Federazione Anna Lindh Italia || Onlus

 

La Federazione Anna Lindh Italia, senza scopo di  lucro, condivide le finalità della Fondazione Anna Lindh  creata nel 2004 dalla Commissione europea congiuntamente ai 42 paesi euromediterranei. 
L’obiettivo della Federazione è promuovere, sostenere ed attuare l’interazione culturale e sociale tra l’Italia e i paesi euromediterranei in vari campi d’azione tra i quali: arte, architettura, archeologia, ambiente, artigianato, giovani, donne, diritti umani, migranti, mestieri d’arte, occupazione, formazione, educazione, infanzia, sport, dialogo interreligioso, legalità, musica, cultura del cibo, empowerment, tradizione, turismo, solidarietà sociale, scambi economici e culturali, mestieri d’arte.
In particolare la Federazione intende attuare iniziative in favore dei giovani finalizzate specialmente a restituire loro speranza e fiducia attraverso la promozione del “vero”, del “bello” e del “buono”.

Il Museo della PaceMAMT ha opsitato un convegno del Movimento Cristiano Lavoratori dal tema “Sì all’Europa, per farla”.
Ha moderato il dibattito Domenico Delle Foglie.
Tra gli interventi  quelli di Michele Cutolo, Michele Rosboch, Doriana Buonavita, Arturo de Vivo, Severino Nappi.
All'incontro sono intervenuti membri della Federazione Anna Lindh Italia.

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Venerdì 22 marzo 2019, alle ore 16.30, presso la sede della Fondazione Mediterraneo e del Museo della Pace - MAMT si è svolto il Convegno internazionale “La giornata mondiale dell’acqua” in occasione del World Water Day.
In questa occasione è stato presentato in anteprima il Rapporto “World Water Development Report 2019” (WWDR) intitolato “Leaving no onebehind”, che si propone di informare i responsabili politici su come migliorare la gestione delle risorse idriche e l’accesso ai servizi idrici ed igienico-sanitari, allo scopo di superare la povertà e affrontare le disuguaglianze sociali ed economiche.
Nell’allegato programma e nei video integrali  gli interventi e le relazioni.
Il World Water Day viene celebrato il 22 Marzo di ogni anno per rammentare agli Stati Membri delle Nazioni Unite di rafforzare il loro impegno ad espletare le raccomandazioni stabilite dall’Assemblea Generale dell’ONU ed a promuovere attività concrete nei loro Paesi per la salvaguardia della risorsa acqua.
La Fondazione Mediterraneo, nella ricorrenza del suo trentennale, da sempre sostenitrice dei programmi sull’acqua delle Nazioni Unite, ha organizzato questo Convegno – in collaborazione con l’UNESCO, l’Ordine di Malta, la CISE (Confederazione Italiana per lo Sviluppo Economico) e la “Federazione Anna Lindh Italia” - nell’occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua e quale primo evento tra quelli programmati in vista del WORLD PEACE FORUM 2019 organizzato a Napoli dalla stessa Fondazione.
In questa occasione il presidente Michele Capasso ha presentato l’”Appello per l’acqua”.

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Il presidente, il comitato esecutivo e tutti i membri della Federazione Anna Lindh Italia Onlus esprimono profondo cordoglio per la morte delle vittime nell’incidente aereo in Etiopia. In particolare le vittime italiane, con le quali la Federazione ha avuto collaborazioni:
Sebastiano Tusa, archeologo ed assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia; i tre volontari della Africa Tremila Onlus di Bergamo: il presidente Carlo Spini, la moglie Gabriella Vigiani ed il tesoriere Matteo Ravasio; Paolo Dieci, presidente del Cisp, il Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli; Maria Pilar Buzzetti, Virginia Chimenti (funzionaria Nazioni Unite World Food Programme) e Rosemary Mumbi.

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A poche ore dagli attentati nelle due moschee in Nuova Zelanda, molti membri della Fondazione Mediterraneo e della FEDERAZIONE ANNA LINDH ITALIA onlus hanno dedicato un momento di preghiera per le vittime dell’attacco terroristico e per i loro familiari.
Un messaggio è stato inviato al Consiglio Mondiale delle Comunità Islamiche (World Muslim Communities Council), che ha sede ad Abu Dhabi e riunisce più di 600 istituzioni in 142 paesi, “facendo appello alla comunità internazionale per prendere le misure adeguate e fermare queste onde di estremismo e odio nel mondo”.

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L’appuntamento di Nairobi si apre con un minuto di silenzio, osservato prima di ogni riunione preparatoria, per le vittime del disastro aereo in Etiopia in cui sono morte tutte le 157 persone a bordo, tra cui 19 dipendenti Onu.
Fino a venerdì 15 marzo i delegati di 193 Stati membri dell’Onu, ministri, rappresentanti di Ong, associazioni – tra le quali la “Fondazione Mediterraneo” e la “Federazione Anna Lindh Italia onlus” - e amministratori di multinazionali si  sono confrontati sulle tematiche ambientali, con l’obiettivo di moltiplicare gli sforzi per salvare il pianeta dal cambiamento climatico e dall’eccessivo sfruttamento delle risorse.
Si è parlato anche di nuove tecnologie e in particolare della geo-ingegneria, come soluzioni alternative all’eccessiva produzione di Co2, di riduzione dei consumi, di spreco alimentare e di de-carbonizzazione delle economie e dell’inquinamento marino da plastiche.
Il presidente Capasso, in una delle riunioni, ha ricordato quanto affermato da Papa Francesco - da sempre attento al tema del rispetto della Casa comune, cui ha dedicato l’Enciclica ‘Laudato sì’ - pochi giorni fa, ricevendo in Vaticano i partecipanti alla Conferenza su “Religioni e sviluppo sostenibile”: in questa occasione il Papa ha indicato la necessità di una "conversione ecologica" del mondo attuale.
“Plastic Free Oceans”, fuori la plastica dai nostri mari: con questo motto il Wwf ha lanciato una mobilitazione internazionale per accelerare la messa al bando dei prodotti di plastica monouso in Europa e in Italia.
La “Fondazione Mediterraneo” e gli “Stati Uniti del Mondo” hanno consegnato i titoli di “Alfieri” ai giovani ambientalisti provenienti da 194 Paesi e sottolineato come l’obiettivo per questa Assemblea di Nairobi sia quello di avere un New Deal che veda trattare tutte le problematiche ambientali, dal clima alla biodiversità, al sovrasfruttamento delle risorse in una modalità coordinata e costruttiva e non più frammentaria, come è stato fino a oggi.
Secondo l’ultimo report del Wwf, circa 100 milioni di tonnellate di plastica ogni anno vengono disperse nel mondo e circa 9 milioni sono le tonnellate che finiscono annualmente nei nostri Oceani.
“Questo non è più tollerabile – ha affermato il presidente Capasso – stiamo distruggendo la terra” ed ha ricordato le iniziative intraprese dagli “Stati Uniti del Mondo” con il motto “TERRA E PACE”.

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