02 Aprile 2009
Il tema di questa edizione è il "Dialogo Internazionale per la Pace e la Coesistenza".
Tutti le organizzazioni membri dei 43 Paesi che fanno parte dell´Unione del Mediterraneo sono stati invitati a nominare individui o organizzazioni che hanno svolto azioni inerenti il tema del premio.
Combatants for Peace è l´organizzazione vincitrice dell´Euromed Award 2009, consegnato il 21 settembre a Stoccolma, in occasione del Forum "Restore Trust, Rebuild Bridges" organizzato dalla Fondazione Anna Lindh e dalla Fondazione Mediterraneo.
Combatants for Peace è un movimento israelo-palestinese che, tramite la non violenza e il dialogo, punta alla riconciliazione nelle due comunità, con l´obiettivo della soluzione dei due Stati.
History in Action, che ha ricevuto una menzione speciale, è invece un´organizzazione composta da un gruppo di giovani storici provenienti da Bosnia-Erzegovina, Croazia e Serbia, che hanno discusso per cinque anni e sono riusciti ad elaborare un libro di storia comune.
La Cerimonia di Assegnazione
Stoccolma, 21 settembre 2009
30 Luglio 2008
Il tema dell'edizione 2008 è il Dialogo attraverso l´Arte, e più nello specifico arti visive come disegno, pittura, fotografia e scultura.
Novità di quest´anno è stata la possibilità, per i membri delle reti nazionali, non solo di proporre i candidati ma anche di elegere il vincitore del Premio attraverso un meccanismo di votazione online.
Rima Maroun (25 anni, Libanese) è la vincitrice di questa edizione. Maroun è una fotografa che crede che “il dialogo incomincia nel modo in cui ci guardiamo l´un l´altro”. La sua opera più famosa è Murmures.
Hanno ricevuto una menzione speciale anche gli altri 5 finalisti:
· Abed Abdi (Palestinian Photographer),
· Ramzi Harrabi (Tunisian Painter, Poet, Singer),
· Katja Schaefer (German Artistic Director),
· Marcel De Munnynck (Belgian Photographer),
· Atilla Durak (Turkish Photographer)
La Cerimonia di assegnazione del Premio si è svolta in occasione del primo meeting del Consiglio Consultivo dell´ALF a Napoli il 26 e 27 settembre 2008.
La Cerimonia di Assegnazione
Napoli, 26-27 settembre 2008
06 Settembre 2007
Quest anno il premio è stato dedicato al tema “Donne e uomini mano nella mano per l’uguaglianza tra i generi”.
I vincitori sono stati selezionati dai capofila delle reti nazionali dell´ALF dei 37 paesi euro-mediterranei nel mese di luglio.
I vincitori ex aequo di questa edizione, Rodi Kratsa Tsagaropoulou e Jan Willems, promuovono, seppur a livelli differenti, il ruolo della donna nella società.
Jan Willems tramite le sue attività artistiche e Rodi Kratsa a livello istituzionale, incoraggiando l’adozione di politiche che rispettino l’uguaglianza dei generi all’interno del Parlamento Europeo e dell’Assemblea Parlamentare Euro-mediterranea.
Una menzione d’onore è stata attribuita ai tre seguenti premiati:
- Wassyla Tamzali, scrittrice ed attivista per i diritti delle donne (Algeria);
- Hanna Herzog, ricercatrice in questioni di genere, religione e politica e docente di sociologia all’Università di Tel Aviv (Israele);
- Mahassen El Emam, direttrice e fondatrice del Arab Women Media R&S Center (Giordania).
Il premio è stato consegnato in occasione di una cerimonia ufficiale che ha visto partecipare i premiati a diverse attività organizzate dalle reti della Fondazione, in Europa e nei paesi partner mediterranei.
La Cerimonia di Assegnazione
Il Cairo, 26 novembre 2007
03 Agosto 2006
Il Premio Mediterraneo intitolato Premio Euro-Mediterraneo per il Dialogo tra le Culture è stato lanciato nel 2005 – quale sezione speciale del Premio Mediterraneo creato nel 1997 – dalla Fondazione Mediterraneo, congiuntamente alla Fondazione Euro-Mediterranea "Anna Lindh" per il dialogo tra le culture, di cui è Capofila della Rete italiana.
