Tutti gli Eventi e le Iniziative || Anno per Anno

Il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso ha inviato un affettuoso messaggio al re Felipe VI di Spagna in occasione della sua incoronazione.
Nel testo, oltre alle felicitazioni ufficiali, si richiama una lunga amicizia sviluppatasi sin dal 1995 in occasione del primo Forum Civile Euromed di Barcellona e continuata poi con visite a Napoli e a Madrid.
“L’augurio – afferma Capasso – è che il nuovo sovrano possa e sappia coniugare la domanda di democrazia con i valori di un’antica tradizione monarchica”.

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Destinate il 5x1000 delle vostre imposte indicando sul modello UNICO 2013 il numero di codice fiscale della Fondazione Mediterraneo.
Il quotidiano “La Repubblica” ha dedicato una pagina alla Fondazione ed all’utilità di destinare il 5x1000 a questa istituzione che da 25 anni è impegnata in azioni di solidarietà e di pace.

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L'ambasciatore del Kuwait a Roma Sheikh Ali Khalid Al-Jaber Al-Sabah ha svolto una visita ufficiale presso la sede di Napoli della Fondazione Mediterraneo per conoscere il ruolo- guida svolto dalla Fondazione per il Dialogo tra le culture e la Pace nell’ultimo quarto di secolo.
Durante un incontro tra il diplomatico del Kuwait con il presidente della Fondazione, Michele Capasso, che lo ha ricevuto presso la sede della Fondazione a Napoli con Pia Molinari ed il prof. Antonio Capuano, Sheikh Ali è stato informato sulle varie attività della Fondazione nella regione del Mediterraneo e del Golfo Persico e, in particolare, del programma “Grande Mediterraneo”.
I due uomini si sono scambiati opinioni sulle questioni globali attuali e sulle sfide sul tappeto, soprattutto nella regione araba e nel Mediterraneo: in modo particolare sono stati analizzati gli sforzi dell’ Italia, che si appresta ad assumere la presidenza dell'Unione europea, e del Kuwait, che presiede la Lega araba e il GCC, nella promozione del dialogo e della comprensione per risolvere le crisi in atto.
A questo proposito, lo sceicco Ali e Capasso hanno sottolineato il ruolo  pionieristico svolto da Sua Altezza l'Emiro Sheikh Sabah Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah in varie sedi nel corso dei quattro ultimi decenni e la sua leadership saggia al servizio della pace, della  cooperazione internazionale e dello sviluppo, così come la sua perseveranza e gli sforzi instancabili per migliorare la sicurezza e la stabilità nella regione.
Ali e Capasso hanno poi sottolineato gli sforzi dell’Amir Sheikh Sabah Al-Ahmad Al-Jaber ed il suo impegno in iniziative volte ad affrontare i problemi umani e le grandi sfide globali di fronte a povertà, fame, disastro e crisi connesse.
Il presidente Capasso da parte sua ha affermato che il Kuwait è sempre stato al centro dell'attenzione della Fondazione Mediterraneo che ha chiesto fin dalla sua costituzione, nel 1989, di lavorare per il “Grande Mediterraneo” allargato ai Paesi del Golfo ed al Kuwait al fine di sostenere il dialogo tra le culture come un elemento essenziale per garantire la pace e la prosperità.
Il prof. Antonio Capuano ha sottolineato l’alto valore diplomatico dell’ambasciatore Ali ed il valore della sua analisi sul processo di democratizzazione in atto nel mondo arabo.

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L'ambasciatore del Kuwait a Roma Sheikh Ali Khalid Al-Jaber Al-Sabah ha svolto una visita ufficiale presso il MAMT –  Museo Mediterraneo dell’Arte, della Musica e delle Tradizioni.
Durante un incontro tra il diplomatico del Kuwait con il presidente della Fondazione, Michele Capasso, che lo ha ricevuto presso la sede del Museo MAMT con la Direttrice Pia Molinari ed il prof. Antonio Capuano, Sheikh Ali è stato informato sulle varie attività del Museo e sui programmi di implementazione della sezione dedicata al mondo islamico.
L’Ambasciatore Ali ha visitato anche il Museo della Pizza e la “Pizzeria del Museo”, apprezzando le prelibatezze prediposte dall’ “Associazione Nazionale Pizzaiuoli”.

