Educazione e Formazione
07 Febbraio 2000
Attività -
Educazione e Formazione
Con il patrocinio della Comunità Europea, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell'Università di Torino e della Seconda Università degli Studi di Napoli la Fondazione Laboratorio Mediterraneo ha attivato il Master Europeo "Modelli di complessità ed ecologia umana: strumenti per lo sviluppo di comunità".
L'intento è stato quello di formare laureati di vari paesi euromediterranei in discipline psicologiche capaci di agire per lo sviluppo di empowerment, ovvero promozione delle risorse individuali e di gruppo a livello di comunità; capaci di potenziare le risorse della cultura e della ricerca delle aree meridionali d'Italia accrescendo le competenze per il governo del territorio attraverso la partecipazione attiva dei cittadini.
Si ritiene, infatti, che nell'intero Mediterraneo sia necessario contribuire a processi di trasformazione in atto nella società e il Master vuole essere una risposta competente in termini occupazionali per giovani laureati che, formati allo studio e alla rilevazione delle relazioni sociali e interpersonali, siano capaci di intervenire progettualmente ed operativamente nell'ambito dello sviluppo comunitario e nel rispetto della complessità dello stesso, attivando competenze e tradizioni della cultura del Sud unitamente a partecipazione e sviluppo sociale.
La novità e specificità consistono, in particolare, nel fornire a giovani laureati in psicologia strumenti di indagine e intervento a livello delle comunità locali per promuovere partecipazione e processi di democrazia, forme di cittadinanza attiva; potenziare la formazione di base educando al lavoro interdisciplinare e promuovendo l'attivazione di gruppo; intervenire con gruppi a rischio e in contesti di emergenza sociale.
La finalità e il sistema di organizzazione del corso definiscono, per loro stessa natura, un interesse predominante di intervento sul territorio e quindi la necessità di collegamenti intrinseci e sostanziali con le offerte proprie della politica occupazionale. Le competenze descritte si configurano, di fatto, come elemento di razionalizzazione delle organizzazioni della società civile, empowerment organizzativo della stessa e occasione di nuove possibilità operative dei diversi servizi.
Il Master di durata biennale ha formato operatori capaci di utilizzare strumenti metodologici e relazionali, quali quelli offerti dalla psicologia di comunità, per intervenire all'interno dei processi di trasformazione sociale dei gruppi, delle comunità e degli enti locali. Il suo obiettivo è stato quello di formare psicologi capaci di intervenire progettualmente ed operativamente nell'ambito dello sviluppo comunitario e nel rispetto della complessità dello stesso.
I moduli formativi hanno approfondito tra l'altro lo studio di metodologie di formazione, di competenze psicologiche per il lavoro nei gruppi, la promozione di partecipazione, programmazione e valutazione degli interventi, di ricerca qualitativa e quantitativa. Gli specifici obiettivi didattici perseguiti sono stati:
- Conoscere i diversi aspetti dell'interazione individuo-società.
- Collocare teorie e modelli della psicologia di comunità in relazione alla filosofia, alla psicologia ed alla sociologia.
- Promuovere lo sviluppo di comunità nella prospettiva del lavoro e delle politiche sociali.
- Sapere lavorare in gruppo e condurre gruppi di lavoro.
- Attivare ricerche - intervento ed utilizzare strumenti di indagine finalizzata quali diagnosi di comunità e analisi organizzativa multidimensionale.
- Attivare processi di empowerment e promuovere gruppi di autoaiuto e processi di problem solving.
- Offrire indicazioni metodologiche per intervenire in aree a rischio, nell'emergenza e per l'integrazione interculturale.
I docenti sia italiani che stranieri sono stati psicologi di comunità e studiosi delle politiche sociali nelle diverse implicazioni antropologiche, economiche e filosofiche, insieme ad esperti del terzo settore.
Tale iniziativa ha prefigurato una nuova figura professionale capace di agire nelle Amministrazioni locali per favorire e promuovere processi di partecipazione e connessione attiva tra i cittadini, gli organismi della società civile e le Amministrazioni locali.
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