Il vincitore di questa edizione è il Monastero Mar Musa (Siria) nella persona del Padre Paolo Dall’Oglio “per aver promosso il rispetto reciproco tra i popoli di diverse religioni e credi”. Deir Mar Musa è una comunità religiosa fondata da padre Paolo Dall’Oglio nel 1991, che si propone di stabilire e mantenere relazioni positive tra Cristiani e Musulmani. Nella comunità si trovano uomini e donne di differenti paesi e di diverse fedi, che vivono l’esperienza comune di condividere la ricchezza delle loro diversità attraverso il dialogo.
La scelta è avvenuta tra 5 candidati selezionati dalla giuria tra numerose candidature proposte dai Capofila delle 35 Reti Nazionali della Fondazione Euro-Mediterranea “Anna Lindh”.
Una “menzione speciale” quale modelli di buona pratica nella promozione del dialogo è stata attribuita agli altri 4 finalisti che sono: Crossing Borders (Danimarca); Assia Djebar (Algeria); Royal Institute for Inter-Faith Studies (Giordania); Daniel Barenboim (Spagna).
Il vincitore ha ricevuto il prestigioso Premio durante la Riunione dei Capofila delle Reti Nazionali della Fondazione “Anna Lindh”, che si è svolta a Tampere (Finlandia) il 26 e 27 Novembre 2006.
La Cerimonia di Assegnazione
Tampere, 26 novembre 2006
16 Ottobre 2010
Nell´ambito dei lavori dell´ International Peace Workshop che si è svolto a Napoli dal 15 al 17 ottobre, i partecipanti, ex combattenti e attivisti non violenti, sono intervenuti attivamente alla sessione dedicata al Teatro degli Oppressi : metodo teatrale elaborato da Augusto Boal, che usa il teatro come mezzo di conoscenza e come linguaggio.
Lo scopo è stato quello di approfondire la riflessione sul ruolo che pratiche ispirate al dialogo e alla nonviolenza possono giocare nella risoluzione dei conflitti, sia nel caso di conflitti armati sia quando si tratti di conflitti sociali, etnici o politici in cui imperversa la violenza.
In questa occasione sono stati consegnati i titoli di “Alfieri degli Stati Uniti del Mondo” agli esperti in comunicazione dei Paesi arabi.
15 Ottobre 2010
La Fondazione Mediterraneo con la Maison de la Paix - Casa Universale delle Culture ha svolto a Napoli la prima edizione degli International Peace Workshop dal titolo ‘Sostenere il dialogo attraverso la nonviolenza. Dallo scontro alla riconciliazione nella Regione Euromediterranea´.
Michele Capasso, Presidente della Fondazione Mediterraneo ha illustrato le finalità e i contenuti.
Sono intervenuti: Gianluca Solera (Fondazione Anna Lindh), Paolo Beni (Arci), Flavio Lotti (Enti Locali per la Pace), Miralem Tursinovic´, bosniaco, ex combattente, dell´Ong Youth Resource Centre di Tuzla; Nouraldin Shehada, palestinese, di Combatants for Peace; Gerard Foster, dell´Irlanda del Nord, cattolico, del Teach Na Failte; Itamar Feigenbaum, israeliano, di Combatants for Peace ed altri, che hanno ribadito l´importanza di questo seminario che ha riunito, per la prima volta, ex combattenti per parlare e costruire la pace.
Il workshop si colloca nel quadro delle attività promosse dalla Maison de la Paix – Casa Universale delle Culture della Fondazione Mediterraneo, in preparazione del Forum Universale delle Culture previsto nel 2013 a Napoli.
15 Ottobre 2010
La Fondazione Mediterraneo ha svolto a Napoli la prima edizione degli International Peace Workshops dal 15 al 17 ottobre.
Le 3 giornate sono state articolate in Gruppi di lavoro in cui i partecipanti, ex combattenti ed attivisti non-vilenti, hanno raccontato e condiviso le proprie esperienze con l´obiettivo di creare una rete in Europa e nel Mediterraneo di mutuo sostegno e di scambio tra organizzazioni sociali ed ex-combattenti per la riconciliazione, per la soluzione nonviolenta di conflitti e per la giustizia.
