Federazione Anna Lindh Italia || Onlus

 

La Federazione Anna Lindh Italia, senza scopo di  lucro, condivide le finalità della Fondazione Anna Lindh  creata nel 2004 dalla Commissione europea congiuntamente ai 42 paesi euromediterranei. 
L’obiettivo della Federazione è promuovere, sostenere ed attuare l’interazione culturale e sociale tra l’Italia e i paesi euromediterranei in vari campi d’azione tra i quali: arte, architettura, archeologia, ambiente, artigianato, giovani, donne, diritti umani, migranti, mestieri d’arte, occupazione, formazione, educazione, infanzia, sport, dialogo interreligioso, legalità, musica, cultura del cibo, empowerment, tradizione, turismo, solidarietà sociale, scambi economici e culturali, mestieri d’arte.
In particolare la Federazione intende attuare iniziative in favore dei giovani finalizzate specialmente a restituire loro speranza e fiducia attraverso la promozione del “vero”, del “bello” e del “buono”.

Si è chiusa oggi a Roma la seconda edizione del Forum MED – Mediterranean Dialogues, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale).
Sicurezza comune, lotta al terrorismo, il futuro del Medio Oriente, con un focus particolare su Siria e Libia, immigrazione, energia, crescita, ruolo delle donne e  dei  giovani per  il  rilancio  dell’economia sono alcuni dei temi chiave della tre giorni di dibattito che ha fatto di  Roma - e questo importante incontro - un vero e proprio “hub “ di riflessione strategica sul Mediterraneo: area non solo di conflitti e crisi,  ma spazio ricco di potenzialità  sulle  quali  lavorare  nella costruzione di un’agenda  positiva, che si lasci dietro  alle  spalle un diffuso pessimismo e torni a ridare centralità alla regione in uno scenario internazionale in continuo mutamento.
Oltre 40 tra Capi di Stato, Ministri e vertici delle Organizzazioni Internazionali e 500 leader del mondo della politica, dell’economia e della finanza, 80 tra think tank e istituzioni internazionali nonché studiosi ed esperti provenienti da circa 55 Paesi: una partecipazione massiccia, che ha dato la misura di un progetto forte, condiviso e sostenuto a livello internazionale.
Sono intervenuti al Forum MED - Mediterranean Dialogues: John KERRY, Secretary of State, United States of America; Sergey LAVROV, Minister of Foreign Affairs, Russia; Boris JOHNSON, Secretary of State for Foreign and Commonwealth Affairs, United Kingdom; Federica MOGHERINI, High Representative of the European Union for Foreign Affairs and Security Policy; Mohammad Javad ZARIF, Minister of Foreign Affairs, Iran; Mohammed AL-THANI, Minister of Foreign Affairs, Qatar; Giorgio Napolitano, Presidente Onorario ISPI; Staffan DE MISTURA, UN Special Envoy for Syria; Frans TIMMERMANS, First Vice-President of the European Commission; Ibrahim Abdul-Kareem Hamza Al-Eshaiker AL-JAAFARI, Minister of Foreign Affairs, Iraq; Ahmed ABOUL-GHEIT, Secretary General of the Arab League; Roberta PINOTTI, Minister of Defence, Italy; Edi RAMA, Prime Minister, Albania; Filippo GRANDI, United Nations High Commissioner for Refugees; Ibrahim GHANDOUR, Minister of Foreign Affairs, Sudan; Claudio DESCALZI, CEO, ENI; Mauro MORETTI, CEO, Leonardo Finmeccanica Spa; Emma MARCEGAGLIA, President, Business Europe.
A rafforzare l’idea di hub hanno contribuito una serie di incontri denominati Pre-Med, che si sono tenuti il 30 novembre e l’1 dicembre mattina, e la partnership scientifica di European University Institute, IFRI, Bruegel, Chatam House, DGAP, European Council on Foreign Relations. Importanti le tavole rotonde con imprenditori delle due sponde del Mediterraneo (promosso da Confindustria-BusinessMed), la riunione dell’Aspen European Strategy Group, incontri tra Mediterranean Energy Regulators e tra esperti di sicurezza col NATO Defence College; la ministeriale sull’energia promossa con la Commissione Europea e una riunione tra i policy planner dei Ministeri degli esteri dell’area; un confronto tra i media internazionali promosso con la RAI e uno tra i rappresentanti dei Think Tank dell’area e lo Steering Committee del Robert F. Kennedy Human Rights Center.
La Federazione Anna Lindh Italia Onlus è presente all’incontro con alcuni suoi membri.

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É stato bello vedere centinaia di giovani ed altrettanti genitori insieme nelle selezioni di “Intercultura”: la storica associazione che da mezzo secolo promuove scambi di giovani nei 5 continenti.
É stato come passare dal “pensiero” – le proposte sui giovani scaturite dall’Assemblea Generale della Rete Italina ALF (di cui “Intecultura” fa parte) lo scorso 11 novembre –  all’applicazione pratica: selezioni severe, sogni, progetti, speranze, preoccupazioni dei genitori ma comunque la consapevolezza che gli scambi e la conoscenza di altre culture sono la grande ricchezza su cui costruire un futuro migliore.
Tanti sentimenti, tante emozioni che proprio nei 5 piani del “Museo della Pace” (il Museo delle emozioni) hanno trovato il luogo ideale con la nomina dei giovani partecipanti ad “Alfieri degli Stati Uniti del Mondo.

