09 Novembre 2018
Si è svolta a Napoli, presso la sede del Museo della Pace - MAMT, la cerimonia del “Premio Mediterraneo Diplomazia e Sviluppo 2018” attribuito a MOHAMED ABOU EL ENEIN.
Presente una folta delegazione di diplomatici e giornalisti della Repubblica Araba d’Egitto, guidata da dall’ambasciatore d’Egitto in Italia HISHAM MOHAMED MOUSTAFA BADR.
Questo premio è un’opera artistica realizzata dallo scultore MARIO MOLINARI che rappresenta un simbolo di pace e di vita comune: tra coloro che hanno già ricevuto questo riconoscimento nel mondo arabo il compianto NAJIB MAHFOUZ.
Il Premio Mediterraneo gode di fama internazionale ed è sostenuto da molte istituzioni internazionali.
Alla cerimonia hanno partecipato diplomatici di vari Paesi e membri della Fondazione Mediterraneo e della Federazione Anna Lindh Italia.
05 Novembre 2018
La Fondazione Mediterraneo è intervenuta alla cerimonia di istituzione della cattedra dedicata dall’Università “La Sapienza” al "dialogo e convivenza pacifica tra le religioni". Nell’aula magna del Palazzo del Rettorato, si è svolta la cerimonia di inaugurazione della cattedra dal titolo “King Hamad Chair for inter-religious dialogue and peaceful co-existence”, il cui titolare è Alessandro Saggioro. La cerimonia si è aperta con i saluti del Rettore Eugenio Gaudio e del principe ereditario Sheikh Abdulla bin Hamad Al Khalifa in rappresentanza di SM il re del Bahrain Ḥamad bin ʿĪsā Āl Khalīfa.
L’istituzione della Cattedra ha lo scopo di coinvolgere le nuove generazioni in una politica di conoscenza e di relazione fra culture e religioni, come antidoto a estremismi e radicalismi. In una recente dichiarazione, Sua Maestà il re del Bahrain ha affermato: « l’ignoranza è nemica della pace e pertanto è nostro dovere imparare, condividere e vivere insieme ».
02 Novembre 2018
Accompagnata da Riccardo Vitanza la pianista Giuseppina Torre ha visitato il Museo della Pace – MAMT ed ha fatto dono di due sue composizione suonate al pianoforte.
30 Ottobre 2018
Nel corso di un incontro tra il direttore della “Cité de la Culture” di Tunisi Youssef Lachkhem ed il presidente Michele Capasso sono state esaminate possibilità concrete per una collaborazione strutturata tra il “Museo della Pace - MAMT” e la “Cité de la Culture” al fine di valorizzare le rispettive istituzioni attraverso iniziative negli ambiti dell’arte, della musica, della creatività, della multimedialità e della promozione culturale in generale.
30 Ottobre 2018
Nel corso di una cerimonia svoltasi presso il Ministero degli Affari Culturali di Tunisi le giurie internazionali hanno assegnato a S.E. Mohamed Zinelabidine – Ministro degli Affari Culturali della Repubblica di Tunisia - il “Premio Mediterraneo Cultura 2018”.
Il Premio è stato consegnato dal presidente Michele Capasso.
30 Ottobre 2018
l Sahel (in arabo: السـاحـل, al-Sahel, "la costa") è una regione costiera della Tunisia a sud del golfo di Hammamet. I confini meridionali sono abbastanza incerti, e se per alcuni arrivano fino al golfo di Gabès, altri considerano propriamente farne parte solo la fascia costiera fino a Mahdia.
Le città principali del Sahel sono Sousse (la più popolosa), Monastir (prima città araba fondata in Ifriqiya) e Mahdia (antica capitale della Tunisia ai tempi del califfo fatimide Ubayd Allah al-Mahdi).
Il presidente Michele Capasso, accompagnato da Anis Boufrika, ha visitato questi magnifici luoghi accolto come in una vera famiglia da Rabaa e dalle figlie Hiba e Mariem.
30 Ottobre 2018
Accompagnato dal fraterno amico Anis Boufrika, il presidente Capasso ha visitato la medina e la casbah di Tunisi, intervistando artigiani eredi di antichi mestieri, come la realizzazione della “chechia”, l’antico copricapo tipico tunisino.
30 Ottobre 2018
Nell’ambito della rassegna “Stranieri a Napoli” e del percorso emozionale “Voci dei migranti” il presidente Capasso ha intervistato a Sousse due sorelle, Mariam e Hiba, che hanno vinto la sfida della doppia nazionalità e dell’integrazione: nel rispetto delle tradizioni e dei valori delPaese d’orine (la Tunisia).
29 Ottobre 2018
L'autore dell'attentato con una cintura esplosiva su Avenue Habib Bourguiba, nel primo pomeriggio di lunedì 29 ottobre 2018, si chiama Mona Kebla. La terrorista nata nel 1988, proviene da Mahdia, ex capitale del regno di Tunisia (gli Husseiniti) a 60 km. da Sousse.
L'attacco, che ha provocato 20 feriti, tra i quali 15 membri delle forze di sicurezza, nel centro di Tunisi, non ha ancora ricevuto alcuna rivendicazione. La responsabilità " daechista "non è esclusa, secondo il quotidiano "La Presse de Tunisie".
L'attacco è il primo commesso da una donna in Tunisia: una disoccupata di 29 anni, Mouna Kabia, laureata in Business English e proveniente dalla regione di Mahdia (sud-est di Tunisi). Secondo i media tunisini, non aveva mai trovato un lavoro in questo settore, ma a volte lavorava come addetta alla pastorizia per aiutare la sua famiglia. Nei giorni scorsi è stata vista a Tunisi implorare ed urlare per la strada.
In precedenza, la giovane donna "non aveva mai avuto alcun comportamento o atteggiamento sospettoso, tutti possono testimoniare", ha detto uno dei suoi parenti, intervistato dal canale Al-Ghad (citato da webdo).
Ha scatenato la sua rabbia ed innescato lacintura "vicino alle macchine della polizia", secondo il ministero dell'Interno. "È stata presumibilmente reclutata da elementi terroristici via Internet", ha detto la fonte. Non era considerata "estremista" dalle forze di sicurezza. Per il ministro degli Interni, Hichem Fourati, si tratta di un atto isolato.
"È una tragedia", ha detto il presidente tunisino Beji Caid Essebsi da Berlino, dove era in visita ufficiale. "Pensavamo di aver sradicato il terrorismo ma temo che sia lui a sterminarci", ha detto, secondo dichiarazioni citate dalla stampa tunisina.
Una dichiarazione inviata a Geopolis, il presidente del partito islamista Ennahda, Rached Ghannouchi, "condanna questo attacco terroristico particolarmente codardo". "Invita i cittadini tunisini a difendere e rafforzare l'unità nazionale".
Il presidente della Fondazione Mediterraneo, Michele Capasso, presente a Tunisi e molto vicino all'Avenue Bourguiba al momento dell'attacco, ha inviato un messaggio di solidarietà e fraternità al presidente Béji Caïd Essebsi.
29 Ottobre 2018
Il presidente Michele Capasso ha avuto un lungo cordiale incontro con il sindaco di Sousse Taoufik Laâribi per esaminare la possibilità di realizzare una sede del Museo della Pace - MAMT nella Medina della città tunisina, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Il sindaco Laâribi ha apprezzato l’impegno e la generosità della Fondazione Mediterraneo ed ha offerto la propria piena collaborazione per la realizzazione del progetto.