14 Ottobre 2010
Si è svolta a Roma presso la Farnesina la Conferenza Stampa di presentazione degli International Peace Workshops, azione della Fondazione Mediterraneo con la Maison de la Paix - Casa Universale delle Culture, organizzata congiuntamente alla Fondazione Euro-Mediterranea "Anna Lindh" e all´ARCI, in collaborazione col movimento Combatants for Peace e con il Cordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani.
06 Ottobre 2010
Corrado Beguinot - 2012 Per aver, nel suo lungo percorso, dedicato la propria vita alla ricerca scientifica ed alla sperimentazione progettuale nelle tematiche della pianificazione urbanistica territoriale, sfociate, a livello internazionale, all’ideazione e promozione della città europea interetnica cablata. La Cerimonia di Assegnazione |
Alessandro Ortis - 2012 Professionista e uomo che si è dedicato e si dedica, con convinto impegno, nel promuovere istituzioni, organismi ed iniziative di particolare importanza per una sempre più avanzata collaborazione e coesione tra i Paesi del Mediterraneo. La Cerimonia di Assegnazione |
SENEN FLORENSA PALAU - 2011 Direttore dell’Istituto Europeo per il Mediterraneo Per aver contribuito, prima come Ambasciatore e poi come Direttore dell’Istituto Europeo per il Mediterraneo di Barcellona, a promuovere i valori del dialogo e della pace nella regione euromediterranea, difendendo le buone pratiche nel Partenariato Euromediterraneo. Per questo motivo la Fondazione Mediterraneo, con l’Accademia del Mediterraneo, ha attribuito a Senen Florensa Palau il Premio Mediterraneo “Delfino d’Argento” 2011. La Cerimonia di Assegnazione |
EMANUELE VITTORIO - 2011 Medico Odontoiatra Per la sua azione in favore del bene comune, attraverso il puntuale e rigoroso esercizio della professione di medico-odontoiatra. La Cerimonia di Assegnazione |
BAGNO ELENA di GIOVANNI MORRA - 2011 Il Bagno Elena costituisce un simbolo ed un’eccellenza per Napoli, l’Italia e il Mediterraneo. La Cerimonia di Assegnazione |
Alla memoria di GUIDO GRIMALDI Per aver contribuito attraverso la diffusione dei collegamenti marittimi e delle “Autostrade del Mare” – nel Mediterraneo e nel Mondo – a promuovere con lungimiranza quel “meticciato di civilta`” che e` alla base dello sviluppo condiviso e della pace. Per questo motivo la Fondazione Mediterraneo, con l’Accademia del Mediterraneo, ha attribuito alla memoria di Guido Grimaldi il Premio Mediterraneo “Delfino d’Argento” 2011. La Cerimonia di Assegnazione |
S.E. Mons. ROCCO FAVALE - 2010 Il suo impegno nel promuovere la pace tra i popoli e nel rafforzare la solidarietà nel Cilento sono pilastri fondamentali della sua azione. A Lui il merito di aver consentito la realizzazione dell’opera monumentale “Totem della Pace” accanto alla Cattedrale di Rutino.
La Cerimonia di Assegnazione |
Sergio Piazzi - 2010 Il suo impegno e la non comune passione per rafforzare il ruolo dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo (APM) sono unanimemente riconosciuti. Grazie alla sua dedizione è stato possibile armonizzare il ruolo dei Parlamenti dei Paesi mediterranei facendo loro assumere una visione comune condivisa, soprattutto sui valori e i diritti fondamentali della persona umana. La Cerimonia di Assegnazione |
alla memoria di Baltasar Porcel - 2010 Scrittore di fama mondiale, giornalista acuto e puntiglioso, Baltasar Porcel nelle sue opere ha raccontato la società d’oggi con precisione ed ironia. Fondatore e direttore dell’Istituto Catalano del Mediterraneo, ha trasformato la sua cultura profondamente mediterranea in un’azione politica grazie alla quale la Catalogna, Barcellona e la Spagna hanno potuto assumere un ruolo di primo piano nel partenariato euromediterraneo. La Cerimonia di Assegnazione |
alla memoria di Gennaro Pompilio - 2010 Un uomo che ci ha ricordato che le parole da sole non sono sufficienti. La sua passione per il Vesuvio, quale pioniere del turismo e coordinatore delle Guide del Cratere, sono un insegnamento su come si possa promuovere la pace e il reciproco rispetto con azioni concrete. La Cerimonia di Assegnazione |
