Elenco Generale||degli eventi

La Fondazione Mediterraneo ha partecipato al webinar commemorativo di Luciano Tavazza in occasione del 21° anniversario dalla morte. In un messaggio a Domenico De Simone – presidente dell’Associazione Tavazza - il presidente Michele Capasso ha sottolineato l’attualità dell’esempio di solidarietà di Luciano Tavazza specialmente in questo difficile momento per l’intera umanità.

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La Fondazione ha partecipato alla conferenza internazionale. Il presidente Capasso ha ricordato l’antica amicizia e consuetudini con il Regno Hashemita, dove la Fondazione ha una sede.
Rispetto ai suoi turbolenti vicini come l'Iraq, la Siria e la Cisgiordania occupata da Israele, la Giordania è generalmente vista come una sacca di calma in un ambiente instabile e un partner affidabile nella lotta contro i gruppi estremisti. Negli ultimi decenni, il Regno hascemita è stato effettivamente risparmiato da gran parte degli sconvolgimenti politici che hanno colpito altre capitali del Medio Oriente. Il mese scorso, questa solida immagine è stata interrotta da un presunto tentativo di colpo di stato contro il re Abdallah II, al potere dal 1999.
L'amministrazione Biden, l'UE e i principali partner internazionali di Amman hanno rapidamente sostenuto il re nello spirito di stabilità regionale, che la Giordania continua a considerare come una componente essenziale. Tuttavia, la rivelazione pubblica della spaccatura reale giordana ha anche fatto luce sulle debolezze e le vulnerabilità strutturali sottostanti, non solo all'interno della famiglia regnante.
Oggi, gravi problemi socio-economici danneggiano questo paese con scarse risorse naturali, sede di una consistente popolazione di rifugiati e afflitto da un'economia fragile ulteriormente amplificata dalla pandemia Covid-19. Sebbene passate inosservate negli ultimi mesi, queste tensioni si sono manifestate in un momento di particolare incertezza che, unito alle ultime tensioni all'interno della famiglia reale, rischia seriamente di minare il tanto necessario processo di riforme socio-economiche. Che cosa ci dice la recente confusione sulla situazione politica interna del regno? Quali conseguenze dobbiamo aspettarci per la stabilità della famiglia reale e quella del Paese? Quali sono i principali fattori che potrebbero ostacolare un serio e concreto processo di riforme? Per quanto tempo la società giordana gestirà l'attuale situazione socio-economica? Come ha reagito la comunità internazionale alle sfide del regno? Quale ruolo dovrebbero svolgere i principali partner di Amman per mantenere la Giordania come perno della stabilità e partner chiave nella regione?

Panel Discussion
Zaid Eyadat
, Director, Center for Strategic Studies (CSS), Jordan
Tuqa Nusairat, Deputy Director, Rafik Hariri Center for the Middle East, Atlantic Council, USA
Katarzyna Sidło, Director of the Middle East and North Africa Department, Center for Social and Economic Research (CASE), Poland

Chair
Paolo Maggiolini, Associate Researcher, ISPI and Lecturer in History of Islamic Asia, Catholic University of Milan

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La FONDAZIONE MEDITERRANEO, proprio in questo difficile momento ed al fine di rafforzare lo spirito di pace e collaborazione tra i popoli nel rispetto dei diritti fondamentali espressi nella carta dell’ONU, diffonde l’ “APPELLO PER GLI STATI UNITI DEL MONDO”, con l’obiettivo di riunire uomini e donne, organismi e istituzioni dei vari Paesi per individuare obiettivi percorribili e mezzi efficaci per la difesa del pianeta, il rispetto dei diritti fondamentali della persona umana, la coesistenza di filosofie, fedi e religioni, l’equa ripartizione di beni e risorse, l’unione di scienza e politica per la salvezza dell’umanità.
L’Appello è stato presentato e condiviso in varie città del mondo (Napoli - Marrakech - Tunisi - Washington DC - Tokyo - Pechino - Roma - Torino - Milano - New York  Dubai - Bruxelles - Parigi - Berlino - Stoccolma - Strasburgo - Lisbona - Rabat - Marsiglia - Dublino - Firenze - Palermo) a partire dal 14 aprile 2021 e conclude il suo percorso il 22 aprile 2021, giornata mondiale dedicata alla terra: in questa occasione è stato presentato ai Capi di Stato e di Governo riuniti dal presidente Biden.
La FONDAZIONE MEDITERRANEO - con l’Accademia del Mediterraneo, la Maison des Alliances, la Maison de la Paix, la Maison de la Méditerranée, l’Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità Organizzata e le Mafie (OMCOM)  e la sua rete di organismi e istituzioni dei Paesi del Mediterraneo e del mondo  - sollecita tutte le forze in campo a costituire gli “STATI UNITI DEL MONDO”: soggetto politico e sociale che ha come protagonisti i giovani, produttori del nostro futuro.
La pandemia sta cambiando il mondo ed è in atto una trasformazione epocale che richiede un’analoga trasformazione culturale con un nuovo inizio e nuovi paradigmi: primo fra tutti il rispetto dei diritti fondamentali della persona umana per la creazione di una società in cui tutti i valori possano essere condivisi e dispiegarsi nella loro totalità.
Gli  “STATI UNITI DEL MONDO” sono l’ultimo baluardo per la difesa e la salvezza dell’umanità.

