2017
22 Febbraio 2017
Subito dopo la giornata napoletana per l’inaugurazione dell’Oratorio Salesiano virtuale, il Rettor Maggiore dei Salesiani Don Ángel Fernández Artime, accompagnato da don Václav Klement, Consigliere per la regione Asia Est-Oceania, e dal suo Segretario, don Horacio López, ha intrapreso un viaggio a più tappe con meta finale a Dalat.
Dapprima Don Á.F. Artime ha incontrato le Figlie di Maria Ausiliatrice a Tam Ha; ha salutato gli allievi migranti della scuola e ha parlato con le religiose sulla ricchezza della comunione nella Famiglia Salesiana. Quindi, dopo un breve volo, ha raggiunto la parrocchia “Maria Ausiliatrice” a Lien Khuong, dove si è ritrovato con oltre 500 membri della Famiglia Salesiana, in un festoso incontro animato con balli, canti e manifestazioni culturali. Solo in serata il Rettor Maggiore ha raggiunto la comunità “Don Rua” di Dalat, dove ha offerto il pensiero della “buona notte” salesiana.
Nella mattinata di venerdì 24 febbraio il X° Successore di Don Bosco ha avuto il secondo incontro con i Salesiani. A detta dello stesso Don Á.F. Artime sono questi i momenti più importanti delle sue visite d’animazione, e si può calcolare che nei primi 3 anni del sessennio ha incontrato faccia a faccia già 7.200 Salesiani.
Numerosi gli spunti offerti nell’incontro. Sul tema della comunicazione, il Rettor Maggiore ha ricordato che “la Chiesa nel mondo ha bisogno di visibilità, e anche noi, come Congregazione abbiamo bisogno di far conoscere il tanto bene che si fa. È importante, si tratta di dare una mano all’azione della Provvidenza, ma sempre con grande umiltà”.
Ha poi manifestato grande apprezzamento per il radicamento carismatico dei Salesiani dell’Ispettoria, con la presenza di tanti Salesiani Coadiutori e di moltissimi missionari ad gentes.
In ottica futura ha segnalato: “la cosa più pericolosa è quella di essere soddisfatti con quello che si è sempre fatto in passato. (...) Come Papa Francesco ripete, attenti alla tentazioni del clericalismo: crescete come Salesiani, generosi e impegnati! (...) Per il futuro è necessario pensare a nuove opere nel Nord e a diverse espressioni della missione educativa”.
Infine, un accenno speciale l’ha rivolto ai diversi salesiani parroci presenti: “non temete che la vostra parrocchia possa essere profondamente salesiana - è il desiderio dei Vescovi e della Chiesa! (...) Ciascuna delle oltre 2200 parrocchie salesiane è affidata alla Congregazione e alla comunità locale, non personalmente al parroco. Questa responsabilità comunitaria è una garanzia di identità salesiana”.
Il Rettor Maggiore ha incontrato circa 1200 giovani delle opere salesiane presenti nell’area.