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L'ambasciatore del Kuwait a Roma Sheikh Ali Khalid Al-Jaber Al-Sabah ha ricevuto dal presidente Michele Capasso e da Pia Molinari l’offerta per realizzare il “Totem della Pace” di Mario Molinari a Kuwait City, nel luogo simbolo dell’ultimo assedio da parte dell’Iraq, quale segno permanente di pace per l’intera regione mediorientale.

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Un «vertice di preghiera», un passo avanti verso la riconciliazione tanto attesa. Gli occhi del mondo sono puntati sui Giardini Vaticani dove Papa Francesco si è unito insieme ai presidenti di Israele e Palestina, Shimon Peres e Abu Mazen, per invocare la fine del conflitto interreligioso. Con loro anche il patriarca ortodosso di Costantinopoli, Bartolomeo I. «Chiedo a tutte le persone di buona volontà di unirsi a noi nella preghiera per la pace in Medio Oriente #weprayforpeace» ha scritto il Pontefice in un tweet per chiedere che tutti si uniscano a loro nella preghiera. Con questa iniziativa, che rilancia il dialogo in un momento in cui le diplomazie internazionali sono in fase di stallo, Francesco porta avanti il progetto di coinvolgere le fedi nella costruzione della pace che fu avviato da Papa Wojtyla e portato avanti da Ratzinger.
Un contributo importante nel dialogo interreligioso e nel ruolo della società civile per la pace tra Israele e Palestina è stato svolto sin dal 1991 dalla Fondazione Mediterraneo: questa azione è stata pubblicamente riconosciuta dai presidenti Yasser Arafat, Shimon Peres ed Abu Mazen durante le loro visite alla Fondazione Mediterraneo: ultima, quella del presidente Abu Mazen il 28 aprile 2013.
Il presidente Michele Capasso a margine del vertice ha partecipato a Roma ad incontri di preghiera e di scambi con rappresentanti israeliani e palestinesi.

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Una delegazione di giornalisti della stampa estera, su invito dell'APN - Associazione Nazionale Pizzaiuoli - hanno visitato il MAMT e la sezione dedicata al MIP - Museo Internazionale del Pane e della Pizza.
Ad accoglierli il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso.
I giornalisti, specialmente quelli della regione dei Balcani, hanno espresso apprezzamento per la venticinquennale azione della Fondazione in favore del dialogo e della pace.

Con il tema "Resilienza sociale e creatività" la Fondazione Anna Lindh e la Fondazione Mediterraneo lanciano la nona edizione del "Premio Mediterraneo per il dialogo", nato come sezione del "Premio Mediterraneo" creato dalla Fondazione Mediterraneo nel 1996.
La cerimonia si svolgerà a Napoli il 29 ottobre 2014 nell’ambito delle celebrazioni del 10° anniversario della Fondazione Anna Lindh.
Lo scopo del premio è quello di riconoscere i risultati di individui e organizzazioni che sono stati in prima linea nella promozione del dialogo interculturale nella regione euro-mediterranea.
Il vincitore riceverà un premio in denaro di € 5.000 in riconoscimento del loro lavoro per il dialogo interculturale nella regione euro-mediterranea, nonché un trofeo, che viene assegnato dalla giuria del premio nel corso di una  prestigiosa cerimonia di premiazione.
I candidati interessati possono essere nominati sia come individui che come organizzazione e devono essere residenti in uno dei paesi membri del partenariato euromediterraneo.
Le organizzazioni che desiderano nominare i candidati sono invitati a presentare le loro candidature on-line entro la mezzanotte del 30 giugno 2014 (ora del Cairo).

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Una delegazione di docenti e studenti dell’Istituto Giustino Fortunato di Napoli ha visitato il Museo MAMT esprimendo apprezzamento per quest’esperienza interculturale “unica” nel suo genere.

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Nel corso di un incontro-dibattito presso la sede centrale della Banca Monte dei Paschi di Siena, la Fondazione Mediterraneo è stata indicata – con Scaturchio e Gay-Odin – tra le eccellenze della Campania nell’ambito del sociale e della promozione del dialogo interculturale.
Hanno partecipato i vertici della Banca MPS e personalità del mondo dell’economia, della cultura e dell’impresa.
Nel corso del suo intervento il presidente Capasso ha sottolineato la necessità di restituire all’etica il giusto equilibrio tra economia e solidarietà: un ruolo indispensabile per uscire da una crisi epocale che, prima di tutto, è “Crisi di Valori”.

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