FEDERAZIONE ANNA LINDH ITALIA

 

La Federazione Anna Lindh Italia, senza scopo di  lucro, condivide le finalità della Fondazione Anna Lindh  creata nel 2004 dalla Commissione europea congiuntamente ai 42 paesi euromediterranei. 
L’obiettivo della Federazione è promuovere, sostenere ed attuare l’interazione culturale e sociale tra l’Italia e i paesi euromediterranei in vari campi d’azione tra i quali: arte, architettura, archeologia, ambiente, artigianato, giovani, donne, diritti umani, migranti, mestieri d’arte, occupazione, formazione, educazione, infanzia, sport, dialogo interreligioso, legalità, musica, cultura del cibo, empowerment, tradizione, turismo, solidarietà sociale, scambi economici e culturali, mestieri d’arte.
In particolare la Federazione intende attuare iniziative in favore dei giovani finalizzate specialmente a restituire loro speranza e fiducia attraverso la promozione del “vero”, del “bello” e del “buono”.

Si è svolta a Napoli dal 27 al 28 ottobre 2017 l’ Assemblea della “Federazione Anna Lindh Italia Onlus”.
All’ordine del giorno:

  1. L’adesione di altri 400 membri alla “Federazione” che porteranno il totale a 1000: dopo tale numero, anche per il valore simbolico, non si accettano altre adesioni ed il motto della “Federazione” sarà:  “IN 1000 # FARE INSIEME: PER IL DIALOGO E LA PACE”.
  2. La situazione creatasi per effetto della lettera del MAECI che non riconosce il capofila eletto e la mancanza di terzeità ed imparzialità da parte del funzionario MAECI responsabile, già evidenziata nel corso dell’Assemblea del novembre 2016 ed in numerose istanze inviate. Su questo tema riferisce il prof. Don Mario Maritano (delegato della Famiglia Salesiana) esponendo i contenuti dell’ incontro avvenuto al MAECI su richiesta del Direttore Brasioli e dell’Ambasciatore Risi: in questa occasione è stata ancora una volta proposta - in alternativa al principale diritto di legittimità del capofila eletto fino all’11.09.2018- la soluzione dei 2 capofila.

L’Assemblea, all’unanimità, sottolinea la legittimità di tale proposta, frutto delle decisioni dell’Assemblea generale della Reteitaliana - legittimamente riunitasi a Napoli dal 12 al 15 settembre 2017 e legittimamente deliberante, con lapresenza e di membri della “RIDE-aps” e di membri della “Federazione” – che ritenne tale soluzione ultimativa e l’unica praticabile: la designazione, appunto, di due capofila (la “Federazione e la “RIDE - aps”,con le risorse eventuali da assegnare solo a quest’ultima associazione.
La legittimità e l’immediata praticabilità della proposta è dimostrata dal verbale della citata Assemblea e dalle“Regole Interne” approvati: entrambi sottoscritti all’unanimità da tutti membri della Rete italiana presenti in rappresentanzadi 604 organismi sui circa 650 totali
.
L’Assemblea delibera all’unanimità
che, in caso di ritardata od omessa risposta entro il 10 novembre 2017 (visti i gravi danni che talesituazione staapportando non solo al Capofila ma a ciascuno dei 604 membri aderenti ALLA Rete italiana) siano poste in essere azioni giudiziarie e di comunicazione - a livello collegiale e da parte di ciascuno dei 604 membri - per dare il massimo rilievo mediatico, politico ed istituzionale a quantoassurdamente ed incomprensibilmente sta accadendo.
È volontà dell’Assemblea
e dei 604 membri rappresentati, come già annunciato dal delegato prof. Don Mario Maritano nella citata riunione al MAECI, evitare un’azione di questotipo perché non gioverebbe alla reputazione della presenza italiana in seno alla FAL e, in generale, in senoall’Unione europea e ad altri organismi internazionali.
Per questi motivi l’Assemblea chiede al delegato prof. Don Mario Maritano di profondere ogni sforzo affinché siano ascoltate le giuste dimostranze della “Federazione” e, soprattutto, siano garantite l’imparzialità, la terzietà e la trasparenza nei rapporti tra la Farnesina e l’insieme deisoggetti italiani facenti parte della Rete nazionale della FAL, come già molti membri della Rete italianahanno richiesto con singole istanze al Ministro.
L’Assemblea prende atto del valore giuridico
della lettera dello Studio Improda inviata al MAECI, delle lettere inviate da molti membri e della lettera inviata da Suor Maria Pia Giudici al Presidente Mattarella: a tutti esprime ringraziamento.
L’Assemblea, infine, chiede al MAECI
di porre attenzione affinché   le attività (svolte da oltre un trentennio da molti membri e quelle in programma) - facenti ora parte del patrimonio della “Federazione” - non vengano annoverate o confuse fra le attività della “RIDE-aps” (nata il 4 agosto 2017)in questo modo si contribuirà alla trasparenza delle reciproche relazioni e si eviterà che chi non ha organizzato tali iniziative possa esserne ritenuto impropriamente portavoce e rappresentante.

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La “Federazione Anna Lindh Italia Onlus” con la rete “Euromedcity” ha partecipato alla riunione del network 'C40' che riunisce i sindaci delle principali metropoli mondiali. Ha partecipato alla riunione di Parigi - che si è tenuta all'Hotel de Ville, storica sede del comune parigino sulle rive della Senna – anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Dodici grandi metropoli mondiali, tra cui Milano, vogliono trasformarsi in territori senza energie fossili entro il 2030: in occasione del vertice dei sindaci del network C40 - 'Togheter4Climate' - a Parigi, il sindaco della capitale francese, Anne Hidalgo (presidente del netwotk), insieme con gli omologhi di Milano, Londra, Barcellona, Quito, Vancouver, Città del Messico, Copenaghen, Seattle, Città del Capo, Los Angeles e Auckland, hanno firmato un patto con cui si impegnano a trasformare una "parte importante" delle loro città in territori progressivamente "più verdi", più sani", e soprattutto "senza energia fossile", con una "parte importante" di "zone a zero emissioni".
Uniti contro l'inquinamento, quindi, i sindaci di una quarantina fra le grandi metropoli mondiali si sono  confrontati concretamente su come migliorare la qualità dell'aria e dell'ambiente. Nel corso della due giorni di lavoro, cominciata ieri, i sindaci hanno incontrato, tra gli altri, i responsabili di numerose multinazionali per trovare soluzioni contro i cambiamenti climatici. Dopo l'uscita degli Usa di Donald Trump dall'accordo sul clima di Parigi (Cop21), l'obiettivo dei primi cittadini delle grandi metropoli mondiali è dimostrare di andare avanti lo stesso per un pianeta migliore.

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La Fondazione Mediterraneo con altri membri della Rete italiana della FAL (Rete di Università MUNA, Comunità delle Università del Mediterraneo, UNIMED ed altri) hanno partecipato ai “Mediterranean workshop”.
In particolare, nella sessione “Poster”, i proff. Michele Capasso e Gilberto Sammartino hanno presentato il progetto “Le Città del dialogo”: presenti i partner di Tunisia, Libano, Marocco e Malta.

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Proposto in partenariato con la Tunisia e con 40 paesi euromediterranei, il progetto “Le Città del Dialogo” – elaborato per la “Fondazione Mediterraneo” e la “Federazione Anna Lindh Italia Onlus” dai proff. Massimo Pica Ciamarra e Michele Capasso – viene presentato alle Nazioni Unite ed ai workshop sul Mediterraneo, presenti i partner di Libano, Marocco, Francia, Spagna, Malta.

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