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18 Agosto 2020
Il presidente Michele Capasso è intervenuto alla presentazione del libro di Dacia Maraini “Trio”, complimentandosi con la scrittrice per la qualità dell’opera.
Un romanzo intenso e delicato, pervaso dai colori e dagli odori della Sicilia, che attraverso il filtro di un passato mai così vicino parla di ognuno di noi, e di cosa può salvarci quando fuori tutto crolla.
“Trio- Storia di due amiche, un uomo e la peste a Messina” (Rizzoli) segna il ritorno di Dacia Maraini alla narrazione storica dopo “La lunga vita di Marianna Ucrìa”, uno dei libri più amati della scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sceneggiatrice tra le più importanti d’Italia che ha scelto il “suo” Abruzzo, quella Pescasseroli tra i cui boschi nel cuore del Parco l’autrice vive per buona parte dell’anno, per una delle prime presentazioni (il volume è uscito lo scorso giugno): alle 18, in piazza Umberto I la scrittrice ne ha parlato con il giornalista del Centro, Domenico Ranieri, in un dialogo con intermezzi musicali dell’orchestra di organetti “La scatola del vento” diretta da Alessandro Parente.
“Trio” è un romanzo epistolare. A scriversi, nella Sicilia, del 1743, sono Agata e Annuzza: il loro legame viene da lontano, è nato quando, ancora bambine, hanno imparato l’arte tutta femminile del ricamo sotto lo sguardo severo di suor Mendola; è cresciuto nutrendosi delle avventure del Cid e Ximena, lette insieme in giardino, ad alta voce; ha resistito alle capriole del destino, che hanno fatto di Agata la sposa di Girolamo e di Annuzza una giovane donna ancora libera dalle soggezioni e dalle gioie del matrimonio. Ora, mentre un’epidemia di peste sta decimando la popolazione di Messina, le due amiche coltivano a distanza il loro rapporto in punta di penna, perché la paura del contagio le ha allontanate dalla città ma non ha spento la voglia di far parte l’una della vita dell’altra. E anche se è lo stesso uomo ad accendere i loro desideri, e il cuore scalpita per imporre le proprie ragioni, Agata e Annuzza sapranno difendere da gelosia e convenzioni del mondo la loro amicizia, che racconta meglio di qualunque altro sentimento le donne che hanno scelto di essere.