alla memoria di Ahmed Jebli - 2009 La storia ha conosciuto più di una persona che, sebbene non abbiano avuto una ribalta mediatica, hanno avuto un ruolo straordinario negli eventi che segnano la vita di uno Stato. La Cerimonia di Assegnazione |
Abdelwahed Radi - 2007 Grande sostenitore della Dichiarazione di Barcellona ed in particolare della necessità di rafforzare i rapporti euro-mediterranei. Difensore della democrazia, egli ha dedicato la sua vita alla creazione di un nuovo umanesimo con lo scopo di trasformare il Mediterraneo, attraverso la promozione del dialogo, in un’area democratica di conoscenza e rispetto reciproci. La Cerimonia di Assegnazione |
alla memoria di Manuel Vazquez Montalban - 2004 Grande scrittore spagnolo, Manuel Vazquez Montalbàn ha raccontato la società d’oggi con l’ironia e l’acume del suo personaggio principale: Pepe Carvalho. Fu tra i primi ad aderire alla Fondazione Laboratorio Mediterraneo ed a lui viene dedicato un riconoscimento che non vuole essere un premio istituzionale ma un grande, affettuoso ricordo da parte della sua famiglia “mediterranea”. La Cerimonia di Assegnazione |
Raffaele La Capria - 2003 Raffaele La Capria ha iniziato negli anni Cinquanta d’un secolo con poca ragione ma con molta ferocia un lungo percorso romanzesco in tre tappe decennali che negli anni Settanta è giunto al suo fine anche se non alla sua meta. Una meta contemporaneamente suggerita pure dai suoi fiori di carta che si aprono agli occhi del lettore come i fiori giapponesi di carta si schiudono all’acqua. Al trittico romanzesco corrisponde un trittico ideale di saggi e riflessioni che illuminano i personaggi, l’autore, un’intera generazione e la città mitica dove la solarità mediterranea fu spenta da un’altra tragedia. L’opera di LA CAPRIA, lunga meditazione dell’occasione mancata dal singolo e dalla storia, è un emblema del Mediterraneo che di mancamento in mancamento costruisce tragicamente il suo presente. E a lui, come coscienza mediterranea e scrittore mediterraneo, è attribuito il “Premio Delfino d’argento” 2003. La Cerimonia di Assegnazione |
alla memoria di Federico Bugno - 2003 Federico Bugno è stato un giornalista dalla testa ai piedi: un inviato estero come si deve. Ha scritto per “Il Sole 24 ore”, “Il Mondo”, il “Corriere della Sera”, “Tempo illustrato” e, infine, è stato invitato speciale de “L’Espresso”: il “suo giornale”. Ha prodotto pagine del miglior giornalismo di reportage, di fattura asciutta e vera, comprendendo che, per non essere affogati dalla globalizzazione, occorreva “democratizzarla” prima che essa stessa snaturasse i principi della libertà e della democrazia. E’ stato uno degli “ultimi grandi” capace di volare alto: da Piazza Tien-An Men al Muro di Berlino, a Sarajevo. La “sua” Sarajevo. Abitante di questa città martoriata si concentrò sugli artisti, sui poeti che incontrava tutti i giorni quando usciva evitando i cecchini. Hanno scritto di lui che “scelse le pene di un pittore che non aveva tubetti, di uno scrittore che non trovava più parole, di un musicista le cui note uscivano sorde”. Nessuno, come lui, ha descritto l’assedio di Sarajevo. Con lacrime asciutte. Com’era il suo stile. Il giornalismo di Bugno era all’antica: fatto di letture, di bar, di amici, di liti, di verità; insomma di “vita”. Ma lui era capace soprattutto di urlare, ridere, cantare, piangere. “Davanti ad un quadro di Safet Zec, - scrisse di lui il grande poeta Izet Sarajlic’ – Federico fu vicino alle lacrime. Lui sa e riesce ancora a piangere e costituisce l’unica parte umana rimasta all’umanità. Il cuore, e non la sua professione di giornalista, lo ha portato a Sarajevo”. La Cerimonia di Assegnazione |
