certo, l’Europa così com’è non ha nessuna capacità di spingere i Paesi a fare scelte in tale direzione. È un’Europa in declino, all’interno e all’esterno. Ma proprio in questo travagliato momento storico va  decisa la costruzione degli Stati Uniti d’Europa.
In Turchia si uccide l’ambasciatore Russo. In Medio Oriente la guerra infuria. Ad Aleppo le immagini che ci giungono la dicono lunga sulla tragedia che si sta consumando. C’è bisogno, c’è lo spazio, c’è la possibilità di pensare e realizzare gli Stati Uniti d’Europa. Prima si procede è meglio è per tutti noi e per la stessa umanità.

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Il 18 dicembre in tutto il mondo si celebrano i diritti dei migranti.
Al Museo della Pace – MAMT una giornata speciale dedicata al percorso emozionale “Voci dei Migranti” ha coinvolto specialmente i giovani delle scuole.
“È stato un altro anno turbolento per profughi e migranti. Abbiamo visto continuare gli effetti devastanti dei conflitti armati sulle popolazioni civili, morte, distruzione e trasferimenti forzati. Siamo stati testimoni dell’inaccettabile perdita di migliaia di vite nel Mediterraneo e altrove. E, per aggiungere insulto all’ingiuria, siamo stati testimoni della crescita di movimenti populisti che cercano di isolare ed espellere migranti e profughi e di incolparli di vari mali della società”.
Così il segretario generale delle Nazioni Unite BanKi-Moon nel messaggio diffuso alla vigilia della Giornata Internazionale del Migrante, celebrata  in tutto il mondo il 18 dicembre.
C’è però spazio anche per la speranza, rappresentata dalla Dichiarazione di New York adottata lo scorso settembre dai leader mondiali. Ora però è cruciale che “i governi onorino i loro impegni e costruiscano su questi, per gestire i larghi movimenti di rifugiati e migranti in modo compassionevole, centrato sulle persone, che risponda ai bisogni di genere e radicato nei diritti umani fondamentali”.
“Ogni migrante è un essere umano con diritti umani” ricorda il numero uno dell’Onu, che chiede una “più forte cooperazione tra Paesi di origine, transito e destinazione”. Bisogna però anche “respingere intolleranza, discriminazione e politiche guidate da retorica xenofoba e il fare degli immigrati dei capri espiatori. Quelli che sfruttano e cercano di far del male agli immigrati devono risponderne”.
Le migrazioni forzate non si fermeranno se non se ne affronteranno le cause. La lista è lunghissima: “povertà, fame, conflitti armati, disastri naturali e degrado ambientale, malgoverno, persistenti diseguaglianze e violazioni di diritti economici, sociali, civili, politici o culturali”. Il buon governo dell’immigrazione - secondo BanKi-moon - deve invece anche “espandere canali sicuri di migrazione legale, inclusi ricongiungimenti familiari, ingressi per lavoro a tutti i livelli di competenze, e opportunità di studio per bambini e adulti così come depenalizzare la migrazione irregolare e regolarizzare lo status dei migranti senza documenti”.
“In questa Giornata Internazionale del Migrante – conclude il segretario generale dell’ONU -  chiedo alla comunità internazionale di andare avanti con l’accordo globale per una migrazione sicura, regolare e ordinata come importante contributo alla costruzione di un mondo di pace, prosperità, dignità e opportunità per tutti”.
La Giornata Internazionale del Migrante si celebra nell’anniversario dell’adozione della “Convenzione Internazionale sulla Protezione dei Diritti dei Lavoratori Migranti e dei Membri delle loro Famiglie” da parte dell’assemblea generale delle Nazioni Unite (18 dicembre 1990). Vietano discriminazioni, trattamenti disumani e sfruttamento e sancisce una lunga serie di diritti indipendenti dallo status legale dei lavoratori migranti, ai quali se ne aggiungono altri per i migranti regolari.
Finora è stata ratificata solo da una cinquantina di Stati del mondo, quasi tutti Paesi da quali partono flussi migratori, mentre latitano i principali Paesi di destinazione. L’Italia non l’ha ancora ratificata.

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Il presidenta Capasso ha inviato a Papa Francesco un affettuoso messaggio di auguri per l'80° compleanno, auspicando che la sua azione in favore della giustizia sociale e della solidarietà continui a lungo.
Contemporaneamente, al Museo della Pace - MAMT, i visitatori hanno goduto dei video più "curiosi" su Papa Francesco.

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Il presidente Capasso ha partecipato - a nome della Fondazione Mediterraneo - al "Mercatino della Solidarietà" in favore delle comunità dei migranti.

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