Elenco Generale||degli eventi

Tanti i giovani atleti provenienti da 170 paesi i n visita all’Oratorio Salesiano Mondiale ed ai percorsi emozionali del Museo della PaceMAMT dedicato al Santo dei giovani.
Lo sporto strumento per la pace ed il motto “Vogliamo vivere a colori, con il cuore di Don Bosco!”.

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Il Museo della Pace - MAMT accoglie gli atleti provenienti da 170 Paesi per la XXX Universiade. Le prime delegazioni in visita al Museo hanno espresso apprezzamento per un luogo unico in cui si godono le emozioni dello sport come strumento di pace.
Nei 5 piani del museo, sui grandi schermi videowall, tutte le dirette delle varie discipline sportive.

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Charles-Ferdinand Notomb, già Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri del Belgio, ha visitato con la moglie Michelle il Museo della Pace - MAMT.
In questa occasione sono stati cleebrati i 30 anni della Fondazione ed i 17 anni della Maison de la Méditerranée con la consegna di vari riconoscimenti.

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Charles-Ferdinand Notomb, già Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri del Belgio, ha visitato con la moglie Michelle il Museo della Pace - MAMT.
Accolto dal presidente Capasso, ha espresso apprezzamento per la sezione dedicata a Mario Molinari, lo scultore del colore, molto apprezzato in Belgio con le sue opere monumentali: tra tutte quella del porto di ZeeBrugge.

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Grande affluenza di pubblico al Museo della PaceMAMT per la diretta con l’Università Teologica dei gesuiti di Napoli dove Papa Francesco ha svolto una relazione sul tema della teologia di contesto nel Mediterraneo.
In precedenza il Papa aveva espresso apprezzamento per il libro “Nostro Mare Nostro” del presidente Michele Capasso, con la prefazione del Cardinale Pietro Parolin.

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Il Museo della Pace – MAMT ha aperto le sue porte per la GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO attraverso i percorsi emozionali “VOCI DEI MIGRANTI”.
Il 20 giugno di ogni anno si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Rifugiato, appuntamento annuale voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che ha come obiettivo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla condizione di milioni di rifugiati e richiedenti asilo che, costretti a fuggire da guerre e violenze, lasciano i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era parte della loro vita. E soprattutto invita a non dimenticare mai che dietro ognuno di loro c’è una storia che merita di essere ascoltata. Storie di sofferenze, di umiliazioni ma anche di chi è riuscito a ricostruire il proprio futuro, portando il proprio contributo alla società che lo ha accolto.
Per perseguire questo obiettivo l’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR) prosegue la campagna #WithRefugees, che vuole dare visibilità alle espressioni di solidarietà verso i rifugiati, amplificando la voce di chi accoglie e rafforzando l’incontro tra le comunità locali e i rifugiati ed i richiedenti asilo.
#WithRefugees è anche una petizione, con la quale l’UNHCR chiede ai governi di garantire che ogni bambino rifugiato abbia un’istruzione, che ogni famiglia rifugiata abbia un posto sicuro in cui vivere, che ogni rifugiato possa lavorare o acquisire nuove competenze per dare il suo contributo alla comunità. La petizione verrà presentata all’Assemblea delle Nazioni Unite entro la fine del 2018 in occasione dell’adozione del Global Compact per i rifugiati.
La petizione, le storie dei rifugiati e delle rifugiate, le testimonianze di solidarietà di esponenti del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo, e l’elenco e le informazioni sulle principali iniziative in programma su tutto il territorio nazionale sono disponibili sul sito della campagna www.unhcr.it/withrefugees.
Fra gli eventi di celebrazione della Giornata Mondiale del Rifugiato, che culmineranno nella giornata di giovedi 20 giugno, ma proseguiranno fino alla fine del mese, gli incontri ed i perasorsi emozionali del Museo della Pace – MAMT che hanno richiamto centinaia di visitatori e sensibilizzato i giovani su questo argomento che “inciderà sul nostro futuro se non risolto con i valori dell’umanità, dell’accoglienza e della coesistenza. Oggi, stare dalla parte dei rifugiati non è solo un atto di umanità, è soprattutto anche un atto di coraggio”, ha affermato il presidente Michele Capasso.

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In occasione del trentennale della Fondazione Mediterraneo il presidente Michele Capasso ha incontrato Yusuf Goran, Ministro dell’Università e della Ricerca scientifica del Kurdistan iracheno, che ha espresso apprezzamento per l’opera svolta dalla Fondazione e dal presidente Capasso ricordando l’impegno svolto per la pace e per il Kurdistan.

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In occasione del trentennale della Fondazione Mediterraneo il presidente Michele Capasso ha incontrato Ammar Al-Hakim, presidente della Riforma e dell’Alleanza di ricostruzione dell’Iraq, che ha espresso apprezzamento per l’opera svolta dalla Fondazione e dal presidente Capasso ricordando l’impegno svolto per la pace e per l’Iraq.

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In occasione del trentennale della Fondazione Mediterraneo il presidente Michele Capasso ha incontrato Abdulqawi Ahmed Yusuf, presidente della Corte internazionale di giustizia dell’Aja, che ha espresso apprezzamento per l’opera svolta dalla Fondazione e dal presidente Capasso ricordando la coincidenza del 65° anniversario del presidente Capasso con quella della Convenzione dell’Aja sul patrimonio culturale delle zone di guerra, nata proprio nel 1954.

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In occasione del trentennale della Fondazione Mediterraneo il presidente Michele Capasso ha incontrato Taieb Baccouche, Segretario generale dell’Unione del Maghreb Arabo, che ha espresso apprezzamento per l’opera svolta dalla Fondazione e dal  presidente Capasso ricordando l’apertura a Napoli della “Casa del Maghreb Arabo” nel 2012 con la partecipazione dell’allora Segretario generale Habib Ben Yaya.

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