alla memoria di Izet Sarajlic' - 2003 Izet Sarajlic' è stato uno dei più grandi poeti del Novecento. Nacque da un’antica famiglia musulmana della Bosnia da cui apprese i valori irrinunciabili dell’amicizia, del rispetto, del dialogo tra le culture e civiltà: i Sarajlic’ furono una famiglia che non sapeva nutrire rancore. Ha trascorso gran parte della sua vita a Sarajevo, rimanendo anche durante l’assedio della città, per quasi quattro anni: la capitale bosniaca ha battuto il triste primato del secolo diventando “Capitale del dolore”. Izet è rimasto laggiù: fino alla fine. Avrebbe potuto lasciare la città, ma non volle. Fu ferito non solo nell’animo. Ha perso due sorelle, il cui affetto gli aveva salvato più volte la vita. “Come farò adesso – diceva – sono abituato ad essere fratello”. E’ stata la “voce di Sarajevo” e non ha cessato mai di scrivere, continuando a chiedersi se servisse a qualcosa, dopo tutto quello che era successo. Non poteva fare altro. La Cerimonia di Assegnazione |
alla memoria di Marcello Gigante - 2002 Nell’epoca di trasformazione che si avvia dopo la seconda guerra mondiale, Marcello Gigante, come a suo tempo il Carducci, ha dato voce al rapporto tra cultura antica e coscienza moderna. Rimeditando il testo erodoteo ha interpretato le linee storiche del mondo classico nel segno del Nomos Basileus, la sovranità della legge. Traduttore di Diogene Laerzio e Direttore delle collane “La Scuola di Platone” e “La scuola di Epicuro”, ha approfondito lo studio della filosofia antica in particolare di Epicureo e Filodemo di Gadara, attraverso lo studio dei papiri ercolanesi. Al rapporto fra antico e moderno sono dedicati i saggi su Leopardi, Settembrini, Quasimodo e la cultura classica fra Otto e Novecento. E’ stato redattore della “Parola del Passato”, direttore degli “Studi di Filologia Classica”, Presidente nazionale dell’Associazione Italiana di Cultura Classica. Le sue pubblicazioni, che superano il numero di 700, hanno sempre apportato scorci e vedute di grande significato. Fra le opere ricordiamo “Le Elleniche di Ossirinco”, “Nomos Basileus”, “Civiltà delle forme letterarie nell’antica Pompei”, “Classico e mediazione”. La Cerimonia di Assegnazione |
alla memoria di Paolo Bufalini - 2002 La storia ha conosciuto più di una personalità che, pur non avendo avuto una ribalta mediatica, ebbero un ruolo straordinario nelle vicende politiche che segnano la vita di uno Stato. Paolo Bufalini fa parte di questa galleria: per il contributo dato negli anni ’30 per la costituzione di uno dei gruppi antifascisti, quello romano, più significativi e attivi anche perché radunò giovani intellettuali che ebbero poi una parte importante nella scena politica e intellettuale del dopoguerra, per il contributo dato alla resistenza degli italiani in Jugoslavia; come animatore, dopo la liberazione, del Movimento Autonomista e Meridionalista, in Sicilia e nel Sud, nella lotta per la riforma agraria e la modernizzazione del Paese; come mente forte e saggia nell’opera di rinnovamento del P.C.I., dell’unità della sinistra, delle convergenze tra tutte le forze democratiche. Temi tutti affrontati con una visione alta della politica, superando sempre i confini classe e di partito, con una visione di statista cavouriano. In questo quadro va collocata l’opera eccezionale compiuta da Bufalini nel delineare una politica estera di distensione, di comprensione delle ragioni dell’altro, di amicizia con e tra i popoli del Mediterraneo; l’intensa attività volta a garantire la pace religiosa, a migliorare i rapporti tra lo Stato Italiano e il Vaticano lavorando al rinnovo del Concordato. E lo fece da laico, convinto che solo la laicità dello Stato e il rispetto della coscienza religiosa di ciascuno e delle comunità possano sconfiggere quei fondamentalismi che hanno insanguinato il mondo da secoli, sino ad oggi. Bufalini fu anche un serio studioso di greco e latino e traduttore attento e acuto di Orazio, dicendo così a noi tutti che l’intreccio tra cultura e politica è vitale e necessario per rendere nobile ed efficace l’impegno pubblico, per rendere migliore il proprio paese e la conoscenza tra i popoli. La Cerimonia di Assegnazione |
05 Ottobre 2010