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Il capofila della Rete Italiana ALF Michele Capasso ed il Capofila della Rete Maltese Cynthia Tomasuolo hanno concordato una collaborazione tra le due reti per l’attuazione del progetto “La Città interculturale” con particolare attenzione alle specificità delle isole ed al tema dell’insularità.
Il progetto sarà sostenuto durante il prossimo semestre di presidenza maltese del Consiglio europeo.
All’incontro hanno partecipato il prof. Gilberto Sammartino (Università Federico II di Napoli) , l’on. Nello Formisano (Accademia del Mediterraneo), il prof. Mario Maritano (Salesiani) ed il prof. Maurizio Iaccarino (già vicedirettore generale dell’UNESCO e membro dell’Accademia del Mediterraneo).

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Si è svolta a Firenze, presso l’Istituto dei Salesiani in Via del Ghirlandaio, l’Assemblea dei Membri Fondatori della “Federazione Anna Lindh Italia Onlus”.
Nata il 26 settembre 2016, la “Federazione” ha per obiettivo attuare le finalità della Fondazione Anna Lindh con sede ad Alessandria d’Egitto, con particolare attenzione alle raccomandazioni scaturite dal “MED FORUM” organizzato dalla medesima Fondazione a Malta dal 23 al 25 ottobre 2016.
Tra i membri fondatori della “Federazione” – rappresentanti oltre 600  organismi ed istituzioni che operano per il dialogo, la pace e la cooperazione internazionale - figurano università, città, regioni, istituti di cultura e di ricerca, associazioni di volontariato, organismi del terzo settore, fondazioni e rappresentanti delle varie religioni: solo a titolo esemplificativo si citano la Società di San Francesco di Sales (i Salesiani), la rete di università “Muna”, Città della Scienza, il Servizio Civile Internazionale, la Fondazione Caponnetto, l’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromed, l’Accademia del Mediterraneo, la Fispmed ed altri.
Nel corso delle Assemblee di Napoli e Firenze sono state definite le strategie ed i programmi futuri.
In questa occasione, a Firenze, sono stati analizzati i risultati dell’Assemblea Generale della “Federazione” svoltasi  l’8 e 9 novembre 2016 congiuntamente a quelli dell’Assemblea Generale della Rete Italiana ALF svoltasi a Napoli il 10 e 11 novembre 2016.
L’Assemblea all’unanimità ha stabilito quanto segue:

  1. Sostenere il progetto “faro” sulla “Città interculturale”, azione prioritaria della “Federazione”: in tale ambito sono state analizzate le potenzialità dei membri e gli esempi di buona pratica che tale azione intende raccogliere, in modo particolare per quanto concerne gli “Spazi relazionali nelle città”, il “Bioterritorio intelligente”, il “Recupero delle identità territoriali”, i “Laboratori di buone pratiche per la formazione dei migranti”, i “Giovani in condizioni di disagio”, l’ “Educazione dei giovani alla pace”, l’ “Educazione alla religione dell'altro (educazione alla reciprocità), il “Recupero e la formazione su antichi mestieri”, la “Formazione dei migranti e la loro integrazione nelle società”, la promozione della “Cittadinanza attiva e responsabile”, la “Gestione dei conflitti”, l’”Educazione non formale”, il sostegno ai  “Giovani quali strumento del dialogo nelle città”, la promozione di una “Narrativa positiva dei media nelle città”, lo sviluppo dell’ “Imprenditorialità giovanile e degli immigrati”, la valorizzazione delle “Donne attori dell’impresa creativa e solidale”, la  promozione della “Banca del tempo e della dinamica dell’accoglienza”, l’“Editoria sostenibile”, l’istituzione del “41° Consigliere Comunale” destinato al rappresentante delle comunità d’immigrati, l’identificazione di una città “Capitale interculturale dei giovani” (a livello regionale, nazionale e mediterraneo) con un processo identico a quello per le Capitali europee della cultura”.
  2. Allargare tale progetto alla “Rete italiana della Fondazione Anna Lindh” (in cui la “Federazione” - con i suoi 600 membri - è la maggiormente rappresentata) ed alla “Rete maltese della Fondazione Anna Lindh”, rappresentata durante l’Assemblea dal capofila avv. Cynthia Tomasuolo che ha condiviso la proposta assicurando il sostegno del Governo di Malta nel corso della sua prossima presidenza del Consiglio Europeo.
  3. Confermare il ruolo di assoluta indipendenza e della “Federazione” e della “Rete Italiana ALF”, così come accade in tutte le altre Reti nazionali e come ribadito dalla capofila maltese.
  4. Richiedere al capofila della Rete Italiana di distinguere in tutti i documenti ed i rapporti ufficiali le varie appartenenze dei membri alla Rete medesima attraverso le diverse associazioni (Federazione Anna Lindh Italia, associazione RIDE, ecc.).
  5. Richiedere al MAECI equilibrio e terzietà nella valorizzazione, promozione e sostegno alle attività dei membri della Rete Italiana e della “Federazione”.

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