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Si è svolta, in concomitanza con la Giornata internazionale della Terra, la due giorni di lavori in videoconferenza del “Leaders Summit on Climate”, convocato dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. All’iniziativa sono stati invitati 38 tra primi ministri e capi di Stato, tra i quali il premier italiano Mario Draghi, oltre che la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen e il presidente del Consiglio d’Europa, Charles Michel.
L’incontro è stato convocato a Washington anche se i leader vi hanno preso parte da remoto a causa della pandemia di Covid-19. Tra i temi discussi la riduzione delle emissioni di gas inquinanti nell’ottica di limitare il riscaldamento medio della temperatura terrestre a non più di 1,5 gradi celsius e i benefici economici e sociali della transizione ecologica.
Ha preso parte all’incontro anche il presidente della Cina, Xi Jinping. Nonostante le tensioni su vari temi Washington e Pechino, le due maggiori economie del mondo e tra i Paesi più inquinanti in assoluto, hanno pubblicato un comunicato congiunto con il quale hanno annunciato un impegno a contrastare il cambiamento climatico “con la serietà e l’urgenza che merita”.
Il presidente USA Biden ha infatti annunciato il taglio del 50-52% di emissioni di gas serra, quello cinese Xi Jinping ha rilanciato l'impegno del suo paese per una "Neutralità carbonica dal 2060".
Il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso, presentando l’Appello per gli Stati Uniti del Mondo, ha dichiarato “Il prossimo decennio sarà decisivo, siamo sull’orlo dell’abisso”.

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La Fondazione Mediterraneo ha rilanciato in altri Paesi del mondo l'"APPELLO PER LA COOPERAZIONE DI TUTTI CONTRO IL COVID 19". In questa occasione il prof. Corrado Perricone ha pubblicato un commento sul vaccino J&J.

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La Conferenza annuale EuroMeSCo 2021 "Definire la nuova agenda per il Mediterraneo in movimento - Modellare le relazioni Euromed post-Covid" si è svolta online il 15 aprile alle 10:30 (ora di Bruxelles) ed ha riunito centinaia di partecipanti in tutto il Mediterraneo: tra questi la Fondazione Mediterraneo, membro fondatore della Rete EuroMeSCo.
Con questo evento si intende contribuire attivamente alla riflessione sull'elaborazione della nuova agenda per il Mediterraneo, poche settimane dopo la pubblicazione della comunicazione congiunta dell'UE sul rinnovato partenariato con il vicinato meridionale.
Il direttore generale ad interim della DG NEAR, Maciej Popowski, ha presentato la sua comunicazione, dopo di che si è svolto un dibattito sui  principali argomenti:

  • Sviluppo umano e buon governo.
  • Resilienza, prosperità e transizione digitale.
  • Migrazione e mobilità.
  • Transizione verde.

Questo evento darà il via a una serie di eventi nazionali che si terranno nei prossimi mesi in alcuni paesi del vicinato meridionale: offriranno una piattaforma per ulteriori discussioni sulle questioni pertinenti della comunicazione e coinvolgeranno gruppi misti di rappresentanti di gruppi di riflessione, istituzioni accademiche, organizzazioni della società civile e rappresentanti della comunità imprenditoriale, nonché funzionari dell'UE.
Nella sede della Fondazione Mediterraneo di Napoli, attraverso i grandi schermi videowall, membri della Fondazione ed esperti internazionali hanno partecipato all’evento.
In questa occasione il presidente Michele Capasso ha riproposto l’APPELLO PER GLI STATI UNITI DEL MONDO.

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La Fondazione Mediterraneo è stata invitata ed ha partecipato all’evento commemorativo per il 160° anniversario delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America, organizzato dall'Ambasciata d'Italia a Washington DC, il Centro Europa del Consiglio Atlantico e l'ISPI- Istituto italiano di Studi Politici Internazionali, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.
Le celebrazioni, in modo virtuale, si sono svolte tra l'Italia e gli Stati Uniti martedì 13 aprile 2021, alle ore 9:00 (ET), 15:00 (CEST). L'evento è stato caratterizzato da discussioni sul partenariato USA - Italia e opportunità di futura cooperazione in campo politico, economico e scientifico. La celebrazione è stata seguita da un'esclusiva performance virtuale della “National Symphony Orchestra” al John F. Kennedy Center for the Performing Arts, con il maestro Gianandrea Noseda, direttore italiano di fama mondiale.
Con l'entrata in carica delle amministrazioni di Joe Biden e Mario Draghi, questo anniversario è un momento cruciale nel partenariato USA-Italia e nella più ampia alleanza transatlantica.
Gli Stati Uniti e l'Italia possono sfruttare i loro forti legami storici per promuovere la cooperazione internazionale su sfide globali come il soccorso Covid-19 e la ripresa economica, tra le altre questioni.
L'evento è stato trasmesso su YouTube, Twitter e Facebook.
Nella stessa giornata la Fondazione Mediterraneo ha presentato l’"APPELLO PER GLI STATI UNITI DEL MONDO".

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Gli appunti  contenuti nel volume in diffusione sui social da oggi e poi a mezzo stampa, sono un invito a riflettere sul futuro di “Napoli Città Metropolitana”: sulla necessità di riformarne l’assetto istituzionale e di delineare processi di trasformazione ambientali e urbanistici che l’aiutino ad abbandonare posizioni di coda nelle classifiche per qualità della vita. I dati raccolti non sono certo esaurienti: sono i minimi sufficienti a evidenziare vistose anomalie o contraddizioni che spingono a suggerire come abbandonare “l’era dell’ignoranza ingiustificata” e come delineare una idonea riorganizzazione istituzionale e urbanistica. Sempre in forma sintetica documentano come proprio a Napoli - con il Piano Quadro delle Attrezzature (1974/75)- sia stata formulata una prima organica proposta a scala urbana di quanto verrà poi felicemente teorizzato nel 2003 in “Five Minutes City” dando luogo a principi ed a tecniche, prima del tutto sporadiche, che - dal 2017- cominciano a diffondersi un po’dovunque, dal Canada all’Australia e anche in Europa. Nelle pagine finali, primi appunti di queste logiche in alcuni e fra loro molto differenti ambiti del territorio di “Napoli Città Metropolitana.
Volume è stato curato da Civilizzare l’urbano - ETS (con Patrizia Bottaro e Massimo Pica Ciamarra) e di “NA.ME. - Istituto per le trasformazioni di Napoli Città Metropolitana” (con Pasquale Belfiore, Alessandro Castagnaro, Ottorino Celano, Massimo Clemente, Annalola Geirola, Massimo Pica Ciamarra, Riccardo Rosi) con contributi di Valerio Barone (aspetti istituzionali), Michele Capasso, Livio De Santoli (energia e sostenibilità), Paolo Frascani (storia economica), Claudio Troisi (infrastrutture e mobilità) e di Gennaro Russo e Claudio Voto (Italian Institute for the Future / Center for Near Space).
Il video a cura di Michele Capasso (“Fondazione Mediterraneo”)  si titola :“verso Napoli Città Metropolitana” 2021.

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In questo particolare momento storico, nel quale tutto il mondo è coinvolto in quella che potrebbe diventare una tragedia umana - una guerra disperata contro il nemico invisibile Covid 19 - è necessaria la cooperazione di tutti noi.
Se per una volta prevalesse lo spirito umanitario sul potere politico-economico delle multinazionali, si potrebbe trovare una soluzione liberalizzando i brevetti delle industrie produttrici di vaccini, consentendone la produzione in loco e incoraggiandola.
A questo scopo servirebbe la cooperazione di tutti gli Stati per una strategia comune condivisa. Non si tratta, infatti, di una lotta per imporre un prodotto sui mercati:

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In occasione della “Giornata mondiale dell’acqua” la Fondazione Mediterraneo ha presentato l’APPELLO MONDIALE PER L’ACQUA, in presenza di rappresentanti della politica, della cultura, della scienza, delle religioni e della società civile.

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